Il 'gourami cioccolato' ha una splendida livrea e comportamenti interessanti, ma non è facile da trovare in commercio e soprattutto non è facile da allevare in acquario, perché ha esigenze e richieste specifiche
Sphaerichthys osphromenoides - Foto © FreePetWallpapaer.com
6.0 cm TL
Il genere Sphaerichthys attualmente comprende quattro specie, di cui Sphaerichthys osphromenoides è di gran lunga quella più conosciuta in acquariofilia. Viene commercializzato come 'Chocolate gourami', Gourami cioccolato. E' facilmente distinguibile dai congeneri Sphaerichthys vaillanti e Sphaerichthys acrostoma dal momento che entrambi presentano una testa e un profilo del corpo notevolmente più allungati, dimorfismo sessuale invertito (le femmine sono più colorate e con la livrea più marcata dei maschi) e sono incubatori orali paterni.
La specie Sphaerichthys selatanensis è più simile, ed era originariamente stata descritta come una sottospecie da Vierke (1979), anche se alla fine del 1980 è stata considerata una specie a sé stante. Le due specie differiscono nel numero di raggi della pinna dorsale (9-10 in Sphaerichthys osphromenoides contro 7 in Sphaerichthys selatanensis), nel numero dei raggi della pinna anale (8 contro 7), e in più l'occhio in Sphaerichthys osphromenoides è relativamente più piccolo. Benchè il disegno della livrea sia paragonabile, Sphaerichthys selatanensis possiede una barra chiara supplementare orientata verticalmente su ogni fianco, con origine appena davanti alla pinna dorsale posteriore e che arriva fino alle pinne ventrali. In Sphaerichthys osphromenoides questa barra è assente o ridotta a una piccola macchia anteriore alla pinna dorsale.
Le specie del genere Sphaerichthys sono spesso raggruppate nella sottofamiglia Luciocephalinae della famiglia Osphronemidae insieme ai generi Trichogaster, Trichopodus, Luciocephalus, Parasphaerichthys e Ctenops. Condividono con quest'ultimo trio una struttura delle uova unica tra i teleostei; il fattore distintivo è costituito da una serie di creste a spirale sulla superficie esterna. Ciò ha dato origine alla teoria (non ancora dimostrata) secondo cui i quattro generi formano un gruppo monofiletico, cioè condividono un antenato genetico comune. In Luciocephalus e Sphaerichthys le uova sono anche distintamente a forma di pera, il che suggerisce che questi due generi condividano radici genetiche ancora più vicine, questa teoria è stata supportata nel dettagliato studio filogenetico pubblicato da Rüber et al. (2006). Sphaerichthys e Luciocephalus sono stati riconosciuti ripetutamente come strettamente correlati tra loro e rappresentano il gruppo gemello di Ctenops e Parasphaerichthys.
Come altre specie nel sottordine Anabantoidei, anche questa specie possiede un organo respiratorio accessorio noto come il labirinto, che consente ai pesci di respirare in una certa misura l'aria atmosferica. Composto da organi sovrbranchiali accoppiati formati attraverso l'espansione della sezione epibranchiale (superiore) del primo arco branchiale e alloggiati in una camera sopra le branchie, contiene molti lembi di pelle altamente vascolarizzati ripiegati su loro stessi, che funzionano come una grande superficie respiratoria. La sua struttura varia in complessità tra le specie, tendendo ad essere più sviluppata in quelli che abitano ambienti più difficili.
Sphaerichthys osphromenoides - Foto © Beta Maharatvaraj
- Specie che non mangia il mangime secco, almeno all'inizio, va abituato con tanta pazienza e non è detto che si si riesca.
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Indonesia (Sumatra e Borneo) e Malesia
La località tipo di Sphaerichthys osphromenoides è indicata semplicemente come "Indie" da Canestrini, ma questa è di gran lunga la specie più ampiamente distribuita nel genere, originaria di gran parte della Malesia peninsulare, di Sumatra e del Borneo. In quest'ultimo caso esistono documenti provenienti da tutto lo stato malese del Sarawak e dalla provincia indonesiana del Kalimantan occidentale (Kalimantan Barat). È nota anche a Singapore, anche se questa popolazione potrebbe ora essere stata estirpata.
Alcune popolazioni presentano differenze nella colorazione, in particolare nelle pinne dispari che possono apparire più bluastre o rossastre a seconda della popolazione e/o morfologia delle pinne, con maschi di alcune forme che possiedono pinne caudali più profondamente incise e/o pinne dorsale e anale più estese.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
DATA DEFICIENT (dati carenti)
- Chocolate Gourami: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: bentopelagico; acqua dolce; Clima tropicale
Sphaerichthys osphromenoides abita principalmente le paludi di torba associate ai torrenti d'acqua nera, anche se viene trovato anche in habitat d'acqua chiara. I torrenti d'acqua nera si trovano principalmente nelle foreste e le loro acque sono rese marrone scuro dagli acidi umici e altre sostanze chimiche rilasciate dal materiale organico in decomposizione. Ciò si traduce in un trascurabile contenuto di minerali disciolti e il pH può scendere fino a 3.0 o 4.0 . La fitta chioma della foresta pluviale fa sì che pochissima luce penetri fino alla superficie dell'acqua e il substrato è normalmente pieno di rami d'albero caduti e foglie marce.
Gli habitat di acque chiare sono sostanzialmente simili per quanto riguarda la chimica dell'acqua, ma in molti casi la vegetazione acquatica cresce abbondantemente e spesso comprende specie dei generi Cryptocoryne, Blyxa, Barclaya, Eleocharis, Utricularia e Lymnophila.
Nel primo habitat (quello di acqua nera) Sphaerichthys osphromenoides è stato raccolto insieme a Trigonopoma pauciperforatum, Luciocephalus pulcher e Nandus nebulosus, mentre nel secondo habitat, d'acqua chiara, le specie simpatriche comprendono Rasbora einthovenii, Boraras maculatus, Belontia hasselti, Betta waseri, Betta tussyae, Betta imbellis e Kryptopterus macrocephalus.
Purtroppo a causa del disboscamento, dell'agricoltura e delle altre attività umane in tutto Sud-Est asiatico vasti tratti di foresta primaria sono stati alterati o persi del tutto. Gli habitat ittici nelle regioni colpite sono stati modificati anche pesantemente, ottenendo in molti casi come risultato il declino della diversità delle specie.
Dimensioni minime dell'acquario: 60x30x30h cm per un piccolo gruppo di almeno 6 individui.
Gli Sphaerichthys osphromenoides hanno bisogno di abbondanti ripari e nascondigli, l'ideale è un morbido fondo sabbioso e radici di legno e rami collocati in modo da formare un sacco di zone ombreggiate e grotte.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Questa specie sembra stare meglio con luce smorzata; come piante si consigliano Microsorum, Muschio di Giava, Cryptocoryne e Anubias, in quanto crescono anche in tali condizioni. Può rivelarsi efficace anche qualche cespuglio di vegetazione galleggiante, per schermare ancora di più la luce.
In natura Sphaerichthys osphromenoides abita acque con poca o nulla corrente, per cui la corrente d'acqua in uscita dal filtro non dovrebbe essere molto forte, si può usare un semplice filtro a spugna alimentato ad aria, anche se l'ideale è allevarli in un acquario senza filtro, a condizione che venga mantenuta un'ottima qualità dell'acqua. Sono raccomandati frequenti cambi d'acqua, del 10-15% ogni settimana.
Comportamento e compatibilità: I compagni di vasca di Sphaerichthys osphromenoides devono essere scelti con cura, in quanto questa specie è lenta nei movimenti e sarà facilmente intimidita o sopraffatta nella competizione alimentare da pesci più grandi o più vivaci. Possono essere una buona scelta i ciprinidi più tranquilli, come Danionella, Microdevario, Trigonostigma, o le specie di Rasbora più piccole, così come alcuni cobitidi come Pangio o Kottelatlimia sp., anche se l'ideale per ammirarli ed osservarne il comportamento è allevarli come un gruppo di esemplari senza altre specie. Non è consigliabile associarli al congenere Sphaerichthys selatanensis, al fine di minimizzare il rischio di ibridazione.
Anche se Sphaerichthys osphromenoides non è gregario nel senso di formare un banco di pesci, sembra aver bisogno di interagire con i conspecifici e mostra un comportamento più interessante se allevato in gruppo, il che significa che è fortemente raccomandabile comprarne non meno di 6 esemplari. I gruppi sviluppano al loro interno evidenti gerarchie e spesso si vedranno gli esemplari dominanti che inseguono i loro rivali durante l'alimentazione o quando occupano il loro posto preferito.
Inoltre, esistono osservazioni di un comportamento intrigante in cui un individuo giace su un fianco e consente a un altro membro del gruppo di toccarlo con la bocca sul corpo e sulle pinne. Non è mai stato notato nessun danno fisico durante questo spettacolo, e nemmeno sembra far parte di alcun rituale di deposizione delle uova. Alcuni hanno suggerito che potrebbe essere un metodo per stabilire il dominio tra i pesci, ma al momento questa può essere considerato solo una speculazione.
Sphaerichthys osphromenoides - Foto © Xema
Sphaerichthys osphromenoides - Foto © Xema
E' un micropredatore, in natura si nutre di piccoli crostacei acquatici, vermi, larve di insetto e altro zooplancton.
In acquario può essere abbastanza esigente, e inizialmente può non accettare il mangime secco, anche se in molti casi impara ad accettarlo nel tempo con molta pazienza. In ogni caso dovrebbero essere alimentati giornalmente con piccole quantità di naupli di Artemia salina, Daphnia, Grindal, microworms, ecc. vivi o congelati, al fine di sviluppare il colore ideale e condizionarli alla riproduzione.
I maschi adulti presentano un profilo rettilineo uniforme dalla mascella inferiore, ed una forma complessiva della testa più a punta delle femmine, in cui la mascella inferiore è leggermente arrotondato a causa della presenza di pelle dilatabile che si espande durante l'incubazione orale.
Altre caratteristiche come le pinne dispari relativamente più lunghe e appuntite o i colori più intensi nei maschi non sembrano essere applicabili in tutti i casi, forse a causa della diversa provenienza geografica, ma è ancora solo un'ipotesi.
Una coppia di Sphaerichthys osphromenoides adulti nel comportamento di corteggiamento, la femmina è davanti - Foto © Zhou Hang
Storicamente c'è stata una certa confusione sul metodo di riproduzione, con alcune fonti che indicano la specie Sphaerichthys osphromenoides come costruttrice di nidi di bolle, o incubatrice orale paterna, quando ormai è nota a tutti come incubatrice orale materna. Sphaerichthys osphromenoides e Sphaerichthys selatanensis sono gli unici anabantoidei in cui la femmina cova le uova, mentre tutti gli altri parenti incubatori orali hanno evoluto una strategia paterna.
Può essere riprodotto in gruppo o in singola coppia, in un allestimento come suggerito sopra, non dovrebbe essere troppo difficile mantenere una qualità dell'acqua e una dieta adeguate. Il corteggiamento è normalmente iniziato dal maschio, e il comportamento nuziale può essere riconosciuto dalla colorazione più scura e dal disegno quasi grigiastro dei maschi, mentre le femmine ricettive intensificano la colorazione, diventando di un profondo marrone cioccolato con le barre verticali che sembrano dorate.
L'abbraccio al culmine della deposizione è simile a quello di Luciocephalus e Parasphaerichthys, con la coppia che rimane quasi in posizione verticale, piuttosto che rovesciata come nei Betta e in molti altri generi degli anabantoidei. Il processo di deposizione delle uova può richiedere diverse ore, con le uova deposte e fecondate sul substrato e la femmina che le raccoglie in bocca direttamente. L'area circostante è difeso da entrambi i pesci.
Le femmine con la nidiata in bocca tendono a rifugiarsi in una zona tranquilla dell'acquario e a mangiare molto poco, se non niente del tutto. Le uova/avannotti vengono mantenuti in bocca per 7-20 giorni, quindi vengono rilasciati da 10 a 40 avannotti completamente formati.
Gli avannotti dovrebbe essere già grandi abbastanza da accettare immediatamente alimenti vivi come microworm o naupli di Artemia, dovrebbero essere fatti cambi d'acqua giornalieri di circa il 10 % del volume della vasca per mantenere buona la qualità dell'acqua e il tasso di crescita. L'acquario di allevamento deve avere un coperchio con un'ottima tenuta, perchè gli avannotti hanno bisogno di accedere a uno strato d'aria calda e umida per garantire un corretto sviluppo dell'organo labirinto.
Taxa principali
Specie dalle caratteristiche simili al 'gourami cioccolato' ma che è molto difficile da trovare in commercio.
Il 'gourami cioccolato' ha una splendida livrea e comportamenti interessanti, ma non è facile da trovare in commercio e soprattutto non è facile da allevare in acquario, perché ha esigenze e richieste specifiche
Specie che si trova solo occasionalmente in commercio, ha caratteristiche e difficiltà di allevamento comparabili a quelli del più famoso parente, il gourami ciooccolato Sphaerichthys osphromenoides.
Una splendida specie di gourami cioccolato, che ha esigenze d'allevamento imprescindibili perché rimangano in salute
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
la scheda completa su Seriouslyfish.com
scheda ampia e complata su Aquaexperience.it
Acquario: Sphaerichthys osphromenoides, il gourami cioccolata
articolo con esperienza personale su Oryctes blog
Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario
Aqualog All Labyrinths, Bettas, Gouramis, Snakeheads and Nandids
Edizione Inglese - di Frank Schafer
Collegamenti & Legenda
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Descrizione particolareggiata della riproduzione degli Sphaerichthys osphromenoides, con molte utili indicazioni per riuscire a stimolare la deposizione e a far crescere gli avannotti con successo - tratto e tradotto da un articolo di Xema
Resoconto di un viaggio di studio nella penisola malese, alla ricerca di specie selvatiche di Betta e del Chocolate Gourami, Sphaerichthys osphromenoides - tratto e tradotto da un articolo di Zhou Hang
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