Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i Piranha, i Pygocentrus nattereri, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)

Esemplare peruviano adulto di Pygocentrus nattereri (Piranha) pienamente sviluppato (notare non i denti ma le dimensioni del pesce, venduto regolarmente come pesce d'acquario) -Foto © Harvey Barrison (Seriouslyfish.com)

Pro:

  • I piranha attraggono molte persone per la fama di famelici e feroci predatori, hanno un aspetto unico
  • Se tenuti in condizioni adeguate si riproducono abbastanza facilmente, i maschi sono ottimi genitori che curano le uova e gli avannotti nei primi giorni di vita...

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Contro:

  • In realtĂ  se non allevati in un acquario adatto diventano pesci timidissimi e paurosi che stanno sempre nascosti
  • arrivano in poco tempo ai 25-30 cm di lunghezza, devono vivere in branco, per cui ci vuole una vasca di minimo 300-400 litri perchĂ© la loro aggressivitĂ  non li porti a mangiarsi tra di loro.
  • Niente compagni di vasca, se non in vasche davvero grandi; le piante spesso hanno vita breve perchĂ© tendono a distruggerle; ultimamente ci sono in rete però anche esempi di grandi acquari allestiti con piante, in cui i piranha non danno problemi (la grandezza della vasca, come spesso accade, sembra essere il fattore determinante)
  • Possono dare problemi con l'alimentazione, anche se non è necessario nutrirli, come a volte si legge, con pesci rossi o guppy vivi
  • Sporcano tantissimo, per cui sono d'obbligo acquari grandi, filtri dalle dimensioni adeguate e cambi frequentissimi, se non si rischia di avere pericolosi sbalzi nei valori dell'acqua
  • Ci sono specie vegetariane che assomigliano molto ai Piranha, non è infrequente il caso di acquariofili che credono di avere in vasca dei ferocissimi carnivori, ed invece hanno degli innocui Colossoma pacu, specie onnivora che può raggiungere dimensioni a dir poco mostruose e totalmente ingestibile in acquari domestici.

"ACQUISTARE UN PIRANHA"

L’acquisto di un piranha non è assolutamente una decisione che si prende alla leggera o per colpo di fulmine. Innanzitutto non bisogna dimenticare la potenziale pericolosità di alcune specie come quelle del genere pygocentrus. A volte ci vuole un attimo per farsi ferire. I serrasalmus misurano inoltre dai 10 ai 65 cm: per potergli offrire delle buone condizioni dovrete quindi allestire un acquario molto grande, di almeno 400 litri. Avete risorse economiche, tempo e spazio necessario per un simile acquisto e per la sua installazione? Installazione che d’altra parte dovrete effettuare con un largo anticipo, in modo che l’acqua dell’acquario presenti dei parametri chimico fisici accettabili per i pesci. Non potrete quindi procurarvi la vasca lo stesso giorno in cui prendete i pesci, tanto più che le molte ore che trascorrerete ad installare questa grande vasca, i piranha la trascorreranno in cattive condizioni rischiando di morire per un abbassamento di temperatura o per mancanza di ossigeno .

Non dimenticate inoltre che questi pesci sono assai longevi e che dovrete occuparvene per diversi anni; sappiate anche che i piranha non amano digiunare e dovrete quindi trovare una soluzione per quando andrete in vacanza. L’ideale sarebbe contattare un altro acquariofilo che abbia la cortesia di passare a nutrire i vostri pesci ogni giorno od al massimo 2 volte a settimana. Infine, prima di acquistare uno o più piranha, dovrete interrogarvi sul perchè intendete farlo. Alcuni allevatori affermano che dopo il pesce rosso, il piranha è sicuramente il tipo di pesce più maltrattato e bistrattato dagli acquariofili. Infatti molte persone alla ricerca di sensazioni forti lo accolgono nell’ acquario attirati dalla loro reputazione di assassini sanguinari. Quando in seguito si rendono conto che il loro piranha non ha niente di mostruoso e che anzi si dimostrano piuttosto timidi, queste persone li lasciano morire o li gettano nel gabinetto. Per questo motivo, nel rispetto della natura, dovete scegliere di acquistare dei piranha per l’interesse che suscitano in voi e non per semplice curiosità.

Daniele Salerno (www.piranhaditalia.it)

Giovanissimo Pygocentrus nattereri (Piranha) di circa 4 cm di lunghezza, età e misure in cui è più facile trovarli in commercio (possono arrivare ai 35 cm) - Foto © Enrico Richter

Esemplare peruviano adulto di Pygocentrus nattereri (Piranha) pienamente sviluppato (notare non i denti ma le dimensioni del pesce, venduto regolarmente come pesce d'acquario) -Foto © Harvey Barrison (Seriouslyfish.com)

  • Specie che va allevata in gruppo
  • Specie aggressiva
  • Dimensioni minime della vasca per il loro allevamento: 400 litri
  • I Pygocentus nattereri in commercio provengono generalmente da allevamento, non così le specie simili o i congeneri, che provengono dalla cattura in natura. Chiedete al negoziante se i pesci che state per prendere sono d'allevamento o di cattura.

Esperienze di vita vissuta :-) tratte da it.hobby.acquari:

Una volta vidi un bellissimo acquario dedicato a questi pesci. In questo vi erano 4 piranha in 350 litri, molti rami (alcuni anche non attacati al fondo direttamente), un bel po' di piante piante gallegianti...e il bello era che i legni non erano (apposta) stati bolliti così il tannino da loro rialsciato scuriva in modo naturale l'acqua, cosa che i pesci in questione gardiscono un bel po'.Vi era un solo neon, e ti assicuro che l'aspetto del tutto era mooolto naturale, sembrava davvero uno spicchio di fiume sudamericano.

Io sono passato dal dolce al marino moltissimi anni fa proprio dopo una penosissima esperienza con i Serrasalmus nattereri. Un insuccesso senza dubbio dovuto alla mia colossale inesperienza dell'epoca (1983 o giù di lì) e ad un impianto assolutamente inadeguato.
Li tenevo in una vasca troppo piccola (100 lt o poco piĂą) e quegli "esseri" acquistati con una taglia di 3-4 cm crescevano a vista d'occhio. In breve tempo sono divenuti tre "brutti ceffi" di 20 -25 cm capaci solo di divorare carne e sporcare l'acqua in una maniera inimmaginabile. I miei disperati cambi d'acqua non erano mai sufficienti. Ho cercato inutilmente qualche grosso acquario a cui regalarli. E' finita che un bel giorno hanno smesso di accettare il fegato e il cuore che gli somministravo e (orrore degli orrori) hanno cominciato a divorarsi tra loro.

Bastava entrare nella stanza dove tenevo la vasca per vedere un ribollire frenetico d'acqua: erano i pesci che cercavano rifugo dietro le rocce, terrorizzati al solo avvicinarsi di un estraneo. Quando mettevo le mani dentro, poi, era un maremoto e per nascondersi rovesciavano metĂ  arredamento...
Intendiamoci, però: non sto dicendo che questo sia il vero comportamento dei Piranha. Sicuramente in natura le cose stanno molto ma molto diversamente. Però in una vasca piccola e stressati per le pessime condizioni, il loro comportamento era tutt'altro che aggressivo.

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi piĂą interessanti tratti da it.hobby.acquari

Beginner's Guide to Piranha Keeping

Beginner's Guide to Piranha Keeping

Dedicato a chi si cimenta per prima volta con il loro allevamento, spiega come identificare i piranha, scegliere il tipo giusto che si adatta alle proprie esigenze, consigli sull'alimentazione, requisiti dell'acquario e molto altro.

Amazonas - Piranhas

Piranhas: Sägesalmler in der Natur und im Aquarium

Il nome di questi pesci è associato a notizie sensazionali sulla loro pericolosità e aggressività, diffuse attraverso la letteratura di intrattenimento e i film d'avventura. Questo libro si propone di distinguere tra realtà e finzione. Si discute dei piranha nel loro habitat naturale, ma anche delle condizioni in cui i piranha possono essere curati adeguatamente e con successo in acquarioe forse anche riprodotti.

The Art of Rearing Piranhas

The Art of Rearing Piranhas: Piranha Care and Husbandry Practices

Guida completa e informativa che fornisce preziosi spunti sulla cura e l'alimentazione adeguate dei piranha. Scritto da acquariofili e allevatori di pesci esperti, questo libro offre ai lettori un patrimonio di conoscenze su come padroneggiare le abilitĂ  per allevare con successo i piranha.

Commenti

anonimo

DanieleRoma

Volevo sfatare un altro mito o se vogliamo correggere un "errore" ed una credenza comune che fa definire i piranha come pesci da branco (o banco come dicono alcuni).

Le diverse specie ittiche svolgono la maggior parte del loro ciclo vitale (riproduzione, alimentazione, ecc.) “solitari” od in gruppi. I gruppi possono avere diverse caratteristiche.
Abbiamo gruppi “non polarizzati”, dove la distanza tra gli individui , l’orientamento e la velocità è variabile; a volte gli individui sono lenti o fermi. In questo caso si parla di “aggregazione” o “sohal” ed è quello che avviene nelle varie specie di piranha (che quindi possono essere pesci gregari, ma non di branco in senso stretto della parola). In alcuni casi la distanza tra i vari componenti del branco tende virtualmente a zero e tutti gli individui del gruppo si stringono a formare una massa (detta “pod” o “ball”). Con il termine aggregazione si intende quando gli individui si riuniscono in risposta ad un comune stimolo esterno (attrazione per sorgente luminosa ad esempio).
Nei gruppi “polarizzati” tutti gli individui nuotano paralleli tra loro, mantenendo una distanza fissa e cambiando velocità e direzione all’unisono. In generale, i pesci del gruppo polarizzato si comportano come un grande, singolo organismo. Questi sono detti “branchi” o “school”.

Quello della formazione di branchi è un comportamento molto diffuso tra i pesci. A vari livelli tassonomici più di 10.000 specie di pesci formano branchi, almeno durante il corso di una certa parte della loro vita. Il branco è un insieme di individui senza una apparente differenziazione comportamentale tra i componenti, senza un capo, senza rapporti di sudditanza. Esso può essere formato da pochi fino a milioni di individui. Il branco si muove come un unico organismo più che come un insieme di organismi, cioè tutti i membri di un branco tendono a fare le stesse attività insieme. Il cambiamento di direzione all’interno del branco sembra essere un’azione concertata, istantanea da parte di tutti i membri, azione che può partire anche da individui ben all’interno del branco stesso.
In ogni specie, all’interno del branco, un pesce ha la sua distanza ed una sua angolatura preferenziale rispetto al suo più stretto vicino; la tendenza del pesce a mantenere una precisa distanza ed angolatura ottimale rende possibile la conservazione della struttura del branco, che è una complessa struttura tridimensionale. La vista ma soprattutto la linea laterale, permette il mantenimento della posizione all’interno del branco ed il relativo controllo della sua velocità.

Quali sono i vantaggi per le specie che vivono in branco od in gruppo? Per le specie “preda”, il branco aumenta la protezione dal predatore; il branco è infatti più vigile nell’avvertire la presenza di un predatore. Il branco è meno visibile in acqua; ogni singolo individuo ha, infatti, una certa probabilità di essere avvistato dal predatore, probabilità che può può essere visualizzata come una sfera intorno al pesce stesso.
Se tre pesci sono isolati l’uno dall’altro, la probabilità che un predatore ne scopra almeno uno è molto elevata. Ma se messi insieme a formare un branco, gli stessi tre pesci hanno una minore probabilità di esser visti in quanto la probabilità di essere avvistato di ognuno si sovrappone a quella degli altri, riducendo ad 1/3 la capacità del predatore di avvistarli. Inoltre la reazione di fuga del branco, con i pesci che fuggono, disperdendosi nelle varie direzioni, crea un “effetto confusione” che disorienta il predatore. In queste condizioni il predatore perde il suo obbiettivo e non sa più chi colpire.
Il branco poi è in grado di metter in atto tutta una serie di manovre evasive per sfuggire ad un attacco; può infatti aprirsi “a ventaglio” disorientando il predatore, “a fontana” e richiudersi compattandosi di nuovo alle spalle di esso, ecc.

Quali sono i vantaggi per le specie che cacciano in branco? Il branco aumenta l’efficienza nella ricerca del cibo: facilita la localizzazione della preda visto che un maggior numero di predatori ha una maggiore possibilità di individuare le prede e “comunicarlo” agli altri (soprattutto nei planctivori), il branco può circondare o manovrare un gruppo di prede (alcune specie di delfini spingono branchi di pesci verso l’acqua bassa per diminuire le loro possibilità di fuga), il branco è meno sensibile e disorientabile all’effetto “confusione”.
Anche la riproduzione può essere avvantaggiata dal comportamento del branco o dalla aggregazione. Branchi di animali di diverso sesso, nella giusta stagione, possono rilasciare i propri gameti in massa in modo da raggiungere un altissimo tasso di fertilizzazione.

Tutto questo però non riguarda i piranha, pronti a sbranarsi a vicenda alla prima occasione di invasione del territorio, per fame ecc ecc

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