Ibridi creati in laboratorio appositamente per l'allevamento in acquario, ma che nonostante questo non sono adatti alla vita nei comuni acquari domestici, per dimensioni e carattere.
Il ciclide pappagallo Red Parrot o Blood Parrot da adulto può superare i 25 cm di lunghezza - Foto © Hristo Hristov
Un giovane ciclide pappagallo, Red Parrot: da adulto può superare i 25 cm di lunghezza - Foto © Jay Koolpix (Flickr.com)
10 - 15 anni
25 cm SL
I ciclidi pappagallo, chiamati in inglese Red Parrot o Blood Parrot, o semplicemente Parrot cichlid, sono chiamati così per la forma del loro muso, che ricorda appunto il becco di un pappagallo. La cosa che mi colpisce di più tra chi li compra, è che sono pochissimi quelli che li comprano consapevolmente, sapendo quali sono le loro caratteristiche ed esigenze. E' molto più facile comprarli per il loro muso simpatico, lo sguardo intelligente e la colorazione molto appariscente... ed infatti sono stati creati proprio a questo scopo!
Infatti in natura il Red Parrot non esiste, ed è per questo che si chiama così e non con un nome di specie come gli altri pesci. E' stato infatti "inventato" tra il 1989 e il 1990 da alcuni allevatori e biologi cinesi e di Taiwan, che pubblicarono un articolo sulla stampa specializzata informando il mondo accademico della nascita di questa loro "creatura", ottenuta in laboratorio, si dice tramite incroci tra Amphilophus citrinellus e Paraneetroplus synspilus, a cui probabilmente va aggiunto Heros severus e altre specie.
Anche Wikipedia nella pagina dedicata a questo pesce esordisce con questo incipit:
"Il ciclide pappagallo (in inglese parrot cichlid o red parrot) è un ibrido di alcune specie di ciclidi, riprodotto e selezionato in laboratori orientali appositamente per l'allevamento in acquario".
Red Parrot adulto (notare le dimensioni in confronto alla mano del proprietario)
Quello che mi rende perplessa è che, se dovevano creare un pesce appositamente adatto alla vita in acquario, potevano pensare che l'enorme maggioranza degli acquari domestici supera a stento i 100 litri, e crearlo un po' più piccolo...
Infatti i pesci "creati per la vita in acquario" arrivano ad una lunghezza di 20-25 cm, e sono per giunta belli massicci e cicciotti, per cui per il loro allevamento ci vuole una vasca di almeno 250-300 litri, con apparato filtrante preferibilmente sovradimensionato, perché mangiano molto e sporcano ancora di più.
Inoltre sono molto territoriali, il che a volte li può rendere molto aggressivi, e data la mole se vengono messi insieme a pesci molto più piccoli, come neon e simili, tendono a mangiarseli. Il modo migliore di allevarli è di tenere un gruppetto in una vasca molto grande, e non inserire altri esemplari in seguito, perché verrebbero trattati da estranei e da invasori del territorio altrui.
Essendo ibridi di specie diverse, in genere sono completamente sterili, per cui in vasca non si può ottenerne la riproduzione, che è la cosa più bella da osservare nei ciclidi.
Detto questo, rimangono ciclidi affascinati, molto espressivi, che riconoscono il loro padrone e si possono 'addomesticare', dando loro da mangiare a mano o accarezzandoli dolcemente, cosa che apprezzano molto.
Per quanto riguarda le loro necessità, oltre ad un acquario grande hanno bisogno di molti ripari e barriere visive, costituiti da cespugli di piante alte, legni, radici, perchè specialmente da piccoli e appena inseriti in acquario sono molto timidi e ci mettono un po' ad ambientarsi, all'inizio ogni movimento esterno alla vasca li spaventa e li fa correre nel proprio nascondiglio. Solo dopo parecchi giorni (a volte anche settimane) si abituano e ritornano a mangiare con il solito appetito da idrovora. Mi raccomando, non fate l'errore di togliere i nascondigli pensando che così non andranno più a nascondersi: senza riparo saranno ancora più timidi e diffidenti, soltanto con tantissimi ripari si sentiranno abbastanza tranquilli da restare allo scoperto!
In genere non hanno problemi riguardo i valori dell'acqua, sono molto adattabili, le condizioni ideali sono pH intorno a 7.0 - 8.0 e temperatura sui 25 - 29°C, temperature più basse (sotto i 24°C) li rendono poco attivi e più pallidi nella colorazione.
E' meglio non mettere come compagni di vasca pesci troppo piccoli, perchè i Red Parrot una volta adulti li considereranno cibo vivo, si possono affiancare a specie della stessa stazza, ma solo in acquari molto grandi, in genere si preferisce allevarli in vasca monospecifica.
Per il resto, sono pesci simpatici e che "interagiscono" con il loro allevatore e con quello che succede al di là del vetro della vasca, quindi se da una parte non bisogna incentivare il commercio di specie frutto di incroci e selezioni, dall'altro lato per me è meglio comprare un parrot nato per l'allevamento in acquario piuttosto che strappare pesci dal loro habitat naturale, come i vari cobitidi o loricaridi, per farli morire di stenti nella propria vasca per non conoscerne le basilari esigenze.
In genere consiglio sempre di non acquistare pesci non "naturali", e questo vale non solo per gli ibridi o incroci come i Red Parrot, ma anche per le selezioni spinte che modificano pinne, corpo, colore, come i Carassius testa di leone, occhi a bolla, e tutte le loro varietà artefatte, come gli scalari koi o quelli "pinne a velo", i molly "baloon", i ram "gold", e via discorrendo.
Le specie naturali per me sono sempre le più belle e le più interessanti, anche perché spesso i pesci selezionati e incrociati sono più deboli o a volte solo più delicati di quelli normali, e/o a volte possono avere comportamenti incomprensibili, legati a chissà quale "ricordo" ancestrale...
Nonostante questo non ritengo di dover gridare allo scandalo se qualcuno li compra, il problema è che come al solito si vanno a comprare pesci senza informarsi, senza conoscere le loro esigenze, senza sapere quanto diventano grandi da adulti, senza sapere se sono d'allevamento o di cattura, senza sapere nemmeno se sono naturali o incroci di incroci, o se sono colorati artificialmente... ci si fida come al solito del negoziante (ma di quali altri negozianti vi fidate così tanto come di quello del negozio d'acquari???).
Un'altra cosa che bisognerebbe sapere prima di comprarli, oltre al fatto che sono ibridi, è di fare attenzione al fatto che spesso sono anche colorati artificialmente. Non basta che grazie ad incroci e a mangimi specifici abbiano già delle colorazioni sgargianti, dal rosso, al giallo, all'arancio, ma vengono colorati artificialmente per dar loro colori ancora più vistosi e innaturali (viola, blu, verde, lilla) o addirittura "disegnati" con motivi più strani, tramite iniezioni sottocutanee o tramite laser, metodi entrambi dolorosi per i pesci, che li stressano talvolta fino a morirne, e soprattutto che li indeboliscono e li espongono a malattie che possono diventare mortali.
Red parrot 'Jelly Bean' colorati artificialmente
Red parrot 'Jelly Bean' colorati artificialmente
Red parrot colorati artificialmente con scritte beneaugurali. La colorazione è ottenuta tramite iniezioni di colorante sottocutanee molto dolorose
- Specie che diventa grande: fino a 25 cm
- Specie che ha bisogno di acquari di almeno 250-300 litri con filtrazione sovradimensionata
- Specie che non esiste in natura, è ottenuta tramite incroci e quindi sterile.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Red Parrot
Essendo ottenuti tramite incroci i Red Parrot sono sterili, tranne in rarissime eccezioni.
Riferimenti & Link
le domande più frequenti sui ciclidi pappagallo in un articolo in inglese su Practical Fishkeeping
resoconto di una deposizione con molte belle foto, le uova comunque non si sono schiuse, essendo i due esemplari sterili in quanto ibridi.
articolo sul sito del Club Ittiologico Romano che spiega bene perchè è meglio non comprare e produrre gli ibridi
la pagina sui Red Parrot nella wikipedia italiana
sito inglese dedicato all'allevamento dei red Parrot
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Un elenco dei pesci che più spesso vengono riportati al negozio dove li si è comprati, stilato in base a molte interviste fatte proprio ai negozianti da Jeremy Gay.
Elenco di pesci considerati e comprati abitualmente per l'acquario di comunità e che invece sarebbe molto meglio per loro ma anche per noi, allevare in una vasca dedicata e pensata per loro
Purtroppo la barbarie di colorare artificialmente i pesci si è estesa anche a specie già di per sé colorate e belle, ma che evidentemente vendono di più con una mano di colore fluorescente.
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i Red Parrot, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
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