Modalità e problematiche della riproduzione dei Pangio, della deposizione e della crescita degli avannotti
Avannotti di Pangio kuhlii di pochi giorni di vita, lunghi circa 7 mm, che esplorano la vita e mangiano! - Video © laTamarind
La riproduzione è una grande sfida per gli appassionati acquariofili. Le riproduzioni osservate in acquario sono rare e ciò che causa la loro attivazione è sconosciuto. Qualche volta si è assistito a delle parate, con i pesci che nuotavano velocemente fianco contro fianco, dopo una variazione della pressione atmosferica. A volte si sono trovati degli avannotti in acquari grandi con un gran numero di Pangio dopo un calo della temperatura a 18 o 20°C, causato da un grosso cambio d'acqua. Sembra che si riproducano spontaneamente in acquari poco popolati e con scarsa manutenzione, cambi d'acqua distanziati e interventi piuttosto rari.
Secondo alcune fonti, si può cercare di ricreare in acquario alcune condizioni che possono indurre i Pangio alla deposizione, ad esempio allevarne un grande gruppo in una vasca molto grande, con acqua tenera e acida, e con livello della colonna d'acqua non molto alto; alimentarli inoltre abbondantemente con cibo vivo, cercando di imitare l'arrivo della stagione delle piogge...
Altro spunto, come viene riportato da Loaches Online, sembra che una buona parte delle riproduzioni casuali registrate in acquario abbiano avuto come fattore comune quello di essere avvenute sotto le placche di filtri sottosabbia non in uso...
Quando si sono riprodotti nel mio acquario, con le modalità di cui ho raccontato in questa pagina, i valori dell'acqua erano i seguenti:
pH 6,5 - kh 5 - gh 6 - NO2 0 - NO3 0
in più c'era da registrare la presenza in acqua di zucchero e lievito, fuoriusciti dalla bottiglia della CO2 artigianale, che ha contribuito al rapido "peggioramento" dell'acqua, con le conseguenze disastrose di cui ho detto sempre nella stessa pagina.
Nelle discussioni avute poi con i partecipanti di it.hobby.acquari, sono venute fuori queste ipotesi, che naturalmente non hanno supporto "scientifico", sono tutte da verificare:
- Qualcuno ha pensato che il peggioramento dell'acqua dovuto all'immissione dello zucchero e del lievito abbia fatto aumentare quello che i Pangio possono aver considerato "cibo" per gli eventuali avannotti, spingendoli quindi a riprodursi;
- Qualcun'altro ha detto che il sesso dei pangio sarebbe influenzato in maniera massiccia dalle condizioni e dal periodo in cui si riproducono in natura (quelli che si trovano in commercio sono quasi esclusivamente di cattura), per cui quelli che arrivano nei negozi, tutti della stessa partita e quindi presumibilmente raccolti nello stesso punto e nello stesso momento, sarebbero tutti dello stesso sesso.
In questo caso, le probabilità di avere un maschio ed una femmina potrebbero aumentare se si comprassero i serpentelli in periodi diversi e in negozi diversi (ed in effetti i miei erano stati acquistati a distanza di mesi in due negozi di due diverse città).
Se questi due eventi possano aver influito sulla deposizione, io non lo so, so solo che da allora non li ho mai più visti fare una cosa del genere (e del resto mi sono ben guardata dal versare di nuovo zucchero e lievito in acqua :-))) ).
Tra i professionisti, la riproduzione si ottiene regolarmente dal 1975 tramite iniezioni intramuscolari di ormoni (gonadotropine) o estratti ipofisari di carpe femmine riproduttive. Dentro le vasche da riproduzione, l'acqua è a una temperatura di 26°C, il pH è a 6.7 e la durezza inferiore a 16TH, con una durezza carbonatica più bassa (TAC tra 10 e 12). Per indurre la deposizione è sufficiente abbassare lentamente la durezza dell'acqua e ridurre l'intensità della luce. Questa pratica che però, al pari di quella per i Botia, non ha ancora dato risultati degni di nota, almeno a livello commerciale, e gli esemplari in commercio sono ancora per la maggior parte catturati in natura.
Dimorfismo sessuale
Il dimorfismo sessuale dei Pangio è quasi inesistente, in genere si dovrebbe riuscire a riconoscere i due sessi solo quando i Pangio sono sessualmente maturi, dal fatto che la femmina dovrebbe presentare la pancia più grossa e arrotondata, a volte anche molto, per via della presenza delle uova, mentre i maschi sono più snelli e longilinei.
Sembra poi che i maschi in genere abbiano pinne pettorali più grandi, più ampie e macchiate di nero, con il secondo raggio allungato e ispessito. La maturità sessuale arriva relativamente tardi, i Pangio sono pienamente adulti dopo i 2 anni d'età.
Femmina di Pangio myersi con il ventre pieno di uova. Il colore delle uova tende al verde, da qui la colorazione della pancia - Foto © Graeme Robson (Loaches.com)
Accoppiamento
Durante la riproduzione i pesci nuotano in fretta, si dimenano stretti uno contro l'altro in prossimità della superficie. Causano onde e vortici che disperdono le uova e il liquido seminale in tutto l'acquario, poi improvvisamente precipitano verso il basso per poi di nuovo risalire e ricominciare l'accoppiamento. La deposizione delle uova può durare 2-4 ore. La femmina espelle fino a 1000 uova, ma di solito ne produce 300-500; la misura delle uova è di circa 1 mm, sono di colore verde scuro brillante, sono molto adesive e si attaccano sulle piante.
Dopo la deposizione i genitori abbandonano le uova al loro destino, per cui è meglio rimuoverle e porle in una vaschetta a parte, riempita con acqua dell'acquario principale che è posta al buio e in cui è consigliabile aggiungere qualche goccia di blu di metilene per prevenire la crescita di muffe.
In acquario a volte ci sono delle femmine gravide che non arrivano deporre le uova e muoiono.
Qualcuno asserisce anche che i Pangio facciano dei nidi di bolle, tipo gli anabantidi, ma di questo non ho trovato nessun riscontro in esperienze dirette, ma sono nelle voci riportate di altri, per cui secondo me dovrebbe essere una delle tante "leggende metropolitane" che girano nel mondo dell'acquariofilia.
Quelle che seguono sono foto dei Pangio di mio fratello, in un periodo in cui due di loro hanno stazionato stabilmente per 3-4 giorni su un cespuglio di riccia, in superficie. Ricordando che nel mio vecchio acquario avevano deposto le uova proprio così, ho allertato Massimo di osservarli attentamente e di prepararsi con la macchina fotografica :-)
Prima nel cespuglio era salito un solo Pangio, poi ne è arrivato un altro e sono rimasti in due, mentre gli altri due Pangio sono rimasti tranquillamente in basso. (e, come gli altri pesci, stavano benissimo, non è che gli altri due fossero in superficie per una qualche carenza di ossigeno nell'acqua).
Tutto ciò è avvenuto nei giorni in cui deponevano i Phenacogrammus interruptus, ho quasi pensato che i pangio potessero essere stati stimolati a deporre dalla presenza dei loro ormoni, ho letto diverse volte che questo può succedere, ad esempio nel caso dei ciclidi.
Li abbiamo osservati attentamente, Massimo ha esaminato la riccia per vedere se ci fossero state delle uova, ma non c'era proprio un bel niente... boh?
Dopo qualche giorno i Pangio se ne sono tornati giù insieme agli altri, senza che nulla di eclatante fosse successo.
Pangio semicincta dentro un cespuglio di Riccia fluitans sulla superficie dell'acqua - 02 febbraio 2004
Pangio semicincta dentro un cespuglio di Riccia fluitans sulla superficie dell'acqua - 02 febbraio 2004
Pangio semicincta dentro un cespuglio di Riccia fluitans sulla superficie dell'acqua - 02 febbraio 2004
Crescita degli avannotti
Nei pochi casi in cui gli acquariofili proprietari dell'acquario in cui si sono riprodotti i Pangio hanno notato le uova in tempo per spostarle, hanno osservato che l'incubazione in genere dura circa 24 ore a 25°C; al momento della nascita gli avannotti misurano dagli 1,2 agli 1,5 mm, presentano branchie esterne simili a piume che scompaiono dopo un paio di settimane e un grande sacco vitellino. Tre giorni più tardi, consumato il sacco vitellino, i piccolissimo avannotti possono essere nutriti per i primi giorni con infusori ed "acqua verde", quindi in seguito con naupli d'artemia appena schiusi, Cyclops, microworm, e mano a mano che crescono con cibi di dimensioni via via maggiori. Misurano 5-7 mm all'età di 10 giorni. L'apparizione della colorazione avviene da 12 a 15 giorni dopo la nascita, ad un mese di vita gli avannotti misurano circa 1 cm.
Eccovi alcuni video che ho scovato su youtube: tenerissimi piccolissimi pangio :-)
Avannotti di Pangio kuhlii di circa 3-4 settimane di vita, lunghi circa 2 cm - Video © laTamarind
Avannotti di Pangio kuhlii di 6-7 settimane di vita di vita, che stanno diventando sempre più coraggiosi - Video © laTamarind
Per approfondire:
Una guida indispensabile dedicata ai pangio e ai cobitidi 'anguilla' in generale, che non solo sono diversi, attraenti e sociali, ma anche facili da allevare.
Racconto con molte foto di un'esperienza di riproduzione dei Pangio oblonga, avvenuta nell'acquario di Richard Bias, New Jersey, USA, e scritta da Martin Thoene - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Racconto di un'esperienza personale di allevamento e di riproduzione mancata dei serpentelli spinosi, i Pangio
Femmina di Pangio myersi con il ventre pieno di uova - Foto © Graeme Robson (Loaches.com)
Esperienze di allevamento e riproduzione di questo simpatico serpentello, con descrizione delle altre specie di Pangio, per meglio distinguerli quando si comprano - tratto e tradotto da un articolo di Alfred D. Castro
Descrizione della riproduzione di questo Pangio, con consigli per stimolarne la riproduzione e foto delle uova e della femmina gravida - tratto e tradotto da un articolo di Graeme Robson
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
racconto di una riproduzione avvenuta con successo su Loaches Online, con belle foto dei piccoli :)

Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.

Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.

Edizione Inglese di Braz Walker
Taxa principali
Una tra le più piccole specie di Pangio, i cui habitat naturali sono minacciati dall'espandersi delle attività umane
E' uno dei Pangio commercializzati sotto il nome generico di 'serpentelli', anche se generalmente sono disponibile mescolati con spedizioni di altri pesci.
E' uno tra i 'serpentelli d'acqua dolce' più piccoli, e si trova raramente in commercio, il più delle volte si trova mescolato casualmente tra le spedizioni di congeneri simili di aspetto.
Questo serpentello d'acqua dolce è generalmente è disponibile come cattura accessoria tra spedizioni di altri pesci. Alcuni autori hanno ipotizzato che possa essere sinonimo di Pangio anguillaris.
Una specie di Pangio rara da trovare in commercio, arriva in genere senza indicazioni sul nome, mescolata agli stock di altri Pangio.
Sembra ormai quasi assodato che tutte le biscette o serpentelli d'acqua dolce commercializzati come Pangio kuhlii, siano in realtà un'altra specie, probabilmente Pangio semicincta
Questa specie si trova spesso in commercio ma infilata senza volerlo nelle spedizioni di congeneri simili di aspetto, da quali si può distinguere solo con un'attenta osservazione.
E' regolarmente in commercio e si trovano anche forme albine e leucistiche, che non è chiaro se esistano anche in natura o meno.
E' tra i Pangio più disponibili nel commercio acquariofilo, e commercializzato come 'kuhlii nero' o 'kuhlii cioccolato'
E' una tra le tante specie di Pangio che viene esportata solo occasionalmente, spesso involontariamente tra le spedizioni di specie congeneri e simili.
E' una tra le specie erroneamente identificate più frequentemente, essendo quasi sempre commercializzata come Pangio kuhlii. Il rapporto tra le due specie comunque è stato ed è tutt'ora molto confuso.
Questa specie è esportata solo occasionalmente, spesso involontariamente tra le spedizioni di specie congeneri.
Ci sono esemplari di Pangio che non sono classificabili tra le specie conosciute, ma non hanno nemmeno una descrizione scientifica, spesso sono chiamati genericamente 'kuhlii'
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