E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
La femmina di Pelvicachromis subocellatus in livrea nuziale non è confondibile con nessun'altra specie di Pelvicachromis - Foto © Frank Teigler
Il maschio Alfa di Pelvicachromis subocellatus 'Matadi' - Foto © U.Ugolini
5.3 cm SL
Quella di Pelvicachromis subocellatus è una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse in acquariofilia. Ci sono un paio di forme disponibili, tra cui "Matadi" e "Moanda". I maschi e le femmine di queste forme non dovrebbero essere incrociati, al fine di mantenere le linee pure.
Le due forme di Pelvicachromis subocellatus "Matadi" e "Moanda", prendono il nome dall'area in cui sono raccolti i pesci. I maschi di queste forme sembrano molto simili, ma ci sono differenze di colore molto evidenti tra le femmine. In entrambi i casi le femmine esibiscono pance rosso brillante, fasciate da argento iridescente che corre anche nella pinna dorsale. Le femmine di ogni forma hanno anche faccia e guance gialle. Nella forma Matadi l'area dietro le branchie è fasciata di nero corvino, una fascia nera molto caratteristica che corre completamente intorno al pesce. La fascia nera lascia il posto al ventre rosso vivo evidenziato dall'argento che cede ad una sezione posteriore del pesce nero corvino. La combinazione di nero, rosso e nero crea una meravigliosa esibizione di colori e una femmina che corteggia in piena livrea nuziale è un pesce spettacolare. Anche la forma Moanda sfoggia le sezioni anteriore e posteriore scure, ma più che nere tendono ad essere di un colore viola scuro. Nella forma Moanda l'argento che circonda il rosso è spesso una macchia molto più grande che potrebbe estendersi quasi alla testa.
Pelvicachromis subocellatus può essere distinto dagli altri membri del genere per la sua forma del corpo, più alto e più corto, e dal fatto che la macchia nella parte superiore della pinna caudale è molto più leggera in questa specie che nelle altre. La livrea della femmina in riproduzione non può essere confusa con nessun'altra.
C'era anche un'altra forma, Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, che nel 2013 è stata descritta scientificamente come specie a sé stante da Lamboj come Pelvicachromis silviae.
Nell'immagine sottostante, tratta da Aquaportail.com, le varie forme di Pelvicachromis silviae (a sinistra) e Pelvicachromis subocellatus (a destra):
Le varie forme di Pelvicachromis silviae (a sinistra) e Pelvicachromis subocellatus (a destra) - Foto © Aquaportail.com
Morfologia: Spine dorsali (Totale): 15 - 16; Raggi dorsali molli (Totale): 9; Spine anali 3; Raggi anali molli: 7-8. Diagnosi: se è presente una fascia medio-laterale non arriva fino alla pinna caudale; la pinna dorsale non presenta la fascia basale scura, corpo relativamente profondo (profondità del corpo 35,6-41,6%, media 37,4% della lunghezza standard), distanza del muso dall'origine della pinna pelvica 37.5-45,9% della lunghezza standard.
- Specie che diventa molto aggressiva verso gli altri pesci nel periodo riproduttivo
- Specie che si riproduce anche in cattività, ma gli esemplari in commercio provengono in genere sempre dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Africa: Gabon inferiore, (confini con Nigeria) e nella zona costiera da Libreville (Gabon) a Moanda (Congo inferiore).
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Kribensis: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua dolce e acqua salmastra; Clima tropicale
Pelvicachromis subocellatus abita pozze e corsi d'acqua dal movimento lento nelle zone costiere. Alcuni di questi habitat contengono acqua salmastra, ma per la maggior parte sono habitat in fiumi a lenta corrente che attraversano la foresta pluviale con una forte presenza di materiale vegetale in decomposizione che contribuisce dare all'acqua l colore del té e a renderla tenera e acida.
Dimensioni minime dell'acquario: 70x40x40h cm per una singola coppia; in caso di più esemplari l'acquario deve essere molto più grande, sono molto territoriali.
L'acquario per i Pelvicachromis subocellatus deve contenere un sacco di nascondigli e potenziali siti di riproduzione, sotto forma di caverne. Possono essere utilizzati vasi di terracotta, pezzi di tubo, mezzi gusci di noce di cocco, radici e rami di legno contorti (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia). Le piante non sono strettamente essenziali, ma i pesci apprezzeranno molto i ripari aggiuntivi. Zone riparate e ombreggiate sono essenziali sia per i compagni di vasca, perché i Pelvicachromis nel periodo riproduttivo scacciano violentemente tutto ciò che si muove dal loro campo visivo, sia per quando avranno la nuvoletta di avannotti da portare in giro a pascolare.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Dovrebbe essere usato un substrato di sabbia o ghiaia molto fine perché quando sono in riproduzione i pesci scavano delle buche.
Non apprezzano la forte illuminazione, nella loro vasca è meglio utilizzare piante galleggianti per smorzare la luce.
Comportamento e compatibilità: In generale Pelvicachromis subocellatus può essere consigliato per gli acquari di comunità, ma va ricordato che i pesci diventano molto territoriali quando entrano in riproduzione. Non vanno allevati con specie molto vigorose o grandi in quanto sono generalmente timidi e riservati. Buoni compagni di vasca possono essere piccoli Caraciformi, Barbus, Danio, Rasbora, Corydoras, gourami e Loricaridi. Può essere allevato con altri ciclidi nani dell'Africa occidentale, ma deve essere fornito abbastanza spazio per la formazione dei territori.
Dovrebbero essere allevati in gruppo solo da giovani, poi, quando si formano le coppie, in singole coppie; se si vuole allevarne più di una coppia va previsto un acquario molto grande.
Rituali di corteggiamento di una coppia di Pelvicachromis subocellatus 'Matadi' - Video © Utaka Amersfoort
Accetta la maggior parte dei cibi offerti, ma per mantenerlo in buona salute è essenziale offrire regolarmente cibo vivo o congelato di diverse varietà.
I maschi sono più grandi delle femmine e sviluppano pinna dorsale e anale appuntite. Le femmine sviluppano un caratteristico colore rosa sui fianchi quando stanno per deporre le uova e sono più rotonde rispetto ai maschi.
Maschio di Pelvicachromis subocellatus - Foto © Gunther Schmaus
Femmina di Pelvicachromis subocellatus con livrea neutra - Foto © Gunther Schmaus
La riproduzione dei Pelvicachromis subocellatus è relativamente facile. Depongono all'interno di cavità. I pesci formano coppie monogame e il modo migliore per ottenerle è quello di acquistare un gruppo di 6 o più pesci giovani e farli crescere, permettendo che le coppie si formino spontaneamente. Non ci sono garanzie che il semplice acquisto di un maschio e di una femmina si traduca in una coppia compatibile, ma anzi si può provocare la morte di un partner riluttante. Se si sceglie di acquistare una singola coppia, scegliere il maschio più grande e la femmina più colorata nella vasca del venditore.
L'acquario deve essere ricco di ripari e di siti adatti alla riproduzione, con una temperatura di 24-26°C e pH 5.5-6.5. Assicurarsi di fornire un sacco di grotte che fungano come potenziali siti di riproduzione (vasi di argilla rovesciati con una piccola breccia come entrata, o mezzi gusci di noce di cocco rovesciati). E' preferibile una filtrazione tranquilla tramite un filtro a spugna ad aria, in quanto gli avannotti possono essere risucchiati in un filtro troppo potente.
Per un miglior tasso di sopravvivenza non aggiungere nessuna specie che abiti sul fondo, in particolare loricaridi o corydoras, in quanto possono predare avannotti o uova. Tuttavia vanno bene un gruppetto di pesci rassicuranti, come un branco di tetra, Rasbora, ecc. per rendere la coppia meno timida. Condizionare i pesci con una buona dieta a base di cibo vivo, congelato e secco.
Il primo segno che la riproduzione potrebbe essere vicina è una intensificazione del colore dei pesci, ma soprattutto della femmina. La sua pancia si scurisce, diventando di un intenso colore rosa con una banda nera su entrambi i lati, e la sua pinna dorsale diventa molto riflettente. Di solito è lei che inizia la deposizione delle uova, danzando di fronte al maschio e mostrando la pancia rosa per invogliarlo a deporre le uova con lei. Quando è pronta, la coppia sceglie una grotta in cui deporre le uova o scava una buca sotto un pezzo di arredamento. Possono anche scavare una serie di buche nel substrato attorno al sito di deposizione.
Durante la deposizione delle uova possono essere deposte fino a 200 uova, sul soffitto o su una parete della grotta scelta. La femmina cura le uova, mentre il maschio difende il territorio circostante contro gli intrusi. Quindi se la femmina scompare per un paio di giorni, questo può essere spesso un buon segnale che è avvenuta la deposizione.
Le uova schiudono in 2-3 giorni e gli avannotti raggiungono il nuoto libero dopo 7-8 giorni. Tra la schiusa e la fase di nuoto libero la covata può essere spostata più volte tra le buche scavate in precedenza o in diverse grotte. Una volta che raggiungono il nuoto libero, la femmina li porta in giro per la vasca mentre il maschio continua a difendere i confini del territorio. La coppia dovrebbe essere osservata con attenzione i quanto alcune femmine a questo punto possono scacciare il loro partner.
Gli avannotti sono abbastanza grandi per accettare naupli di artemia o microworm come primi alimenti, e pascolano anche su alghe e detriti. Possono essere lasciati con i genitori fino a quando non si notano i segnali di una nuova riproduzione, in quanto i maschi in particolare, possono diventare aggressivi verso il loro partner.
Coppia di Pelvicachromis subocellatus 'Matadi' con gli avannotti - Foto © U. Ugolini
Taxa principali
In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.
Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.
E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...
Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.
Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj
Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
l'esauriente scheda su Seriouslyfish.com
articolo con informazioni ed esperienza personale su AIConline.com
articolo su Dwarfcichlid.com
articolo in italiano sul blog Percomorpha
di Horst Linke, traduzione in italiano - una preziosa guida sui ciclidi africani, molte illustrazioni corredano l'opera
Cichlids from West Africa: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese di Horst Linke e Wolfgand Staeck
di Wolfgang Staeck e Horst Linke, traduzione in italiano a cura di H. De Jong e, W. Paccagnella
Edizione Inglese di Craig Wrightson - 3 semplici passaggi e 10 facili regole da seguire per avere successo e ottenere il massimo dal nuovo acquario garantito!
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Esperienza di riproduzione di questi interessanti Ciclidi nani - tratto e tradotto da un articolo di Joe Solge
L'esperienza di riproduzione di questi Ciclidi nani bellissimi e "di carattere" - articolo di U. Ugolini
Descrizione particolareggiata delle caratteristiche, dell'allevamento e della riproduzione di Pelvicachromis subocellatus e Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (che verrà poi descritto come specie separata, Pelvicachromis silviae) - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
Descrizione del luogo d'origine e delle varie caratteristiche degli appartenenti al genere Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Studio dell'ecologia d'acqua dolce di un piccolo affluente che scorre nel fiume Chiloango nella provincia di Cabinda, Angola - Video © Russell Tate
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