La specie meno diffusa del genere Pterophyllum, su sui regna la confusione più assoluta
Pterophyllum leopoldi - Foto © JJPhoto (Fishbase)
15 cm TL (coda inclusa) e 20 cm di altezza
Quella di Pterophyllum leopoldi sicuramente è la specie meno nota delle tre comprese nel genere Pterophyllum, ma sembra non ci sia nessun motivo particolare, probabilmente è solo messo in ombra dalla invece mondiale diffusione del parente stretto Pterophyllum scalare. Prerophyllum leopoldi è accompagnato anche da una grande confusione sul suo aspetto, spesso le foto su internet etichettate con il suo nome sono in realtà forme di Scalare (come Rio Nanay, o altre forme peruviane), e spesso si trova in vendita come Pterophyllum dumerilii, un sinonimo di Pterophyllum scalare.
- Specie che deve essere allevata in gruppo
- Specie che diventa grande: 15 cm di lunghezza ma anche 20 cm di altezza
- Specie talvolta riprodotta in cattività, però gli esemplari in commercio provengono in genere dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Sud America: Bacino del Rio delle Amazzoni, Lungo il fiume Solimões all'incirca tra Manacapuru e Santarém; Fiume Rupununi nel drenaggio del fiume Essequibo in Guyana.
La località tipo della specie è nel Furo du village de Cuia, sulla riva sinistra del Rio Solimões, in Brasile (Fricke et al. 2020). Ci sono poche informazioni sul tipo di habitat specifico e sull'ecologia della specie.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Pterophyllum leopoldi: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Nonostante le poche informazioni disponibili su questa specie, è abbondante e ha un'ampia distribuzione senza minacce dirette. È quindi valutata come Least Concern.
Ambiente: bentopelagico; non sono migratori; acqua dolce; Clima: tropicale
Pterophyllum leopoldi abita i fiumi d'acqua nera e acida, preferendo le zone tranquille con poca corrente.
Dimensioni minime dell'acquario: 120x60x60h cm per un piccolo gruppo di esemplari.
L'ideale è un acquario fittamente piantumato e con piante galleggianti e piante a foglia larga per ridurre l'illuminazione. Potete simulare il loro habitat anche con pezzi di legno (mopani, legni di torbiera - in particolare radici) disponendoli principalmente in verticale, formando molte zone d'ombra e riparate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio comune, completamente essiccato e privato della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Fornite un substrato morbido e fine, l'ideale è la sabbia fine, poiché amano sbocconcellare il fondo. Assicuratevi che non ci sia una grande quantità di corrente d'acqua nell'acquario poiché apprezzano specificamente i fiumi che scorrono molto lentamente.
I requisiti dei valori dell'acqua (pH inferiore a 6 e durezza non misurabile) sono essenziali perché i pesci non si ammalino, e sono anche assolutamente intolleranti all'accumulo di inquinanti in vasca.
Comportamento e compatibilità: Come per i loro parenti più comuni, gli Scalari, tutto ciò che può entrare nella loro bocca è cibo. Questo include Neon, Guppy, Boraras e simili. Fate attenzione e scegliete con cura i pesci piccoli, mentre staranno bene con altri pesci tranquilli e più grandi.
Sono pesci gregari, vanno allevati in gruppi di 5 o più individui.
Sono pesci onnivori, che in natura però si nutrono prevalentemente di varie specie di zoobentos, come piccoli crostacei e altri invertebrati acquatici.
In acquario, se sono riprodotti in allevamento, accettano senza problemi il mangime secco, anche se si otterranno migliori condizioni di salute e colorazione fornendo regolarmente pasti anche di cibo vivo e/o congelato. Se sono invece esemplari selvatici, raccolti in natura, potrebbe essere più problematico, senz'altro i primi tempi bisogna attrezzarsi con cibo vivo.
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Il dimorfismo sessuale è piuttosto difficile da individuare, in genere bisogna aspettare la deposizione delle uova, quando i pesci estroflettono la papilla genitale: i maschi hanno una papilla genitale più piccola e appuntita rispetto a quella della femmina, più tozza e a forma di tronco di cono.
Non ci sono molti repoert di riproduzioni in cattività di Pterophyllum leopoldi, anche a causa della rarità della specie, dovrebbe svolgersi comunque in modo analogo alle altre specie del genere Pterophyllum, e sembra stimolata dall'aggiunta di estratto di torba all'acqua ed innalzamento della temperatura.
Taxa principali
Molto meno diffusi dei congeneri Scalari, hanno richieste abbastanza estreme di parametri dell'acqua, ma riuscire ad allevarli con successo è molto gratificante
La specie meno diffusa del genere Pterophyllum, su sui regna la confusione più assoluta
Pesce d'acquario ben noto e popolare, ma inserito spesso in vasche non adatte alle dimensioni che raggiunge da adulto, e non compagni di vasca non adatti
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
articolo con foto e molte informazioni su Acquaportal.it
sito inglese dedicato interamente ad apliare la conoscenza del genere Pterophyllum
Di Luciano Di Tizio, la Guide di Aquarium - Gli Scalari è dedicata allo scalare, dal suo ambiente naturale all'allestimento di una vasca dedicata, dal comportamento alla riproduzione, dalle diverse varietà alle malattie.
Lo scalare in acquario: Allevamento, Riproduzione, Etologia del Pesce Angelo
Edizione italiana - di Valerio Zupo - Lo scalare è uno degli ospiti più interessanti dell’acquario tropicale d’acqua dolce. Questo libro ne illustra la tassonomia, le abitudini di vita e le modalità di riproduzione. Sono presenti capitoli specifici dedicati alla riproduzione, all’alimentazione delle larve ed alle malattie che possono colpire questi pesci dalle forme straordinarie e dalla incredibile etologia.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Piccolo compendio di quello che bisogna sapere prima di comprare gli Scalari, i pesci del genere Pterophyllum, per allevarli al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Acquario biotopo: Rio Amazonas © Gert Blank (Biotope Aquarium Design Contest 2015)
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