Viene raggruppato tra i "Botia Tigre" per il comportamento sempre aggressivo e mordace, anche se non così marcato come in altri botia, come ad esempio Syncrossus beauforti.
Syncrossus helodes (ex Botia helodes), Banded tiger loach - Foto © Robert Beke (Beke.co.nz)
Splendidi esemplari di Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches Online)
8 - 12 anni
30 cm SL
Quella di Syncrossus helodes è un'altra specie della famiglia Botiidae che viene raggruppato nelle "Tiger Botias" per il comportamento sempre aggressivo e mordace, anche se non così marcato come in altri botia, come ad esempio il Syncrossus beauforti.
La forte aggressività non è però un carattere standard: ci sono acquariofili allevatori che lo dipingono terribilmente aggressivo, impossibile da allevare se non con pesci più grossi ed aggressivi di lui, altri che con foto alla mano mostrano di avere esemplari che convivono pacificamente con gli ospiti più piccoli e indifesi. Hanno una bella livrea giovanile, che però sbiadisce gradatamente mano a mano che crescono.
Syncrossus helodes è talvolta confusa con Syncrossus hymenophysa, originaria delle Grandi Isole della Sonda e della Malesia peninsulare, ma vi sono diverse differenze, le più immediatamente identificabili sono il possesso di piccole macchie scure irregolari nella parte inferiore del corpo e la mancanza di una macchia scura nella pinna dorsale. Ha anche 10-12 barre verticali sul corpo senza bordi bluastri vs 12-15 barre con bordi di colore bluastro che presenta Syncrossus hymenophysa.
Kottelat (1998) ha fornito la seguente combinazione di caratteri come diagnostici: 10-12, barre verticali scure sui fianchi; una serie di piccole macchie scure sulla parte inferiore del corpo, sopra al livello della pinna pettorale; pinna dorsale con 2-3 righe di punti neri e un margine nero; pinna caudale con diverse barre/file di macchie verticali.
Grant (2007) ha rilevato che gli esemplari raccolti presumibilmente nel drenaggio del fiume Chao Phraya tendono ad avere le pinne ventrali/anale gialli e le barre sul corpo apparentemente bluastre, mentre quelli del Mekong hanno pinne ventrali/anale da arancione a rosso con barre scure sul corpo. Tuttavia, in assenza di informazioni filogenetiche riguardanti le varie popolazioni non è chiaro come queste differenze possano essere significative.
Vai all'articolo su come distinguere le specie di Syncrossus
Il genere Syncrossus può essere distinto dagli altri generi della famiglia Botiidae dal possesso di un unico processo anteriore a forma di falce sulla premascella che circonda una cavità tra i processi sinistro e destro, inoltre il processo rostrale è breve e senza cresta lungo il bordo interno.
I membri del genere Syncrossus possono essere ulteriormente distinti attraverso la seguente combinazione di caratteri: il lobo mentale non è sviluppato in un barbiglio e ha una coppia di papille carnose sul bordo anteriore; la fontanella fronto-parietale è grande e larga; la camera anteriore della vescica natatoria è parzialmente coperta da una capsula ossea e la camera posteriore è grande; la parte superiore della sopra etmoide è stretta; il forame ottico è grande; la colonna vertebrale suborbitale non è fortemente curva all'indietro e ha una struttura bifida; la testa è nuda (Taki, 1972); la livrea è costituita da barre regolari e strette mentre alcune specie possiedono ulteriori file longitudinali di spot neri.
Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
Syncrossus helodes - Foto © Gareth Dominy (Loaches.com)
- Specie che deve vivere in gruppo
- Specie aggressiva
- Specie che diventa grande: più di 30 cm di lunghezza
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Bacini dei fiumi Mekong, Chao Phraya e Meklong; anche dalla Penisola Malese settentrionale
La località tipo di Syncrossus helodes sembra essere il fiume Mekong a nord della città di Kratié, nella provincia di Kratié, nella Cambogia orientale, ma attualmente è accettato che la specie si estendenda attraverso il drenaggio del Mekong in Laos, Cambogia, Vietnam meridionale e Thailandia.
È anche noto nel sistema fluviale Chao Phraya e Mae Khlong in Thailandia centrale e occidentale, quindi presumibilmente si trova anche nella parte orientale del paese.
Il colore e la struttura del corpo variano leggermente a seconda della località.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Banded Tiger Loach: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso; acqua dolce; Clima tropicale
I Syncrossus helodes vengono rinvenuti solitamente in grandi fiumi con un substrato fangoso ed anche con il fondo coperto da rocce, tronchi e radici, o persino mucchi di sterpi. Pesci notturni o crepuscolari. Si sposta nelle zone sommerse durante la stagione delle piogge e ritorna ai fiumi durante i mesi di novembre e dicembre.
I Syncrossus helodes popolano acque correnti di corsi d'acqua di tutte le dimensioni, da piccoli torrenti ai principali canali fluviali, e durante la stagione delle piogge migra nelle zone alluvionate per nutrirsi e deporre le uova. I pesci si trovano quindi in habitat diversi a seconda del periodo dell'anno, e gli habitat stessi variano; per esempio la corrente dell'acqua e la sua profondità tendono ad aumentare in modo significativo durante la stagione delle piogge. Anche la torbidità e il pH solitamente aumentano in questo periodo, mentre la temperatura dell'acqua scende.
Nel sistema del lago e del fiume Tonle Sap, in Cambogia centrale, è stato registrato insieme a un certo numero di altre specie di pesci, tra cui Hampala macrolepidota, Osteochilus hasseltii, Parachela siamensis, Puntius brevis, Puntius orphoides, Rasbora aurotaenia, Rasbora paviana, Rasbora rubrodorsalis, Yasuhikotakia modesta, Nemacheilus pallidus, Mystus bocourti, Mystus multiradiatus, Macrognathus semiocellatus, Macrognathus siamensis, Parambassis siamensis, Pristolepis fasciata, Anabas testudineus, Trichogaster microlepis, Trichopsis schalleri, e Monotrete cochinchinensis.
24 - 30°C
Dimensioni minime dell'acquario: 180x45x45h cm per un gruppo di non meno di 5-6 esemplari.
Tutti i botia hanno bisogno di un allestimento ben strutturato, anche se la scelta effettiva degli arredi può variare in base al gusto personale. Un allestimento dall'aspetto naturale può includere un substrato di sabbia fine, non tagliente, per non danneggiarne i delicati barbigli; con un sacco di rocce lisce, sassi e ciottoli, più radici e rami contorti a formare nascondigli e ripari.
L'illuminazione può essere relativamente bassa, per cui si possono aggiungere solo piante che stanno bene in tali condizioni come Microsorum pteropus (felce di Giava), Taxiphyllum barbieri (muschio di Giava) o Anubias. Queste piante hanno l'ulteriore vantaggio di poter essere attaccate agli arredi in modo da fornire utile ombra.
Bisogna assicurarsi di fornire un sacco di rifugi e ripari, in quanto i Syncrossus, come tutti i botia, sono curiosi e sembrano godere nell'esplorare ogni anfratto dell'ambiente circostante. Rocce, legno, vasi di fiori rovesciati, pezzi di tubo in pvc o terracotta, gusci di noci di cocco, e altri arredi possono essere utilizzati in qualsiasi combinazione per ottenere l'effetto desiderato.
Ricordate che a loro piace stiparsi in piccoli spazi e fessure, per cui è meglio evitare oggetti con bordi ruvidi o taglienti; eventuali buchi o fori troppo piccoli che rischierebbero di intrappolarli vanno riempiti con silicone per acquari.
E' necessario anche un coperchio ben aderente, in quanto a volte amano saltare.
Sebbene non richiedano particolari condizioni di turbolenza come ad esempio i balitoridi o i nemacheilidi, stanno meglio quando l'acqua è ben ossigenata, con una certa corrente.
Sono intolleranti all'accumulo di rifiuti organici e richiedono acqua pulitissima per vivere in salute. Per questi motivi non devono mai essere introdotti in acquari biologicamente immaturi e si adattano più facilmente ad acquari stabili e maturi. In termini di manutenzione, dovrebbero essere considerati di routine cambi d'acqua settimanali del 30-50% del volume della vasca.
Comportamento e compatibilità: i Syncrossus helodes possono essere particolarmente aggressivi e belligeranti, e non devono essere allevati con pesci più piccoli di loro, perché li possono intimorire con le loro dimensioni e con il loro comportamento molto attivo e irruento. Deve essere evitata la convivenza con pesci dai movimenti lenti e/o con pinne lunghe, come ad esempio Betta, Guppy o molti ciclidi, in quanto spesso ne morsicano le pinne.
Sono una scelta più adatta ciprinidi pelagici come Devario, Rasbora, Puntius, e alcuni Danio, mentre in vasche più grandi possono essere buone opzioni Barilius, Luciosoma, Balantiocheilos, Barbonymus.
Parlando di pesci da fondo, possono essere alloggiati con le specie più robuste della famiglia Botiidae, anche se ci sono resoconti di eccessive aggressioni.
Stanno bene anche con alcuni cobitidi e nemacheidi, e con le specie di Epalzeorhynchos, Crossocheilus, Garra e molti altri pesci gatto non territoriali. Come sempre, una ricerca approfondita prima di selezionare una comunità di pesci è il modo migliore per evitare problemi.
Come tutti i botia sono gregari, formano gerarchie sociali complesse e dovrebbero essere allevati in gruppi di almeno 5 o 6 esemplari, preferibilmente 10 o più. Se allevati singolarmente possono diventare eccessivamente timidi o al contrario aggressivi verso pesci di forma simile; se ne vengono acquistati solo un paio o un trio, l'individuo dominante può sottomettere l'altro/gli altri, fino anche a farli smettere di mangiare. Sono principalmente notturni. Stabiliscono una gerarchia all'interno del loro gruppo; è preferibile avere un gruppetto di "piccoli" da far crescere assieme e non inserire pesci più piccoli con altri più grandi, i più piccoli verranno inseguiti e cacciati da quelli più vecchi, a causa della loro inferiore capacità di stabilire e difendere il loro territorio (con conseguente fonte di forte stress per gli stessi).
In molti casi è stato rilevato che mangiano/rovinano le piante, e riescono a fare anche delle abrasioni su alcuni tipi di legno.
Detto questo, come la maggior parte dei Botiidae richiedono un contatto regolare con i conspecifici, un fatto esemplificato da una serie di rituali comportamentali che sono stati costantemente registrati negli acquari.
Syncrossus helodes in acquario - Video © fish 魚 video
Alcuni comportamenti ricorrenti mostrati dai botia sono stati osservati tanto spesso da aver meritato un nome non scientifico per facilità di riferimento.
- Per esempio, durante i combattimenti per la dominanza (che si verificano più frequentemente quando i pesci vengono inseriti in un nuovo acquario, o vengono aggiunti nuovi individui ad un gruppo esistente) i protagonisti di norma perdono molto del loro disegno e colorazione, tale fenomeno è conosciuto come "greying out", ingrigimento, e di solito non è nulla di cui preoccuparsi.
- È interessante notare che da alcune osservazioni sembra che il carattere del più alto nella gerarchia sociale, o individuo alpha, influenzi quella di tutto il gruppo, anche se va detto che studi scientifici sul comportamento dei botia sono praticamente inesistenti. Sembra certo che mostrano un certo grado di "personalità", cioè alcuni esemplari possono essere naturalmente più audaci o più aggressivi di altri, per esempio. L'individuo alfa è normalmente il più grande esemplare all'interno del gruppo e spesso è di sesso femminile.
- Anche lo "shadowing" è un comportamento interessante, in cui gli individui più giovani nuotano letteralmente fianco a fianco degli individui più anziani, imitando ogni loro movimento. Alcuni allevatori segnalano che più pesci piccoli possono seguirne contemporaneamente uno grande, che si ritrova con anche tre o quattro pesci per ogni fianco! La ragione non è conosciuta; può riguardare il rimanere in contatto tra di loro quando i fiumi si gonfiano durante i periodi di inondazioni, la riduzione della resistenza nuotando in formazione, o avere qualche altra funzione comunicativa. E' stato osservato sia in acquari con forte corrente che con poca corrente d'acqua, e sembra essere abituale, tanto che alcuni individui diventano l'"ombra" di pesci di altre specie se non sono presenti conspecifici.
- Il suono sembra essere un fattore importante nella comunicazione, in quanto sono in grado di produrre un "click" acustico, che aumenta di volume quando sono eccitati. Gli aspetti comportamentali di questo fenomeno rimangono in gran parte non studiati.
- Un altro comportamento curioso è la cosiddetta "loachy dance", la danza dei botia, che coinvolge un intero gruppo in un costante nuoto agitato intorno ai lati della vasca, di solito utilizzandone l'intera lunghezza e altezza. Le ragioni di questo comportamento sono sconosciute, ma gli inneschi più comuni sembrano essere l'aggiunta di cibo, il cambio d'acqua o l'inserimento di nuovi conspecifici, e può durare da pochi minuti a un giorno o più.
- I botia spesso amano infrattarsi in angoli particolari, incunearsi verticalmente o lateralmente tra gli elementi di arredo, o addirittura sdraiarsi sul substrato a pancia in sù. Questo non è motivo di allarme e sembra essere un comportamento di riposo naturale. I botia possiedono anche spine sub-oculari taglienti e mobili, che normalmente vengono nascoste all'interno di una piega della pelle, ma vengono erette quando stressati, ad esempio se vengono tolti dall'acqua. E' quindi necessaria molta cura perchè non si impiglino on le spine nel retino, in caso disincastrarli con molta delicatezza, facendo attenzione perché le spine degli individui più grandi possono ferire la pelle umana.
I botia sono soggetti ad una malattia chiamata comunemente "malattia del dimagrimento" (skinny disease) e caratterizzata da perdita di peso e aspetto "scheletrico". Ciò è particolarmente comune negli esemplari appena importati e si pensa sia causata da una specie di flagellati del genere Spironucleus. E' curabile, anche se il farmaco consigliato varia a seconda del paese: gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisolo mentre quelli negli Stati Uniti il Fenbendazolo (aka Panacur).
A confronto Syncrossus helodes, sopra, e Syncrossus berdmorei, in basso - Foto © Emma Turner (Loaches Online)
Anche se i Syncrossus sembrano essere prevalentemente carnivori, se disponibili si nutrono volentieri anche di vegetali, spesso anche delle foglie più tenere delle piante acquatiche. La loro dieta in natura consiste in molluschi acquatici, vermi, insetti e altri invertebrati.
In acquario non hanno pretese, ma deve essere offerta una dieta varia, con mangimi secchi di buona qualità e chironomus, tubifex, artemia, ecc. vivi o congelati, oltre a frutta fresca e verdure come cetriolo, melone, spinaci scottati, zucchine. I lombrichi tagliuzzati costituiscono una utile fonte di proteine, ma devono essere usati con parsimonia. Sono invece raccomandati i pastoni casalinghi a base di gelatina preparati con un mix di ingredienti naturali.
Come la maggior parte dei botia predano le lumache acquatiche, anche se non dovrebbero mai essere considerati la risposta ad una infestazione, dato che non sono molluschivori obbligati. Una volta acclimatati in acquario si alimentano con audacia e irruenza, e spesso salgono a mezz'acqua al momento dei pasti.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Botia
Le femmine adulte dovrebbero essere notevolmente più robuste dei maschi e probabilmente anche più grandi. Altre differenze devono ancora essere documentate.
Non si hanno notizie di riproduzioni di Syncrossus helodes avvenute in cattività, probabilmente in natura si riproduce migrando stagionalmente.
Taxa principali
E' il più piccolo dei "Botia tigre", ma non per questo è meno aggressivo e mordace degli altri Syncrossus: è famoso per essere un pesce violento, aggressivo, mordi-pinne e territoriale
E' una specie molto rara in commercio, ed è l'appartenente al gruppo dei 'botia tigre' dalla colorazione più spettacolare, ma può essere molto aggressivo verso gli atri pesci.
Viene raggruppato tra i "Botia Tigre" per il comportamento sempre aggressivo e mordace, anche se non così marcato come in altri botia, come ad esempio Syncrossus beauforti.
Altro grande appartenente al gruppo dei "Botia tigre", ha un'indole molto aggressiva e combattiva, che unita alle dimensioni ragguardevoli non lo rendono adatto alle comuni vasche di comunità.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
la scheda su Loaches Online
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Articolo dettagliato sull'allevamento di alcune delle specie più aggressive di botia, con tutte le indicazioni necessarie per poterle allevare correttamente anche nella loro irascibilità - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Descrizione delle differenze fra i membri del genere Syncrossus per poter identificare una specie dall'altra - tratto e tradotto da un articolo di Kamphol Udomritthiruj
Articolo che descrive le quattro specie di Botia chiamate 'Botia tigre' (Syncrossus beauforti, berdmorei, helodes e hymenophysa), cercando di fare un compendio di tutte le notizie che si sanno su di loro - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir
Foto di Syncrossus helodes che sono un po' una provocazione per gli allevatori convinti della natura aggressiva dei Tiger Loaches.
Splendidi esemplari di Syncrossus helodes (ex Botia helodes) - Foto © Emma Turner (Loaches.com)
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