"Giornale di bordo" dei tentativi di Erik di riprodurre i Pelvicachromis pulcher, coronati alla fine dal tanto sospirato successo...
Dagli errori, propri ed altrui, si può sempre imparare qualcosa :-)

Tratto e tradotto dall'articolo:
"The Saga of My Continuing Attempts to Breed Pelvicachromis pulcher
di Erik Olson
sul sito della Greater Seattle Aquarium Society

[nota dell'autore: Questo articolo ha vinto il "Disaster Contest", il concorso sul disastro peggiore, organizzato dalla Greater Seattle Aquarium Society nel 1995. Non sono sicuro se esserne fiero o vergognarmene. - EO]

Pelvicachromis pulcher - Foto © Erik Olson

In questo articolo Erik Olson racconta di non aver mai provato a riprodurre troppi pesci, solitamente sono nelle sue vasche per aggiungere un po' di colore alle piante :) Ma per qualche motivo si era fissato sulla riproduzione del Pelvicachromis pulcher. Questo è stato parzialmente dovuto a quella che sembrava essere come una maledizione sulla sua capacità di allevare questi 'semplici' pesci abbastanza a lungo per identificare il loro sesso. Date un'occhiata a quello che è spiegato nel suo giornale di bordo dei pesci, riportato qui sotto, e tenete il conto dei morti!

Agosto 1992

Ho comprato una 'coppia' di Pelvicachromis pulcher di 2,5 cm. per la mia vasca di comunità. Sono completamente indistinguibili, comunque il tipo del negozio mi ha detto di aver scelto quello più corto e più grasso, e quello più lungo e magro, e che usando questo metodo c'è una probabilità del 95% che siano una coppia.

Settembre 1992

Dopo il ritorno da un viaggio d'affari di un mese, non ho più ritrovato nessuno dei due in nessun posto (2), benché gli altri pesci fossero OK.

Gennaio 1993

Di nuovo al negozio per un'altra minuscola coppia. L'addetto dice che per distinguere il sesso bisogna guardare la striscia di colore lungo la pinna dorsale; se è estesa per tutta la lunghezza fino alla coda, è maschio, mentre nella femmine sbiadisce prima di arrivare all'estremità. Naturalmente, questi esemplari sono troppo piccoli per dirlo di sicuro. Durante il giorno inaugurale la burrasca ed il blackout li hanno uccisi entrambi (4).

Febbraio 1993

Dopo aver studiato ogni immagine che ho potuto trovare, ho deciso che una 'pancia arrotondata e rosa' indica la femmina e la 'pinna dorsale appuntita' indica il maschio, e questa volta compro una coppia di 5 cm. Metterli in un acquario di circa 40 litri è risultato essere troppo per il più piccolo dei due; che viene ucciso (5) dall'altro, che in seguito abbiamo chiamato 'Paaat' per il suo sesso indeterminato. Dopo due mesi, gli viene un'esoftalmia e spira (6).

Maggio 1993

Ritornando di nuovo ai pesci piccoli, ne quaranteno un'altra coppia in un acquario da circa 40 litri. Tragicamente, un vaso da fiori di argilla di origine sconosciuta (comprata ad una specie d'asta acquariofila) rilascia una tossina misteriosa nell'acqua e stermina tutta la vita animale (8) e la maggior parte della vita delle piante nella vasca. (Ragazzi, usate sempre vasi nuovi; costano poco).

Ottobre 1993

Sono in vendita alcuni Pelvicachromis pulcher dall'aspetto veramente bello, così decido di provare di nuovo. Il tipo del negozio pensa che siano tutti maschi ed ha ragione: Sono magri. Hanno pinne dorsali appuntite. Hanno la striscia colorata che va lungo tutta la pinna dorsale. Ma hanno anche ogni tanto pance rosate.

A questo punto degno di nota è che ho capito come distinguere una coppia. La chiave è definitivamente quella del colore e della forma della pinna dorsale, e la pancia rossa non è nient'altro che una falsa pista. Ci sono altri segni secondari, come le pinne anali e dorsali appuntite nei maschi, ma il trucco del colore è quasi garantito per funzionare sempre. Siccome ora ero immerso fino agli occhi di maschi pienamente sviluppati, l'operazione successiva era quella di trovare una femmina adulta e mantenerla in vita.

Ottobre 1993

Trovo una coppia autentica in un altro negozio. Sono grandi e molto più graziosi di tutti quelli precedenti, il maschio ha parecchi spot ad occhiello sulla pinna caudale. [ho visto un'ampia varietà nelle macchie e nella colorazione, dall'arancio con le estremità delle pinne blu, a numerosi spot ad occhiello sulle pinne dorsali e caudali; sono tutte la stessa specie.] Il maschio immediatamente entra in un vaso di argilla capovolto (un tipo non iniettato con veleno). La femmina rifiuta di mangiare e muore una settimana più tardi (9). Ora ho tre maschi in salute perfetta, che formano velocemente una gerarchia in cui il maschio più grande domina i due più piccoli.

27 Gennaio 1994

Un membro dell'associazione mi dà una femmina vera. Non mangia molto e si nasconde per la maggior parte del tempo, ma sembra in buona salute. Gradualmente viene fuori un po' di più, principalmente per girare in compagnia di uno dei maschi piccoli, ma ancora avanza la maggior parte del cibo. Mi ritrovo ad incoraggiarla ogni volta che prende un fiocco.

12 Febbraio 1994

Per allevarli, interessandomi l'accoppiamento invece che il combattimento, ho donato un maschio piccolo ad un negozio di pesci. Non ho il cuore di separarmi dal maschio grande. Forse troverò per lui una compagnia femminile più grande in seguito. Nel frattempo, il piccolo maschio restante e la femmina stanno girando per la vasca quasi esclusivamente insieme.

2 Marzo 1994

La femmina scava una piccola caverna sotto la radice d legno. Scaccia chiunque altro dalla zona tranne il piccolo maschio.

5 Marzo 1994

Il maschio e la femmina ora stanno picchiando insieme il maschio grande scacciandolo con un gioco di squadra dal loro nuovo territorio.

Finalmente! Successo! Ho deciso non interferire con i genitori e di vedere che cosa potranno fare da soli contro i formidabili Congo Tetra e i vari abitanti del fondo, per non parlare dell'altro maschio...

8 Marzo 1994

Sono arrivato a casa e non ho visto la femmina mentre davo da mangiare al resto dei pesci. Esaminando più da vicino l'ho trovata sotto le piante che custodiva una massa agitata di avannotti macchiettati. Sembrano circa una dozzina. Si poteva ancora vedere una parte dell'uovo come una densa bolla dentro al loro stomaco. Il maschio sembra aiutare scacciando gli altri pesci.

9 Marzo 1994

Sono già più grandi.

10 Marzo 1994

La famiglia ora gira intorno alla radice di legno e alle pianta parecchi centimetri distanti dalla ghiaia. I genitori sembrano interrompere le cure parentali, infatti la mamma scappa via per mangiare, mentre il papà guarda i piccoli. Se entrambi i genitori se ne vanno, i piccoli si stringono contro la ghiaia o il legno.

11 Marzo 1994

Ora conto circa 15-18 giovani. Posso vedere del verde nei loro stomaci, dalle alghe che stanno mangiando. Gli occhi, arancioni, ora sono visibili. Forse sono lunghi 5-7 mm. Il loro disegno macchiato è dovuto in particolar modo alla mia ghiaia? Sono veramente mimetizzati. E' impossibile sradicare e ripulire qualsiasi pianta, perché la coppia continua a attaccare la mia mano.

15 Marzo 1994

Posso ora vedere le pinne dorsali degli avannotti. Ne restano circa dieci.

22 Marzo 1994

Non c'è più nessun segno degli avannotti. Sono stati mangiati dagli altri pesci o dai loro genitori?

Bene, ho fatto un errore. Avrei dovuto lasciare la coppia felice da sola, forse rimuovere l'altro maschio. Ma invece sono testone...

21 Aprile 1994

Nel tentativo di rendere più felice il maschio grande, trovo una seconda femmina. Inizialmente, sembra scaldare il maschio, mettendosi in mostra dalla sua caverna...

27 Maggio 1994

... ma invece uccide la femmina più piccola (10) e quindi muore misteriosamente (11).

25 Giugno 1994

Il maschio grande muore (12).

Oh beh... di nuovo al punto di partenza con un maschio solitario. Dopo una pausa estiva, è tempo di provare ancora!

Agosto 1994

Seguo una nuova linea di condotta ed elimino la concorrenza, vale a dire Congo tetra e Barbi. Inoltre trovo ancora un'altra femmina, ma sono preoccupato poiché è soltanto 2,5 cm. circa (mentre il maschio è comodamente tre volte la sua taglia).

Settembre 1994

Il maschio insegue molto la piccola femmina, ma lei è altezzosa ed intelligente! Si nasconde nelle piante invece di essere messa spalle al muro in un angolo. I suoi colori inoltre stanno diventando abbastanza vividi.

5 Ottobre 1994

Ritornando da un viaggio, sradicando delle piante, penso di aver preso una scossa elettrica dal mio cavetto riscaldante sottosabbia, ma mi accorgo che è quel maschio che attacca le mie nocche! Oh ragazzi!

11 Ottobre 1994

Com'era prevedibile, stanno custodendo una nidiata di circa 20 avannotti. Li spostano in zone differenti della vasca per cercare cibo, proprio come l'altra deposizione. Poiché la popolazione degli altri pesci ora è ben più piccola, può darsi che avranno una possibilità?

18 Ottobre 1994

No, gli avannotti sono di nuovo spariti del tutto. Ma... I genitori stanno mostrando ancora i colori e la femmina sta facendo la danza vibrante, cosicché possono avere un'altra possibilità questo mese.

8 Novembre 1994

Il maschio mi attacca di nuovo quando pulisco e la femmina sembra custodire un vaso di argilla. Non posso vedere le uova, neanche quando illumino con una pila.

12 Novembre1994

Sì! Un'altra serie di avannotti nuotanti liberamente era portata a spasso da mamma & papà. Ho un acquario vuoto, e quindi provo un esperimento e sifono fuori circa 20 avannotti. Ma ce ne rimangono tranquillamente 30-40! Suppongo che stiano diventando genitori migliori.

14 Novembre1994

Questa volta sto provando dei naupli di artemia salina. Ho versato 1 cucchiaio e ½ di sale, 1 litro e ½ di acqua, una pietra porosa e un riscaldatore poco costoso in un contenitore di succo di arancia e l'ho lasciato a fare bollicine a 29°C..

15 Novembre1994

E' stato facile! Non ne ero sicuro perché prima avevo avuto difficoltà con la schiusa delle uova d'artemia salina, ma potrebbe essere stato che avevo tralasciato la parte del riscaldatore. In ogni modo, ne sto raccogliendo un po' per 3 volte oggi, prima di iniziare una nuova infornata. Gli avannotti li amano - hanno dei pancini gonfi e rosa. Nel frattempo, un'altra differenza tra i genitori: il papà passa la maggior parte del suo tempo a custodire gli avannotti e la mamma fa guardia perimetrale ed è la prima a gettarsi sul cibo. Anche se gli avannotti non sopravvivranno, scommetto che i genitori questo volta sopravvivranno.

19 Novembre1994

Sopravvivono e crescono... Quelli lasciati con i loro genitori sono notevolmente più grandi e più attivi di quelli che io ho separato il primo giorno. Ora ho perfezionato la 'pistola di artemia salina', aspiro con un sifone i naupli d'artemia da una tazza e li 'sparo' in vasca, direttamente agli avannotti. I genitori non attaccano neppure più il tubo.

5 Dicembre 1994

Ora ci sono 18 avannotti sotto il controllo degli adulti e 18 da soli nell'altro acquario. Poiché ora sono lunghi 7mm, ho smesso di alimentarli con naupli d'artemia ed ora mangiano il mangime in fiocchi che uso per la normale alimentazione. Ad un certo punto, la mamma sembrava che ne volesse inghiottire uno, ma non era adatto alla sua bocca. Recentemente, il papà stava ostentando l'intero gruppo in una parata lungo il vetro anteriore; penso che finalmente ho avuto successo!


Appendice: Al momento della stesura dell'articolo da parte di Erik Olson è la metà di luglio del 1995, ed entrambi i genitori sono ancora vivi e depongono quasi ogni mese. L'acquario ha un pH abbastanza basso, dovuto all'immissione di CO2; forse è questo il motivo per cui Erik ha avuto un solo maschio tra 15-20 discendenti fatti crescere fino ad ora.

Dopo questa esperienza, Erik Olson pensa di essere pronto a provare qualcosa di più avanzato... forse black molly. :)

Testo originale in inglese © Erik Olson Greater Seattle Aquarium Society

Taxa principali

In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.

Dimensioni max: 6.0 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni

Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.

Dimensioni max: 6.5 cm TL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Kribensis, Rainbow krib

E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...

Dimensioni max: 10 cm SL i maschi, 7.5 cm le femmine
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 24 - 25°C

Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.

Dimensioni max: 8.0 cm TL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 24 - 26°C
Giant krib

Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj

Dimensioni max: 7.8 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni

Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.

Dimensioni max: 4.8 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Ocellated Kribensis

E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.

Dimensioni max: 5.3 cm SL
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 22 - 26°C
Striped Kribensis

E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.

Dimensioni max: 8 cm SL i maschi, 6 cm le femmine
Aspettativa di vita: 5 - 8 anni
Temperatura: 22 - 25°C
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