Consigli e suggerimenti generali per allevarli nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze

Sturisomatichthys aureus (ex Sturisoma aureum) - Foto © Frank Panis (Malawi Cichlid Homepage)

Gli Sturisomatichthys aureus, più conosciuti con il loro vecchio nome di Sturisoma aureum, attirano l'attenzione per la loro forma insolita e sorprendente, estremamente sottile e allungata. Appartengono alla famiglia dei Loricariidae sono ospiti pacifici e attraenti per acquari abbastanza grandi, in quanto da adulti raggiungono una lunghezza di 20-30 cm.

I corpi degli Sturisomatichthys aureus sono sottili e allungati, coperti da una corazza di piastre ossee. La bocca, simile ad una ventosa, si trova sotto la testa ed è dotata di grosse labbra carnose. Permette ai pesci sia di rimanere attaccati a pietre e legni nonostante la corrente in cui vivono in natura, sia di grattare le alghe nelle quali trovano il loro cibo. La respirazione è dunque effettuata principalmente tramite le aperture brachiali ad una cadenza abbastanza veloce. In bocca hanno denti che permettono loro di grattare legno e alghe.

Il loro colore di base è beige, più o meno scuro, sui fianchi scorre una striscia nera che va dal muso alla coda, che copre gli occhi. Il ventre è più chiaro. I pesci adulti arrivano a misurare in totale quasi 30 cm, il corpo è di circa 10 cm, con un diametro da 3 a 4 cm, il peduncolo caudale altrettanto e la coda con i suoi i filamenti è di 6-8 cm.
Le pinne sono più scure, la pinna dorsale è nera e ben sviluppata: è molto alta, più alta e più curva nei maschi che nelle femmine, e misura fino a 5 cm. Sulla coda sono presenti lunghi filamenti che allungano la pinna caudale da 6 a 10 cm.
I primi raggi delle pinne pettorali non sono prolungati in filamenti, a differenza dello Sturisomatichthys festivum, che presenta questi filamenti, osservati soprattutto nei pesci selvatici.

Quando gli Sturisomatichthys aureus raggiungono la lunghezza di 12-15 cm, o a circa un anno di età, iniziano a distinguersi i maschi dalle femmine per la presenza di denticoli dermali, tipo barba, corte sporgenze filiformi presentate dai maschi adulti su entrambe le parti della testa, attorno alla bocca e talvolta anche sulle guance. Le piastre ossee che coprono i loro corpi sono articolate e consentono di raggiungere una grande flessibilità, consentendo loro di piegarsi fino a formare una U, portando la coda quasi allo stesso livello della testa...

Sturisomatichthys aureus (ex Sturisoma aureum) - Foto © Frank Panis (Malawi Cichlid Homepage)

L'allevamento

In natura, gli Sturisomatichthys vivono in corsi d'acqua con forte corrente e alta concentrazione di ossigeno. L'acqua è relativamente tenera con un pH da leggermente acido a neutro.
In acquario sono pesci adattabili che hanno un'ampia tolleranza per i parametri dell'acqua, purché sia ben movimentata ed ossigenata. Per ospitarli bisogna avere un acquario di buone dimensioni in quanto da adulti misurano 25-30 cm coda compresa. A seconda della configurazione e dell'arredamento della vasca, oltre ad una pompa del filtro molto efficiente, può essere necessario inserire una pompa di circolazione aggiuntiva per creare una buona corrente.

Gli Sturisomatichthys aureus sono pesci poco attivi, che amano passare lunghe ore immobili, attaccati ad un vetro, a un legno, o ad altri arredi, ma hanno bisogno lo stesso di un certo spazio. Non sono grandi nuotatori, ma se necessario sono in grado di muoversi anche molto velocemente, facendo salti vigorosi e rapidi, andando molto velocemente in avanti. Il più delle volte comunque si muovono semplicemente in avanti lungo un vetro o un arredo, con il caratteristico movimento della bocca. Quando si piazzano su una pastiglia di spirulina e si avvicinano degli altri pesci, si agitano, muovono l'acqua e scuotono violentemente la coda.
Senza essere veramente territoriali e aggressivi, rimangono generalmente tutto il tempo nello stesso posto, e se necessario difendono la loro posizione con grandi colpi di coda.
L'allestimento dell'acquario destinato ad ospitarli dovrebbe prevedere grandi pietre piatte (come ad esempio lastre di ardesia) e grandi legni, così come un'illuminazione moderata o schermata da molte piante galleggianti.

Si possono facilmente vedere durante il giorno, sono pesci diurni e un po' timidi che non si nascondono se l'acquario non è troppo luminoso. Apprezzano le aree più in ombra, dove passano ore incollati verticalmente sulle larghe foglie di alcune piante, come le Echinodorus, o contro una radice. A differenza di molti altri loricaridi, non vi è alcuna necessità di fornire nascondigli, non cercano le grotte o fessure di piccole dimensioni.

Gli Sturisomatichthys aureus sono molto sensibili all'inquinamento e all'accumulo delle sostanze organiche nell'acqua, in particolare ai nitrati. Per evitare problemi, è necessario effettuare regolari e frequenti cambi d'acqua, sifonare regolarmente il fondo della vasca e pulire il filtro regolarmente. Se i valori dell'acqua peggiorano potrete osservare i pesci che si avvicinano alla superficie dell'acqua cercando le zone dell'acquario con più corrente, in genere vicino all'uscita del filtro.

Gli Sturisomatichthys non devono essere tenuti insieme con pesci troppo agitati o giocherelloni perchè morsicheranno le loro pinne e i loro lunghi filamenti, sono per questo sconsigliati tutti i pesci mordi-pinne, come i Puntigrus tetrazona; inoltre non vanno allevati insieme ad altri loricaridi più robusti, perché non riuscirebbero a competere per il cibo. Meglio qualche branchetto di piccoli caracidi tranquilli e di Corydoras sul fondo.
Gli Sturisomatichthys non danneggiano, né sradicano le piante, ma stanno felicemente distesi sulle foglie. Bisogna pertanto fornire una vegetazione adatta alle loro esigenze: Echinodorus con foglie grandi, Anubias e Vallisneria gigantea.

L'alimentazione

Gli Sturisomatichthys aureus adulti sono facili da alimentare: si nutrono di alghe e dei microrganismi che vi si nascondono. È inoltre possibile integrare la loro dieta con vegetali, come cetrioli, zucchine, foglie di lattuga e spinaci sbollentati; sono molto apprezzati i piselli, così come le compresse di spirulina. Vanno forniti anche alimenti più carnosi, come chironomus e pastoni a base di pesce e gamberetti, e come base un buon mangime secco in fiocchi e in granuli.
Sembra che sia essenziale nel loro acquario la presenza di legni, rami e radici, perché come altri loricaridi hanno bisogno di nutrirsi anche di cellulosa vegetale. Se si mette un legno abbastanza tenero nella loro vasca, si possono vedere i segni che lasciano grattando. Il consumo di fibra di legno fa sì che producano tantissimi escrementi.

La riproduzione

Se allevati correttamente, gli Sturisomatichthys aureus si riproducono facilmente in acquario.

Per approfondire:

Come avviene la riproduzione in acquario e come riuscire a far crescere gli avannotti con successo

Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta

Progetto e attuazione di una vasca dedicata alla riproduzione di Otocinclus vittatus - Video © Dendrochirus zebra

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Descrizione dettagliata di quello che accade in natura quando inizia e progredisce la stagione delle piogge nelle foreste pluviali tropicali. Viene quindi spiegato come si può simulare questo avvicendarsi di stagione secca e stagione delle piogge in acquario, per stimolare la deposizione delle uova nei pesci che sono difficili da riprodurre - tratto e tradotto da un articolo di Kristian Adolfsson

Riferimenti & Link
Catfish Atlas volume 1

Mergus - Catfish Atlas volume 1

Edizione Inglese di Hans C Evers e Ingo Seidel, a cura di Hans A Baensch - libro molto dettagliato, con molte foto utili all'identificazione degli esemplari, informazioni sull'allevamento e la riproduzione in acquario delle specie, e una grande sezione dedicata alle informazioni sui vari biotopi.

Aqualog - Loricariidae: All L-numbers

Aqualog Loricariidae: All L-numbers

Edizione Inglese di Erwin Schraml e Frank Schafer

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Pesce timido e crepuscolare, non è adatto a tutte le vasche, raggiungendo i 20 cm di lunghezza e soffrendo la competizione alimentare con pesci più voraci.

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