Specie molto robusta, è un'ottima scelta per i principianti ed è tra i più diffusi piccoli ciprinidi in acquariofilia, anche per la bella livrea dei maschi in riproduzione.
Puntius titteya, un maschio (a sinistra) e una femmina (a destra) - Foto © Hristo Hristov
5 - 7 anni
5.0 cm TL
Quella di Puntius titteya è un'ottima scelta per i principianti ed è tra i più diffusi piccoli ciprinidi in acquariofilia. La stragrande maggioranza dei pesci in vendita sono allevati su base commerciale e sono state selezionate diverse ferme ornamentali attraverso l'allevamento selettivo, tra cui forme albine e super-red.
Il genere Puntius per un certo numero di anni è stato visto come un raccoglitutto polifiletico, ed era arrivato a contenere oltre 100 specie di ciprinidi di piccole e medie dimensioni, fino a che Pethiyagoda et al. (2012) ha pubblicato una revisione parziale, che copriva i membri originari dell'Asia meridionale. La maggior parte delle specie di Puntius sub-himalayani sono stati riclassificati e sono stati eretti nuovi generi per accoglierne alcuni, come Dawkinsia, Dravidia, Pethia, con il resto o rimasto in Puntius o spostato nel genere Systomus già esistente. Successivamente divenne chiaro che il nome Dravidia era già usato per un genere di mosche, quindi è stato messo a disposizione da Pethiyagoda (2013) il nome di Haludaria in sostituzione.
Puntius titteya è stata mantenuto nel genere Puntius sensu stricto, i cui i membri sono definiti dalla seguente combinazione di caratteri: dimensioni adulte di solito inferiori a 120 mm SL; barbigli mascellari assenti o presenti; barbigli rostrali assenti; raggi della pinna dorsale 3-4 non ramificati e 8 ramificati; raggi della pinna anale 3 non ramificati e 5 ramificati; ultimo raggio non ramificato della pinna dorsale esile o robusto e non seghettato; linea laterale completa di 22-28 squame; archi branchiali semplici e acuminati (non ramificati o laminati); nessun raggio spinoso antrorso predorsale; fontanelle post-epifisaria normalmente presenti; denti faringei 5 + 3 + 2; 12-14 vertebre addominali e 14-16 vertebre caudali; disegno della livrea con una (a volte debole) macchia nerastra sul peduncolo caudale.
Tuttavia Puntius titteya e Puntius bimaculatus differiscono da questa definizione, in quanto tra l'altro possiedono solo 7 raggi ramificati della pinna dorsale, 3½ (vs. 4½-5½) righe di squame tra l'origine della pinna dorsale e la linea laterale; linea laterale incompleta e in Puntius bimaculatus di tanto in tanto interrotta. Entrambe le specie hanno anche un disegno della livrea dei maschi con un'ampia striscia rossastra sul corpo.
Se queste due specie fossero inserite entrambe nel genere Puntius, questo lo renderebbe un genere parafiletico, per cui gli autori ha dichiarato che è necessaria una ulteriore analisi di una vasta gamma di esemplari prima di trarre una qualsiasi conclusione definitiva.
Nessuna specie originaria di Indocina, Cina, o Indonesia è stata inclusa nello studio, il che significa che alcuni ex Puntius sono attualmente classificati come 'sedis incertae', cioè di incerta collocazione tassonomica. Molti di questi problemi sono stati risolti da Kottelat (2013) che ha eretto nuovi generi per un certo numero di specie del sud-est asiatico.
Due splendidi maschi in livrea nuziale di barbus ciliegia, Puntius titteya
Cherry barb, Puntius titteya - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
- Specie che deve vivere in gruppo
- Specie in genere riprodotta in cattività, ma si possono trovare in commercio esemplari provenienti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: bacini del Kelani e del Nilwala, Sri Lanka.
La località tipo di Puntius titteya è "Ambagaspitiya, Sri Lanka". Endemico dello Sri Lanka, dove è limitato ai bacini dei fiumi Kelani e Nilwala nella "zona umida" sudoccidentale dell'isola, oltre a piccoli drenaggi nell'area tra di loro. Le varietà più colorate potrebbero essere sovrasfruttate per il commercio acquariofilo.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)
- Cherry Barb: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Puntius titteya si trova principalmente nei torrenti e rivoli fortemente ombreggiati, preferendo acqua poco profonda e dal movimento lento, con substrato costituito da limo e detriti di foglie.
La "zona umida" del sud-ovest dello Sri Lanka è un'area che riceve piogge annuali di 2000-3000 mm, gran parte delle quali arriva durante i monsoni di sud-ovest tra marzo e agosto.
È un ambiente tropicale senza periodi di siccità o cambiamenti climatici significativi e la temperatura dell'aria è abbastanza costante durante tutto l'anno, compresa tra 25 e 27 ° C. Tali condizioni favoriscono lo sviluppo della foresta pluviale tropicale di pianura ad altitudini inferiori a 1000 m slm.
In Sri Lanka queste foreste si trovano solo nella zona umida e sono abitate da una percentuale significativa della flora e della fauna endemiche del paese: il clima umido e caldo e un lungo periodo di isolamento geografico hanno portato a una biodiversità localizzata eccezionale.
La stragrande maggioranza di questa biodiversità purtroppo è stata cancellata dall'agricoltura delle piantagioni, in gran parte quando il paese era sotto il dominio coloniale britannico, sebbene una parte significativa sia stata rimossa anche durante la più recente guerra civile, con oltre il 35% della copertura originale persa tra 1990 e 2005.
Nel 2006 era rimasto solo il 4,6% della vecchia foresta, mentre il resto esisteva solo in piccole zone molto frammentate, la maggior parte delle quali copriva aree inferiori a 10 km², di cui alcune sono ora riserve ufficialmente protette.
La foresta di Kottawa è una di queste, comprende solo 15-20 ettari di giungla umida e sempreverde, sebbene la foresta combinata di Kottawa-Kombala copra circa 1600 ettari.
Un certo numero di ruscelli minori e incontaminati contenenti acque chiare o leggermente colorate di marrone e poco profonde attraversano la riserva, e rappresentano gli habitat tipici di Puntius titteya in tutta la sua area.
Poco sole è in grado di penetrare fino al suolo della foresta, quindi gli habitat acquatici sono ombreggiati e la temperatura dell'acqua può essere relativamente fresca, mentre la conduttività e la durezza sono generalmente basse e il pH leggermente acido.
Le macrofite sono rare anche se può esserci una fitta vegetazione marginale, a volte a strapiombo per l'intera larghezza del torrente, le cui radici possono penetrare le sponde sott'acqua.
I substrati tipici sono sabbiosi ma coperti da uno strato di lettiera di foglie con ramoscelli e rami caduti.
Le specie di pesci simpatriche includono Rasboroides vaterifloris, Puntius bimaculatus, Puntius kelumi, Pethia nigrofasciata, Dawkinsia singhala, Schistura notostigma, Mystus vittatus, Aplocheilus werneri, Channa orientalis, Malpulutta kretseri, Mastacembelus armatus.
L'esportazione di esemplari selvatici dallo Sri Lanka è attualmente vietata anche se la raccolta sembra continuare. Ci sono resoconti che indicano che i pesci dai colori più vivaci stanno diventando più scarsi in natura, e che esiste la possibilità che la raccolta selettiva per il commercio acquariofilo abbia alterato la struttura delle popolazioni selvatiche.
Detto questo, rimane molto poco della copertura forestale del paese, a causa delle attività umane, con il risultato che l'habitat e la qualità dell'acqua sono stati fortemente degradati e numerose specie ittiche autoctone sono ora considerate a rischio di estinzione.
23 - 27°C
6.0 - 8.0
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x40h cm per un gruppetto di almeno 6-10 esemplari.
La scelta degli arredi non è particolarmente complicata, se si vuole che i Puntius titteya mostrino meglio la colorazione è utile un acquario molto piantumato con un substrato scuro. E' molto apprezzata anche l'aggiunta di radici, legni o rami e di alcune piante galleggianti per schermare la luce, e dà una sensazione più naturale (se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia comune, completamente essiccato e privato della corteccia).
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
La filtrazione non ha bisogno di essere particolarmente forte, anche se i pesci sembrano apprezzare un po' di movimento dell'acqua.
Comportamento e compatibilità: Generalmente Puntius titteya è un pesce molto tranquillo, il che lo rende un residente ideale dell'acquario di comunità ben studiato. Siccome non pone particolari esigenze in termini di chimica dell'acqua, può essere combinato con molti dei pesci più popolari in acquariofilia, tra cui altri piccoli ciprinidi e tetra, poecilidi, pesci arcobaleno, anabantoidei, Corydoras, Cobitidae e Botiidae.
E' una specie di branco per natura, per cui ne devono essere acquistati almeno 6-10 esemplari; in tal modo non solo si rendono i pesci meno volubili, ma si avrà anche una maggiore visualizzazione naturale del loro aspetto, i maschi svilupperanno colori migliori in presenza di rivali conspecifici.
I barbus ciliegia (Puntius titteya) sono colorati e indaffaratissimi - hanno sempre qualcosa da fare - Foto © Andy Rapson (Injaf)
20 – 27°C
Durezza: 36-357 ppm. Anche n questo caso, i pesci selvatici stanno meglio in acqua tenera.
Specie onnivora, che in natura si nutre di diatomee, alghe, detriti organici, piccoli insetti, vermi, crostacei e altro zooplancton.
In acquario è facile da alimentare, la migliore condizione e colorazione si ottiene offrendo regolarmente piccoli alimenti vivi e congelati come chironomus, Daphnia e Artemia, insieme a mangime secco in scaglie e granuli di buona qualità, con almeno qualcuno a base di alche o vegetali.
I maschi adulti tendono ad essere leggermente più piccoli, più snelli, e dal colore più intenso rispetto alle femmine, specialmente quando sono in riproduzione. Alcune forme ornamentali sono state selezionate per mantenere la pigmentazione rossa permanentemente.
Puntius titteya, cherry barb: in alto la femmina, in basso il maschio - Foto © Akino Yuugure (Wikimedia)
Puntius titteya, maschio con la livrea normale - Foto © Choy Heng Wah
Puntius titteya, maschio con la rossa livrea riproduttiva - Foto © Zhou Hang
Come la maggior parte dei piccoli ciprinidi, i Puntius titteya depongono in acque aperte e non presentano alcuna cura parentale. Quando allevati in buone condizioni si riproducono spesso spontaneamente anche in acquario di comunità, dove è possibile che compaiano avannotti vari senza bisogno di alcun intervento. Tuttavia, se si vuole massimizzare il numero di avannotti che diventano adulti, è necessario un approccio più controllato. Dovrebbe essere allestito e riempito con acqua matura un acquario più piccolo di quello principale, dovrebbe essere illuminato molto poco e avere la base ricoperta da una sorta di rete con le maglie larghe abbastanza da lasciare passare le uova ma abbastanza strette da non farle poi raggiungere dagli adulti. Possono andare bene anche altre soluzioni, come uno strato di biglie di vetro. In alternativa, si può riempire gran parte dell'acquario con muschio di giava. o usare un mop da riproduzione.
L' acqua deve essere da leggermente acida a pH neutro, la temperatura sui 25-26°C. e un filtro a spugna o ad aeratore per fornire ossigenazione e movimento dell'acqua.
Quando gli adulti sono ben condizionati e le femmine appaiono piene di uova, devono poi essere introdotte una o due coppie, e la mattina seguente dovrebbe avvenire la deposizione delle uova. Un'alternativa è quella di far riprodurre i pesci in gruppo, inserendone una mezza dozzina di esemplari di ciascun sesso, anche se in questo caso è necessario un acquario più grande. In entrambi i casi gli adulti mangeranno tutte le uova che potranno, quindi devono essere rimossi il prima possibile dopo la deposizione.
Le uova schiudono in 24 - 48 e gli avannotti raggiungono il nuoto libero circa 24 ore più tardi. Devono essere alimentati con piccoli alimenti tipo infusori per i primi giorni, fino a che non diventano abbastanza grandi da accettare microworm, naupli di Artemia o cose del genere.
Taxa principali
Bella specie vivace, con i maschi particolarmente colorati, che ama avere spazio per nuotare e una certa corrente in vasca, ma soprattutto vivere in branco
Specie rara nel commercio d'acquario, ma molto popolare tra gli appassionati di specie autoctone in India.
Specie molto robusta, è un'ottima scelta per i principianti ed è tra i più diffusi piccoli ciprinidi in acquariofilia, anche per la bella livrea dei maschi in riproduzione.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
articolo sull'allevamento e sulla riproduzione dei titteya su Acquariofiliafacile.it
articolo di Paolo Bernardi sul sito del CIR con la sua esperienza di riproduzione dei Puntius (ex Barbus) titteya (mi raccomando, voi non usate vasche da riproduzione troppo piccole, i pesci comunque ne soffrono...)
articolo sulla riproduzione dei titteya sul blog de"L'Acquariofilo"
Edizione Inglese - di Randy Carey - Scritta da uno dei maggiori esperti di questi gruppi di pesci, questa guida completa presenta cinque importanti gruppi di pesci che abbracciano centinaia di specie e copre argomenti essenziali per gli acquariofili interessati ai tetra e ai barbus, come alimentazione, fabbisogni, specie, malattie e riproduzione. Foto a colori, barre laterali, grafici e riquadri dei suggerimenti illustrano i punti chiave e completano perfettamente il testo informativo.
Edizione Inglese - di Gary Elson, Oliver Lucanus, Michele Earle-Bridges. Guida sull'allevamento di questi colorati pesci tropicali eccezionalmente attivi e con un appetito altrettanto enorme. Le loro numerose varietà sono originarie dell'Asia meridionale e sud-orientale.
Collegamenti & Legenda
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Quando si pensa ad un acquario per un bambino, si pensa subito alla vaschetta con il pesce rosso... In questo articolo di INJAF vi verrà spiegato non solo che questo non va affatto bene, ma anche quali sono i pesci più adatti alle vasche piccole e ai bambini - tratto e tradotto da un articolo di Kirsty Wallace - INJAF
Racconto di un'esperienza di riproduzione dei barbi ciliegia, i Puntius titteya, coronata dalla scoperta di molti, minuscoli avannotti - tratto e tradotto da un articolo di Jacklyn McNaughton
Indicazioni per cercare di ricostruire idealmente in acquario un biotopo simile a quello che si ritrova in un fiume indo/birmano, con belle foto degli habitat acquatici naturali dell'India e del Myanmar - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler
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Splendidi Puntius titteya, chiamati Cherry barb, barbus ciliegia, per il colore rosso che assume la livrea dei maschi in riproduzione - Foto © Hristo Hristov
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