Considerato uno dei piccoli ciprinidi più resistenti disponibili in acquariofilia, Pethia conchonius è una scelta eccellente per chi è da poco che ha deciso di allestire un acquario
Rosy barb, Pethia conchonius (ex Puntius conchonius) - Foto © Hristo Hristov
Maschio adulto di Pethia conchonius (ex Puntius conchonius) nella forma ornamentale 'neon' - Foto © Unimati.dk (Seriouslyfish.com)
14.0 cm TL
14 cm TL secondo Fishbase, 8-10 cm secondo Seriouslyfish
Generalmente considerato uno dei piccoli ciprinidi più resistenti disponibili in acquariofilia, Pethia conchonius, più conosciuto come Rosy barb, è una scelta eccellente per chi è da poco che ha deciso di allestire un acquario. L'allevamento selettivo ha prodotto vari ceppi ornamentali, come forme con pinne a velo, pinne lunghe, super-red, neon, gold. E' anche stato ibridato con alcuni congeneri, anche se sembra che la prole di questi esperimenti sia sterile.
In passato era incluso nel gruppo di Puntius conchonius di specie strettamente correlate, a fianco di un'altra 20ina di specie di Puntius, che sono state spostate tutte nel nuovo genere Pethia da Pethiyagoda et al. (2012).
Le specie del genere Pethia sono diagnosticate grazie alla seguente combinazione di caratteri: barbi rostrali assenti; barbi mascellari minuti o assenti; possesso di un ultimo raggio ramificato della pinna dorsale rigido, seghettato; presenza di una macchia nera sul peduncolo caudale, e spesso macchie nere o barre sui fianchi del corpo; terzo infraorbitario profondo e parzialmente sovrapposto al preopercolo.
Rosy barb, Pethia conchonius (ex Puntius conchonius) - Foto © Reinhardt (Arkive.org)
Le specie di Pethia sono diagnosticate grazie alla seguente combinazione di caratteri: barbi rostrali assenti; barbi mascellari minuti o assenti; possesso di un ultimo raggio ramificato della pinna dorsale rigido, seghettato; presenza di una macchia nera sul peduncolo caudale, e spesso macchie nere o barre sui fianchi del corpo; terzo infraorbitario profondo e parzialmente sovrapposto al preopercolo.
In passato Pethia, come altri generi, era incluso nel genere Puntius, che per un certo numero di anni è stato trattato come un raccoglitutto polifiletico, ed era arrivato a contenere oltre 100 specie di ciprinidi di piccole e medie dimensioni, fino a che Pethiyagoda et al. (2012) ha pubblicato una revisione parziale, che copriva i membri originari dell'Asia meridionale. La maggior parte delle specie di Puntius sub-himalayani sono stati riclassificati e sono stati eretti nuovi generi per accoglierne alcuni, come Dawkinsia, Dravidia, Pethia, con il resto o rimasto in Puntius o spostato nel genere Systomus già esistente. Successivamente divenne chiaro che il nome Dravidia era già usato per un genere di mosche, quindi è stato messo a disposizione da Pethiyagoda (2013) il nome di Haludaria in sostituzione.
Nessuna specie originaria di Indocina, Cina, o Indonesia è stata inclusa nello studio, il che significa che alcuni ex Puntius sono attualmente classificati come 'sedis incertae', cioè di incerta collocazione tassonomica. Molti di questi problemi sono stati risolti da Kottelat (2013) che ha eretto nuovi generi per un certo numero di specie del sud-est asiatico. In alcuni siti tutti i Puntius vengono etichettati come "Puntius" tra virgolette, proprio per sottolineare l'uso discutibile di questo genere.
Asia: Afghanistan, Pakistan, India, Nepal e Bangladesh. Registrato anche in Myanmar. Introdotto in moltissime parti del mondo e attualmente molto popolare tra gli acquariofili.
Pethia conchonius è stato descritto da "Stagni del Bengala nordorientale; I fiumi Kosi e Ami, in India", ma secondo le attuali conoscenze è ampiamente distribuito dal Pakistan in India, Nepal e Bangladesh. Le popolazioni mostrano un grado di variabilità a seconda della località, con alcune forme che diventano più grandi di altre, o mostrano differenze nella colorazione e nel disegno.
Ad esempio, si dice che i pesci raccolti nell'area di Darjeeling nelle montagne Siwalik, nel Bengala occidentale, siano particolarmente ben colorati con squame estremamente riflettenti. In genere però gli esemplari selvatici di solito non sono disponibili nel commercio acquariofilo, ma la stragrande maggioranza viene allevata e riprodotta su base commerciale.
Ne esistono popolazioni selvatiche non autoctone ma stabili in diversi paesi, in particolare Singapore, Australia, Messico, Porto Rico e Colombia.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Rosy Barb: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiete: acqua dolce, bentopelagico, clima sub-tropicale
Pethia conchonius si trova in numerosi tipi di habitat, dai corsi d'acqua di collina agli affluenti dei grandi fiumi, alle acque più calme e stagnati di laghi, stagni e paludi.
Dimensioni minime dell'acquario: 100x40x40h cm per un gruppo di 8-10 esemplari
La scelta degli arredi non è particolarmente critica, anche se Pethia conchonius tende a mostrare meglio la sua colorazione in un acquario fittamente piantumato, con un substrato scuro. L'aggiunta di radici o legni e di alcune piante galleggianti per schermare la luce sembra anche essere apprezzata, oltre ad aggiungere una sensazione più naturale. La filtrazione non ha bisogno di essere particolarmente forte, date le sue preferenze per habitat naturali con acque calme.
Comportamento e compatibilità: Pethia conchonius è una specie generalmente pacifica, ed è un abitante ideale degli acquari di comunità ben studiati. Non ha particolari esigenze in termini di chimica dell'acqua, per cui può essere combinato con molti dei pesci più popolari in commercio, compresi altri piccoli ciprinidi e tetra, livebearer, pesci arcobaleno, alcuni anabantoidei, corydoras, botia e cobitidi.
E' una specie di branco per natura e, idealmente, deve essere allevato in un gruppo di almeno 8-10 esemplari. Allevarli in numeri decenti non solo renderà i pesci meno nervosi, ma si tradurrà in una più efficace esposizione del loro aspetto naturale, inoltre i maschi mostreranno i loro migliori colori quando si troveranno a competere l'uno con l'altro per l'attenzione delle femmine.
Puntigrus tetrazona e Pethia conchonius - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
16 – 24°C
Durezza: 90 – 357 ppm
Alcuni studi hanno dimostrato che Pethia conchonius è un onnivoro generalizzato, nutrendosi in natura di vermi, insetti e altri piccoli invertebrati, oltre che materiale vegetale e detriti organici. In acquario si può alimentare facilmente, accettando di buon grado e immediatamente i mangimi secchi commerciali, ma mostrerà condizioni e colorazione migliori se verranno offerti pasti regolari di piccolo cibo vivo e/o congelato, come chironomus, Daphnia, Artemia, insieme a mangime secco in fiocchi e granuli di buona qualità, almeno alcuni dei quali dovrebbero contenere alghe o a base vegetale.
I maschi adulti sono notevolmente più piccoli, più snelli e più colorati delle femmine, soprattutto durante la stagione riproduttiva, quando sviluppano anche tubercoli sulla testa e sul muso. Alcuni ceppi ornamentali conservano la colorazione brillante in ogni momento.
Una coppia di Pethia conchonius (ex Puntius conchonius) adulti (il maschio davanti) provenienti dal lago Mirik a circa 1490 msl nello stato del Bengala Occidentale, in India - Foto © Nilanjan Mukherjee (Seriouslyfish.com)
Come la maggior parte dei piccoli ciprinidi, anche le specie del genere Pethia si riproducono disperdendo le uova in acqua e senza praticare alcuna cura parentale.
Quando sono in buone condizioni si riproducono spesso, e in un acquario maturo è possibile che un piccolo numero di avannotti possano iniziare a comparire senza alcun intervento. Se si vuole massimizzare invece il rendimento, è necessario un approccio più controllato. Il gruppo degli adulti può essere sempre condizionato insieme, ma dovrebbe essere allestito un piccolo acquario da riproduzione, riempito con acqua matura. Dovrebbe essere molto poco illuminato e avere la base ricoperta da una sorta di rete con le maglie abbastanza grandi perchè le uova ci passino attraverso, ma abbastanza piccole da non permettere che gli adulti possano raggiungerle. Può essere utilizzata anche una stuoia di plastica tipo 'erba' che funziona altrettanto bene, così come uno strato di biglie di vetro. In alternativa si può riempire buona parte dell'acquario con piante a foglie fini come Taxiphyllum sp. o mop per la deposizione delle uova. L'acqua dovrebbe essere da leggermente acida a neutra, con una temperatura sui 23-24°C, e dovrebbe essere utilizzato un filtro a spugna o a pietra porosa (s) per fornire movimento dell'acqua.
Quando gli adulti sono in buone condizioni e le femmine appaiono gravide, una o due coppie possono quindi essere introdotte in questo acquario, dove la deposizione delle uova dovrebbe avvenire la mattina seguente.
Un'alternativa è quella di far riprodurre i pesci in gruppo, con una mezza dozzina di esemplari di ciascun sesso sia un buon numero, anche se sarà necessario un acquario più grande.
In entrambi i casi gli adulti probabilmente si mangeranno le uova se ne viene data loro la possibilità, per cui devono essere rimossi al più presto non appena si notano le uova. Queste dovrebbero schiudere in 24 - 48 ore, e gli avannotti raggiungere il nuoto libero circa 24 ore più tardi. Dovrebbero essere offerti alimenti molto piccoli, tipo infusori, per i primi giorni, fino a quando non diventano abbastanza grandi da accettare microworm, naupli d'artemia, o simili.
Taxa principali
Considerato uno dei piccoli ciprinidi più resistenti disponibili in acquariofilia, Pethia conchonius è una scelta eccellente per chi è da poco che ha deciso di allestire un acquario
Piccoli pesci timidi e pacifici, non adatti ai comuni acquari di comunità proprio per le loro ridotte dimensioni e il carattere schivo.
Una specie dell'ex genere Barbus dalla livrea nuziale inconfondibile e bellissima, robusta e poco esigente, adatta agli acquari di comunità ben pensati.
Un piccolo barbus dalla livrea stupefacente, talmente definita nella colorazione che quando apparve in commercio si pensava fosse colorato artificialmente...
Riferimenti & Link
- Pethia conchonius
- la scheda su FishBase
- Pethia conchonius (HAMILTON, 1822) Rosy Barb
- la schedacompleta su Seriouslyfish.com
Edizione Inglese - di Randy Carey - Scritta da uno dei maggiori esperti di questi gruppi di pesci, questa guida completa presenta cinque importanti gruppi di pesci che abbracciano centinaia di specie e copre argomenti essenziali per gli acquariofili interessati ai tetra e ai barbus, come alimentazione, fabbisogni, specie, malattie e riproduzione. Foto a colori, barre laterali, grafici e riquadri dei suggerimenti illustrano i punti chiave e completano perfettamente il testo informativo.
Edizione Inglese - di Gary Elson, Oliver Lucanus, Michele Earle-Bridges. Guida sull'allevamento di questi colorati pesci tropicali eccezionalmente attivi e con un appetito altrettanto enorme. Le loro numerose varietà sono originarie dell'Asia meridionale e sud-orientale.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Potete avere pesci d'acquario colorati senza dover girare il termostato su "tropicale" e la scelta è molto più ampia di quanto pensate - tratto e tradotto da un articolo di Neale Monks
Indicazioni su come allestire un acquario subtropicale, un tipo di allestimento che sta a metà strada tra acquario tropicale e acquario d'acqua fredda, con indicazione delle specie più adatte e loro caratteristiche - tratto e tradotto da un articolo di Neale Monks
Viaggio alla ricerca dell'inafferrabile Dawkinsia denisonii (ex Sahyadria/Puntius denisonii), una splendida specie del cui habitat si conosce pochissimo - tratto e tradotto da un articolo di Madan Subramanian
Viaggio esplorativo in un fiume indiano vicino a Bangalore, alla ricerca di pesci e piante da prelevare in natura e provare a far riprodurre in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Hayath
Viaggio sul fiume Ichamati, in India, di un gruppo di amici alla ricerca di pesci, piante e materiale con cui arredare l'acquario - tratto e tradotto da un articolo di Ravi Chandran
Beta deve recarsi a Bangalore, città nel centro dell'India meridionale tropicale, per il matrimonio di un amico. Ne approfitta per passare una giornata a catturare i pesci nativi con i membri della locale associazione acquariofila. Un sacco di grandi foto - tratto e tradotto da un articolo di Beta Mahatvaraj
Esperienza di riproduzione di questi bei pesci, adatti anche agli acquari di comunità, e facili da riprodurre e da far crescere - tratto e tradotto da un articolo di Greg Mallet
I Rosy barb o Barbi rosa Pethia conchonius appartenevano in passato al genere Barbus/Puntius - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
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