Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.

Coppia di Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus 'Bipindi') dal Camerun - Foto © Flair Wang (Fishbook)

Autore
(Boulenger, 1911)
Aspettativa di vita

5 - 8 anni

Dimensioni massime in natura

6.5 cm TL

Descrizione

La vecchia specie Pelvicachromis kribensis è destinata a creare un po' di confusione nell'ambito della tassonomia acquariofila, in quanto era stata dichiarata non valida, ma è stata "resuscitata" da una recente revisione tassonomica, anche se 'il termine kribensis' era ormai associato ai più famosi Pelvicachromis pulcher.

Una recente revisione tassonomica del gruppo di Pelvicachromis taeniatus ha messo un po' d'ordine nella dozzina di forme di colorazione conosciute della specie, lasciando assegnate a Pelvicachromis taeniatus le forme provenienti da Nigeria e Benin, come era nella descrizione originale, per assegnare le altre forme ad altre specie. La forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi, mentre tutte le altre forme rimanenti del Camerun sono ora indicate con il nome della vecchia specie, Pelvicachromis kribensis (Boulenger, 1911). Questo sicuramente causerà un po' di confusione per qualche tempo, dato che il nome comune "Krib" di solito è collegato alla specie Pelvicachromis pulcher, ma le ben note forme di Pelvicachromis, come 'Kienke', 'Nange', 'Lobe', 'Nyete', 'Bipindi', 'Bandwouri' 1 e 2, 'Loukoundje', 'Dehane', 'Moliwe' e 'Ndonga' sono ora tutte le forme di Pelvicachromis kribensis. Naturalmente anche le forme 'Muyuka', 'Kumba' e 'Njanje' lo sono, ma queste tre forme hanno un aspetto peculiare in comune: provengono tutte da esemplari raccolti in altre aree e che sono stati introdotti nelle insenature intorno alla città di Kumba.

Morfologia: Spine dorsali (totale): 16 - 18; Raggi molli dorsali (totale): 7-9; Spine anali: 3; Raggi anali molli: 6 - 7.
Diagnosi: una specie moderatamente snella, con testa arrotondata, dimorfismo e dicromatismo sessuale ben sviluppato. Si differenzia da Pelvicachromis drachenfelsi e da Pelvicachromis taeniatus, per una colorazione della pinna caudale del maschio senza margini o submargini neri o bianchi, vs. margine bianco e submargine nero nella metà superiore della pinna in Pelvicachromis drachenfelsi e margine nero con submargine bianco-giallo nella metà inferiore della pinna in Pelvicachromis drachenfelsi e Pelvicachromis taeniatus; differisce da Pelvicachromis drachenfelsi per il peduncolo caudale più corto che profondo fino a lungo quando profondo, vs. di solito più lungo che profondo.
Si differenzia da Pelvicachromis humilis, Pelvicachromis rubrolabiatus e Pelvicachromis signatus per l'assenza di sette o otto barre scure verticali sul corpo e per l'avere tre ossa infraorbitali tubulari contro due; differisce da Pelvicachromis silviae per la minore profondità corporea, il 30.4-37.3% della lunghezza standard vs. il 37.-43.0%, per la distanza prepelvica più corta, il 32.5-37.7% della lunghezza standard vs. il 37.9-44.3%, la maggiore distanza preorbitale, il 17.0-22.3% della lunghezza della testa contro il 16.3-17.3%, e più spine nella pinna dorsale, 17-18 contro 14-16; differisce da Pelvicachromis subocellatus per l'assenza nei maschi di un allungamento simile a una piega di alcuni raggi nella metà superiore della pinna caudale; differisce da Pelvicachromis roloffi per la maggiore lunghezza del peduncolo caudale, il 12,1-15,4% della lunghezza standard vs. il 9,4-12,2%, e un numero maggiore di squame porose nella linea laterale, 26-29 vs 24-26; differisce da Pelvicachromis sacrimontis per la distanza interorbitale più corta, dal 20,7 al 29,3% della lunghezza della testa contro il 29,4-45,3%; e differisce da Pelvicachromis pulcher per la presenza di file di spot nella zona centrale e nella parte inferiore della pinna caudale dei maschi vs. l'assenza.

Due maschi in parata di Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus 'Moliwe'), solitamente hanno uno o più spot sulla pinna caudale - Foto © Flair Wang (Fishbook)

Due maschi in parata di Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus 'Bandewouri') - Foto © Flair Wang (Fishbook)

  • Specie che diventa molto aggressiva verso gli altri pesci nel periodo riproduttivo
  • Specie che si riproduce anche in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono in genere sempre dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Distribuzione

Africa: aree costiere d'acqua dolce del Camerun e dell'isola Bioko

IUCN Red List - NOT EVALUATED

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)

Habitat

Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima tropicale.

Vai alle pagine sui biotopi dei Pelvicachromis

Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 70x40x40h cm per una singola coppia; in caso di più esemplari l'acquario deve essere molto più grande, sono molto territoriali.
L'acquario per i Pelvicachromis kribensis deve contenere un sacco di nascondigli e potenziali siti di riproduzione, sotto forma di caverne. Possono essere utilizzati vasi di terracotta, pezzi di tubo, mezzi gusci di noce di cocco, radici e rami di legno contorti (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia). Le piante non sono strettamente essenziali, ma i pesci apprezzeranno molto i ripari aggiuntivi. Zone riparate e ombreggiate sono essenziali sia per i compagni di vasca, perché i Pelvicachromis nel periodo riproduttivo scacciano violentemente tutto ciò che si muove dal loro campo visivo, sia per quando avranno la nuvoletta di avannotti da portare in giro a pascolare.

L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.

Dovrebbe essere usato un substrato di sabbia o ghiaia molto fine perché quando sono in riproduzione i pesci scavano delle buche.
Non apprezzano la forte illuminazione, nella loro vasca è meglio utilizzare piante galleggianti per smorzare la luce.

Comportamento e compatibilità: I Pelvicachromis kribensis vengono spesso consigliati per gli acquari di comunità in generale, ma bisogna ricordare che diventano molto territoriali e aggressivi quando entrano nel periodo riproduttivo. Non vanno allevati con specie molto vigorose o grandi in quanto generalmente sono pesce timidi e riservati (sempre quando non sono in riproduzione). Buoni compagni di vasca possono essere piccoli caraciformi, barbus/puntius, danio, rasbora, corydoras, gourami e loricaridi. Possono essere allevati con altri ciclidi dell'Africa occidentale (l'ideale sarebbero altri ciclidi nani dell'Africa occidentale), ma deve essere fornito abbastanza spazio per la formazione dei territori.

Vai alle pagine sull'allevamento dei Pelvicachromis

Maschio di Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus 'Lobe'), solitamente non ha spot sulla pinna caudale - Foto © Flair Wang (Fishbook)

Alimentazione

L'alimentazione dei Pelvicachromis in natura è basata su vermi, crostacei e insetti. 
In acquario accettano la maggior parte degli alimenti. Un pellet per ciclidi di buona qualità può essere usato come base per la loro alimentazione, ma bisogna garantire che la dieta sia variata con aggiunte regolari di alimenti vivi e congelati, perché mantengano migliori colori e salute.

Comportamento riproduttivo
Specie ovipara che depone in cavità, con cure parentali di entrambi i gentori
Dimorfismo sessuale

Tipico del genere Pelvicachromis, le femmine rimangono leggermente più piccole e più tozze dei maschi. Le pinne dispari dei maschi sono fortemente estese, quelle delle femmine arrotondate. File verticali di pois rossi e blu coprono la pinna caudale del maschio. Macchie colorate si trovano anche nella parte morbida raggiata della pinna dorsale e e della pinna anale maschile. Le femmine hanno una pinna anale per lo più incolore.

Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus) della forma 'Kienke' - Foto © Erik Olson (GSAS.org)

Coppia di Pelvicachromis kribensis (ex Pelvicachromis taeniatus 'Bipindi') dal Camerun, in primo piano la femmina - Foto © Flair Wang (Fishbook)

Riproduzione

La riproduzione dei Pelvicachromis kribensis è molto facile. Formano coppie durature che depongono all'interno di cavità. I pesci formano coppie monogame e il modo migliore per ottenerle è quello di acquistare un gruppo di 6 o più pesci giovani e farli crescere, permettendo che le coppie si formino spontaneamente. Non ci sono garanzie che il semplice acquisto di un maschio e di una femmina si traduca in una coppia compatibile, ma anzi si può provocare la morte di un partner riluttante. Se si sceglie di acquistare una singola coppia, scegliere il maschio più grande e la femmina più colorata nella vasca del venditore.

L'acquario deve essere ricco di ripari e di siti adatti alla riproduzione, con una temperatura di 24-27°C e pH 6.5-7.0. Questi parametri tendono ad assicurare una distribuzione abbastanza uniforme dei sessi all'interno della covata. Se l'acqua è troppo alcalina, la covata tende ad essere per lo più composta da maschi, mentre se è troppo acida da femmine. Assicurarsi di fornire un sacco di grotte che fungano come potenziali siti di riproduzione (vasi di argilla rovesciati con una piccola breccia come entrata, ogusci di noce di cocco rovesciati). E' preferibile una filtrazione tranquilla tramite un filtro a spugna ad aria, in quanto gli avannotti possono essere risucchiati in un filtro troppo potente. 
Per un miglior tasso di sopravvivenza non aggiungere nessuna specie che abiti sul fondo, in particolare loricaridi o corydoras, in quanto possono predare avannotti o uova. Tuttavia vanno bene un gruppetto di pesci rassicuranti, come un branco di tetra, rasbore, ecc. per rendere la coppia meno timida. Condizionare i pesci con una buona dieta a base di cibo vivo, congelato e secco.

Il primo segno che la riproduzione potrebbe essere vicina è una intensificazione del colore dei pesci, ma soprattutto della femmina. Di solito è lei che inizia la deposizione, danzando di fronte al maschio e mettendo in mostra la pancia viola per invogliarlo a deporre con lei. Quando è pronta, la coppia sceglie una grotta in cui deporre le uova o scava una buca sotto un pezzo di arredamento. Possono poi scomparire per diversi giorni. 
Durante la deposizione possono essere deposte fino a 300 uova, sul soffitto o su una parete della grotta scelta. La femmina cura le uova, mentre il maschio difende il territorio circostante contro gli intrusi.

Le uova schiudono in circa 3 giorni e gli avannotti raggiungono il nuoto libero dopo 8-9 giorni. Questo è spesso il momento in cui l'acquariofilo ignaro scopre che i suoi pesci si sono riprodotti, quando gli avannotti lasciano la caverna in massa, sorvegliati da entrambi i genitori. E' molto bello vedere gli avannotti portati in giro per la vasca dai genitori. Gli avannotti dispersi sono o circondati o presi in bocca da uno dei genitori e sputati di nuovo nel gruppo principale. La coppia dovrebbe essere osservata con attenzione i quanto alcune femmine a questo punto possono scacciare il loro partner. 
Gli avannotti sono abbastanza grandi per accettare naupli di artemia o microworm come primi alimenti, e pascolano anche su alghe e detriti. I genitori si occupano dei giovani fino a 5-8 settimane, questi ultimi possono essere lasciati con i genitori fino a quando non si notano i segnali di una nuova riproduzione, in quanto i maschi in particolare, possono diventare aggressivi verso il loro partner.

Vai alle pagine sulla riproduzione dei Pelvicachromis

Taxa principali

In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.

Dimensioni max: 6.0 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni

Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.

Dimensioni max: 6.5 cm TL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Kribensis, Rainbow krib

E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...

Dimensioni max: 10 cm SL i maschi, 7.5 cm le femmine
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 24 - 25°C

Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.

Dimensioni max: 8.0 cm TL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 24 - 26°C
Giant krib

Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj

Dimensioni max: 7.8 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni

Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.

Dimensioni max: 4.8 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Ocellated Kribensis

E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.

Dimensioni max: 5.3 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 22 - 26°C
Striped Kribensis

E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.

Dimensioni max: 8 cm SL i maschi, 6 cm le femmine
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 22 - 25°C
Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere... 
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Revision of the Pelvicachromis taeniatus-group (Perciformes), with revalidation of the taxon Pelvicachromis kribensis (Boulenger, 1911) and description of a new species (Pelvicachromis drachenfelsi) Anton Lamboj, Daniela Bartel & Emiliano Dell’Ampio - 19 Sep. 2014 (archive.org)
Qui un riassunto in italiano

Ciclidi Africa Occidentale

Ciclidi Africani I - Ciclidi dell'Africa Occidentale

di Horst Linke, traduzione in italiano - una preziosa guida sui ciclidi africani, con informazioni su ambiente naturale e allevamento e riproduzione in acquario. molte illustrazioni corredano l'opera

Cichlids from West Africa

Cichlids from West Africa: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding

Edizione Inglese di Horst Linke e Wolfgand Staeck - Informazioni su habitat, cura dell'acquario, identificazione delle specie, riproduzione. Tratta delle specie dell'Africa occidentale Hemichromis, Pelvicachromis, ecc. Un'aggiunta degna di nota alla collezione di qualsiasi amante dei ciclidi.

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