Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere Syncrossus, tra le più aggressive specie di botia
A confronto Syncrossus helodes, sopra, e Syncrossus berdmorei, in basso - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Il genere Syncrossus è stato istituito da Kottelat nel 2004 per raccogliere quelli che sono considerati tra i più aggressivi rappresentanti dei Botiidae, che vengono chiamati con il nome comune di 'Botia tigre'.
Sia per le dimensioni relativamente grandi che i Syncrossus raggiungono da adulti, che per il loro carattere aggressivo e territoriale, e non da ultimo per la loro vivacità e bisogno di spacio per nuotare, richiedono vasche molto grandi. 150x60x60h cm sarebbero davvero da considerare come il minimo indispensabile per dei pesci adulti - più spazio è anche meglio.
Il substrato dovrebbe consistere in sabbia fine, per proteggere i loro delicati barbigli sensoriali. In natura, a questi pesci piace scavare per il substrato alla ricerca di cibo. Naturalmente, questa ricerca continua in acquario, per cui devono essere evitate ghiaia e rocce taglienti (come le rocce laviche). E' essenziale creare abbondanti “barriere visive” all'interno dell'acquario con legni e radici disposti in verticali, e piante alte che arrivino al pelo dell'acqua, e naturalmente devono esserci il più alto numero possibile di ripari e rifugi dove i pesci possano riparare in caso di litigate e aggressioni da parte degli altri compagni di vasca.
Come tutte le specie di Botiidae, anche i membri del genere Syncrossus richiedono la compagnia di altri esemplari del loro stesso tipo. E' essenziale mantenere cinque o più esemplari di ciascuna delle diverse specie scelte. I botia formeranno una gerarchia naturale con un pesce dominante, conosciuto come “alfa”, che domina i suoi subalterni.
Un gruppo ben dimensionato non è soltanto più naturale, ma contribuirà a distribuire le aggressioni, in modo che nessun pesce venga preso di mira di continuo dalla belligeranza di un altro. Fra questi episodi di aggressività, i vostri botia tigre possono sembrare vivere insieme abbastanza armoniosamente, a volte sostando o dormendo l’uno sopra all’altro. Ma potete essere sicuri che il prossimo round di dispute comincerà improvvisamente da qualche parte.
Attualmente al genere Syncrossus appartengono 5 specie, qui sotto l'elenco con i link alle schede di Fishbase:
Anno | Nome Scientifico | Nome Inglese | Distribuzione | Lunghezza Max (cm) |
---|---|---|---|---|
1931 | Syncrossus beauforti | Chameleon loach | Asia | 25 SL |
1860 | Syncrossus berdmorei | Blyth's loach | Asia | 15 NG |
1876 | Syncrossus helodes | Tiger botia | Asia | 30 SL |
1852 | Syncrossus hymenophysa | Tiger loach | Asia | 21 SL |
1989 | Syncrossus reversa | Asia | 10.3 SL |
Il genere Syncrossus può essere distinto dagli altri generi dei Botiidae grazie dal possesso di un unico prolungamento anteriore a forma di falce sulla premasceilla che circonda una cavità tra i prolungamenti a destra e a sinistra; in più il prolungamento rostrale è breve, senza cresta lungo il bordo interno.
I membri del genere Syncrossus possono essere ulteriormente distinti tramite la seguente combinazione di caratteri: il lobo mentale non è sviluppato in un barbiglio e presenta una coppia di papille carnose sul bordo anteriore; la fontanella fronto-parietale è grande e larga; la camera anteriore della vescica natatoria è parzialmente coperta da una capsula ossea e la camera posteriore è grande; l'inizio dell'etmoide superiore è stretto; la spina suborbitale non è fortemente curvata all'indietro, e ha una struttura bifida; la colorazione della livrea consiste in strette barre regolari, mentre alcune specie possiedono delle file longitudinali supplementari di macchie nere.
Uno dei 'botia tigre', Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa) - Foto © Bob Darnell
La famiglia Botiidae è stata ampiamente considerata un gruppo geneticamente distinto da Nalbant (2002), essendo stata anche in passato già considerata una sottofamiglia (Botiinae) della famiglia Cobitidae. Nalbant ha anche spostato alcuni membri del genere Botia nel nuovo genere Yasuhikotakia, sulla base di un certo numero di caratteri morfologici.
Più tardi Kottelat (2004) ha fatto ulteriori modifiche alla tassonomia, creando il genere Chromobotia per separare Chromobotia macracanthus dai botia e confermando che le specie precedentemente comprese nel genere Hymenophysa dovevano invece essere spostate nel genere Syncrossus. La prima modifica è basata sul disegno della livrea più alcuni caratteri morfologici e la seconda sul fatto che Hymenophysa rappresenta non solo un errore di ortografia (l'ortografia originale di McClelland era Hymenphysa), ma è anche un sinonimo junior di Botia.
Più recentemente Kottelat (2012) ha descritto il genere Ambastaia per ospitare Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki, due ex membri sia del genere Botia che di Yasuhikotakia.
Come risultato di questi lavori, la famiglia Botiidae viene così suddivisa in due tribù entro cui Botia sembra essere l'antenato di base:
Tribù Leptobotiini – Leptobotia, Parabotia, Sinibotia.
Tribù Botiini – Ambastaia, Botia, Chromobotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
Gli studi filogenetici di Tang et al. (2005) e Šlechtová et al. (2006) hanno ampiamente confermato che questo sistema è corretto, anche se quest'ultimo non è d'accordo con il posizionamento del genere Sinibotia, trovandolo più strettamente legato alla tribù Botiini. Ambastaia nigrolineata e Ambastaia sidthimunki risultano essere più strettamente legati sia a Sinibotia che a Syncrossus, rispetto a Yasuhikotakia, pur essendo all'epoca considerati membri di quest'ultimo genere. Šlechtová et al. ha proposto anche l'uso di nomi di sottofamiglia, con il seguente sistema:
Sottofamiglia Leptobotiinae - Leptobotia, Parabotia.
Sottofamiglia Botiinae - Botia, Chromobotia, Sinibotia, Syncrossus, Yasuhikotakia.
All'interno di questi il genere Botia sembra essere il lignaggio basale, cioè il più antico, e in una più dettagliata analisi filogenetica Šlechtová et al. (2007) ha confermato la validità della famiglia Botiidae con generi sopra elencati come membri, piuttosto che essere raggruppati in sottofamiglie. Questo sistema, più recente e semplice, è quello che attualmente viene seguito da siti autorevoli, come Seriouslyfish.com.
Taxa principali
E' il più piccolo dei "Botia tigre", ma non per questo è meno aggressivo e mordace degli altri Syncrossus: è famoso per essere un pesce violento, aggressivo, mordi-pinne e territoriale
E' una specie molto rara in commercio, ed è l'appartenente al gruppo dei 'botia tigre' dalla colorazione più spettacolare, ma può essere molto aggressivo verso gli atri pesci.
Viene raggruppato tra i "Botia Tigre" per il comportamento sempre aggressivo e mordace, anche se non così marcato come in altri botia, come ad esempio Syncrossus beauforti.
Altro grande appartenente al gruppo dei "Botia tigre", ha un'indole molto aggressiva e combattiva, che unita alle dimensioni ragguardevoli non lo rendono adatto alle comuni vasche di comunità.
Riferimenti & Link
- Fish Identification: Find Species
- pagina su Fishbase.org con l'elenco delle specie e le foto per l'identificazione
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Articolo dettagliato sull'allevamento di alcune delle specie più aggressive di botia, con tutte le indicazioni necessarie per poterle allevare correttamente anche nella loro irascibilità - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Descrizione delle differenze fra i membri del genere Syncrossus per poter identificare una specie dall'altra - tratto e tradotto da un articolo di Kamphol Udomritthiruj
Articolo che descrive le quattro specie di Botia chiamate 'Botia tigre' (Syncrossus beauforti, berdmorei, helodes e hymenophysa), cercando di fare un compendio di tutte le notizie che si sanno su di loro - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i botia, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Descrizione di una vasca abitata solo da specie di origine indiana, con molte specie di Botia e di Barbi che convivono pacificamente - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Introduzione alle caratteristiche generali dell'ex genere Botia, a cui appartenevano, prima della revisione di Kottelat, più di 40 specie originarie dell'Indocina, con caratteristiche comuni - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir
Spiegazione dettagliata e precisa del perche l'ossigeno in acquario è così importante, e soprattutto perché è così importante per alcuni pesci, come botia, cobitidi, balitoridi, gastromizontidi - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Foto di Syncrossus helodes che sono un po' una provocazione per gli allevatori convinti della natura aggressiva dei Tiger Loaches.
Splendidi esemplari di Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
Splendidi esemplari di Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
Syncrossus beauforti (ex Botia beauforti), uno dei 'botia tigre' - Foto © James Forgan (Loaches Online)
Syncrossus hymenophysa (ex Botia hymenophysa), uno dei 'botia tigre' - Foto © Bob Darnell
Syncrossus sp. dall'Indonesia - Foto © Frank Schafer (Aquarium Glaser GmbH)
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