Uno splendido pesce, dalla grande pinna dorsale, comprato spesso come 'pulitore', senza informarsi sulle sue esigenze, per poi scoprire che possono arrivare al mezzo metro di lunghezza...

Pterygoplichthys gibbiceps, Leopard pleco: lo stesso pesce da giovane e da adulto.

Autore
(Kner, 1854)
Nome comune
Sail Fin Pleco
Sinonimi
Ancistrus gibbiceps, Glyptoperichthys gibbiceps, Liposarcus altipinnis
Aspettativa di vita
20 anni e più
Dimensioni massime in natura

50 cm TL

Descrizione
Logo - NO ai pesci pulitori

Quando si comprano dei pesci, come per qualsiasi creatura vivente, acquatica e non, bisogna informarsi bene sulle loro necessità prima dell'acquisto, per considerare se siamo in grado di ospitarli e soddisfarne le esigenze per tutta la durata della loro vita... I pesci non sono attrezzi, sono esseri viventi che hanno diritto di vivere dignitosamente tutta la loro vita, e non di morire prematuramente per vivere troppo allo stretto o addirittura di fame.

La maggior parte dei cosiddetti 'pesci pulitori' non supera l'anno di vita in acquario, perché i più tanti muoiono di stenti, letteralmente di fame, per non essere nutriti a sufficienza. Anche loro hanno diritto ad essere nutriti con cibo specifico per le loro esigenze, come qualsiasi altro pesce, nessuno può sopravvivere con gli avanzi degli altri. Il fatto di trovare pochissime foto in rete di adulti pienamente sviluppati la dice lunga sulla fine che fanno i poveri giovani venduti in gran numero dai negozi.

L'idea che i "pesci pulitori" siano indispensabili per mantenere l'equilibrio dell'acquario o che siano in qualche modo "necessari" è totalmente falsa e senza alcun fondamento.

Una tra le tante specie vendute come 'pleco comune', il Pterygoplichthys gibbiceps, detto anche Sailfin pleco, o pleco pinna a vela, data la sua magnifica pinna dorsale, è segnalato tra i pesci che più spesso vengono riportati al negoziante, perché vengono comprati da incauti acquariofili che cercano un "pesce ventosa" per farsi mangiare le alghe e per pulire i vetri dell'acquario al loro posto, e che invece si ritrovano questo bestione, che sia pur splendido, cresce quasi a vista d'occhio, produce quantità industriali di antiestetiche strisce di escrementi, sradica le piante e abbatte arredi nel muoversi con le enormi pinne...

Informiamoci sempre prima su quali sono le esigenze dei pesci che vogliamo comprare, per non essere costretti poi a cercare un acquario più grande, o una nuova collocazione per dei pesci diventati più grandi della vasca in cui li abbiamo messi. Non è mica facile trovare qualcuno che li vuole, e non bisogna assolutamente abbandonarli in natura, primo perché i pesci tropicali non possono sopravvivere alle nostre latitudini, per cui è come abbandonare un cane in autostrada; secondo, se riescono a sopravvivere possono causare danni incalcolabili alla flora e fauna autoctona. Purtroppo è già successo in tutto il mondo che specie alloctone si siano insediate  ai danni delle specie locali, e per molte di esse dobbiamo fare il 'mea culpa' proprio noi acquariofili.

Ricordiamoci poi che Pterygoplichthys gibbiceps, dai pochi cm di lunghezza a cui è venduto, deve arrivare al mezzo metro di lunghezza, per cui deve mangiare tanto, ma tanto, anche perchè essendo di base vegetariano, e avendo la verdura meno nutrimento rispetto agli alimenti proteici come la carne, ne deve mangiare tantissima. Di conseguenza produce anche tantissimi escrementi, il che è quasi una beffa per gli acquariofili incauti che l'hanno comprato come pulitore, e si ritrovano a dover ripulire l'acquario dalle sue cacche :)

Gli appartenenti al genere Pterygoplichthys possono essere identificati dal numero di raggi della pinna dorsale. Più di 10 raggi indicano che si tratta di un Pterygoplichthys. La maggior parte degli altri pleco hanno 8 o meno raggi (in particolare le specie più grandi di Hypostomus, che hanno più probabilità di essere confusi con i Pterygoplichthys).

Un giovane Pterygoplichthys gibbiceps in acquario: è molto comune come pesce d'acquario ma può arrivare ai 50 cm di lunghezza - Foto © Miroslav.vajdic (Wikimedia)

Pterygoplichthys gibbiceps: può raggiungere i 50 cm di lunghezza e si trova comunemente in commercio come pesce d'acquario - Foto © Flavio Lima

  • Specie che diventa grande: 50 cm di lunghezza
  • Specie che ha diritto di mangiare come tutte le altre, non bastano le alghe o gli avanzi degli altri pesci
  • Specie in genere non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono quasi sempre dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Distribuzione

Sud America: Bacini del Rio delle Amazzoni medio-superiore e dell'Orinoco.

Pterygoplichthys gibbiceps è distribuito nei bacini del Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco, presente in Bolivia, Brasile, Colombia, Perù e Venezuela (Weber 2003). Questa specie è introdotta in Polonia (Keszka et al. 2008), Stati Uniti e Porto Rico (Fuller 2016).

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • Pterygoplichthys gibbiceps: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • Nonostante le poche informazioni disponibili su questa specie, ha un ampio areale e non presenta minacce apparenti. Per questo motivo, è valutata come poco preoccupante.
Habitat

Ambiente: demerso, acqua dolce. Clima tropicale.

Non si conoscono informazioni sulla sua ecologia. La specie è stata raccolta per la prima volta nell'Alto Rio Negro (Fricke et al. 2023).

Temperatura in natura
23 - 27°C
Valore pH in natura
6.5 - 7.8
Valori acqua in natura
dH range: 5 - 19
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 180x60x60h cm è il minimo assoluto per un solo esemplare, per gli esemplari più giovani può bastare una vasca più piccola, ma non bisognerebbe mai comprare dei pesci se non si è sicuri di poterli ospitare per tutta la loro vita.

I Pterygoplichthys gibbiceps hanno bisogno di ripari e nascondigli, sotto forma di radici e rami posti in modo da formare molte zone ombreggiate (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia, completamente essiccati e privati della corteccia), ma si possono utilizzare anche pezzi di tubo di plastica o ceramica. Apprezzano anche la copertura fornita dalle piante, ma gli esemplari più grandi possono inconsapevolmente sradicare quelle che ne ostacolano i movimenti.

I pesci più grandi richiedono una filtrazione efficiente e sovradimensionata, non tanto perché siano esigenti sulla qualità dell'acqua, quanto a causa del grande volume di rifiuti che producono.

Una delle loro necessità fondamentali è di acqua ben ossigenata e con tanto movimento: stanno meglio e decisamente più in salute se allevati in un acquario con una certa corrente dell'acqua, mentre tendono ad avere problemi per carenza di ossigeno se quest'ultimo non è abbondante. Seppur la loro morfologia non è specializzata come quella degli Hillstream loach asiatici, hanno comunque bisogno, se non di un vero e proprio fiume-acquario, almeno di una o due pompe supplementari che diano movimento e ossigenino l'acqua.

Comportamento e compatibilità: gli esemplari più grandi di Pterygoplichthys gibbiceps sono territoriali verso i conspecifici, tuttavia non sono né aggressivi né predatori nei riguardi dei compagni di vasca, e non sono in grado di badare a se stessi contro pesci più violenti. Robusti e stoici, sono una buona compagnia per la maggior parte dei pesci più grandi. Non sono adatti da tenere con altri pleco di dimensioni simili, in quanto solitamente i Pterygoplichthys vincono sempre nella competizione per il cibo.

Pterygoplichthys gibbiceps, sailfin pleco, può raggiungere i 50 cm di lunghezza - Foto © Soulkeeper (Wikipedia)

Due Pterygoplichthys gibbiceps in un acquario pubblico: notare le dimensioni dell'esemplare più grande in primo piano - Foto © AnatolyPm (Wikimedia)

Alimentazione

E' una specie onnivora, che in natura si nutre di alghe, e dei microrganismi associati, principalmente di notte. 
In acquario si possono offrire lattuga, piselli, spinaci e qualsiasi cibo preparato che raggiunga il fondo. I pesci più grandi apprezzano decisamente anche gamberi o pezzi di trota d'acqua dolce. Le alghe vengono mangiate immediatamente, per cui non si può sperare che i pesci sopravvivano e crescano solo con le poche alghette che crescono in acquario.

Logo - NO ai pesci pulitori

L'importante è che il cibo arrivi alla loro portata prima che se lo mangino gli altri abitanti dell'acquario: bisogna sempre controllare che tutti i pesci mangino la giusta razione di cibo! 
Nonostante questi pesci come tutti i mangia-alghe siano comprati come pesci pulitori, non si nutrono di avanzi, ma hanno bisogno di una dieta varia e abbondante per sopravvivere.

Una delle principali cause di morte dei cosiddetti "mangia-alghe" nelle vasche degli "acquariofili" è il denutrimento, gli stenti, muoiono letteralmente di fame, perché si pensa erroneamente che possano bastargli le poche e misere alghe di un acquario domestico o quelle poche briciole che avanzano gli altri pesci... 
in realtà hanno bisogno di mangiare esattamente come tutti gli altri abitanti dell'acquario!

Come acquariofili siamo responsabili della vita degli animali che alleviamo, e dobbiamo assicurarci che ognuno riceva la giusta razione del cibo appropriato.

In nessun caso bisogna aspettarsi che sopravvivano solo grazie agli 'avanzi' degli altri abitanti dell'acquario, o si può fare affidamento su di loro per la 'pulizia' dell'acquario.

Comportamento riproduttivo
Specie ovipara che depone in cavità
Dimorfismo sessuale

Il confronto della papilla genitale nei pesci adulti può ad un occhio allenato rivelare la differenza tra i sessi. Nei maschi è costituita da un piccolo anche se spesso ceppo che sporge notevolmente dal profilo del pesce. Nelle femmine è meno evidente ed è più appiattita lungo il corpo.

Riproduzione

Non sembrano esserci report di riproduzioni di Pterygoplichthys gibbiceps avvenute con successo in acquario. Anche se viene riprodotto commercialmente, sembra in grandi laghetti all'esterno, negli acquari domestici la riproduzione è praticamente impossibile da ottenere, non tanto per le dimensioni degli esemplari sessualmente maturi, quanto per le particolari modalità riproduttive. Infatti in natura questi pesci sono soliti scavare un tunnel in una grande parete di fango sugli argini di un fiume, per utilizzarlo per l'incubazione e la schiusa delle uova. Per ottenere questo oltre a grandi esemplari maturi ci vorrebbe un acquario super-dimensionato in grado di ospitare sia i pesci che il tunnel.

Taxa principali

Sail Fin Pleco

Uno splendido pesce, dalla grande pinna dorsale, comprato spesso come 'pulitore', senza informarsi sulle sue esigenze, per poi scoprire che possono arrivare al mezzo metro di lunghezza...

Dimensioni max: 50 cm TL
Aspettativa di vita: 20 anni e più
Temperatura: 23 - 27°C

Una specie molto bella, ma che diventa molto grande per essere adatta ai comuni acquari domestici

Dimensioni max: 39.5 cm SL
Aspettativa di vita: 20 anni e più
Temperatura: 24 - 29°C
Common pleco, Pleco comune

Tra le tante specie che da adulte diventano molto grandi e commercializzate come 'pleco comune', confuse l'una per l'altra, comprate solo come 'mangia-alghe', senza approfondire quali siano le loro esigenze e necessità.

Dimensioni max: 49.0 cm TL
Aspettativa di vita: 20 - 30 anni
Temperatura: 23 - 28°C
Riferimenti & Link

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