Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere

Sinibotia reevesae

Descrizione

Il genere Sinibotia attualmente contiene sei specie, tutte native della Cina, più in almeno un caso del Laos. Tutte erano in precedenza considerate appartenenti al genere Botia.

Le due specie Sinibotia robusta e Sinibotia pulchra sono i membri del genere che si possono trovare più comunemente in commercio, e spesso sono importate in gruppi misti, presumibilmente perché si trovano negli stessi biotopi naturali e sono quindi catturate insieme.

Non sono state pubblicate molte informazioni su questo genere, ma Yang e Chen (1992) hanno dichiarato che può essere distinto dai generi correlati dalla seguente combinazione di caratteri: spina suborbitale robusta e biforcuta; parte superiore del cranio senza fontanella; possesso di tre paia di barbigli e un paio di 'pulsanti' mentali (lobi mentali arrotondati nel labbro inferiore); squame minute; guance senza squame; pinna dorsale più vicina alla base della pinna caudale che al muso; pinna caudale biforcuta; porzione anteriore della vescica natatoria solitamente racchiusa in una capsula parzialmente o completamente ossificata, parte posteriore della vescica natatoria non chiusa.

Qui sotto l'elenco delle specie attualmente comprese nel genere, con i link alle schede di Fishbase, da cui è tratta la tabella:

Nome Scientifico Nome Inglese Distribuzione Lunghezza Max (cm) Anno
Sinibotia longiventralis   Asia 10.6 SL 1992
Sinibotia pulchra   Asia 10 TL 1939
Sinibotia reevesae   Asia 9.5 SL 1944
Sinibotia robusta   Asia 18 TL 1939
Sinibotia superciliaris   Asia 16.4 TL 1892
Sinibotia zebra   Asia 14.3 SL 1939
  • Specie che vanno allevate in gruppo
  • Specie non riprodotte in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.

Sinibotia pulchra in acquario

Sinibotia robusta in acquario

La famiglia Botiidae è stata ampiamente considerata un gruppo geneticamente distinto da Nalbant (2002), essendo stata anche in passato già considerata una sottofamiglia (Botiinae) della famiglia Cobitidae. Nalbant ha anche spostato alcuni membri del genere Botia nel nuovo genere Yasuhikotakia, sulla base di un certo numero di caratteri morfologici.
Più tardi Kottelat (2004) ha fatto ulteriori modifiche alla tassonomia, creando il genere Chromobotia per separare Chromobotia macracanthus dai botia e confermando che le specie precedentemente comprese nel genere Hymenophysa dovevano invece essere spostate nel genere Syncrossus. La prima modifica è basata sul disegno della livrea più alcuni caratteri morfologici e la seconda sul fatto che Hymenophysa rappresenta non solo un errore di ortografia (l'ortografia originale di McClelland era Hymenphysa), ma è anche un sinonimo junior di Botia.
Più recentemente Kottelat (2012) ha descritto il genere Ambastaia per ospitare Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki, due ex membri sia del genere Botia che di Yasuhikotakia.

Come risultato di questi lavori, la famiglia Botiidae viene così suddivisa in due tribù entro cui Botia sembra essere l'antenato di base:

Tribù LeptobotiiniLeptobotia, Parabotia, Sinibotia.
Tribù BotiiniAmbastaia, Botia, Chromobotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.

Gli studi filogenetici di Tang et al. (2005) e Šlechtová et al. (2006) hanno ampiamente confermato che questo sistema è corretto, anche se quest'ultimo non è d'accordo con il posizionamento del genere Sinibotia, trovandolo più strettamente legato alla tribù Botiini. Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki risultano essere più strettamente legati sia a Sinibotia che a Syncrossus, rispetto a Yasuhikotakia, pur essendo all'epoca considerati membri di quest'ultimo genere. Šlechtová et al. ha proposto anche l'uso di nomi di sottofamiglia, con il seguente sistema:

Sottofamiglia Leptobotiinae - Leptobotia, Parabotia.
Sottofamiglia Botiinae - Botia, Chromobotia, SinibotiaSyncrossus, Yasuhikotakia.

All'interno di questi il genere Botia sembra essere il lignaggio basale, cioè il più antico, e in una più dettagliata analisi filogenetica Šlechtová et al. (2007) ha confermato la validità della famiglia Botiidae con generi sopra elencati come membri, piuttosto che essere raggruppati in sottofamiglie. Questo sistema, più recente e semplice, è quello che attualmente viene seguito da siti autorevoli, come Seriouslyfish.com.

Taxa principali

Insieme a Sinibotia robusta è il membro del genere Sinibotia che si trova più comunemente in commercio, e come la maggior parte dei congeneri ha un corpo sinuoso molto flessibile che lo rende molto interessante da osservare.

Dimensioni max: 10.0 cm TL
Aspettativa di vita: 8 - 10 anni
Botia robusta

Ex Botia robusta, proviene dalla Thailandia, dall'India e da una parte della Cina, ed ha una livrea molto simile a quella del Botia histrionica, con il quale viene spesso confuso.

Dimensioni max: 18.0 cm TL
Aspettativa di vita: 8 - 10 anni
Temperatura: 18 - 24°C
Riferimenti & Link
oaches Natural History and Aquarium Care

Loaches Natural History and Aquarium Care

Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.

Hobbyist Guide To Catfish And Loaches

Hobbyist Guide To Catfish And Loaches

Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.

Sharks and Loaches

Sharks and Loaches

Edizione Inglese di Braz Walker

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Per saperne di più...

Indicazioni sulle zone d'origine e consigli per l'allevamento della specie Sinibotia robusta (ex Botia robusta) - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir

Introduzione alle caratteristiche generali dell'ex genere Botia, a cui appartenevano, prima della revisione di Kottelat, più di 40 specie originarie dell'Indocina, con caratteristiche comuni - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir

Sinibotia robusta - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)

Sinibotia pulchra - Foto © Emma Turner (Loaches.com)

Sinibotia pulchra - Foto © Martin Thoene (Loaches.com)

Sinibotia robusta - Foto © Ken Childs (Loaches.com)

Sinibotia robusta - Foto © Richard Wildeman (Loaches.com)

Sinibotia robusta - Foto © Emma Turner (Loaches.com)