Descrizione molto particolareggiata di un'esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher, con notizie utili ed interessanti a carattere generale.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"The Genus Pelvicachromis: Part I - The Krib"
di Grant Gussie
sul sito della Calgary Aquarium Society
Femmina di Pelvicachromis pulcher che sorveglia gli avannotti - Foto © Fabio Nicora
Grant Gussie inizia il suo articolo dichiarando che il suo pesce d'acquario preferito, nessuno escluso, è l'onnipresente krib, il Pelvicachromis pulcher.
E' stato il primo ciclide che ha riprodotto con successo, e nella sua prima adolescenza ne aveva una coppia in ogni acquario che possedeva. Purtroppo, limitazioni di spazio vogliono che al momento non ne abbia affatto. Ma un giorno presto spera di rimediare a questa mancanza.
Perché piacciono così tanto? Grant Gussie spiega che i Pelvicachromis pulcher hanno tutte le qualità positive che rendono gli altri ciclidi così popolari, ma nessuno dei loro svantaggi. Sono coloratissimi, vivaci, deliziosi da guardare e sono genitori meravigliosi. Ma non ingaggiano guerre incessanti tra loro e con i loro compagni di vasca, non sono così enormi da richiedere una piscina, non pensano alle piante dell'acquario come a dell'insalata e non insistono perché il posto più adatto per la ghiaia dell'acquario sia un mucchio gigantesco su un lato della vasca.
Il Pelvicachromis pulcher è un ciclide piuttosto piccolo, allungato, solitamente meno di 10 cm. di lunghezza totale. I maschi sono sempre significativamente più grandi delle femmine, ed hanno una figura del corpo più allungata.
Ma le femmine hanno i colori. E il coraggio. In questo genere sono le femmine, più piccole, che iniziano il corteggiamento, stabiliscono i territori, esibiscono i colori più brillanti, e sono fondamentalmente quelle che prendono le decisioni. I goffi maschi, più grandi, sembrano stupidi al loro confronto.
Il Pelvicachromis pulcher inoltre è la specie più comune del genere Pelvicachromis. Il suo nome scientifico è Pelvicachromis pulcher ma per anni è stato venduto sotto il nome di specie errato di "kribensis", una pratica che ha avuto come risultato il suo nome comune.
Il nome 'kribensis' è tuttavia completamente inappropriato, poiché si riferisce alla città litoranea di Kribi, nel sud del Camerun, una zona dove il Pelvicachromis pulcher non è mai stato ritrovato. Il pesce è nativo piuttosto della Nigeria, stato a nord-ovest del Camerun. Specificamente, ad ovest dell'enorme delta del fiume Niger, che sfocia nell'Atlantico sulla costa centrale della Nigeria.
Il Pelvicachromis pulcher è uno dei pochissimi ciclidi nani che vengono fatti riprodurre commercialmente, ed hanno un prezzo normale nei negozi per acquari... oggigiorno sono considerati quasi dei pesci per principianti nel commercio acquariofilo. I Pelvicachromis pulcher allevati commercialmente presentano un importante vantaggio sui i loro fratelli selvatici: hanno molte meno richieste in merito alla chimica dell'acqua, e si adatteranno (e si riprodurranno) nell'acqua locale molto più velocemente degli esemplari selvatici.
I pesci allevati commercialmente sono venduti quasi sempre da giovani, alla qual cosa sono pienamente adatti, ma questo ha l'effetto sfavorevole che pochi acquariofili principianti scoprono che sono pesci molto colorati.
I giovani sbiaditi sono facilmente superati da pesci artificiosi, come lo Xiphophorus hellerii 'swordtail' rosso, e così il Pelvicachromis pulcher non compare in tante vasche di principianti come invece si meriterebbe.
Ma una femmina adulta in buone condizioni mostrerà molto più colore e genererà molto più interesse che l'immutabile velluto rosso ed il comportamento meccanicistico di un helleri allevato in batteria. Lei amoreggerà continuamente con il suo compagno, esibendo la pancia con il color rosso vino più attraente nel mondo degli acquari. Pertanto non bisogna essere ingannati dai giovani sbiaditi che si vedono nei negozi... quando cresceranno diventeranno pesci bellissimi.
La prevalenza dei Pelvicachromis pulcher allevati commercialmente ha anche altri svantaggi. La qualità genetica dei pesci riprodotti intensivamente ai fini commerciali è solitamente scarsa. Questo non sembra essere tanto un problema con i Pelvicachromis quanto con molti altri pesci... per lo meno i Pelvicachromis pulcher commerciali assomigliano ancora al pesce giusto... ma tuttavia quelle rare occasioni in cui i Pelvicachromis pulcher di cattura, selvatici, sono offerti per la vendita sarebbero da non lasciarsi sfuggire quando si stanno selezionando pesci per una potenziale riproduzione.
Bisogna però fare attenzione quando si selezionano i Pelvicachromis pulcher catturati in natura, poiché molto probabilmente possono risultare non essere Pelvicachromis pulcher. Se riconoscete questi pesci, tuttavia, questo non è un problema, ma una grande occasione di accaparrarsi un esemplare inusuale.
E' segnalato universalmente che il rapporto tra i due sessi degli avannotti dei Pelvicachromis è dato da una chimica non appropriata dell'acqua (come la nostra). Acqua che è più alcalina di quella dei torrenti della foresta pluviale, tenera e acida, della loro zona nativa dell'Africa occidentale, si suppone che dia come risultato una preponderanza di nascite di sesso femminile.
Ma questa non è stata l'esperienza di Grant Gussie, e anzi dice che ha ottenuto sempre maschi in acqua dura e alcalina. Suppone che tutti i pesci che ha sempre riprodotto fossero essi stessi pesci riprodotti commercialmente, e questo può avere degli effetti nel livellare il rapporto tra i sessi, ma a suo parere il ruolo del pH nella determinazione del sesso dei Pelvicachromis è eccessivamente enfatizzato.
Allevare i Pelvicachromis pulcher in casa è molto facile, con l'eccezione che i pesci di cattura possono essere difficili da acclimatare. Ma una volta acclimatati, sono pesci robusti e con grandi capacità di recupero. Dovrebbero essere allevati in coppia. La procedura usuale per i ciclidi di allevare più femmine che maschi è inutile e potenzialmente pericolosa, poiché le femmine tendono ad azzuffarsi più dei maschi. Deve essere fornita almeno una caverna (di una qualche specie) per ogni coppia.
Secondo Grant Gussie, una singola coppia può essere allevata in una vasca abbastanza piccola, andrebbero benissimo 40 litri, ma in realtà molti altri autori suggeriscono una vasca di almeno 80x40 cm di area di base, perché potrebbero essere molto llitigiosi, e in un acquario troppo piccolo qualcuno potrebbe fare una brutta fine.
Due coppie hanno bisogno di almeno 80 cm. di distanza tra le loro rispettive caverne, o sarà guerra. Ciò significa che è necessario, per lo meno, una vasca da 120 litri per due coppie, ed è molto raccomandata una vasca ancora più grande.
Il substrato dovrebbe essere costituito da ghiaia molto fine o sabbia. I Pelvicachromis pulcher gradiscono scavare intorno alla loro tana, e frustrare questo comportamento con della ghiaia troppo grande per la loro bocca non è il modo giusto per allevare un Pelvicachromis felice. Lasciateli scavare... questo darà loro qualcosa da fare. E ripulire la caverna è una parte importante del rituale dell'accoppiamento.
Anche l'alimentazione è una cosa facile. I mangimi standard per acquario vanno benissimo per i Pelvicachromis pulcher, ma come tutti i ciclidi apprezzano il cibo vivo o congelato di quando in quando. In natura sono dei micro-predatori, così dafnie, chironomus e larve di zanzara sono buoni alimenti per loro. Enchitrei e lombrichi tagliuzzati sono divorati con gusto particolare, ma tali ricchi alimenti non dovrebbero costituire il grosso della loro dieta. Qualche alimento vegetale, sotto forma di fiocchi di Spirulina, è inoltre una buona idea.
Questi pesci sono grandi in un acquario di comunità o ben piantumato, e di fatto è altamente raccomandata la presenza di un banco di pesci rassicuranti. Se allevati da soli, i vostri pesci probabilmente rimarranno per la maggior parte del tempo nelle loro caverne... e non c'è motivo di averli se non li vedete mai. Sono molto più estroversi invece in un acquario di comunità. Naturalmente manterranno tutti i compagni di vasca lontani dalle loro caverne, ma non recheranno danni agli intrusi se questi hanno il buonsenso di battere in ritirata (possono essere più aggressivi se nella loro caverna custodiscono degli avannotti, per questo la loro vasca deve essere bella grande).
I Phenacogrammus interruptus (Congo tetra) sono pesci rassicuranti ideali, in quanto sono belli, nuotano in banco all'aperto e provengono dalle stesse acque. Ma andranno bene anche tutti i Tetra, i Danio, i Barbus, o i rainbowfish. Non dovrete nemmeno preoccuparvi per i pesci che sono soliti morsicare le pinne degli altri, come i Barbi tigre, poiché nessun krib permetterà mai che le proprie pinne siano morsicate da un semplice barbus.
Nuvola di avannotti di Pelvicachromis pulcher - Foto © Fabio Nicora
La deposizione delle uova e l'allevamento degli avannotti del Pelvicachromis pulcher non sono difficili, e nemmeno trovare una coppia compatibile. Idealmente, sarebbe meglio allevare da mezza ad una dozzina di giovani pesci che non hanno legami di parentela in una grande vasca e lasciar formare le coppie da sole. Ma Grant Gussie non lo ha mai fatto, nel suo articolo racconta di esseri sempre limitato a mettere insieme un maschio e una femmina. Non si sono mai uccisi l'un l'altro in conseguenza a questo. Non tutte queste coppie introdotte casualmente hanno deposto le uova, ma quasi tutte ci sono andate vicine.
La deposizione delle uova si presenterà spontaneamente nell'acquario di comunità senza alcun intervento da parte vostra, di qualunque tipo. Potrete essere ignari dell'evento, tuttavia, poiché le disposizioni nuziali tendono abbastanza ad essere un affare riservato fra i Pelvicachromis pulcher. Se non vedete la femmina per alcuni giorni ed il maschio si trattiene sempre intorno alla caverna, allora potete essere abbastanza sicuri che ci sono uova nella caverna.
Purtroppo, Grant Gussie ha avuto un tasso di fecondità delle uova estremamente basso, l'ammuffimento è stato per lui un grave problema. Non ha dubbi che questo sia stato causato dall'acqua dura e alcalina della Manitoba occidentale da cui scrive (non ha mai allevato i Pelvicachromis pulcher dove risiedeva prima, a Calgary, dove l'acqua è considerevolmente più tenera). Se tutto va bene, voi otterrete più delle poche uova vitali che ha ottenuto lui.
E' improbabile che ci siano dei motivi per separare i giovani dai genitori, a meno che non siano in una vasca di comunità. Non ho mai avuto deposizioni da Pelvicachromis pulcher che non si siano poi rivelati genitori eccellenti.
Gli avannotti sono facili da far crescere. Mangiano immediatamente naupli d'artemia appena schiusi e si sviluppano rapidamente.
Come accennato, la maggior parte degli avannotti saranno femmine in condizioni d'acqua alcalina, quindi se questo è il vostro caso, bisognerebbe assicurare l'immissione di CO2 o altri metodi per abbassare il pH.
Testo originale in inglese © Grant Gussie - Calgary Aquarium Society
Per approfondire:
Cosa si intende per pesci rassicuranti, perché sono di grande beneficio negli acquari dedicati ai ciclidi e differenza tra pesci rassicuranti e pesci bersaglio - tratto e tradotto da un articolo di Paul V. Loiselle
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Pelvicachromis pulcher nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Descrizione di allevamento e riproduzione della forma nigeriana del Pelvicachromis taeniatus, con le principali differenze con Pelvicachromis pulcher - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
Un quintetto di Pelvicachromis kribensis 'Kienke' (ex Pelvicachromis taeniatus) particolarmente "bastardi dentro" :-) - tratto e tradotto da un articolo di Kathy Knudsen
Articolo su questa varietà dai colori delicati di Pelvicachromis taeniatus, con notizie sul loro allevamento e le modalità di riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Erik Olson
Resoconto di un'esperienza di allevamento e di riproduzione di questi ciclidi nani, che quando entrano nel periodo riproduttivo diventano molto territoriali e aggressivi.
L'allevamento e la riproduzione della varietà di colorazione di Pelvicachromis taeniatus che è stata poi assegnata alla specie Pelvicachromis kribensis - tratto e tradotto da un articolo di Dave Sanford
Descrizione del luogo d'origine e delle varie caratteristiche degli appartenenti al genere Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Racconto della visita ad una stanza dedicata agli acquari e ai pesci, dove ci sarà sempre posto per i Pelvicachromis pulcher - Tratto e tradotto da un articolo di Shane Linder
Racconto di una esperienza di allevamento e di riproduzione del Pelvicachromis pulcher, che viene consigliato vivamente ai neofiti dell'acquariofilia che si vogliono "impegnare" un po' di più - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento dei Pelvicachromis pulcher, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
esperienze personali su The Krib
In questo numero della rivista acquariofila c'è un articolo di Anton Lamboj su tutte le specie appartenenti al genere Pelvicachromis, con una interessante descrizione del loro habitat naturale e del loro comportamento in natura
Ciclidi Americani I - I Ciclidi nani è un manuale per la classificazione, l'allevamento e la riproduzione dei Ciclidi nani, con foto, descrizioni dettagliate dei biotopi naturali, ed esperienze dirette di allevamento e riproduzione di ben 75 Ciclidi nani, tra Apistogramma, Apistogrammoides, Biotecus, Crenicara, Crenicichla, Dicrossus, Laetacara, Nannacara, Papiliochromis (ora Mikrogeophagus) Taeniacara, Teleocichla.
di George W. Barlow, a cura di H. Hutchison, traduzione in italiano a cura di D. Rizzo, P. Salvagiani, L. Leoni - "I Ciclidi. E' in acqua il più grande esperimento di evoluzione della natura" - Ed. Hydra - Sesto Continente
E' un libro che consiglio caldamente di leggere a tutti, tratta dei ciclidi e in particolare delle loro strategie riproduttive, che si sono evolute in modo anche diversissimo tra loro; soprattutto però è scritto in un linguaggio semplice e discorsivo, comprensibile e direi quasi "appassionante" :-)
Edizione italiana - di Jürgen Schmidt, traduzione a cura di A. De Jong, H. De Jong - Questo libro tratta i Ciclidi nani del Sud America, in primo luogo le specie di Apistogramma. Esaustivi capitoli tecnici spiegano come allestire e arredare un acquario per l'allevamento e la riproduzione di questi magnifici pesci variopinti e dal comportamento particolarmente interessante.
Cichlid Atlas 1 - Cichlid Atlas 2
Edizione Inglese - di Uwe Romer - Cichlid Atlas 1 è il primo degli Atlanti di Aquarium sui Ciclidi, dedicato ai Ciclidi nani: tantissime splendide foto, con descrizioni particolareggiate, indispensabile per riconoscere le diverse specie, le cui distinzioni sono messe in evidenza da foto, descrizioni, disegni. Peccato che è solo in inglese.
Dwarf Cichlids: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese - di Horst Linke e Wolfgang Staeck
di Hans J. Mayland, Dieter Bork
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Taxa principali
In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.
Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.
E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...
Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.
Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj
Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.
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