Sembra che i pesci conosciuti e commercializzati come Pseudogastromyzon cheni siano in realtà Pseudogastromyzon myersi.
Pseudogastromyzon cheni - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
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Secondo l'autorevole fonte di Seriouslyfish.com, in realtà i pesci conosciuti e commercializzati come Pseudogastromyzon cheni sono in realtà Pseudogastromyzon myersi... sembra che gli Pseudogastromyzon cheni, per quanto molto simili e quasi indistinguibili ad occhio nudo dagli Pseudogastromyzon myersi, in realtà siano distribuiti in natura in località molto diverse e distanti, località non raggiunte dalla raccolta per il commercio acquariofilo, e che in definitiva non abbiano mai raggiunto le nostre vasche.
Alcune fonti dicono che l'unico carattere esterno identificativo delle due specie è che in Pseudogastromyzon cheni la distanza tra le rispettive origini di pinne pettorali e pelviche è maggiore di quella tra l'origine delle pinne pelviche e l'ano, mentre in Pseudogastromyzon myersi queste distanze sono uguali (vedi foto).
Tutti gli Pseudogastromyzon visti nel commercio acquariofilo esibiscono una pinna dorsale con pigmentazione di base gialla e una banda distale rossa, e dovrebbero quindi essere considerati Pseudogastromyzon myersi; vengono raccolti esclusivamente in prossimità di Guangzhou (Z. Hang, pers. comm..
Complicano ulteriormente le cose il fatto che ad oggi non ci sia uno studio approfondito sul genere, e il fatto che Pseudogastromyzon myersi sia oltretutto molto variabile in termini di disegno e colore della livrea. All'interno di singole spedizioni è normalmente possibile osservare esemplari con e senza la striscia marginale rossa nella pinna dorsale, o con una maggiore/minore quantità di macchie scure sul corpo, e i pesci possono apparire più chiari o più scuri a seconda dell'umore o dell'ambiente. Con ogni probabilità questo è legato a variazioni naturali tra le popolazioni, come accade anche in altri generi correlati come Beaufortia e Gastromyzon.
Come tutti i Gastromyzontidae, le specie del genere Pseudogastromyzon hanno una morfologia specializzata, adattata alla vita in acqua dalla corrente forte e veloce; le pinne pari sono orientate in senso orizzontale, la testa e il corpo si presentano appiattiti. Queste caratteristiche costituiscono una potente ventosa, che permette ai pesci di aggrapparsi saldamente alle superfici solide. La capacità di nuotare in acque aperte è molto ridotta, e i pesci si limitano a 'planare' sopra e tra le rocce.
La famiglia Gastromyzontidae è attualmente considerata valida secondo Kottelat (2012) e contiene una serie di generi in precedenza ascritti a diverse famiglie e sottofamiglie, più che altro dei Balitoridae, i più noti in acquariofilia sono Beaufortia, Formosania, Gastromyzon, Pseudogastromyzon, Hypergastromyzon, Liniparhomaloptera, Sewellia, Vanmanenia.
Per determinare che specie di Pseudogastromyzon avete, misurare le seguenti distanze: A-B e B-C (A, il punto rosso è l'ano del pesce) - Foto © Heng Wah Choy & Martin Thoene
Se A-B = B-C, il pesce è Pseudogastromyzon myersi (a sinistra)
Se A-B = <B-C, il pesce è Pseudogastromyzon cheni (a destra)
- Specie che va allevata in gruppo
- Specie che non può sopravvivere nei comuni acquari domestici, perché ha bisogno di acqua con forte corrente e ben ossigenata, un fiume-acquario
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono tutti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se le specie che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Cina
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
NOT EVALUATED (non valutato)
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce. Clima temperato.
Pseudogastromyzon cheni è per lo più limitato a torrenti e affluenti minori poco profondi, con forte corrente e altamente ossigenati, caratterizzati da tratti di rapide e cataratte, interrotte da laghetti o cascate in alcuni casi. I substrati sono normalmente costituiti da piccoli sassi, sabbia e ghiaia con accozzaglie di massi, sono caratteristiche comuni una folta vegetazione ripariale ai lati dei torrenti e macchie di lettiera di foglie sommerse, mentre si solito non sono presenti piante acquatiche.
Dimensioni minime della vasca: 75x30x30h cm per un gruppo di almeno 6-8 esemplari.
Essendo gli Pseudogastromyzon impossibilitati fisiologicamente ad assumere ossigeno se in acqua ce n'è poco, la cosa più importante ed indispensabile è che l'acqua sia pulita e ben ossigenata, per cui la vasca che li ospita deve garantire un forte movimento dell'acqua, in modo che sia sempre ossigenatissima, con filtro sovradimensionato e pompe di movimento supplementari; l'ideale per loro è un allestimento tipo fiume-acquario, altrimenti ci deve essere comunque un buon movimento dell'acqua, idealmente con un ricircolo di 10 volte all'ora con pompe supplementari e pietre porose.
Il substrato di base può essere costituito sia da ghiaia che sabbia, o da una miscela di entrambi, a cui deve essere aggiunto uno strato di rocce levigate dall'acqua, dove si possa formare il biofilm algale di cui i pesci si nutrono, e ciottoli di varie dimensioni. Possono essere adatti anche legni e radici, ma sono da evitare i pezzi che rilasciano tannini/colore scuro all'acqua, perché riducono l'efficacia dell'illuminazione artificiale, che deve essere forte per promuovere la crescita delle alghe e quindi dei microrganismi associati abitualmente al biofilm.
Anche se non sono una caratteristica dei loro habitat naturali, possono essere utilizzate le specie più resistenti di piante acquatiche, come Microsorum pteropus (felce di Giava), Crinum e Anubias. Queste ultime sono particolarmente utili in quanto le foglie tendono a coprirsi di alghe e forniscono ripari supplementari per i pesci.
Dal momento che richiedono condizioni di acqua stabili e si nutrono pascolando sul biofilm sulle superfici sommerse, va da sé che gli Pseudogastromyzon non dovrebbero mai essere inseriti in acquari immaturi, anche perché spesso non mangiano subito il mangime secco (non dimentichiamoci che sono tutti di cattura, prelevati in natura); inoltre è necessario un coperchio strettamente aderente dal momento che possono letteralmente arrampicarsi sui vetri. Sono essenziali regolari cambi parziali, ma l'acquario non va pulito dalle alghe, ma anzi dovrebbe essere permessa la crescita di aufwuchs su tutte le superfici, tranne magari il vetro frontale.
Comportamento e compatibilità: Pseudogastromyzon cheni non è un pesce particolarmente aggressivo, anche se le sue necessità ambientali limitano in qualche modo la scelta dei compagni di vasca adatti; inoltre tende a reagire bellicosamente verso i pesci di forma di simile, in particolare altri balitoridi/gastromizontidi. Specie che abitano ambienti simili in natura e potenzialmente disponibili includono vari rappresentanti di Barilius, Discherodontus, Garra, Devario, Rasbora, Rhinogobius, Sicyopterus e Stiphodon, più pesci gatto come Glyptothorax, Akysis, Hara. Come sempre fare ricerche approfondite sulle scelte dei compagni di vasca prima dell'acquisto è sempre la via migliore per evitare problemi futuri.
Possono essere coinquilini adatti molti appartenenti alla famiglia Nemacheilidae e la maggior parte dei Balitoridae e dei Gastromyzontidae, anche se si possono verificare liti e contrasti con i membri di quest'ultimo gruppo in particolare. Questi scontri sono normalmente innocui, ma le specie più piccole e meno dominanti di Gastromyzon o Hypergastromyzon possono soffrire lo stress di molestie eccessive, per cui non sono compagni di vasca consigliati. Più appropriati sono i membri di generi più grandi e robusti, come Beaufortia, Sewellia o Sinogastromyzon.
In natura vivono in libere aggregazioni, per cui ne vanno acquistati un gruppo di sei o più per vedere i loro comportamenti più interessanti. I maschi sono più audaci rispetto alle femmine e se è presente un gruppo che contiene entrambi i sessi si formeranno piccoli territori in tutte le zone della vasca, con l'individuo alfa che occuperà i punti di alimentazione più favorevoli. Questi punti saranno difesi contro i maschi conspecifici e delle specie dall'aspetto più simile.
Vai alle pagine sull'allevamento dei Gastromizontidi
Nonostante spesso le specie della famiglia Gastromyzontidae (un tempo Balitoridae) vengano consigliate per la convivenza come 'pulitori' nelle vasche di pesci rossi, perché come loro sono pesci di acqua temperata, in realtà NON SONO ASSOLUTAMENTE ADATTI ALLE VASCHE DEDICATE AI CARASSIUS, perché hanno bisogno di una forte corrente per sopravvivere, mentre i pesci rossi amano acque più tranquille. l'ideale per i gastromizontidi è un fiume-acquario, per i carassius un tranquillo laghetto: vedete un po' voi la differenza :)
Gli Pseudogastromyzon sono specializzati nel brucare biofilm, e si nutrono principalmente di cianobatteri filamentosi e diatomee piatte, senza disdegnare i microinvertebrati, mentre le alghe lunghe o aderenti tendono ad non essere ingerite in grandi quantità. In cattività possono essere accettati i mangimi secchi che affondano, ma sono essenziali pasti regolari di cibo vivo e/o surgelato, come dafnie, artemie, chironomus, ecc, perché si mantengano in buona salute.
L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo!
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.
Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci...
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!
Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.
In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.
Per il successo a lungo termine nell'allevamento degli Pseudogastromyzon è essenziale fornire un acquario maturo con abbondanti rocce lisce e altre superfici con buona crescita di alghe e aufwuchs. Se non riuscite a far crescere alghe sufficienti nell'acquario principale o avete numerosi pesci erbivori che consumano rapidamente tutto ciò che è disponibile, potrebbe essere necessario mantenere un acquario separato in cui far crescere alghe su delle rocce, e alternarle ciclicamente con quelle nell'acquario principale. Questo 'vivaio' di alghe non deve essere molto grande, richiede solo forte illuminazione e in climi soleggiati può essere tenuto anche all'esterno.
I balitoridi e i gastromizontidi spesso sono in vendita in uno stato emaciato e smagrito che può essere difficile da correggere. Un buon commerciante avrà fatto qualcosa in proposito prima della vendita, ma se si decide di dare una possibilità ad esemplari gravemente indeboliti, bisogna tenere conto che inizialmente richiederanno una fonte continua di cibo adatto facilmente disponibile, senza alcun concorrente alimentare.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento di Balitoridi, Gastromyzontidi e Nemacheilidi
Le femmine sessualmente mature sono più grandi e più piene di corpo, e tendono ad avere un disegno meno contrastante sul corpo rispetto ai maschi. Questi ultimi sviluppano anche dei tubercoli sulla testa una volta raggiunta la maturità sessuale, che sono più pronunciati nei soggetti dominanti.
Riconoscere il sesso e riprodurre Pseudogastromyzon cheni
Gli Pseudogastromyzon sono stati riprodotti in acquario in numerose occasioni, e a differenza di alcuni parenti, per esempio le specie di Sinogastromyzon, presentano una strategia di riproduzione che suggerisce una vita non-migratoria in natura.
Anche in un acquario di comunità spesso sopravvive un piccolo numero di avannotti, ma al fine di massimizzarne il numero si potrebbe allestire un acquario dedicato alla riproduzione. Vale la pena notare che in natura questa specie si riproduce una volta all'anno, nel mese di giugno/luglio.
Forse l'aspetto più importante in un tentativo di riproduzione controllato è fornire un substrato maturo adatto. La cosa migliore è utilizzare della ghiaia di fiume arrotondata, in quanto i molti angoli e fessure create forniscono rifugio per gli avannotti fino a che non diventano abbastanza grandi per sfuggire alla predazione degli adulti. Il detrito organico che tende a raccogliersi in questo tipo di substrato inoltre fornisce anche una fonte di cibo per i microrganismi, che a loro volta sono mangiati dagli avannotti.
Altri arredi possono essere costituiti da rocce lisce coperte di alghe per gli adulti più un filtro a spugna ad aria per fornire ossigenazione e una superficie di pascolo aggiuntiva. Questo tipo di filtro ha un ulteriore vantaggio, in quanto non aspirerà uova/avannotti. Si può introdurre un gruppo di adulti, e si osserveranno i maschi che si affrontano per stabilire una posizione dominante, cercando di sopraffarsi l'un con l'altro con attacchi di carica e una tecnica che gli appassionati di hillstream loaches in genere chiamano 'topping', in cui un individuo cerca di salire a forza l'uno sopra l'altro. Hanno anche la colorazione intensificata.
Una volta che un maschio ha stabilito con successo il suo dominio, si svilupperanno sul suo muso i tubercoli nuziali, e cercherà di invogliare le femmine ad entrare nel suo territorio nuotano loro intorno in circolo e facendo parate. Questo comportamento può essere piuttosto persistente e può coinvolgere la femmina anche dopo, in giro per la vasca. Le uova vengono deposte all'interno di un 'nido' scavato all'interno del substrato e costruito dal maschio. Si potranno infatti osservare i maschi sessualmente maturi e dominanti inserire la porzione posteriore del corpo e la pinna caudale nel substrato adiacente ad una roccia o un ciottolo, e scavarne un piccolo spazio usando spinte vigorose e battendo con la caudale. Questo è solitamente fatto rimanendo in posizione sulla roccia stessa, presumibilmente per far leva e per fornire un punto di osservazione migliore. Possono essere scavate diverse buche, ma durante ogni deposizione di uova ne verrà usata una sola.
Una femmina ricettiva entrerà nel nido e deporrà un po' di uova, dopo di che il maschio le feconda. Questo ciclo viene ripetuto più volte nel corso di un singolo evento di deposizione delle uova. Una volta che la femmina ha deposto tutte le uova, il maschio copre il nido con uno strato di substrato. Non vi sono ulteriori cure parentali e le uova e gli avannotti vengono lasciati svilupparsi e crescere da soli, quindi se si utilizza un acquario da riproduzione dedicato a questo punto gli adulti possono essere rimossi.
La durata del periodo di incubazione è probabilmente influenzato dalla temperatura e varia in genere dai 4 ai 14 giorni. Una volta nati gli avannotti rimangono all'interno del substrato fino a quando non raggiungono il nuoto libero, e di solito emergono quando sono lunghi circa 10 mm. Cominciano a pascolare immediatamente sul biofilm algale e possono raggiungere i 20 - 25 mm di lunghezza totale in un mese o giù di lì.
Taxa principali
Sembra che i pesci conosciuti e commercializzati come Pseudogastromyzon cheni siano in realtà Pseudogastromyzon myersi.
E' il membro del genere più comune da trovare in commercio, ma in passato è stato spesso erroneamente identificato come il congenere Pseudogastromyzon cheni, in quanto le due specie sono indistinguibili dalla livrea.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la scheda su FishBase
Edizione Inglese di T.H. Hui, è un 'must have' per gli appassionati degli hillstream loach, contiene descrizioni dettagliate delle specie, foto particolareggiate, disegni dei particolari, mappe dettagliate dei luoghi d'origine. La grande quantità di materiale dettagliato in questo libro, insieme ai disegni al tratto e alle fotografie, dovrebbe aiutare ad eliminare i problemi di identificazione che hanno afflitto questi generi per anni.
The Freshwater Fishes of western Borneo (Kalimantan, Barat, Indonesia)
Edizione Inglese di Tyson R. Roberts
Edizione Inglese di Maurice Kottelat
Collegamenti & Legenda
Commenti
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Emma Turner ci offre una guida precisa e puntuale sull'allevamento in acquario di Balitoridi e Gastromizontidi, pesci che vivono in acque dalla fortissima corrente - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Spiegazione dettagliata e approfondita delle caratteristiche fisiche e biologiche degli Hillstream loach, adattate alla vita in acque dalla forte corrente - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Realizzazione passo passo di una vasca a forte corrente adatta agli "Hillstream Loaches", i Balitoridi, ma anche a tutti i pesci che provengono da fiumi e torrenti a forte corrente - tratto e tradotto da un articolo Martin Thoene
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Descrizione con foto di come distinguere il sesso degli Pseudogastromyzon cheni, e dettagli di una riproduzione avvenuta in acquario con successo - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
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Pseudogastromyzon cheni, adulti e avannotti - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)
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