Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
Coppia di Pelvicachromis silviae - Foto © Ekona (Apistogramma.com)
5 - 8 anni
4.8 cm SL
La specie Pelvicachromis silviae viene frequentemente importata in Europa e Nord America per il commercio acquariofilo, anche se in Italia non si trova facilmente; sembra non essere rara in natura. Pelvicachromis silviae era già conosciuta in ambito acquariofilo ben prima della sua descrizione scientifica, in quanto era in commercio come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, fino al 2013, quando è stata descritta da Anton Lamboj, che l'ha chiamata silviae dedicandola alla moglie Silvia, come "ringraziamento" per il suo accettare le lunghe assenze del marito e il suo utilizzo di molte risorse per il suo lavoro.
Pelvicachromis silviae è endemica nel fiume Niger, nella stessa regione dei congeneri Pelvicachromis pulcher e Pelvicachromis taeniatus.
Lamboj concorda sul fatto che è più strettamente correlato a Pelvicachromis subocellatus che ad altre specie di Pelvicachromis e lo considera parte del gruppo Pelvicachromis subocellatus all'interno del genere.
Nell'immagine sottostante, tratta da Aquaportail.com, le varie forme di Pelvicachromis silviae (a sinistra) e Pelvicachromis subocellatus (a destra):
Le varie forme di Pelvicachromis silviae (a sinistra) e Pelvicachromis subocellatus (a destra) - Foto © Aquaportail.com
Sebbene simile nell'aspetto a Pelvicachromis subocellatus e al più comune Pelvicachromis pulcher, ha un corpo più profondo rispetto ad entrambe le specie. Il colore del corpo principale è marrone chiaro o giallastro, con una striscia orizzontale scura al centro del corpo e una seconda striscia scura sotto la pinna dorsale. Le strisce scure possono sbiadire in determinate circostanze, come le manifestazioni di dominanza e il corteggiamento, e talvolta sul corpo possono apparire bande verticali, in particolare durante la cura degli avannotti. I maschi hanno pinne più appuntite e le femmine hanno una fascia metallica sulla pinna dorsale. I maschi hanno margini rossi e bianchi sulla parte superiore della pinna dorsale e sul bordo posteriore superiore della pinna caudale, e la pinna anale è rossa con molti punti blu. La femmina ha un ventre rosso o viola, che diventa più luminoso e bordato di bianco o blu iridescente durante il corteggiamento. I maschi possono crescere fino a 4,8 cm di lunghezza, esclusa la pinna caudale.
Si riproduce in grotte, come le altre specie di Pelvicachromis, più facilmente in acqua tenera e leggermente acida, ma possano riprodursi anche in acqua dura e leggermente alcalina. Entrambi i genitori proteggono uova e avannotti fino a quando non hanno 5-8 settimane, anche se la femmina lo fa più intensamente.
Morofologia: Spine dorsali (totale): 14 - 16; Raggi dorsali molli (totale): 9-10; Spine anali 3; Raggi anali molli: 7 - 8.
- Specie che diventa molto aggressiva verso gli altri pesci nel periodo riproduttivo
- Specie che si riproduce anche in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono in genere sempre dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Africa: parti inferiori del sistema fluviale del Niger
La specie Pelvicachromis silviae è endemica in Nigeria. Si trova nel sistema idrologico del fiume Niger inferiore. L'olotipo proviene dal fiume Uwerum, vicino al villaggio di Ughelli.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; clima: tropicale
Dimensioni minime dell'acquario: 80x40x40h cm per una singola coppia; in caso di più esemplari l'acquario deve essere molto più grande, sono molto territoriali.
L'acquario per i Pelvicachromis silviae deve contenere un sacco di nascondigli e potenziali siti di riproduzione, sotto forma di caverne. Possono essere utilizzati vasi di terracotta, pezzi di tubo, mezzi gusci di noce di cocco, radici e rami di legno contorti (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia). Le piante non sono strettamente essenziali, ma i pesci apprezzeranno molto i ripari aggiuntivi. Zone riparate e ombreggiate sono essenziali sia per i compagni di vasca, perché i Pelvicachromis nel periodo riproduttivo scacciano violentemente tutto ciò che si muove dal loro campo visivo, sia per quando avranno la nuvoletta di avannotti da portare in giro a pascolare.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Dovrebbe essere usato un substrato di sabbia o ghiaia molto fine perché quando sono in riproduzione i pesci scavano delle buche.
Non apprezzano la forte illuminazione, nella loro vasca è meglio utilizzare piante galleggianti per smorzare la luce.
Comportamento e compatibilità: I Pelvicachromis silviae vengono spesso consigliati per gli acquari di comunità in generale, ma bisogna ricordare che diventano molto territoriali e aggressivi quando entrano nel periodo riproduttivo. Non vanno allevati con specie molto vigorose o grandi in quanto generalmente sono pesce timidi e riservati (sempre quando non sono in riproduzione). Buoni compagni di vasca possono essere piccoli caraciformi, barbus, danio, rasbora, corydoras, gourami e loricaridi. Possono essere allevati con altri ciclidi dell'Africa occidentale (l'ideale sarebbero altri ciclidi nani dell'Africa occidentale), ma deve essere fornito abbastanza spazio per la formazione dei territori.
L'alimentazione dei Pelvicachromis in natura è basata su vermi, crostacei e insetti.
In acquario accettano la maggior parte degli alimenti. Un pellet per ciclidi di buona qualità può essere usato come base per la loro alimentazione, ma bisogna garantire che la dieta sia variata con aggiunte regolari di alimenti vivi e congelati, perché mantengano migliori colori e salute.
I maschi sono leggermente più lunghi e più snelli, e con le pinne dorsale, caudale e anale appuntite. Le femmine sono più tozze, più colorate e con l'addome più gonfio e più viola.
Femmina di Pelvicachromis silviae - Foto © Ekona (Apistogramma.com)
Maschio di Pelvicachromis silviae - Foto © Ekona (Apistogramma.com)
La riproduzione dei Pelvicachromis siviae è molto facile. Formano coppie durature che depongono all'interno di cavità. I pesci formano coppie monogame e il modo migliore per ottenerle è quello di acquistare un gruppo di 6 o più pesci giovani e farli crescere, permettendo che le coppie si formino spontaneamente. Non ci sono garanzie che il semplice acquisto di un maschio e di una femmina si traduca in una coppia compatibile, ma anzi si può provocare la morte di un partner riluttante. Se si sceglie di acquistare una singola coppia, scegliere il maschio più grande e la femmina più colorata nella vasca del venditore.
L'acquario deve essere ricco di ripari e di siti adatti alla riproduzione, con una temperatura di 24-27°C e pH 6.5-7.0. Questi parametri tendono ad assicurare una distribuzione abbastanza uniforme dei sessi all'interno della covata. Se l'acqua è troppo alcalina, la covata tende ad essere per lo più composta da maschi, mentre se è troppo acida da femmine. Assicurarsi di fornire un sacco di grotte che fungano come potenziali siti di riproduzione (vasi di argilla rovesciati con una piccola breccia come entrata, o gusci di noce di cocco rovesciati). E' preferibile una filtrazione tranquilla tramite un filtro a spugna ad aria, in quanto gli avannotti possono essere risucchiati in un filtro troppo potente.
Per un miglior tasso di sopravvivenza non aggiungere nessuna specie che abiti sul fondo, in particolare loricaridi o corydoras, in quanto possono predare avannotti o uova. Tuttavia vanno bene un gruppetto di pesci rassicuranti, come un branco di tetra, rasbore, ecc. per rendere la coppia meno timida. Condizionare i pesci con una buona dieta a base di cibo vivo, congelato e secco.
Il primo segno che la riproduzione potrebbe essere vicina è una intensificazione del colore dei pesci, ma soprattutto della femmina. Di solito è lei che inizia la deposizione, danzando di fronte al maschio e mettendo in mostra la pancia viola per invogliarlo a deporre con lei. Quando è pronta, la coppia sceglie una grotta in cui deporre le uova o scava una buca sotto un pezzo di arredamento. Possono poi scomparire per diversi giorni.
Durante la deposizione possono essere deposte fino a 300 uova, sul soffitto o su una parete della grotta scelta. La femmina cura le uova, mentre il maschio difende il territorio circostante contro gli intrusi.
Le uova schiudono in circa 3 giorni e gli avannotti raggiungono il nuoto libero dopo 8-9 giorni. Questo è spesso il momento in cui l'acquariofilo ignaro scopre che i suoi pesci si sono riprodotti, quando gli avannotti lasciano la caverna in massa, sorvegliati da entrambi i genitori. E' molto bello vedere gli avannotti portati in giro per la vasca dai genitori. Gli avannotti dispersi sono o circondati o presi in bocca da uno dei genitori e sputati di nuovo nel gruppo principale. La coppia dovrebbe essere osservata con attenzione i quanto alcune femmine a questo punto possono scacciare il loro partner.
Gli avannotti sono abbastanza grandi per accettare naupli di artemia o microworm come primi alimenti, e pascolano anche su alghe e detriti. I genitori si occupano dei giovani fino a 5-8 settimane, questi ultimi possono essere lasciati con i genitori fino a quando non si notano i segnali di una nuova riproduzione, in quanto i maschi in particolare, possono diventare aggressivi verso il loro partner.
Taxa principali
In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.
Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.
E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...
Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.
Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj
Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
la pagina sulla wikipedia inglese
scheda su Aquaportail.com
A new dwarf cichlid (Perciformes) from Nigeria (Pelvicachromis silviae) - Lamboj, A. (2013).
(researchgate.net)
di Horst Linke, traduzione in italiano - una preziosa guida sui ciclidi africani, molte illustrazioni corredano l'opera
Cichlids from West Africa: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese di Horst Linke e Wolfgand Staeck
di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella
Edizione Inglese di Craig Wrightson - 3 semplici passaggi e 10 facili regole da seguire per avere successo e ottenere il massimo dal nuovo acquario garantito!
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Descrizione particolareggiata delle caratteristiche, dell'allevamento e della riproduzione di Pelvicachromis subocellatus e Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (che verrà poi descritto come specie separata, Pelvicachromis silviae) - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
Pelvicachromis silviae - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
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