Piccolo e pacifico ciprinide europeo d'acqua fredda/temperata. Come tutti i 'bitterling' ha una particolare e distintiva tecnica riproduttiva che ne costituisce l'elemento di maggior interesse, anche se non è facile da riprodurre in acquario.

Maschio del bitterling europeo Rhodeus amarus; l'aspetto scuro è causato da un'espansione dei melanofori in risposta al fondo scuro della vasca dei pesci - Foto © Viridiflavus (Wikimedia)

Femmina del bitterling europeo Rhodeus amarus; l'aspetto scuro è causato da un'espansione dei melanofori in risposta al fondo scuro della vasca dei pesci - Foto © Viridiflavus (Wikimedia)

Autore
(Bloch, 1782)
Nome comune
European bitterling, Rodeo amaro
Aspettativa di vita
1 - 5 anni
Dimensioni massime in natura

11.2 cm TL

Dimensioni massime in acquario

5.5 cm lunghezza comune

Descrizione

Il 'Bitterling' dell'Europa centrale, Rhodeus amarus, è un piccolo cipriniforme della famiglia Acheilognathidae, che raggiunge una lunghezza totale di 6-8 cm. E' famoso perché depone le uova nelle branchie di cozze viventi, per cui è un vero e proprio parassita delle cozze di acqua dolce. Il comportamento che accompagna questa strategia di riproduzione parassita è estremamente interessante e rende il Bitterling un abitante ideale per l'acquario d'acqua fredda o il laghetto.

Il nome comune del pesce (rodeo amaro), quello scientifico (Rhodeus amarus) e i nomi stranieri come ad esempio bitterling in inglese, suggeriscono il sapore che ha questo pesce al palato: per questo motivo non ha alcun valore commerciale se non per essere utilizzato come esca o per essere tenuto in acquario.

Ci sono circa 40 specie diverse di Rhodeus, tutti provenienti dall'Asia, e tutti mostrano lo stesso comportamento riproduttivo. Ed infatti il ​​Bitterling europeo non è una specie nativa, ma una specie invasiva. I primi Rhodeus apparvero intorno agli anni 1150 e 1560 in Europa centrale, insieme alla carpa comune (Cyprinus carpio) e sono sopravvissuti insieme a loro nei laghi artificiali dove venivano allevate. Negli anni tra il 1960 e il 1980 la popolazione dei Bitterling in Europa centrale è diminuita drasticamente. Si pensava fosse dovuto all'inquinamento ambientale, ma recenti studi rivelano che è molto più probabile che sia dovuto ai mesi primaverili molto freddi durante quel periodo. Quindi non è solo inutile, ma in effetti anche dannoso proteggere il Bitterling negli ambienti naturali. Rimane comunque un pesce d'acquario d'acqua fredda perfetto e adatto ai laghetti in giardino!

Originariamente la specie era stata descritta come Cyprinus amarus da Bloch, e solo successivamente è stata inserita nel nuovo genere Rhodeus. Il vecchio nome Cyprinus amarus va quindi considerato un sinonimo non più valido, anche se viene spesso ancora utilizzato nella letteratura.
Nel corso di studi successivi è emersa l'assoluta affinità morfologica, comportamentale e riproduttiva esistente tra Rhodeus amarus ed altre due specie del genere, ovvero Rhodeus sericeus e Rhodeus sinensis: le tre specie di fatto sono identiche, differendo solo nell'esame del DNA. Questo, a seconda degli studiosi, è stato interpretato o come l'esistenza di tre sottospecie dell'unica specie Rhodeus sericeus, la cui classificazione corretta sarebbe Rhodeus sericeus sericeus, Rhodeus sericeus amarus e Rhodeus sericeus sinensis, o come l'esistenza di tre sottospecie dell'unica specie Rhodeus amarus, la cui classificazione corretta sarebbe quindi Rhodeus amarus meridionalis e Rhodeus amarus sinensis.
Come al solito la situazione è molto confusa e senza accordo tra i vari studiosi, in attesa di studi più approfonditi e di un'eventuale riclassificazione che raccolga consensi unanimi, il nome corretto rimane Rhodeus amarus (Bloch, 1782).

Riporto qui le considerazioni di Andrea Perotti nella sua scheda su questi pesci su Aquaexperience.it, mi associo in pieno e non saprei come scriverlo meglio:

Ci tengo a spendere alcune parole su un tema molto delicato sul quale vale la pena focalizzare la nostra attenzione.
Rhodeus amarus è un pesce molto robusto, in grado di adattarsi e sopravvivere nelle condizioni più disparate, tollera un range di temperatura notevole e grazie alla sua particolare tecnica di riproduzione ha una tasso di schiusa delle uova e di sopravvivenza delle larve prossimi al 100%. Si nutre delle uova degli altri pesci, solitamente deposte in acqua aperta o tra la vegetazione senza alcuna protezione e cura parentale da parte dei genitori e quindi facilmente predabili. Le carni di Rhodeus amarus hanno un sapore estremamente sgradevole (se tra le oltre 35000 specie censite il nome amarus = amaro è stato abbinato proprio a questa specie un motivo ci sarà...), elemento questo che ne azzera l'interesse umano (sia per il settore nutrizionale sia per il settore della pesca sportiva) e che fa da deterrente per la quasi totalità dei predatori presenti in natura che lo abbiano già assaggiato almeno una volta.

Provando a fare la somma di tutti questi elementi si evince che si tratta di una specie che se incautamente liberata in natura può in breve tempo distruggere completamente i delicati equilibri biologici e faunistici presenti in una qualsiasi nicchia ecologica.
Nei fiumi e nei laghi che sono stati negli ultimi decenni colonizzati da Rhodeus amarus le specie indigene scomparse, o per lo meno pesantemente ridimensionate, ormai non si contano più.

Non rilasciate mai in natura questo pesce (idem per gli altri pesci d'acquario, sia chiaro!), se dovete per vostre motivazioni liberarvene rivolgetevi ai negozi di pesci d'acquario, agli allevatori, ai parchi faunistici, ai siti di settore che includano delle sezioni mercatino e/o di scambio pesci... ma assolutamente non rilasciatelo in natura!

Andrea Perotti

Distribuzione

Europa: Europa centrale e orientale e Asia Minore settentrionale. Abbondante e in espansione nella maggior parte della sua distribuzione, ma a livello locale minacciato dall'inquinamento delle acque.

La specie Rhodeus amarus è distribuita ne bacini del Mar Baltico settentrionale e meridionale, del Mar Nero, del Mar Caspio occidentale e meridionale e del Mar Egeo (a sud del bacino del Pinios); bacino del Mediterraneo, solo nel Rodano settentrionale (Francia) e nei bacini del Drin (Albania, Montenegro, Macedonia). Invasivo in Francia nel Rodano meridionale e a ovest della Senna, nella Russia meridionale nei bacini del Don e del Kuban. Introdotto in Gran Bretagna e Italia settentrionale. Assente nel fiume Ural, in Danimarca, Scandinavia, penisola iberica e appenninica, nella maggior parte del bacino adriatico e del bacino del Mar Nero a sud del bacino del Kuban.

IUCN Red List - LEAST CONCERN

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)

  • European Bitterling: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
  • La specie Rhodeus amarus è abbondante e in espansione nella maggior parte del suo areale. Localmente minacciata dall'inquinamento delle acque, dalla disboscamento e dall'immissione di pesci predatori.
Habitat

Ambiente: bentopelagico, acqua dolce, clima temperato

Rhodeus amarus si trova più abbondantemente in acque calme o dalla lenta corrente con fitta vegetazione acquatica e fondo di sabbia o limo, come stagni di pianura, canali, fiumi lenti, stagni e lanche,dove sono presenti cozze. Trovato in genere tra le piante in acque poco profonde.
Si riproduce per la prima volta a un anno e a circa 30-35 mm di lunghezza SL. Vive eccezionalmente fino a cinque anni, ma la maggior parte degli individui non sopravvive all'anno della prima riproduzione e le dimensioni delle popolazioni variano notevolmente nel corso degli anni. Si riproduce tra aprile e agosto.

Localmente la specie è minacciata dall'inquinamento delle acque, dalla disboscamento e dall'immissione di pesci predatori.

Deposizione dei bitteling Rhodeus amarus in un laghetto - Video © Fernand Schroeder

Temperatura in natura
04 - 28°C
Valore pH in natura
6,0 - 7,5
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 70x40x40h cm per un gruppo di esemplari.
Per riprodursi Rhodeus amarus ha bisogno delle cozze: la specie è indifferente per il Bitterling, prende quello che trova. Bisogna essere consapevoli però del fatto che le cozze sono difficili da mantenere sul un lungo periodo in acquario, perché in genere non ci sono in acqua abbastanza particelle di alghe e infusori con cui le cozze possono sfamarsi. Ci sono diverse specie di cozze in commercio, ricordiamo che non sono assolutamente da rilasciare in natura. Si tratta di una regola generale: tutti gli animali e le piante che vengono venduti nei negozi e nei garden center sono allevati soprattutto nelle aziende agricole per il loro mantenimento in acquario e laghetto in giardino, e non vanno rilasciate nel nostro ambiente, dove se sopravvivono possono provocare gravi danni agli ecosistemi autoctoni, occupando nicchie ecologiche a scapito delle specie nostrane.

Temperatura in acquario
E' meglio non superare per troppo tempo i 22°C, e nel caso ossigenare abbondantemente l'acqua con aeratore e movimento dell'acqua.
Alimentazione

In natura si nutre principalmente di piante e vegetali; in misura minore di vermi, crostacei e larve di insetti.

Dimorfismo sessuale

Le femmine di rodeo posseggono un ovopositore lungo normalmente 2-3 mm, mentre nel periodo riproduttivo si sviluppa arrivando ai 6-8 cm, il doppio della lunghezza del corpo del pesce stesso, allo scopo di introdurre le uova nelle cozze del genere Unio o Anodonta.

Disegno raffigurante la riproduzione del rodeo amaro, Rhodeus amarus - Illustrazione © Emil Walter (Wikimedia)

Maschio di Bitterling europeo o rodeo comune, Rhodeus amarus, con l'ovodepositore molto evidente - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

Femmina di Bitterling europeo o rodeo comune, Rhodeus amarus, con l'ovodepositore molto evidente - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

Coppia di Bitterling europeo o rodeo comune, Rhodeus amarus, con l'ovodepositore molto evidente - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)

Riproduzione

I Rhodeus amarus o bitterling mostrano una insolita simbiosi nella deposizione delle uova, infatti come substrato di deposizione delle uova vengono utilizzati gli spazi interlamellari delle branchie interne ed esterne di cozze viventi della famiglia degli Unionidae. Durante il periodo riproduttivo le femmine sviluppano un lungo ovopositore (lungo circa 8 cm) che viene utilizzato per deporre le uova attraverso il sifone esalante dei mitili. I maschi poi si muovono in modo da rilasciare lo sperma nel sifone inalante delle cozze, per fecondare le uova, mentre difendono aggressivamente la zona e il bivalve contro gli altri maschi. Gli embrioni e gli avannotti appena nati possiedono caratteristiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali che permettono loro di rimanere nella cozza ospite fino a quando non raggiungono il nuoto libero, a circa 2-3 settimane dalla nascita, a temperature di circa 21°C, al termine del quale gli avannotti fuoriescono dall'orifizio del mollusco.
Il motivo di questa scelta risiede nel fatto che in caso di siccità i molluschi si spostano in acqua e che portando uova e larve dentro di sé le protegge dai predatori.

Le femmine adulte tendono a deporre le uova in più di una cozza nel corso di ogni stagione riproduttiva, e in un'unica cozza possono essere ospitate multiple covate di diverse femmine, e di una o più specie di bitterling.

Deposizione dei bitteling Rhodeus amarus in acquario - Video © Sunkyu Kong

Riferimenti & Link
Atlante di Aquarium

Atlante di Aquarium

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.

Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4

Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Dr. Axelrod's Mini-Atlas

Dr. Axelrod's Mini-Atlas of Freshwater Aquarium Fishes

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

Aquarium Atlas Photo Index

Aquarium Atlas: Photo Index v. 1-5

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

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