Una specie che non appare quasi mai in commercio, ma che sarebbe un abitante ideale per molti acquari domestici.
Rasbora sarawakensis - Foto © Jerome Picard (Fishipedia)
4.5 cm SL
La specie Rasbora sarawakensis, i cui membri sono noti anche come blue line rasbora o Sarawak rasbora, è una specie di pesci d'acqua dolce con pinne raggiate del genere Rasbora, famiglia Cyprinidae, endemici dell'isola del Borneo.
Su Rasbora sarawakensis c'è scarsa documentazione nella letteratura acquariofilia, e sembra addirittura che non sia mai stata esportata per il commercio acquariofilo, anche se potrebbe essere arrivato in qualche acquario come 'infiltrato' nelle spedizioni di pesci selvatici che provengono dal Borneo meridionale o occidentale.
Questa sua scarsa commercializzazione non rende giustizia a questa specie, in quanto è un pesce piccolo, attraente e molto pacifico, che si adatterebbe a molti acquari domestici ed è apparentemente abbastanza comune in tutta la sua area naturale, senza i problemi di rischio di estinzione che hanno altre Rasbora nei loro habitat.
Rasbora sarawakensis raccolta nel fiume Sungai Sebat, nel Sarawak occidentale, Borneo - Foto © Choy Heng Wah (Seriouslyfish.com)
Rasbora sarawakensis raccolta nel fiume Sungai Sebat, nel Sarawak occidentale, Borneo - Foto © Choy Heng Wah (Seriouslyfish.com)
Nella sua opera "Fishes of the Cambodian Mekong" Rainboth caratterizzava i membri del genere Rasbora per: possesso di un primo raggio di pinna dorsale non ramificato e non spinoso; sette raggi dorsali molli; origine della pinna dorsale al centro del corpo; cinque raggi ramificati della pinna anale; una piccola bocca che non si estende sotto l'occhio; assenza di barbi.
Quello che era il genere Rasbora era da tempo riconosciuto come un lignaggio polifiletico, come notato anche da Kottelat (1999) tra gli altri, e nel 2010 i risultati di un'analisi filogenetica di Liao et al. hanno suggerito una serie di modifiche per migliorarne la tassonomia.
Gli autori hanno trovato che le specie del gruppo rasborinae rappresentano un raggruppamento monofiletico che si può dividere in sei clade ed hanno costituito quattro nuovi generi per contenere alcuni ex membri del genere Rasbora, al fine di preservare la monofilia dei gruppi esistenti.
- Il primo clade comprende il nuovo raggruppamento Kottelatia
- Il secondo comprende il nuovo raggruppamento Brevibora.
- Il terzo comprende Boraras, Horadandia, Rasboroides, e Trigonostigma, oltre ai nuovi generi Trigonopoma e Rasbosoma. Comunque i risultati per Boraras e Trigonostigma sotto certi aspetti sono stati inconcludenti, e sono consigliati ulteriori lavori per definire esattamente la loro posizione filogenetica.
- Il quarto clade comprende Rasbora semilineata, Rasbora borapetensis, Rasbora rubrodorsalis, ed una specie non descritta simile a Rasbora beauforti.
- Il quinto clade è composto da Rasbora daniconius, Rasbora hubbsi, Rasbora paucisqualis, Rasbora wilpita, Rasbora kobonensis, Rasbora ornata, Rasbora cf. daniconius.
- Il sesto clade è suddiviso in due raggruppamenti. Il primo contiene Rasbora einthovenii, Rasbora elegans, Rasbora cephalotaenia, mentre il secondo Rasbora lateristriata, Rasbora argyrotaenia, Rasbora volzii, Rasbora paviana, Rasbora rasbora, Rasbora caudimaculata, Rasbora trilineata. Dato che questo clade contiene Rasbora cephalotaenia, la specie tipo del genere Rasbora, i suoi membri mantengono il nome generico, così come i membri del quinto clade, perché non differiscono in misura sufficiente a giustificare l'erezione di un nuovo genere o generi.
Purtroppo molte specie non sono stati incluse in questa analisi, il che porta una grande confusione per quanto riguarda il corretto posizionamento delle altre 40 e più specie di Rasbora.
Poiché il genere era stato precedentemente suddiviso in vari "gruppi di specie" (gruppi di taxa strettamente correlati) risalenti a Brittan (1972, che li chiamava "complessi di specie") Liao et al. ha proposto la seguente disposizione pur rilevando che potrebbe essere soggetta a modifiche in futuro:
- Gruppo di specie Rasbora semilineata: Rasbora semilineata, Rasbora borapetensis, Rasbora rubrodorsalis.
- Gruppo di specie Rasbora trifasciata: Rasbora trifasciata, Rasbora amplistriga, Rasbora bankanensis, Rasbora dies, Rasbora ennealepis, Rasbora hubbsi, Rasbora johannae, Rasbora meinkeni, Rasbora paucisqualis, Rasbora rutteni, Rasbora sarawakensis, Rasbora taytayensis, Rasbora tobana, Rasbora tuberculata.
- Gruppo di specie Rasbora daniconius: Rasbora daniconius, Rasbora caverii, Rasbora kobonensis, Rasbora labiosa, Rasbora ornata, Rasbora wilpita.
- Gruppo di specie Rasbora einthovenii: Rasbora einthovenii, Rasbora cephalotaenia, Rasbora elegans, Rasbora jacobsoni, Rasbora kalochroma, Rasbora kottelati, Rasbora nematotaenia, Rasbora tubbi.
- Gruppo di specie Rasbora argyrotaenia: Rasbora argyrotaenia, Rasbora aprotaenia, Rasbora aurotaenia, Rasbora baliensis, Rasbora borneensis, Rasbora bunguranensis, Rasbora dusonensis, Rasbora evereti, Rasbora hobelmani, Rasbora hossi, Rasbora lateristriata, Rasbora laticlavia, Rasbora leptosoma, Rasbora philippina, Rasbora septentrionalis, Rasbora spilotaenia, Rasbora steineri, Rasbora tawarensis, Rasbora tornieri, Rasbora volzii.
- Gruppo di specie Rasbora sumatrana: Rasbora sumatrana, Rasbora atridorsalis, Rasbora calliura, Rasbora caudimaculata, Rasbora dorsinotata, Rasbora notura, Rasbora paviana, Rasbora rasbora, Rasbora subtilis, Rasbora trilineata, Rasbora vulgaris.
- Non classificati: Rasbora beauforti, Rasbora chrysotaenia, Rasbora gerlachi (validità in questione), Rasbora kalbarensis, Rasbora reticulata, Rasbora vulcanus (possibilmente membri di un genere diverso, senza nome) e Rasbora zanzibarensis (identità in questione ).
Poco dopo è stata pubblicato un altro articolo sulla sistematica della sottofamiglia Danioninae (Tang et al. 2010), i cui risultati differivano in modo significativo dal precedente. Tra le differenze più sostanziali, i quattro nuovi generi istituiti da Liao et al., più Boraras e Trigonostigma, sono stati messi in sinonimia con Rasbora sulla base di una conoscenza incompleta delle relazioni all'interno del gruppo, un approccio definito 'più conservatore'.
Anche se nessuna delle due conclusioni può essere considerata valida al 100%, il sistema di Liao et al. è il più seguito, anche da SeriouslyFish.com, in attesa di studi futuri, se non altro perché si preferisce mantenere i generi ormai familiari Boraras e Trigonostigma. Inoltre, le specie descritte dopo il 2010 non sono incluse nell'elenco precedente.
- Specie che deve vivere in branco
- Specie non riprodotta in cattività per il commercio acquariofilo, gli esemplari in vendita provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Sarawak, Malesia e Indonesia.
Rasbora sarawakensis è endemica dell'isola del Borneo. Sebbene il nome possa suggerire il contrario, non si trova solo nello stato del Sarawak (Malesia), ma si estende anche nella vicina provincia del Kalimantan occidentale / Kalimantan Barat (Indonesia). È stata registrata da numerosi sistemi fluviali tra cui il Batang Kayan e il Sungai Sarawak nel Sarawak e il Mempawah e il Melawi nel Kalimantan Barat.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Rasbora sarawakensis: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce, clima tropicale.
Rasbora sarawakensis abita principalmente torrenti forestali che si muovono lentamente con una fitta vegetazione marginale. Sono spesso ombreggiati dalla fitta chioma della foresta pluviale sovrastante. Il substrato è spesso composto da uno spesso strato di limo disseminato di rami di alberi caduti e lettiera di foglie e l'acqua è abbastanza limpida ma di colore leggermente marrone a causa dei tannini rilasciati dalla materia organica in decomposizione.
In una località tipica del Sarawak, le specie simpatriche includevano Rasbora borapetensis, Puntius kuchingensis, Puntius sealei, Hemirhamphodon pogonognathus, Betta taeniata e una specie non identificata di Nemacheilus.
Batang Seterap, un fiume d'acqua nera a Sarawak in Borneo, Malesia, habitat di Rasbora sarawakensis e Channa lucius - Foto © Michael Lo (Diario di un Viaggio in Borneo)
Rasbora sarawakensis è stata raccolta nelle sorgenti del fiume Sungai Sarawak in Borneo - Foto © Michael Lo
Questo fiume d'acqua chiara nel bacino del fiume Batang Kayan, nel Sarawak occidentale, è un habitat naturale di Rasbora sarawakensis - Foto © Michael Lo
Dimensioni minime dell'acquario: 60x35x35h cm per un gruppo di almeno 8-10 esemplari.
La scelta dell'allestimento non è critica come la qualità dell'acqua, sebbene Rasbora sarawakensis abbia un aspetto particolarmente efficace in una vasca ben piantumata con un substrato scuro. Per vederla al meglio può costituire un progetto interessante anche un allestimento in stile biotopo. Un substrato morbido e sabbioso è probabilmente la scelta migliore, a cui possono essere aggiunte alcune radici e rami di legno, posti in modo tale da formare molti punti ombreggiati. Se non si riesce a trovare legni della forma desiderata, si possono usare tranquillamente pezzi di rami di faggio o di quercia comune, completamente essiccato e privato della corteccia.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Rasbora sarawakensis sta meglio con un'illuminazione abbastanza scarsa. Si possono utilizzare alcune piante asiatiche che possono sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum pteropus, Taxiphyllum barbieri o qualche Cryptocoryne. Anche qualche cespuglio di vegetazione galleggiante sarebbe davvero utile per schermare la luce che entra nella vasca.
Non va mai inserita in acquari biologicamente immaturi, in quanto può essere suscettibile alle oscillazioni nella chimica dell'acqua; bisogna assicurarsi che l'acquario sia ben coperto, poiché come la maggior parte delle Rasbora è un'esperta saltatrice.
Comportamento e compatibilità: Rasbora sarawakensis costituisce un'aggiunta ideale in un pacifico acquario di comunità di specie del sud-est asiatico o indiane, come altre Rasbora di dimensioni simili, Puntius, botia, cobitidi e gourami del genere Trichogaster. In un allestimento biotopo si può provare a farla convivere insieme ad altre specie del Borneo; ci sono molte scelte adatte ma alcuni degli esempi più comunemente esportati includono Rasbora borapetensis, Rasbora einthovenii, Trichogaster trichopterus, Pangio semicincta.
È una specie che forma banchi per natura e dovrebbe essere tenuta in un gruppo di almeno 8-10 esemplari. Allevarle in numeri decenti non solo renderà i pesci meno nervosi, ma si tradurrà in una visualizzazione più efficace e dall'aspetto naturale. I maschi mostreranno anche i loro colori migliori mentre competono tra loro per l'attenzione delle femmine.
22 - 26°C
Durezza: 2 – 12°H
Probabilmente in natura si nutre principalmente di invertebrati sia acquatici che terrestri, come gli altri membri del genere.
In acquario accetta in genere senza problemi il mangime secco di dimensioni adeguate ma non va alimentato esclusivamente con questo. Pasti giornalieri di piccolo cibo vivo e congelato come Daphnia, Artemia e simili produrranno la migliore colorazione e incoraggeranno il pesce a entrare in condizioni di riproduzione.
Le femmine sessualmente mature hanno la pancia notevolmente più rotonda e spesso un po' più grandi dei maschi.
Maschio di Rasbora sarawakensis - Foto © Frank M. Greco (Wikimedia)
Femmina di Rasbora sarawakensis - Foto © Frank M. Greco (Wikimedia)
Non ci sono resoconti di riproduzioni avvenute in acquario di Rasbora sarawakensis, ma sicuramente è possibile. Come molti piccoli ciprinidi, Rasbora sarawakensis si riproduce di continuo e sparge le uova in acqua senza mostrare cure parentali. Vale a dire che quando i pesci sono in buone condizioni deporranno le uova spesso e in un acquario maturo e fittamente piantumato è possibile che un piccolo numero di avannotti possa iniziare a comparire senza l'intervento dell'acquariofilo.
Tuttavia, se si desidera aumentare il numero degli avannotti, è necessario un approccio leggermente più controllato. Il gruppo di adulti può ancora essere condizionato insieme, ma dovrebbero essere allestiti uno o più contenitori lunghi, poco profondi, diciamo 75x30x30cm e riempiti per metà con acqua. Dovrebbero essere molto poco illuminati e con base coperta con molti ciuffi di piante a foglie fini, come Taxiphyllum. o in alternativa con una sorta di rete con le maglie abbastanza grandi da lasciare passare le uova, ma abbastanza piccole in modo che gli adulti non possano raggiungerle. Può essere utilizzata e funziona molto bene anche la stuoia di plastica tipo "erba" ampiamente disponibile. L'acqua dovrebbe avere un pH da leggermente acido a neutro con una temperatura verso i 26°C. Inizialmente può essere aggiunto un piccolo filtro posizionato in modo che il flusso sia diretto lungo l'intera lunghezza del serbatoio.
Quando i pesci adulti sono ben condizionati e le femmine appaiono piene di uova, si possono introdurre una o due coppie in ogni contenitore. La deposizione delle uova può essere avviata aggiungendo piccole quantità di acqua fresca ogni poche ore in modo tale che l'acquario venga gradualmente riempito e alimentando con piccole quantità di cibo vivo e congelato. Di solito si verificano diversi eventi di deposizione delle uova prima che una femmina le deponga tutte, con 5-12 uova deposte ogni volta, per un totale che va da 30 a 50 uova.
Gli adulti mangiano le uova se gliene viene data la possibilità, per cui è meglio rimuoverli dopo un paio di giorni, a quel punto il filtro dovrebbe essere sostituito con un filtro a spugna già maturo, per evitare che gli avannotti vengano risucchiati nel meccanismo. L'incubazione dipende in una certa misura dalla temperatura, ma di solito richiede tra le 18 e le 48 ore con gli avannotti che nuotano liberamente da 24 a 48 ore dopo.
Il cibo iniziale dovrebbe essere costituto da parameci o simili, per introdurre naupli di artemia e/o microworm una volta che gli avannotti sono abbastanza grandi da accettarli.
Taxa principali
Rara da trovare in commercio, la sua identità di specie è ancora da definire
Sono le Rasbora più facili da trovare in commercio, formano gruppi compatti dalla lucentezza metallica
E' una tra le specie di Rasbora più comuni in Sri Lanka e nell'India meridionale
E' facile da trovare in commercio, ed è un bel pesce adatto acquari di comunità medio-grandi
Non è molto diffusa nel commercio acquariofilo, ma forma bellissimi branchi negli acquari medio-grandi
Una specie che non appare quasi mai in commercio, ma che sarebbe un abitante ideale per molti acquari domestici.
Specie tranquilla e pacifica, non facile da trovare ma adatta agli acquari di comunità medio-grandi
E' una specie bella, robusta e adattabile, ma diventa abbastanza grande ed è molto attiva
Piccola specie abbastanza adattabile, che deve il suo nome alla splendida colorazione rossa che assume quando è in riproduzione
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
la pagina sulla wikipedia inglese
Informazioni e belle foto su Aquariumglaser.de
Edizione Inglese - di Martin R. Brittan
Edizione italiana - di R. Ciardi - Neon e cardinali, hiphessobrycon, danio,brachydanio, rasbora, botia, hemigrammus, piranha
Edizione Inglese - di Kyler Nicholas - Una guida passo passo per allevare i pesci arlecchino, indipendentemente dal vostro livello di esperienza. La loro storia naturale, l'habitat, il comportamento e le cure finali
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