Racconto degli innumerevoli tentativi di portare al successo le riproduzioni di Scleromystax barbatus: a volte le cose non vanno bene, ma con costanza e tenacia si arriva sempre all'obiettivo.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"The Fifth Times the Charm – Breeding Scleromystax barbatus"
di Tom Wojtech
sul sito Aquarticles.com (non più online)
Coppia di Scleromystax barbatus, la femmina è quella in basso - Foto © Peter Maguire
Tom Wojtech in questo articolo ci parla di uno dei suoi gruppi di pesci preferiti, i pesci gatto corazzati nani: Corydoras, Aspidoras, Brochis e Scleromystax, e dei suoi tentativi di riproduzione di questi ultimi. Ha sempre avuto qualche varietà Callichthyidae nelle sue vasche, ma raramente ha cercato di indurle alla deposizione delle uova, poiché è già felice solo di poter godere di averli intorno. Questa è la storia di quello che è successo quando ci ha provato.
Gli Scleromystax barbatus erano comparsi nell'area di Milwaukee, dove abita Tom Wojtech, circa otto anni prima, e siccome non li aveva mai avuti, li desiderava ardentemente. Non erano economici ma avevano un prezzo abbastanza ragionevole, così ne ha portato a casa una mezza dozzina. Sono stati sistemati in una vasca matura e sono morti uno per uno nelle due settimane successive. Non c'erano segni di malattia; erano semplicemente morti.
Wojtech ha attribuito la perdita a problemi dovuti alle loro condizioni debilitate dall'importazione. Poche settimane dopo ne sono apparsi altri, e a questo punto ha fatto quello che raccomandava sempre di fare ma faceva di rado, qualche ricerca su alcuni dei suoi libri per saperne di più su di loro. Di seguito quanto ha imparato su questi pesci.
Gli Scleromystax barbatus sono noti per essere tra i più grandi membri della famiglia Callichthyidae, chiamati semplicemente 'cory', infatti possono arrivare a 12 cm di lunghezza. Sono anche tra i pochi cory con un dimorfismo sessuale evidente: i maschi sono più scuri con molte macchie nere sulla testa e sulla metà anteriore del corpo. Hanno anche una fila di setole lungo le "guance" sul bordo inferiore degli opercoli branchiali e pinne pettorali molto più lunghe, che possono essere viste fin dalla tenera età. Le femmine sembrano dei grandi Pepper cory, Corydoras paleatus.
Gli Scleromystax barbatus sono una forma costiera di cory e quelli in vendita all'epoca provenivano da due zone. La prima è un ambiente con acqua fresca vicino a Rio de Janeiro, dove a volte si verificano gelate durante l'inverno. La seconda è una regione più montuosa dove ci si potevano aspettare temperature più tropicali. Il gruppo originale di Tom Wojtech proveniva dalla costa, quindi probabilmente li aveva uccisi con il troppo calore.
Armato di queste informazioni ha investito in un secondo gruppo. Stavolta i pesci sono stati messi in un acquario più fresco, che girava a circa 23°C. Sono sopravvissuti e hanno prosperato, fino a quando il riscaldatore si è bloccato e la temperatura è salita a 32°C.
Dopo la seconda cocente delusione, il pensiero degli Scleromystax barbatus è stato messo nel dimenticatoio.
Anche altre due persone nel suo club acquariofilo si erano innamorate di questi pesci e se ne erano comprati un po'. Entrambi li avevano riprodotti e avevano potuto distribuire degli avannotti. Wojtech è riuscito a ottenerne un altro piccolo gruppo, ma gli sono morti anche quelli.
Un anno dopo si sono ripresentati degli Scleromystax barbatus nel suo negozio locale, ma nonostante la forte tentazione non li aveva presi, visti i precedenti insuccessi. Li aveva presi invece un suo amico acquariofilo, Dan Cram, che stava passando una fase 'cory', con cui stava avendo molto successo. Li ha fatti crescere e sono diventati gli Scleromystax barbatus più belli che Wojtech avesse mai visto, proprio come le foto, e lunghi almeno 10 cm. Erano stupendi ma non aveva spazio, quindi rimasero lì.
Circa due anni dopo, all'ennesimo arrivo di Scleromystax barbatus selvatici, Tom Wojtech non ha potuto resistere. Li ha presi e messi in una vasca da 280 litri dove ha tolto del tutto il riscaldatore. Questo acquario scendeva fino a 21°C durante l'inverno e arrivava solo a circa 23°C in estate. Era il migliore che aveva. C'era un grande filtro a spugna e acqua tenera, circa 80 ppm TDS. I pesci sono ancora in quella vasca.
Maschio adulto di Scleromystax barbatus - Foto © Peter Maguire
Prime uova di Scleromystax barbatus
Dopo circa un anno dall'introduzione degli Scleromystax barbatus in quella vasca, a maggio, Tom Wojtech ha notato una deposizione. Era ovviamente euforico. C'erano circa 35 uova.
Di solito con i Corydoras rimuoveva gli adulti e faceva schiudere le uova nella vasca in cui erano state deposte, ma in quel momento non aveva altro posto per gli adulti. Ricordando che molti allevatori di cory raschiano le uova dal vetro e le fanno schiudere in un contenitore separato, ha deciso di provare questo metodo. Le uova erano fresche e appiccicose, e le ha fatte rotolare via dal vetro della vasca con le dita, cercando di spostarle il più delicatamente possibile in un contenitore di plastica per l'incubazione. Tom non è noto per avere molta pazienza con compiti noiosi, quindi nell'articolo non è entrato nei dettagli su quanti tentativi e quanto tempo gli ci sono voluti per far entrare delle uova appiccicose nel piccolo bicchiere di plastica, ma ammette di essere contento che non ci fossero testimoni.
Nonostante l'eccessiva agitazione subita dalle uova, si sono schiuse tutte. Il gruppo di adulti si è riprodotto di nuovo e le uova sono state lasciate nella vasca, dove sono state tutte mangiate. Gli avannotti della covata salvata sono stati tenuti nel bicchiere di plastica per 3 giorni da quando si sono schiusi, quindi sono stati spostati in un 37 litri nudo con un filtro in spugna dopo altri 4 giorni. Purtroppo tutti gli avannotti sono morti.
Fortunatamente però il gruppo era in un ciclo riproduttivo, e hanno deposto di nuovo all'inizio di giugno. Questa volta sono state salvate 50 uova, che sono state messe in un grande contenitore di plastica con aeratore, dove Wojtech aveva deciso di tenerle più a lungo. Di nuovo, tutte le uova si sono schiuse. Gli avannotti sono stati tenuti nel contenitore per due settimane. Stavano mangiando e persino crescendo. Ogni giorno veniva cambiato circa il 50% della loro acqua con l'acqua della vasca dei genitori. A due settimane, sono stati spostati nel 37 litri nudo con il 50% dell'acqua dalla vasca dei genitori e circa il 10% di acqua fresca.
Sono morti circa la metà degli avannotti. Un successo parziale, ma rimaneva ancora un gruppo accettabile da far crescere, erano circa 25 avannotti. Sono stati bene fino alla fine di luglio ed erano lunghi quasi 2,5 cm. Nelle due settimane successive hanno iniziato a morire, uno dopo l'altro. Al momento della riunione di agosto del club acquariofilo, a Wojtech erano rimasti solo 4 avannotti.
Aspettando che si riproducessero di nuovo, una sera stava osservando il suo gruppo di adulti e li ha sorpresi mentre deponevano le uova. Non appena una femmina deponeva le uova sul vetro, un'altra femmina si avvicinava e le mangiava.
Finalmente, il giugno successivo, mentre Tom Wojtech stava dando da mangiare agli Scleromystax barbatus, ha notato sul vetro circa 30 uova. Era una deposizione piccola ed era stanco, quindi l'ha lasciata lì. Il giorno successivo dopo il lavoro, le uove erano ancora lì, quindi le ha prelevate. Se ne sono schiuse circa 20. Gli avannotti sono stati lasciati nel contenitore per una settimana, finché non hanno mangiato. Quindi sono stati trasferiti in un acquario da 7,7 litri riempito con acqua dall'acquario dei genitori.
E' stata fatta una concessione al consiglio di un amico acquariofilo, Kevin Korotev, ed è stata alzata la portata del filtro a spugna e aggiunto un altro aeratore per aumentare la corrente. E' stato anche messo nella vasca un piccolo ciuffo di muschio di Giava. Non ci sono stati problemi con il gruppo dopo la prima settimana e ne erano rimasti 13. Una settimana dopo ne sono morti quattro in un giorno, il timore di Wojtech era che finisse di nuovo come le altre volte. Ha fatto un cambio d'acqua e ha tenuto le dita incrociate. I 9 avannotti rimasti sono sopravvissuti e sono cresciuti, abbastanza da portarli ad una riunione del suo club per darli ad altri acquariofili.
Testo originale in inglese © Tom Wojtech
Per approfondire:
Riassunto in 8 punti di quello che è necessario fare per indurre i Corydoras a deporre e per far schiudere e far crescere gli avannotti. Sintetico ma chiaro :) - tratto e tradotto da un articolo di Robert Dwyer
I Corydoras eques sono una bella specie facile da allevare, un grande banco in un grande acquario offre uno spettacolo impressionante, e la loro riproduzione è una sfida - tratto e tradotto da un articolo di Graham Ramsay
Resoconto di una esperienza personale di riproduzione dei Corydoras aeneus, con foto passo passo della crescita dei piccoli - articolo di Giovanna Surace
Resoconto dell'esperienza di riproduzione dei Corydoras aeneus albini di Francesco Simoncelli, corredata da belle foto e soprattutto da due filmati da non perdere :-) - articolo di Francesco Simoncelli
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento dei Corydoras, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Come avviene la riproduzione in acquario dei Corydoras e come riuscire a far crescere gli avannotti
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
articolo sulla riproduzione in acquario di questa specie

Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.

Edizione tedesca di U. Glaser - Tutti i cory conosciuti sono presentati su 144 pagine con 650 fotografie a colori brillanti e un breve testo introduttivo. Oltre ai generi Aspidoras, Brochis, Corydoras, Callichthys Dianema, Hoplosternum, sono mostrate tutte le varianti, mutanti, ibridi, forme riproduttive e forme non descritte ("numeri C").

Colored Atlas of Miniature Catfish: Every Species of Corydoras, Brochis & Aspidoras
Edizione Inglese di Warren Burgess

Edizione Inglese di Sheila Hunt. PhD - Questa è una guida alla cura unica, approfondita e autorevole, scritta per gli amanti di queste bellissime specie. Con le varietà più popolari del pesce gatto Corydoras.
Taxa principali
In passato inclusa nel genere Corydoras, con i suoi quasi 10 cm di lunghezza è la più grande specie della sottofamiglia Corydoradinae
Commenti
Aggiungi un commento