Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Polypterus delhezi, una bella specie che supera i 40 cm da adulta - Foto © Yu-Chia Chang (Fishbase.org)
Sembra che lo scienziato Geoffry Saint Hilaire, mentre partecipava ad una spedizione scientifica organizzata da Napoleone durante l'invasione dell'Egitto, abbia detto "anche se in Egitto avessi scoperto solo questa specie, mi avrebbe già risarcito dei dolori che si accompagnano ad un lungo viaggio", quando nel fiume Nilo scoprì un pesce preistorico verde lungo 1 metro.
Conosciuto dalla popolazione locale fin dai tempi del Faraone, il pesce veniva chiamato con un nome simile a Bee-sheer, probabilmente scritto foneticamente dai francesi come Bichir. Nel 1802 questa specie fu descritta come Polypterus bichir.
L'attuale famiglia Polypteridae è l'unica superstite dell'antico gruppo dei Polypteriformes, risalente al tardo Cretaceo, 100-60 milioni di anni fa, indicato come l'ultima fase di dominazione dei dinosauri. La distribuzione dei Polypteriformes copriva un'area che si estendeva attualmente all'Africa e al Sud America.
Attualmente i Polypteridae o bichir (in italiano pronunciato biscir) hanno una distribuzione complessiva che copre i sistemi di acqua dolce dell'Africa, principalmente 10 gradi a nord e 10 gradi a sud dell'equatore. I reperti fossili del Ciad indicano che le specie attuali vissero già durante il Miocene superiore (5,3 milioni di anni fa). Si dice che questi fossili siano molto simili agli attuali Polypterus bichir e Polypterus endlicheri, specie che ancora oggi si trovano in quella zona. Può sembrare che l'evoluzione avvenga al rallentatore riguardo a questo antico pesce.
Può sembrare che per questi pesci l'evoluzione avvenga al rallentatore, ma sotto l'influenza della distribuzione geografica e dei diversi habitat sono nate specie e varianti diverse. La famiglia Polypteridae è composta da 2 generi:
- Erpetoichthys, che contiene una sola specie
- Polypterus, composto da 13 specie e diverse varianti
Negli ultimi vent'anni le descrizioni esistenti delle specie sono state oggetto di molta confusione tra gli ittiologi, aumentata dalle varianti scoperte in tempi recenti. Vi sono stati quindi dei cambiamenti strutturali nella classificazione, che hanno portato alla distinzione all'interno dei genere Polypterus di 3 gruppi:
- Gruppo Senegalus: le specie all'interno di questo gruppo hanno la mascella superiore più grande o di lunghezza simile alla mandibola inferiore. Di conseguenza la bocca si apre verso il basso, rendendole in grado di nutrirsi di cibo (morto) dal basso. Questo gruppo della mascella superiore è costituito da Erpetoichthys calabaricus, Polypterus senegalus, Polypterus palmas, Polypterus delhezi, Polypterus polli.
- Gruppo Weeksii: è un altro gruppo sempre con la mascella superiore più grande o di lunghezza simile alla mandibola inferiore. Membri di questo gruppo sono Polypterus weeksii, Polypterus ornatipinnis, Polypterus retropinnis, Polypterus teugelsi, Polypterus mokelembembe.
- Gruppo Bichir ed Endlicheri: comprende e specie con una mandibola inferiore più lunga della mascella superiore, per cui la bocca si apre verso l'alto. Queste specie sono più specializzate nella caccia di animali vivi, anfibi, insetti acquatici e pesci. A questo gruppo appartengono Polypterus bichir, Polypterus ansorgii Polypterus endlicheri. Le specie della mandibola inferiore tendono a diventare considerevolmente più grandi delle specie della mascella superiore.
Descrizione
I bichir hanno una forma cilindrica, simile a quella di un serpente. Il corpo è ricoperto da squame multistrato, di forma rombiforme, con uno strato esterno di ganoina, uno strato intermedio di dentina, uno strato di isopidina e uno strato osseo dermico interno, cosmino, e sono indicati come squame ganoidi.
Una delle loro caratteristiche più evidenti è quella di avere sul dorso non una ma molteplici pinne dorsali, da 7 a 16, di forma triangolare (Polypterus significa molte pinne), il che dà loro un aspetto simile a quello di un drago.
Le pinne pettorali sono nel punto esatto dove ci si aspettano le gambe su una lucertola, sono grandi e vengono utilizzate per la locomozione, dando ai pesci il caratteristico stile di nuoto. Anche la coda viene utilizzata per muoversi, dando una spinta 'booster' quando necessaria.
La vescica natatoria è suddivisa in 2 parti, di cui la sezione destra è considerevolmente più grande. Funziona come un organo accessorio di respirazione, un primitivo polmone, il che significa che i pesci possono sopravvivere fuori dall'acqua per un certo tempo, a condizione che sia tenuto umido. Abbinato alle branchie, è un utile adattamento alle paludi a basso contenuto di ossigeno. Comunque anche quando il livello di ossigeno è sufficiente, i Polypterus vanno regolarmente a inghiottire aria dalla superficie. Come alcune specie degli Anabantoidei, questo pesce può effettivamente soffocare se gli viene negato l'accesso all'aria atmosferica.
Gli esemplari giovani hanno branchie esterne simili a quelle degli anfibi, che perdono quando maturano. Questo, insieme al loro sistema notturno di caccia, in cui emergono dai loro rifugi diurni a caccia di invertebrati e piccoli pesci in acque poco profonde, li rivela chiaramente come un anello di congiunzione tra pesci e anfibi.
Le squame impediscono ai Polypterus di asciugarsi rapidamente quando sono fuori dall'acqua, permettendo loro di sopravvivere fuori dall'acqua fino a 2 giorni, usando le pinne pettorali per strisciare sulla terraferma.
La vista di Polypterus è scarsa, trovano il cibo grazie all'olfatto. Il più delle volte, quando sentono l'odore del cibo, seguono la direzione dell'odore. Spesso inciampano nel cibo, odorano di nuovo e ingoiano. A volte passano oltre o sopra la fonte di cibo per scoprire che l'hanno appena perso e semplicemente tornano indietro.
I Polypterus hanno due placche ossee nella mandibola che aiutano a frantumare il cibo. Negli habitat naturali quando i pesci trovano una preda troppo grande da ingoiare, possono effettuare i 'giri della morte' come i coccodrilli, la addentano e ruotano per strappare pezzi di carne. Questo comportamento in genere non si osserva in acquario, anche perché non avrebbe molto senso dar loro da mangiare bocconi troppo grandi.
Polypterus ornatipinnis - Foto © Steve pschia (PBase.com)
Comportamento
I Polypterus sono predatori di imboscata opportunisti. Generalmente si muovono lentamente e con cautela, il più delle volte si nascondono. Spesso diventano più attivi al tramonto o di notte, anche se ci sono grandi differenze in termini di attività all'interno delle specie. Le specie più grandi, con la mandibola più lunga, tendono ad essere più attive, con meno tendenza a nascondersi.
Ci sono variazioni riguardanti l'attività, la curiosità e la voracità tra le specie, ma ci sono anche variazioni tra gli esemplari di una stessa specie. Gli acquariofili quindi hanno spesso esperienze diverse quando si tratta di tenere una specie in un acquario.
In generale i Polypterus sono pacifici nei confronti di altre specie di pesci, purché i compagni di vasca non si adattino alla loro bocca. I pesci più piccoli fino a 2/3 delle loro stesse dimensioni possono essere considerati cibo, in particolare i pesci a forma di siluro. Come cacciatori di pesci naturali, in particolare le specie con la mandibola più lunga, possono ingoiare grandi prede e sono in grado di aprire la bocca fino a quasi il diametro del loro corpo.
Le specie più grandi in genere vengono semplicemente ignorate, non mostrano comportamenti aggressivi, anche se a volte sono stati registrati morsi a pesci più grandi, ma probabilmente dovuti solo al tentativo di mordere un boccone di cibo, a causa della loro scarsa vista.
I Polypterus sono tolleranti anche nei confronti dei conspecifici della loro stessa taglia, anche se, ci possono essere piccoli conflitti territoriali minori, o qualche morso quando è il momento del pasto, ma senza danni seri.
D'altra parte ci sono segnalazioni di acquariofili di singoli esemplari che non hanno accettato la presenza di conspecifici e nemmeno di altri pesci.
Non dovrebbero essere tenuti con pesci eccessivamente aggressivi, come grandi ciclidi o teste di serpente (Channa spp.), in quanto in presenza di pesci aggressivi i Polypterus si nascondono e smettono di nutrirsi, perché continuerebbero a perdere la competizione alimentare. Compagni di vasca adatti potrebbero includere pesci coltello, Datnioides, grandi barbi come i barbus stagnola Barbonymus schwanenfeldii e pesci gatto di medie dimensioni (è da notare che quelli con la bocca a ventosa possono molestare i Polypterus cercando di succhiare i loro corpi)
Come detto sopra, i Polypterus hanno una vista molto debole, e trovano il cibo per odore e coincidenza. Il più delle volte si avvicinano al cibo lentamente fino a quando non vi inciampano, e poi lo inghiottono all'improvviso. A volte passano oltre la fonte di cibo, per poi accorgersene e tornare dove l'odore è più forte. Questo comportamento goffo può far pensare che non siano affatto dei cacciatori efficienti, e far arrivare alla conclusione sbagliata che i compagni di vasca più piccoli e veloci possano essere al sicuro. In realtà l'aspetto è ingannevole, poiché i Polypterus sono in grado di attaccare la preda da un'imboscata con una notevole velocità. I pesci vengono raramente cacciati attivamente (solo alcune specie più grandi sono note per cacciare attivamente i pesci).
I Polypterus sono in grado di produrre suoni, dei suoni ritmici tipo un bussare, percettibile però solo utilizzando delle attrezzature, che vengono prodotti quando gli esemplari si incontrano, mentre allargano le pinne dorsali. Il suono si è rivelato più forte nella gamma di frequenza di 100-200 Hz, con un massimo di 3 impulsi al secondo. Il volume diminuisce quando gli esemplari si allontanano l'uno dall'altro. Quando un esemplare viene scacciato via producono un suono simile ad un gemito, udibile anche senza attrezzatura. Non si sa comunque come i pesci producano meccanicamente questi suoni.
Con il loro aspetto simile ad un drago, il modo lento di muoversi e le buffe pinne pettorali, attraggono molti acquariofili, anche se non tutti possono permettersi le grandi vasche dove devono essere allevati. Molti acquariofili accarezzano i loro Polypterus e li nutrono a mano.
In acquario i Polypterus possono avere un'aspettativa di vita di 15 - 20 anni.
Uno spettacolo comune è vedere un Polypterus galleggiante in superficie, preferibilmente appoggiato sulle piante acquatiche che arrivano in superficie. Alcuni esemplari mostrano questo comportamento su base regolare, mentre altri esemplari solo appena inseriti in acquario. Il più delle volte è un segnale che il Polypterus non si sente (ancora) a suo agio. Spesso infatti un Polypterus che viene introdotto in un acquario nuovo si blocca in superficie anche se era attivo in negozio o nel vecchio acquario. Sembra che si tratti di una posizione difensiva naturale: in fase giovanile sono più vulnerabili alla predazione quando si recano in superficie per una boccata d'aria, e per evitare un viaggio così pericoloso scelgono di rimanervi permanentemente. Questo comportamento è particolarmente comune per le specie del gruppo dalla mascella più lunga.
Oltre a questo, quando sono molto stressati i Polypterus spesso espellono un muco che rende più viscido il corpo.
Una reazione difensiva che hanno i Polypterus quando si sentono minacciati è quella di lanciarsi in avanti in modo incontrollato. Sembrano tranquilli e in riposo, ma improvvisamente si lanciano in avanti allungando la coda e sbattendo su quanto trovano sulla loro strada. Poiché hanno un sistema molto sensibile della linea laterale su tutto il corpo, è possibile che rilevino suoni per loro inquietanti dall'esterno, come una porta che sbatte.
Tra le loro caratteristiche comportamentali uniche c'è quella di stare in equilibrio sulla coda. In questa posizione di agguato possono sorvegliare la zona in posizione di dominanza e attaccare in caso di opportunità. Quando hanno lo stomaco pieno, i Polypterus piegano il corpo da sinistra a destra, contraendo i muscoli per riporre il cibo nello stomaco.
Possono inseguirsi l'uno con l'altro, l'inseguimento di un maschio verso una femmina fa parte del corteggiamento.
A volte usano le pinne dorsali per grattarsi i fianchi, piegando il corpo muscoloso in modo da arrivare più lontano.
Spesso sbadigliano, probabilmente lo sbadiglio è un esercizio per mantenere sane e flessibili le articolazioni mandibolari o per riposizionarle dopo aver ingerito un pasto.
La pinna anale muscolosa è importante per il corteggiamento. Quando i maschi diventano sessualmente maturi, istintivamente si esibiscono piegando la pinna anale. Con la pinna anale piegata sono in grado di raccogliere le uova, fecondarle e rilasciarle.
Soprattutto in acquari con meno nascondigli o luce troppo intensa i Polypterus tendono a rimanere sdraiati uno accanto all'altro o uno sopra l'altro, spesso ammucchiati in un angolo della vasca. E' evidentemente un tentativo di nascondersi, uno accanto all'altro si sentono al sicuro, o semplicemente in una posizione in cui non possono vedere l'ambiente circostante.
In alcune specie, Polypterus endlicheri, Polypterus delhezi e Polypterus weeksii, si è osservato il comportamento di seppellirsi nella sabbia. Può essere usato per nascondersi quando si sentono minacciati, ma anche come tecnica di caccia all'imboscata. Si ricoprono di sabbia, mentre rimangono visibili solo gli occhi, così controllano la zona, pronti a colpire eventuali prede.
Polypterus weeksii, supera il mezzo metro di lunghezza da adulto - Foto © Uwe Schiewe (Fishbase.org)
Acquario
Anche se gli esemplari giovani ancora piccoli potrebbero essere tenuti in un acquario di 80 cm, è sempre sconsigliabile prendere una vasca piccola pensando di cambiarla quando i pesci cresceranno, perché non accade quasi mai... è sempre meglio, e anche meno dispendioso, se si pensa al costo di due acquari, dotarsi subito di una vasca adatta alle dimensioni dei pesci adulti, in modo da non spendere ulteriori soldi, e non costringere i pesci a vivere in un ambiente troppo stretto per consentire loro di crescere sani.
Un acquario con spazio aperto per il nuoto, molti nascondigli e ripari, piante acquatiche anche grandi, che arrivino in superficie e spezzino le linee visive, rocce di legni, con un'illuminazione soffusa, si tradurrà in Polypterus che si sentono più a loro agio e più attivi.
Il substrato di fondo deve essere costituito da sabbia fine e scura, preferibilmente nera o rosso terracotta: la colorazione dei Polypterus dipende molto anche dal fondo, e la loro livrea sarà molto più definita con un fondo scuro. È sconsigliabile mettere un fondo di ghiaia grossa o ciottoli, o utilizzare come arredi delle pietre piccole, delle dimensioni che possono essere inghiottite. I Polypterus infatti come detto sopra hanno gli occhi piccolissimi, non vedono molto bene e cacciano e mangiano grazie al loro olfatto, ma se il cibo è vicino ad un sasso potrebbero inghiottirlo, rischiando una occlusione intestinale.
A volte si consiglia di allevare i Polypterus in vasche nude, per ridurre le possibilità di comportamento territoriale. Ritengo però che per un acquariofilo degno di questo nome, vedere un pesce in una vasca nuda senza arredi o posti in cui ritirarsi dovrebbe essere uno spettacolo davvero triste. Mentre d'altro canto è un piacere osservare i bichir che scivolano lentamente tra le rocce e i legni in un acquario arredato più adeguatamente, o ondeggiare tra le piante, o ancora seppellirsi nella sabbia del fondo. Tutti spettacoli e comportamenti che chi li tiene in vasche nude si perde inesorabilmente.
Arredi adatti possono essere rocce lisce e grandi pezzi di legno o radici, disposti in modo da creare grotte e ripari. I tubi di ceramica o di plastica possono fornire un'alternativa meno naturale ma perfettamente adatta. Soprattutto gli esemplari giovani o appena introdotti apprezzeranno punti dove possono riposare vicino alla superficie.
Inoltre, non c'è motivo per cui questi pesci non possano essere tenuti in una vasca piantumata. I Polypterus sono pesci muscolosi e potenti a cui piace nascondersi nella vegetazione, e anche se è improbabile che mangino o danneggino deliberatamente le piante, gli individui più grandi probabilmente si dimostreranno "goffi" in vasche ben piantumate, sradicandole senza volere, più o meno allo stesso modo in cui possono fare i pesci gatto più grandi. Si consigliano quindi piante robuste con forti radici, come grandi Echinodorus, Cryptocoryne, o facilmente attaccabili a rocce e legno (come Anubias e Bolbitis). Le piante possono essere protette con dei sassi intorno alla base, o anche lasciate in vasetti di terracotta, nascosti da pietre o legni.
La filtrazione deve essere molto efficiente, perché anche se questi pesci non sono alimentatori eccessivamente attivi o avidi, i cibi carnosi di cui hanno bisogno potrebbero inquinare rapidamente l'acqua. Il riscaldatore dovrebbe essere protetto in qualche modo, se non posto dentro al filtro interno, o non si utilizza un termofiltro esterno, per evitare danni accidentali da parte di questi potenti pesci.
È importante chiudere molto bene l'acquario. Con il loro corpo muscoloso sono in grado di sollevare il coperchio se non ben agganciato, ma possono anche strizzarsi per passare attraverso aperture così piccole che mai avremmo creduto che riuscissero a passare. Sono dei veri artisti della fuga, purtroppo una buona parte dei pesci tenuti in acquario finiscono la loro vita vicino all'acquario stesso.
Infine, ma non meno importante, è importante lasciare un po' di spazio tra la superficie dell'acqua ed il coperchio, in modo che i Polypterus possano inghiottire aria dalla superficie.
Sono robusti e abbastanza resistenti alle malattie, ma non sopportano molto bene i farmaci, si consiglia sempre in caso si debbano utilizzare, di usare metà della dose consigliata.
Spesso, gli esemplari catturati in natura, che sono la stragrande maggioranza dei Polypterus in commercio, possono trasportare il parassita Macrogyrodactylus polypteri. In acquario questo parassita prolifera molto velocemente infestando tutti i pesci, portandoli in genere alla morte. Per questa ragione è importante, quando si acquistano dei nuovi esemplari, allevarli per qualche tempo in un acquario da quarantena, per accertarsi che siano sani.
Per debellare i parassiti si può anche effettuare un bagno in acqua salata, in una vaschetta/bacinella/secchio a parte, in ragione di 5 cucchiaini di sale comune (NaCI) ogni 3,8 litri di acqua dell'acquario. Immergere il pesce in questa soluzione, tenendolo sotto stretta osservazione, per portarlo fuori dall'acqua ai primi segnali di stress. Il sale comune non influenza il pH, non utilizzare sale d'acquario o sale marino, poiché questo influenza il livello del pH, che è la principale causa (fatale) di stress e problemi di acclimatazione.
Poiché i Polypterus in acquario possono essere addomesticati, si è tentati di dargli da mangiare a mano. A questo però bisogna prestare particolare attenzione, perché le ultime pinne dorsali sono affilate come rasoi e un Polypterus in fuga sa come usarle. In generale vengono comunque usate solo per difesa, i Polypterus non sono aggressivi nei confronti di altri pesci di dimensioni simili.
Coppia di Polypterus senegalus - Foto © TVRGolf (Wikimedia)
Alimentazione
I Polypterus sono carnivori. Nel loro habitat naturale predano piccoli pesci, insetti acquatici, granchi, gamberetti e anfibi. In acquario non sono molto esigenti, si adattano presto al mangime congelato e a quello secco, non hanno bisogno di essere nutriti esclusivamente con cibo vivo come altre specie prelevate in natura.
La loro dieta dovrebbe includere cibi carnosi come vongole, cozze, calamari, gamberi/gamberetti, bianchetti. Consumeranno anche pellet che affondano, e spesso questi "predatori voraci" rubano i wafer di alghe destinati ai pesce gatto... I giovani possono essere nutriti con cibi congelati più piccoli come Mysis, Chironomus, Tubifex, e di solito mangiano il mangime granulare che affonda.
La variazione nel menu è importante per una buona salute.
Per approfondire:
Polypterus ansorgii - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
Polypterus retropinnis - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
Consigli e suggerimenti utili per la riproduzione dei pesci corda, gli Erpetoichthys calabaricus.
Consigli e suggerimenti utili per la riproduzione dei Bichir, i Polypterus
Il Bichir Corazzato è una scelta eccezionale per chi ama i pesci stravaganti abbastanza attivi e con forte personalità, ma richiedono acquari grandi - tratto e tradotto da un articolo di Joe Gallo
Il Bichir del Senegal è una scelta eccellente per chi ama l'aspetto "primitivo" di questi pesci, che sono relativamente attivi e con una forte personalità - tratto e tradotto da un articolo di Joe Gallo
Domande e risposte sull'allevamento degli Erpetoichthys calabaricus, che vengono spesso comprati prima di informarsi sulle loro reali esigenze e caratteristiche - tratto e tradotto da un articolo di Neale Monks e Bob Fenner
Domande e risposte sull'allevamento dei Polypteridae, chiamati Bichir o Biscir, che vengono spesso comprati prima di informarsi sulle loro reali esigenze e caratteristiche - tratto e tradotto da un articolo di Neale Monks
Descrizione delle principali specie di Polypteridi diffuse in acquariofilia, con indicazioni utili per il loro allevamento in acquario, la loro alimentazione e riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Bob Fenner
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i pesci della famiglia dei Polypteridae, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sui Polypterus, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Polypterus ornatipinnis, una splendida specie che può arrivare ai 60 cm di lunghezza da adulta - Foto © Hristo Hristov
Il biscir Polypterus mokelembembe, un'insolita specie di fossile vivente - Foto © Frank Schafer
Riferimenti & Link
ampia scheda su Aquainfo.org
sito in inglese dedicato interamente ai Polypterus
Edizione Tedesca - di Frank Schafer
Commenti
Taxa principali
E' l'unica specie del genere Erpetoichthys, ed è un predatore piscivoro notturno incredibilmente resistente. Raggiungendo i 90 cm di lunghezza non è decisamente adatto a tutti gli acquari.
E' una specie rara da trovare in commercio, e anche se viene spesso considerata una specie che rimane piccola, non è affatto così
E' stato il primo Bichir ad essere scoperto e descritto, ed è un predatore piscivoro notturno incredibilmente resistente, con vista molto debole ma olfatto infallibile
Specie notturna che raggiunge quasi un metro di lunghezza, ha una posizione tassonomica non chiara, secondo alcune fonti si tratterrebbe di un sinonimo di Polypterus endlicherii.
Specie notturna incredibilmente resistente con vista molto debole, si basa sul suo eccellente senso dell'olfatto per individuare il cibo
Polypterus endlicherii è un predatore piscivoro notturno incredibilmente resistente, con vista molto debole, per cui si basa sul suo eccellente senso dell'olfatto per individuare il cibo
Uno degli ultimi superstiti di specie molto antiche, sono stati ritrovati fossili dei loro antenati risalenti al periodo Triassico, all'inizio dello sviluppo dei dinosauri più di 200 milioni di anni fa
E' probabilmente la specie più bella tra quelle dei Bichir. E' un pesce splendido, adatto agli acquari più grandi
Una delle specie più tranquille e attive di Polypterus, il che insieme alle dimensioni relativamente piccole da adulto, lo rende il Biscir ideale per i principianti.
Specie predatrice piscivora notturna, importata molto raramente, è tra quelle che rimangono più piccole
E' una delle specie più pacifiche e attive di Polypterus ed è molto longevo, sono stati segnalati esemplari in cattività di 34 anni e più
Raro nel commercio acquariofilo, non si è a conoscenza di eventuali esemplari attualmente allevati in cattività, si differenzia dai suoi congeneri per la livrea
Tra le specie più rare di bichir da trovare in commercio, è come le altre una specie predatrice piscivora notturna incredibilmente resistente
Commenti