Consigli e suggerimenti generali per allevare gli Otocinclus nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Otocinclus sp. in acquario
Che vengano chiamati oto, bocca a ventosa, pulivetro, i pesci gatto del genere Otocinclus sono conosciuti in tutto il mondo.
La maggior parte delle specie non raggiunge mai più di 5-6 cm di lunghezza e vengono venduti al dettaglio per pochi euro ciascuno. Hanno bocche delicate e una predilezione per le alghe tenere, quindi sono spesso inseriti come semplici pulitori negli acquari piantumati. In realtà hanno, come tutti i pesci, le loro esigenze, specifiche, che non li faranno vivere a lungo se non rispettate.
Attualmente il genere Otocinclus comprende una ventina di specie diverse, alcune davvero difficili da distinguere le une dalle altre, altre con caratteristiche più distintive.
Comunque, indipendentemente dalla specie, tutti gli Otocinclus necessitano delle stesse cure, sia perchè hanno tutti dimensioni ridotte, sia perchè, come tutti i pesci che abitano in natura acque correnti, sono intolleranti all'accumulo di inquinanti in acqua e risentono negativamente dell'acqua sporca.
Questo è uno dei motivi per cui prosperano negli acquari con bassa densità di popolazione e una qualità dell'acqua immacolata.
Simulate il loro habitat con piante a foglie sottili e rami o radici puliti e pre-imbevuti d'acqua. Un substrato sabbioso mantiene le feci in superficie fino a quando non vengono attirate dal filtro e fornisce un buon mezzo di radicazione per le piante.
Un filtro maturo con un turnover da moderato ad alto manterrà l'acqua pulita e ben ossigenata, mentre i compagni di vasca dovrebbero essere costituiti da ciclidi lenti, caracidi pacifici, pesci matita e Corydoras.
Non vivono da soli
In natura, gli Otocinclus si trovano principalmente in corsi d'acqua di piccole e medie dimensioni con corrente moderata. Sono catturati generalmente tra la vegetazione degli argini, specialmente tra le erbe e piante acquatiche con molte foglie piccole. Vengono anche visti in acque più aperte, mentre nuotano in banchi di molte migliaia esemplari, su aree sabbiose con strutture sommerse come intrecci di rami o mucchi di foglie secche.
Si trovano dalla Colombia al nord dell'Argentina e sono stati raccolti solo a est delle Ande. Alcune specie hanno distribuzioni ristrette in Perù, Brasile e Paraguay, mentre altre si trovano in tutti gli affluenti del Rio delle Amazzoni e Orinoco.
Anche in acquario, per stare bene devono stare in gruppo: più sono tanti, più si sentiranno tranquilli e a casa, e non staranno nascosti tutto il tempo. Quindi, se state pensando di comprali, minimo minimo 6-8 esemplari, se no che gruppo è? :)
Dovendo stare in gruppo e raggiungendo una lunghezza massima di circa 4-5 cm a seconda della specie, direi che l'acquario non deve essere inferiore ai 60x40x40h cm di. Ricordate che tutti i pesci vegetariani mangiano molto, perché nelle alghe e nei vegetali la sostanza è poca, e bisogna mangiarne molto più che ad esempio carne, per cui producono una corrispettiva quantità di escrementi. :)
Tutte le specie di Otocinclus sono ottime divoratrici di alghe, e necessitano di un acquario maturo e ricco di vegetazione (e anche di alghe! :) con un buon movimento dell'acqua, che dovrebbe essere preferibilmente tenera ed acida, ma dopo un periodo iniziale di adattamento, che potrebbe essere anche molto difficoltoso, tollerano valori anche più alti.
L'alimentazione in acquario
La cosa da sottolineare è che si nutrono sì di alghe, ma se le alghe non ci sono o sono poche, bisogna integrare la loro dieta con del mangime vegetale, o con della verdura vera e propria: foglie di lattuga, insalata, fettine di zucchine, cetrIoli, carote, patate, e tutti i resti (debitamente puliti e sbollentati per farli rimanere a fondo) delle verdure che usate in cucina.

L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Qui sotto nelle splendide foto di Fabio Ghidini potete vedere come si presenta una pancia incavata, e che aspetto ha invece una pancia piena e perfetta salute (è un Hisonotus leucofrenatus, in commercio come 'Otocinclus niger' per le sue affinità con gli Otocinclus, ma la caratteristica della pancia piena/incavata è visibile allo stesso modo in tutti i loricaridi:
Hisonotus leucofrenatus, che si trova in commercio come 'Otocinclus niger', con pancia molto incavata - Foto © Fabio Ghidini
Hisonotus leucofrenatus, che si trova in commercio come 'Otocinclus niger', con pancia bella piena - Foto © Fabio Ghidini
Amano le acque correnti
Altra causa di morte degli Otocinclus ed in generale dei pesci con bocca a ventosa" è la scarsità d'ossigeno in talune vasche: la loro conformazione fisica suggerisce il fatto che sono adattati a vivere in natura nelle acque con corrente da moderata a forte, e le acque correnti sono fresche e ricchissime di ossigeno disciolto.
La carenza di ossigeno nell'acqua calda e poco mossa di molti acquari può essere causa di sofferenza e morte per questi pesci, che al contrario prosperano in acquari con pochi pesci e un discreto movimento dell'acqua.
Nell'articolo "I Balitoridi, specialisti nella vita nella corsia di sorpasso" trovate una spiegazione del fenomeno per cui gli organismi adattati alla vita nella forte corrente, non sono fisicamente in grado di assumere ossigeno se questo non è abbondante, e questo vale sia per gli Hillstream loach asiatici che per i loricaridi sudamericani.
Mimetismo
In Sud America, gli Otocinclus si trovano solitamente in corsi d'acqua a bassa diversità. Quattro delle specie meridionali si trovano spesso vicino o in mezzo a pesci simili della famiglia dei Callichthyidae, e diversi scienziati sospettano che siano coinvolti in relazioni mimetiche.
Otocinclus affinis è spesso accoppiato con Corydoras nattereri e Scleromystax prionotus, Otocinclus flexilis con Corydoras paleatus, Otocinclus mimulus con Corydoras diphyes e Otocinclus xakriaba con Corydoras garbei giovani.
Avere una livrea simile a una livrea sgradevole o velenosa fa sì che chi la imita sia meno vulnerabile alla predazione. In questo caso il predatore impara ad evitare la livrea dei Corydoras perché ha aculei appuntiti e una tossina. Gli Otocinclus imitano quella livrea per ingannare il predatore e farlo pensare che anche loro siano un cibo piuttosto doloroso.
Allevare queste specie in acquario insieme dà modo di osservare interazioni davvero interessanti.
Acquistateli con cautela
Gli Otocinclus in commercio sono per la quasi totalità catturati in natura, dove si trovano ancora in abbondanza, e spesso non ricevono le cure che meritano nel loro viaggio verso il vostro negozio locale, con la conseguenza che decine di migliaia di esemplari muoiono poco dopo l'arrivo. Probabilmente la loro piccola taglia, il loro prezzo e la loro naturale abbondanza fa sì che vengono spediti in numeri alti e stressanti.
Forse il tenere gli otocinclus in tali densità, anche temporaneamente, crea un problema di inquinamento che non li uccide subito, ma probabilmente danneggia in modo permanente tessuti delicati come le branchie e il fegato. I pesci hanno così più probabilità di contrarre infezioni batteriche secondarie e senza un trattamento appropriato soccomberanno rapidamente.
Anche con una corretta diagnosi dell'agente patogeno e l'aiuto di un veterinario è molto difficile trattare con successo questi piccoli animali.
Quindi resistete all'impulso di comprarli immediatamente quando li vedete, ma cercate di ottenere informazioni dal proprietario o dal gestore del negozio su quando sono arrivati e su quanti ne sono morti. Se sono lì da almeno due settimane e le perdite sono inferiori al 25%, sceglietene da sei a dieci tra quelli che si muovono attivamente, sono ben colorati e non hanno le pinne chiuse.
E' sempre meglio tenerli in quarantena per due settimane, se avete una vaschetta adatta, per assicurarvi che siano sani e non portino malattie nel vostro acquario principale. Cibo medicato e trattamenti medicinali possono dare ulteriore tranquillità.
Per approfondire:
Allevamento in acquario dei piccoli Otocinclus, che hanno bisogno di acquari ben maturi, con acqua pulita e ben ossigenata - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione degli Otocinclus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
un articolo sulla riproduzione degli Otocinclus su PlanetCatfish
articolo su PlanetCatfish con descrizione ed allevamento degli Otocinclus
su Practical Fishkeeping, consigli e suggerimenti sull'allevamento degli 'Oto', popolari pesci gatto con la bocca a ventosa, affascinanti ma tristemente spesso sottovalutati, anche se sono in realtà grandi mangia-alghe

Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.

Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer

Loricariidae - The Most Beautiful L-numbers (AQUALOG Special)
Edizione Inglese di Ulrich Glaser
Taxa principali
Sembrava la specie di 'oto' più diffusa in commercio, ma pare che in realtà sia esportato dal Sud America solo molto raramente
Splendido piccolo loricaride apparso in commercio solo nel 2001, e descritto scientificamente nel 2004
E' una tra le specie di Oto che diventa più grande
E' uno dei più comuni 'oto' in commercio, ed è una specie ideale per gli acquari piantumati
Difficile da trovare in commercio, la sua caratteristica principale è di imitare la livrea di un cory per confondere i predatori
Piccolo loricaride, molto attivo anche di giorno, va inserito obbligatoriamente solo in acquari ben maturi.
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