Descrizione particolareggiata delle caratteristiche, dell'allevamento e della riproduzione di Pelvicachromis subocellatus e Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (che verrà poi descritta come specie separata, Pelvicachromis silviae), anche in relazione alle differenze e somiglianze con Pelvicachromis pulcher.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Will The Real Yellow Krib Please Stand Up?"
di Kurt Zadnik
sul sito di The Cichlid Room Companion
Una coppia di Pelvicachromis silviae (conosciuti in precedenza come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus) - Foto © Kurt Zadnik (Cichlidae.com)
L'articolo è stato scritto prima del 2013, quando la specie conosciuta come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus è stata descritta come Pelvicachromis silviae.
Kurt Zadnik rivela di aver sempre provato gioia nell’allevare e riprodurre i ciclidi nani. Una parte di quel divertimento era racchiusa nel fotografare i ciclidi nani e nel condividere le sue foto e le sue esperienze con i gruppi di appassionati allevatori di pesci tropicali in giro per il paese.
Queste conferenze, purtroppo, gli hanno appioppato il titolo di "esperto di ciclidi nani". Sottolinea purtroppo, perché si dice completamente d'accordo con suo nonno, che era solito dire che un "esperto" è qualcuno che conosce 100 modi di fare l'amore, ma che non conosce nessuno con cui fare l'amore! Come conseguenza dell’essere considerato un tale "esperto", inoltre, dice di ricevere frequentemente chiamate dagli acquariofili principianti nell’allevamento dei nani, da tutto il paese, il che è bello ma solo relativamente. È bello perché può parlare con molta gente che condivide il suo stesso interesse per i ciclidi nani, ma è brutto perché spesso deve rispondere alle stesse domande una, due tre volte… all’infinito.
Una delle domande che gli vengono poste più frequentemente riguarda le differenze fra Pelvicachromis subocellatus (il “vero” subocellatus) ed il cosiddetto "yellow krib", krib giallo, chiamato Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, in quanto nel 1996 non ancora descritto scientificamente, e dopo il 2013 rinominato come Pelvicachromis silviae, a conferma delle differenze con la prima specie.
Lo scopo del presente articolo è quello di contribuire a spiegare appunto le distinzioni fra questi due pesci simili e tuttavia molto differenti.
Ai tempi in cui Kurt Zadnik ha scritto l'articolo, il 1996, non era sorprendente la confusione che regnava per queste due allora considerate forme di Pelvicachromis subocellatus.
Anche se il krib giallo Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (oggi Pelvicachromis silviae) è stato importato sporadicamente nel corso degli anni, non si è mai trasformato in un pezzo forte nell'acquariofilia come il krib comune, Pelvicachromis pulcher, probabilmente per i suoi colori generalmente più grigi.
Il vero Pelvicachromis subocellatus, d'altra parte, è stato importato soltanto raramente, mentre era notevolmente ricercato sulla base delle foto pubblicate da Jorg Vierke nel suo libro “Dwarf Cichlids” nel 1979. Le foto in quel libro mostrano un maschio sessualmente tranquillo e una femmina colorata in maniera spettacolare, in piena livrea da deposizione: testa color oro, pancia rossa luminosa, pinna dorsale dorata e argentata con riflessi metallici e zone nere davanti e dietro il punto rosso della pancia. Per tantissimi entusiasti dei ciclidi nani (incluso Zadnik), è stato amore a prima vista!
Come conseguenza di queste foto spettacolari, gli acquariofili davano attivamente la caccia a qualsiasi pesce che assomigliasse anche in modo superficiale ai veri Pelvicachromis subocellatus, ma quasi invariabilmente si ritrovavano con i Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (oggi Pelvicachromis silviae) e rimanevano delusi. Non è che ci sia qualcosa di male nei Pelvicachromis silviae, a Kurt Zadnik è piaciuto molto allevarli, fin dal 1985. Ma semplicemente non c’è nessun paragone una volta confrontato con i veri Pelvicachromis subocellatus.
Gli acquariofili americani hanno dovuto attendere fino alla fine degli anni 80 prima che i Pelvicachromis subocellatus diventassero disponibili attraverso gli acquariofili tedeschi (Linke, 1988). L'attesa si è conclusa soltanto con gli sforzi di Heiko "Indiana Jones" Bleher, che andò nello Zaire (ora Repubblica del Congo) e riportò indietro esemplari vivi.
Anche se superficialmente simili, ci sono un certo numero di differenze tra le due forme.
Il krib giallo Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (oggi Pelvicachromis silviae) è nativo del grande delta del fiume Niger e viene spesso raccolto nelle stesse zone del Pelvicachromis pulcher. Le spedizioni di quest’ultima specie (come pure della forma simpatrica nigeriana di Pelvicachromis taeniatus) provenienti da Lagos sono spesso “contaminate" dai krib gialli Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, e questo quindi giustifica la loro continua permanenza nel commercio acquariofilo.
Il vero Pelvicachromis subocellatus, al contrario, è nativo dei corsi d’acqua e degli stagni litoranei che vanno da Libreville, nel Gabon del sud, a Moanda nello Zaire. In questa zona non sono più state fatte raccolte commerciali in maniera regolare fino agli anni 60, quando Pierre Brichard sviluppò il suo commercio di esportazione a Kinshasa, nello Zaire.
Maschio di Pelvicachromis silviae (conosciuti in precedenza come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus) - Foto © Kurt Zadnik (Cichlidae.com)
Femmina di elvicachromis silviae (conosciuti in precedenza come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus) - Foto © Kurt Zadnik (Cichlidae.com)
Maschio di Pelvicachromis subocellatus - Foto © Kurt Zadnik (Cichlidae.com)
Femmina di Pelvicachromis subocellatus - Foto © Kurt Zadnik (Cichlidae.com)
Secondariamente, come discusso prima, i veri Pelvicachromis subocellatus e i Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (oggi Pelvicachromis silviae) non sono uguali identici per quanto riguarda la colorazione.
I secondi hanno un soprannome adatto (krib gialli) poiché sia i maschi che le femmine sono fondamentalmente gialli con una debole banda orizzontale marrone scuro quando sono sessualmente inattivi. Quando sono nel periodo della riproduzione, il maschio esibisce file verticali di spot rossi e blu luminosi alternati nelle pinne dispari. I maschi non hanno mai ocelli nero/oro nel lobo superiore della pinna caudale e la pinna dorsale ha soltanto uno stretto bordo rosso.
Una femmina di Pelvicachromis sp. aff. subocellatus sessualmente attiva ha la testa dorata, una pancia rossa luminosa con una macchia argenteo-bianca sopra e una pinna dorsale color oro chiaro. Le zone davanti e dietro il punto della pancia sono, nel migliore dei casi, grigio fuligginoso. La coda è di un giallo-oro traslucido.
Il vero Pelvicachromis subocellatus ha generalmente lo stesso disegno, ma assume un elevato livello di intensità. Sia i maschi che le femmine sono fondamentalmente dorati, con una distinta banda orizzontale nera nello stato non-riproduttivo. Una volta sessualmente attivo, il maschio mostra file verticali di punti rossi e blu luminosi alternati nelle pinne dispari con i ocelli nero/oro o bande orizzontali sul lobo superiore della pinna caudale. La pinna dorsale ha un caratteristico bordo rosso sottolineato con il bianco.
Una femmina sessualmente attiva ha una testa color oro luminoso e un color rosso ciliegia che si estende sopra ed oltre la pancia. La pinna dorsale è di un color argenteo-dorato incredibilmente riflettente. Le zone davanti e dietro lo spot rosso della pancia sono nere come la pece. La caudale è giallo-oro traslucido, spesso con punti neri ocellati sul lobo superiore. Se anche voi vedrete una femmina siffatta, capirete facilmente perché il maschio mostra un tale grande interesse nella procreazione!
Anche se entrambe le specie raggiungono taglie simili, Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (oggi Pelvicachromis silviae) tende ad essere un pesce più tozzo nella corporatura, con un muso smussato, mentre Pelvicachromis subocellatus ha una forma più affusolata con un muso aguzzo, contrasto che è più pronunciato nei maschi adulti.
Anche se Pelvicachromis sp. aff. subocellatus ed il vero Pelvicachromis subocellatus sono stati ritrovati in natura in acque simili, tenere e con pH basso, il primo è facile da allevare e riprodurre anche in condizioni dell'acqua soltanto leggermente acida (pH 6,2-7,0) e moderatamente tenera (10-15 dGH). È inoltre abbastanza prolifico, rivaleggiando con Pelvicachromis pulcher nella produzione di avannotti.
Dall’altra parte invece, il krib giallo Pelvicachromis subocellatus può essere allevato in acqua leggermente acida e moderatamente tenera, ma richiede condizioni dell’acqua molto tenera (< 10 dGH), e decisamente acida (pH 5,5-5,6) per riprodursi con successo. Ogni covata è composta mediamente soltanto da 20-50 avannotti. Inoltre gli avannotti sono più sensibili alla qualità dell'acqua e richiedono cure più intensive che nel Pelvicachromis sp. aff. subocellatus.
Allevamento e riproduzione
Entrambe le forme/specie depongono le uova in modo simile e vengono allevati nel modo migliore in un acquario di comunità, sempre che siano i pesci dominanti nella vasca.
Kurt Zadnik preferisce allevarli in coppia, in acquari da 55 – 75 litri insieme ad un piccolo gruppo di pesci rassicuranti (per esempio, pesci accetta, pesci matita, rasbore). Saranno veramente a loro agio in un acquario ben piantumato, con un grande numero di possibili luoghi di deposizione, quali corte canne di bambù, gusci di noce di cocco, legni e radici di torbiera, o vasi di terracotta rovesciati con il foro di drenaggio ingrandito abbastanza per permettere soltanto alla femmina di entrare.
Entrambe le forme/specie sono generalmente monogame, dalla custodia degli avannotti biparentale (entrambi i genitori si prendono cura degli avannotti), e depongono in caverne.
È meglio cominciare con un gruppo di giovani e permettere loro di formare spontaneamente le coppie mano a mano che di sviluppano e maturano. I maschi difenderanno piccoli territori con caverne dalle quali vengono corteggiate le femmine. Esse si avvicinano all'apertura di una caverna e si esibiscono intensamente con una danza vibrante formando una "curva a S" davanti il maschio. Questo comportamento può andare avanti per qualche giorno prima che la femmina sia pronta a deporre le uova. Una volta che la femmina "prende possesso" della caverna, probabilmente è avvenuta la deposizione delle uova. Ulteriori indicazioni della deposizione delle uova sono la presenza di un ovopositore o un dimagrimento improvviso nella femmina.
Le femmine sono madri diligenti, e trascorrono la maggior parte del loro tempo a ventilare vigorosamente le uova, che schiudono dopo 72 ore a 27° C. La femmina sposta spesso le larve in diverse buche e caverne fino a che gli avannotti non iniziano a nuotare liberamente (dopo circa cinque giorni). Gli avannotti sono abbastanza grandi (0,6 cm.) e accettano volentieri e subito i naupli di artemia salina, i microworm e mangime in fiocchi finemente sbriciolato.
La femmina è costantemente attenta, li porta in giro per la vasca in gruppo compatto; gli avannotti si guadagnano un pasto supplementare mangiando i rotiferi e altri microrganismi che crescono nella vasca. Durante questo tempo, il maschio difende le zone periferiche intorno al banco di avannotti. Essi si sviluppano velocemente sotto la protezione della femmina e raggiungono la maturità sessuale in 7-8 mesi.
Kurt Zadnik alla fine dell'articolo raccomanda di cuore una di queste due specie agli entusiasti dei ciclidi nani.
Suggerisce anzi che i principianti inizino con il krib giallo Pelvicachromis silviae (ex Pelvicachromis sp. aff. subocellatus), che anche se meno appariscente è più facile da allevare e da riprodurre.
Se siete interessati ad una o all’altra forma, ma non riuscite proprio a trovarli, Kurt Zadnik consiglia di pensare di associarvi al gruppo Apistogramma Study Group (ASG), un gruppo di acquariofili dedicati all’allevamento, riproduzione e godimento dei ciclidi nani sia sudamericani che africani.
Testo originale in inglese e foto © Kurt Zadnik 1996
Per approfondire:
Cosa si intende per pesci rassicuranti, perché sono di grande beneficio negli acquari dedicati ai ciclidi e differenza tra pesci rassicuranti e pesci bersaglio - tratto e tradotto da un articolo di Paul V. Loiselle
Galleria di foto dello sviluppo degli avannotti dalla nascita (cioè dal giorno in cui sono usciti per la prima volta dalla noce di cocco) all'età di 3 mesi
Come avviene la riproduzione in acquario dei Pelvicachromis pulcher e come riuscire a far crescere gli avannotti con successo
Esperienza di riproduzione di questi interessanti Ciclidi nani - tratto e tradotto da un articolo di Joe Solge
L'ultima covata della mia coppia di Pelvicachromis, foto degli avannotti fino all'età semi-adulta
Descrizione di allevamento e riproduzione della forma nigeriana del Pelvicachromis taeniatus, con le principali differenze con Pelvicachromis pulcher - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
L'esperienza di riproduzione di questi Ciclidi nani bellissimi e "di carattere" - articolo di U. Ugolini
Articolo su questa varietà dai colori delicati di Pelvicachromis taeniatus, con notizie sul loro allevamento e le modalità di riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Erik Olson
Resoconto di un'esperienza di allevamento e di riproduzione di questi ciclidi nani, che quando entrano nel periodo riproduttivo diventano molto territoriali e aggressivi.
Giornale di bordo dei tentativi di Erik di riprodurre i Pelvicachromis pulcher, coronati alla fine dal tanto sospirato successo... Dagli errori, propri ed altrui, si può sempre imparare qualcosa - tratto e tradotto da un articolo di Erik Olson
Esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher - tratto e tradotto da un articolo di Bob Berdoulay
Descrizione del luogo d'origine e delle varie caratteristiche degli appartenenti al genere Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Descrizione molto particolareggiata di un'esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher, con notizie utili ed interessanti - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Racconto della visita ad una stanza dedicata agli acquari e ai pesci, dove ci sarà sempre posto per i Pelvicachromis pulcher - Tratto e tradotto da un articolo di Shane Linder
Racconto di una esperienza di allevamento e di riproduzione del Pelvicachromis pulcher, che viene consigliato vivamente ai neofiti dell'acquariofilia che si vogliono "impegnare" un po' di più - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Pelvicachromis pulcher gode di notevole popolarità, complice la relativa facilità con cui può essere allevato unita ad un'attraente livrea, in questo articolo troverete dettagli del comportamento riproduttivo della specie - articolo di Serafino Teseo
Bellissime foto di una coppia di Pelvicachromis pulcher che cura una nuvola di avannotti - Foto © Fabio Nicora
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
New and reimported aquarium fishes - the "real one" is here
Linke, H.; 1988; Today's Aquarium; 2/88:5-6.
Dwarf Cichlids
Vierke, J.; 1979; TFH Publications, Inc., Neptune, NJ.
di Horst Linke, traduzione in italiano - una preziosa guida sui ciclidi africani, molte illustrazioni corredano l'opera
Cichlids from West Africa: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese di Horst Linke e Wolfgand Staeck
di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella
Edizione Inglese di Craig Wrightson - 3 semplici passaggi e 10 facili regole da seguire per avere successo e ottenere il massimo dal nuovo acquario garantito!
Commenti
Taxa principali
In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.
Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.
E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...
Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.
Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj
Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.
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