Come avviene la riproduzione in acquario dei Paracheirodon, neon e cardinali, e come riuscire a far crescere gli avannotti
Avannotto di Cardinale, Paracheirodon axelrodi, a quattro settimane di età: la barra laterale azzurra è chiaramente visibile - Foto © Dusan Kojic (Seriouslyfish.com)
La riproduzione di Neon e Cardinali in acquario non è molto facile, cioè è facile che depongano le uova, se tenuti in buone condizioni, ma il difficile è far crescere con successo i piccolissimi avannotti.
Dimorfismo sessuale
Il dimorfismo sessuale dei Paracheirodon non è molto evidenziato, avendo sia maschi che femmine la stessa livrea; si possono individuare le femmine negli individui già sessualmente maturi di tutte e tre le specie nello stesso modo: se allevate in buone condizioni, le femmine adulte hanno la pancia evidentemente più gonfia ed arrotondata, e di conseguenza un aspetto più tozzo dei maschi, perché piene di uova.
L'Accoppiamento
Qui sotto una sequenza fotografica dell'accoppiamento di una coppia di Neon, Paracheirodon innesi:

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: il maschio insegue la femmina

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: Il maschio colpisce sui fianchi la femmina

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: I riproduttori nuotano molto vicini

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: Il maschio circonda con il proprio corpo quello della femmina

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: Dopo l'accoppiamento il maschio libera la femmina

La riproduzione dei Paracheirodon innesi, i neon: La coppia si divide e le uova cadono sul fondo
Nelle schede dedicate ad ogni specie ci sono notizie più precise riguardo ad ognuna:
Una piccola nota sull'allestimento della vasca dedicata alla riproduzione: mentre per quanto riguarda durezza e pH c'è uniformità di pensiero sul ritenere siano indispensabili valori acidi (pH < 6.5) e acqua molto tenera (GH < 5), sulle temperature non c'è altrettanta uniformità. Mentre per Paracheirodon axelrodi e Paracheirodon simulans comunemente s indicano temperature piuttosto alte (27-29°C), per Paracheirodon innesi sembrano esserci due 'scuole di pensiero': c'è chi ritiene siano necessarie temperature comunque sui 24-25°C, e c'è chi ritiene che invece ci vogliano temperature decisamente più basse, sui 20-22°C.
Io non mi son mai cimentata nell'impresa, per cui non ho esperienza diretta sull'argomento, mi devo affidare a chi è riuscito a riprodurli con successo, ma sono sicura dalle esperienze di cui ho riportato i link a fondo pagina, che sia chi dice che li ha riprodotti a 26°C sia chi dice di averlo fatto a 20°C li ha effettivamente riprodotti con successo a quelle temperature... per cui non è facile capire il perché, o quale sia la cosa migliore da fare.
Intanto, conferma che il neon è abbastanza adattabile anche a valori non ideali, visto che si riproduce tranquillamente in tutte e due le condizioni, bisognerebbe vedere se ci sono differenze nel numero di uova deposte, nel numero che arriva alla schiusa, nel numero degli avannotti... ma non ho trovato studi comparativi dei due metodi, per cui ho ragionato su quale potrebbero essere le condizioni n cui si riproducono in natura.
In genere, nella riproduzione delle varie specie di caracidi, si consiglia di impostare nella vasca per la riproduzione una temperatura vicina al range superiore di quella in cui la specie è stata registrata in natura. Questo ha come base il ciclo riproduttivo dei pesci in natura, che è stagionale, segue il ritmo delle stagioni, dell'alternarsi della stagione secca e di quella delle piogge. Durante la stagione secca il livello dell'acqua si abbassa e le temperature salgono, mentre in quella delle piogge, i monsoni fanno alzare il livello dell'acqua e abbassare la temperatura.
E' comprovato che ad esempio nei Corydoras, altri diffusissimi pesci d'acquario, un cambio d'acqua più fredda di quella dell'acquario stimola l'inizio della deposizione, perché in natura la riproduzione avviene non appena inizia la stagione delle piogge, quando i monsoni rinfrescano l'acqua.
Da come vengono riprodotti Paracheirodon axelrodi e Paracheirodon simulans sembra invece che si riproducano al culmine della stagione secca, quando le temperature sono più alte, in modo che una volta arrivata la stagione delle piogge, quando nelle foreste inondate c'è più nutrimento, gli avannotti già nati trovino di che sfamarsi...
Mi sfugge il motivo per cui i neon dovrebbero, al contrario degli altri caracidi, aspettare l'inizio della stagione delle piogge per deporre le uova, e mi sembra più logico consigliare, come per gli altri Paracheirodon, la temperatura del culmine dalla stagione secca, piuttosto che i 20°C suggeriti da qualcuno, anche se si riproducono tranquillamente anche a quella temperatura.
Dalle esperienze riportate qui sotto, sembra comunque che la temperatura sia il dato meno rilevante, ha più importanza che l'acqua dia tenera e acida.
La crescita degli avannotti
Il difficile, come detto sopra, è far crescere gli avannotti: i Paracheirodon come la maggior parte dei caracidi non hanno cure parentali, una volta deposte le uova se ne disinteressano immediatamente e completamente, e se non separate in una vasca apposita diventeranno cibo. I microscopici avannotti, anche fatti schiudere da parte, sono difficili da alimentare, a causa delle loro ridotte dimensioni.
Farli crescere è però una sfida che può dare grandi soddisfazioni, visto che sarà tutto merito delle cure e delle attenzioni dell'allevatore se i piccoli diventeranno adulti... vi segnalo a questo proposito quest'articolo, molto interessante, su come far crescere gli avannotti di specie che li fanno molto piccoli, con utili consigli:
Riproduzione e crescita di Tetra, Barbus e Rasbora
Autore: Randy Carey
Articolo molto interessante che descrive l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perché non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante, nello stimolare la deposizione prima e nel far sopravvivere e crescere i piccoli avannotti poi.

Avannotto di neon, Paracheirodon innesi - Foto © Chazza404 (Fnzas.org.nz)
Avannotto di Cardinale, Paracheirodon axelrodi, a quattro settimane di età: la barra laterale azzurra è chiaramente visibile - Foto © Dusan Kojic (Seriouslyfish.com)
Per approfondire:
Lungo articolo dedicato alla riproduzione di caracidi e ciprinidi, da cui traspare l'orgoglio e la soddisfazione che si prova quando si riesce a riprodurre questi pesci con successo, perchè non fanno tutto da soli, ma richiedono da parte dell'acquariofilo un impegno attivo, forte e costante, nello stimolare la deposizione prima e nel far sopravvivere e crescere i piccoli avannotti poi - tratto e tradotto da un articolo di Randy Carey
Come avviene la riproduzione in acquario dei Phenacogrammus e come riuscire a far crescere gli avannotti con successo
Riferimenti & Link
articolo sul sito dell'AFAE con foto al microscopio dello sviluppo di uova ed embrioni dei neon
articolo sul sito del GAS con esperienza di riproduzione con successo
Il Neon: nozioni di base per l’allevamento e la riproduzione
articolo su Acquaportal.it con indicazioni sulla riproduzione basate su esperienze personali
articolo su Acquaportal.it con esperienza personale di riproduzione dei neon
articolo su Practical FishKeeping con indicazioni e consigli per la riproduzione dei neon
scheda con il resoconto dell'esperienza personale dell'autore nell'allevamento e nella riproduzione dei neon
Commenti
Taxa principali
Uno dei pesci d'acquario più popolari e belli; riprodurlo in cattività è possibile ma difficile, la maggior parte degli esemplari in commercio ai fini acquariofili sono catturati in natura
E' uno dei pesci d'acquario più popolari e conosciuti, anche se la riproduzione massiva per il commercio acquariofilo ne ha indebolito molto la linea genetica e la salute.
Non sono facili da trovare in commercio, ed essendo quasi esclusivamente catturati in natura oltre che più costosi sono anche più delicati e non facilissimi da ambientare in acquario rispetto ai congeneri.
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