Articolo su questa varietà dai colori delicati di Pelvicachromis taeniatus, con notizie sul loro allevamento e le modalità di riproduzione
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Pelvicachromis taeniatus 'Nigerian Green': Easy Come, Easy Go"
di Erik Olson
sul sito della Greater Seattle Aquarium Society
Pelvicachromis taeniatus 'Nigerian Green' - Foto © Erik Olson
Erik Olson racconta in questo articolo che gli stata data in regalo una coppia della forma 'Nigerian green', verde nigeriana, di Pelvicachromis taeniatus lo scorso agosto, mentre era fuori a Houston. In realtà non aveva spazio per i nuovi pesci, ma quando mai un acquariofilo ha abbastanza spazio? Effettivamente, la domanda veramente è quando mai ha abbastanza vasche? E poiché questa coppia stava vivendo in un acquario di circa 40 litri in un negozio da un po' di tempo (beh, una settimana, prima che la fidanzata occhio d'aquila di Olson li prendesse al volo) è stato calcolato che probabilmente sarebbero stati bene in un altro acquario da 40 litri. Così i pesci sono usciti dal negozio e sono entrati in una nuova vasca.
Viene quindi descritto da Erik Olson il suo allestimento dell'acquario per i Ciclidi nani. Ha acquari piantumati di medie dimensioni da circa 5 anni, e gli piace applicare la stessa sorta di design per uniformare i nuovi allestimenti da 40 litri: buona illuminazione e moltissime piante. Ha una plafoniera industriale completa a 2 bulbi sopra quattro vasche da 40 litri, il che è approssimativamente equivalente a 2 bulbi normali sopra ognuno (il doppio dell'illuminazione tipica).
Per le piante, tende a scegliere specie che si accontentano di luce bassa, quali Anubias, Taxiphyllum barbieri (muschio di Giava), Microsorum pteropus (felce di Java) e Ceratopteris sp. (Water Sprite). Diversamente dalle vasche piantumate più grandi, potrebbe avere bisogno di eliminare gli arredi in qualsiasi momento, se ad esempio dovesse rimuovere degli avannotti dalla vasca, così le piante sono lasciate galleggiare (Ceratopteris, Hydrocharis, ecc.), fatte crescere in vaso (alcune Anubias, Ceratopteris), affondate liberamente (muschio di Giava), o radicate a pezzi di legno (felce di Giava, Anubias).
Oltre alle piante, Erik Olson utilizza alcuni vasi da fiori d'argilla capovolti, a volte con fori supplementari fatti sui lati, come tane per i pesci. Le femmine depongono le loro uova sul lato superiore all'interno del vaso. A volte scelgono una collocazione più naturale, come nascondigli tra i legni, ma è sempre meglio dare loro più scelte possibili.
A seconda della specie, un singolo piccolo foro può servire come protezione, lasciando passare la femmina ma impedendo al maschio più grande d'entrare. Con altre specie, come il Pelvicachromis taeniatus 'verde nigeriano', la femmina allarga letteralmente l'entrata anteriore scavando e buttando fuori della ghiaia da sotto di esso, essendo stato messo un piccolo strato di ghiaia fine in questo acquario, abbastanza da coprire il vetro inferiore, ma non di più. Infine, vine fatto funzionare un filtro a spugna (Hydro, per essere precisi. Olson ama proprio quelle basi pesanti!) e un riscaldatore da 50-watt Ebo-Jäger (sono stati provati abbastanza riscaldatori difettosi da non tornare più indietro).
Pelvicachromis taeniatus 'Nigerian green', maschio - Disegno © Erik Olson
Parlando dei Pelvicachromis taeniatus 'verdi nigeriani', Erik Olson precisa che in definitiva sono una forma di colore più tenue degli altri Pelvicachromis taeniatus; infatti i suoi, per la prima settimana all'incirca, non hanno mostrato per niente colore. Il maschio era quasi bianco! La femmina ha cominciato a rilassarsi per prima; la sua pancia è diventata di un marrone - viola scuro e lei è divenuta quasi come un Pelvicachromis pulcher, con le macchie laterali nere molto marcate (vedi l'illustrazione). C'era uno sporadico accenno di verde fra la linea laterale e la pancia, ma a parte questo Olson non è sicuro da dove possa provenire il nome di questa varietà. Quando anche il maschio si è ambientato, tendeva ad avere dei punti leggermente rossi e porpora sul colore del corpo, altrimenti grigio uniforme. Certamente delicato.
Il primo shock con questi pesci è venuto a Erik Olson a meno di una settimana dopo che li aveva ambientati nella loro vasca, quando è andato a pulire e aggiustare l'allestimento della vasca. Quando ha tirato su uno dei vasi d'argilla, la femmina si è precipitata fuori e Olson si è accorto di un gruppetto di uova sulla parete interna. Ragazzi, come sono stati veloci! Ha rimesso rapidamente il vaso al suo posto.
Alcuni giorni più tardi però, la coppia non ha mostrato più nessun interesse verso il vaso e tutte le uova erano sparite. Non avendo visto nessun avannotto e non sembrando i genitori avere per nulla colori che rassomigliassero a quelli della riproduzione, con delusione Erik Olson ha segnato sul suo diario dei pesci "sindrome del genitore per prima volta" e ha calcolato che avrebbero dovuto provarci di nuovo il mese dopo.
Immaginate la sua enorme sorpresa quando, due giorni dopo averci messo una croce sopra, entrambi i genitori hanno cominciato a pavoneggiarsi con i loro "non sono così morti come ti aspettavi, eh?" avannotti intorno. Erano graziosi come lo sono i Pelvicachromis pulcher, forse genitori ancora migliori. Gli avannotti rimanevano sempre in gruppo compatto vicino ad uno dei genitori, che interrompevano le cure parentali proprio come avevo osservato con i Pelvicachromis pulcher; un genitore sorvegliava gli avannotti mentre l'altro si precipitava a mangiare. Come con questi ultimi, i piccoli si sono sviluppati molto velocemente e non hanno avuto più bisogno di rimanere in formazione così stretta intorno ai genitori.
Gli avannotti mangiavano volentieri e subito naupli d'artemia salina e hanno perfino cominciato a mangiare il mangime in fiocchi in meno di un mese. Venivano offerti loro anche occasionali supplementi di Dafnia.
Pelvicachromis taeniatus 'Nigerian green', femmina - Disegno © Erik Olson
Purtroppo, anche se questi Pelvicachromis taeniatus depongono le uova facilmente quanto i Pelvicachromis pulcher, ne condividono anche alcune delle caratteristiche più sgradevoli. Erik Olson non ha pensato ad allestire un'altra vasca per alloggiare gli avannotti, calcolando di lasciarli con i genitori per osservare un po' le loro belle cure parentali. Il tempo però si è prolungato fino a due mesi, più a lungo di quanto si era aspettato, e la vasca era piccola.
Finalmente i genitori erano pronti a deporre le uova di nuovo ed hanno cominciato ad uccidere tutti i giovani che gli capitavano a tiro. Olson è riuscito a salvarne soltanto cinque della prima covata, in una vasca d'emergenza (travasandoli fuori con un sifone mentre cambiava l'acqua!) ma l'incidente lo ha scosso abbastanza da allestire alcune vasche d'allevamento per la prossima volta ... benché non sembra che ci sarà una prossima volta. La femmina è morta inaspettatamente (vecchia? Non si era mai saputo che età avessero i pesci quando erano stati presi) dopo la sua seconda deposizione, ed i piccoli sono spariti il giorno seguente.
Tutto ciò che è rimasto sono i pochi giovani ed il maschio vedovo.
Queste cose purtroppo accadono in acquariofilia.
Testo originale in inglese e illustrazioni © Erik Olson
Per approfondire:
Cosa si intende per pesci rassicuranti, perché sono di grande beneficio negli acquari dedicati ai ciclidi e differenza tra pesci rassicuranti e pesci bersaglio - tratto e tradotto da un articolo di Paul V. Loiselle
Galleria di foto dello sviluppo degli avannotti dalla nascita (cioè dal giorno in cui sono usciti per la prima volta dalla noce di cocco) all'età di 3 mesi
Come avviene la riproduzione in acquario dei Pelvicachromis pulcher e come riuscire a far crescere gli avannotti con successo
Esperienza di riproduzione di questi interessanti Ciclidi nani - tratto e tradotto da un articolo di Joe Solge
L'ultima covata della mia coppia di Pelvicachromis, foto degli avannotti fino all'età semi-adulta
Descrizione di allevamento e riproduzione della forma nigeriana del Pelvicachromis taeniatus, con le principali differenze con Pelvicachromis pulcher - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
L'esperienza di riproduzione di questi Ciclidi nani bellissimi e "di carattere" - articolo di U. Ugolini
Descrizione particolareggiata delle caratteristiche, dell'allevamento e della riproduzione di Pelvicachromis subocellatus e Pelvicachromis sp. aff. subocellatus (che verrà poi descritto come specie separata, Pelvicachromis silviae) - tratto e tradotto da un articolo di Kurt Zadnik
Resoconto di un'esperienza di allevamento e di riproduzione di questi ciclidi nani, che quando entrano nel periodo riproduttivo diventano molto territoriali e aggressivi.
Giornale di bordo dei tentativi di Erik di riprodurre i Pelvicachromis pulcher, coronati alla fine dal tanto sospirato successo... Dagli errori, propri ed altrui, si può sempre imparare qualcosa - tratto e tradotto da un articolo di Erik Olson
Esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher - tratto e tradotto da un articolo di Bob Berdoulay
Descrizione del luogo d'origine e delle varie caratteristiche degli appartenenti al genere Pelvicachromis - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Descrizione molto particolareggiata di un'esperienza d'allevamento e riproduzione del Pelvicachromis pulcher, con notizie utili ed interessanti - tratto e tradotto da un articolo di Grant Gussie
Racconto della visita ad una stanza dedicata agli acquari e ai pesci, dove ci sarà sempre posto per i Pelvicachromis pulcher - Tratto e tradotto da un articolo di Shane Linder
Racconto di una esperienza di allevamento e di riproduzione del Pelvicachromis pulcher, che viene consigliato vivamente ai neofiti dell'acquariofilia che si vogliono "impegnare" un po' di più - tratto e tradotto da un articolo di Lynn McMullen
Pelvicachromis pulcher gode di notevole popolarità, complice la relativa facilità con cui può essere allevato unita ad un'attraente livrea, in questo articolo troverete dettagli del comportamento riproduttivo della specie - articolo di Serafino Teseo
Bellissime foto di una coppia di Pelvicachromis pulcher che cura una nuvola di avannotti - Foto © Fabio Nicora
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase.org
l'esauriente scheda su Seriouslyfish.com

di Horst Linke, traduzione in italiano - una preziosa guida sui ciclidi africani, con informazioni su ambiente naturale e allevamento e riproduzione in acquario. molte illustrazioni corredano l'opera

Cichlids from West Africa: A Handbook for Their Identification, Care, and Breeding
Edizione Inglese di Horst Linke e Wolfgand Staeck - Informazioni su habitat, cura dell'acquario, identificazione delle specie, riproduzione. Tratta delle specie dell'Africa occidentale Hemichromis, Pelvicachromis, ecc. Un'aggiunta degna di nota alla collezione di qualsiasi amante dei ciclidi.
Taxa principali
In seguito ad un nuovo studio tassonomico, la forma del Camerun, precedentemente nota come Pelvicachromis taeniatus "Wouri" è ora descritta come Pelvicachromis drachenfelsi.
Splendida specie che è stata riconfermata da una recente revisione tassonomica, anche se l'appellativo 'kribensis' o 'krib' era in passato riservato a Pelvicachromis pulcher.
E' una delle specie di ciclide più comune e popolare in acquariofilia; la stragrande maggioranza di quelli in vendita oggi sono allevati in cattività ed hanno in genere un carattere meno aggressivo (in genere, ci sono sempre le eccezioni)...
Non ha la colorazione vivace dei congeneri, ed è anche difficile da trovare, ma è sempre un ciclide che si riproduce facilmente.
Considerata un sinonimo di Pelvicachromis pulcher, nel 2012 è stata riconosciuta come specie distinta da Anton Lamboj
Specie già molto conosciuta in ambito acquariofilo come Pelvicachromis sp. aff. subocellatus, è stata descritta solo nel 2013 da Anton Lamboj, che l'ha dedicata alla moglie.
E' una delle specie di Pelvicachromis meno diffuse; ne esistono diverse forme di colore, ma la femmina in livrea riproduttiva non è confondibile con nessun'altra femmina di Pelvicachromis.
E' una specie dalla bella colorazione, attualmente molto più facilmente disponibile di un tempo. Dopo una recente revisione tassonomica, appartengono a questa specie solo le forme provenienti dalla Nigeria e dal Benin.
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