Resoconto della riproduzione di Tateundina ocellicauda, un coloratissimo ghiozzo dell'Australasia.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Breeding the Peacock Gudgeon"
di Don Zilliox
su Aquarticles.com
Due maschi in parata di Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov
Il "Peacock Gudgeon" o ghiozzo pavone Tateurndina ocellicauda è un piccolo ghiozzo originario della regione dell'Australasia. Per l'autore dell'articolo Don Zilliox, è il pesciolino d'acqua dolce più colorato importato da qualsiasi zona. Ha un corpo prevalentemente rosa con vividi colori viola, arancione, giallo, blu e nero. I maschi sono circa 2,5 cm e le femmine leggermente più piccole.
Quando sono completamente cresciuti, i maschi hanno un corpo tozzo con una zona del muso molto smussata e pinne dorsale e anale appuntite molto pronunciate. Il bordo superiore della dorsale divisa in due parti è rivestito di brillante giallo, mentre si vedono macchie rosse all'inizio di ciascun raggio dorsale lungo il corpo. Una vistosa macchia blu scuro esalta il peduncolo caudale.
La femmina ha quasi la stessa colorazione brillante ma un po' più attenuata. La zona del muso è prevalentemente appuntita ha un corpo molto più snello Quando è pronta per deporre le uova, la zona del ventre diventa piuttosto gonfia e assume un colore quasi argentato.
Inizialmente era stato riferito a Don Zilliox che si trattava di una specie di acqua salmastra, ma nel corso degli anni ha capito che non era vero. In realtà ha ottenuto un rapporto tra i sessi più uniforme utilizzando un po' di acqua RO per ottenere una durezza di circa 60 ppm. Come con tutti gli acquari della sua stanza dei pesci, la temperatura viene mantenuta a 24°C. I Tateurndina ocellicauda mostrano i loro colori molto meglio in un acquario completamente piantumato, ma a scopi riproduttivi di solito Don Zilliox li tiene in vasche da riproduzione da 45 litri con il fondo nudo, e con alcuni pezzi di vasi di terracotta come nascondigli. Gli elementi più importanti da includere sono due o tre pezzi lunghi sui 7-8 cm di tubo in PVC da 2 - 2,5 cm di diametro, per ogni coppia. In questo modo si possono tenere fino a 3 maschi e 6 femmine nella stessa vasca, con un bel po' di muschio di Giava nella speranza di tenere separati i maschi. Assicuratevi solo che ci siano abbastanza pezzi di PVC per tutti i maschi e qualche pezzo in più. I maschi si sceglieranno un proprio pezzo di tubo, e più è stretto, meglio è. A volte mi chiedo come possano entrarci entrambi.
Una volta completata la deposizione delle uova, la femmina si allontana per non tornare più, per paura di perdere la vita. Durante i restanti giorni il maschio lascia raramente il nido, sventolando costantemente le uova che solitamente pendono dalla parte superiore del tubo, tenute da una sostanza filiforme.
Uova di Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov
Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon, che sorveglia le uova - Foto © Hristo Hristov
Se assistete alla deposizione delle uova vera e propria dei Tateurndina ocellicauda, siete già avanti rispetto a Don Zilliox, che nel corso di parecchi anni l'ha vista solo una volta. Tutti i tubi in PVC posti nella vasca sono posizionati in modo da poter vedere attraverso di essi, per vedere le eventuali uova. Un buon segno che la deposizione è avvenuta è quando trovate il maschio che rimane all'interno del tubo. Una volta viste le uova, viene preparata una piccola vasca con l'acqua della vasca da riproduzione e viene aggiunto un filtro in spugna. Coprendo ciascuna estremità con il pollice e l'indice della mano, Don Zilliox rimuove velocemente l'intero tubo con il maschio di Tateurndina ocellicauda all'interno dalla vasca da riproduzione a quella appena preparata, per la crescita degli avannotti. In questo modo difficilmente si accorge di essere stato spostato. Viene offerto del cibo, con molta parsimonia, ma raramente il maschio lascia il suo posto in questo momento. Circa 4 giorni dopo, i piccoli occhi neri sono l'unica parte dei piccoli avannotti che si nota sfrecciare per la vasca. A questo punto Don Zilliox prende il tubo per liberare il maschio e lo estrae con cura, per riportarlo nella vasca da riproduzione. Non tutte le uova si schiudono contemporaneamente, quindi il tubo deve essere riportato nella vasca degli avannotti.
Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon, che sorveglia le uova - Foto © Hristo Hristov
Gli avannotti di ghiozzo pavone Tateurndina ocellicauda sono molto piccoli e mangiano i naupli di artemia salina appena schiusi, ma vengono aggiunti anche dei parameci, solo per assicurarsi che assorbano un po' di nutrimento nei primi giorni. Dopo circa una settimana cominceranno a prendere la forma dei genitori e noterete quelle belle pance arancioni. Da questo momento in poi non ci saranno più problemi di alimentazione, basta continuare con un sacco di artemia salina appena schiusa e aggiungere alcuni piccoli Corydoras o qualche lumaca per prendersi cura del cibo non consumato. Appena sono abbastanza grandi il filtro in spugna viene sostituito con uno del tipo a bolle.
Don Zilliox nutre tutti i suoi Tateurndina ocellicauda adulti con artemia salina viva o congelata, ma raramente offre mangime secco, poiché non sembrano gradirlo. Mangiano anche tubifex o chironomus, ma all'autore dell'articolo non piace usarli, perché sembra che possano portare malattie.
In circa sei mesi i nuovi pesci sono quasi pronti per deporre le uova e ripetere il processo da capo.
Testo originale in inglese © Don Zilliox
Taxa principali
Splendida specie dalla biologia complessa e interessante: vive e depone le uova in acqua dolce, ma le larve appena schiuse finiscono in mare, dove crescono per poi tornare inacqua dolce
Specie che recentemente si trova più spesso in commercio, in quanto si sta facendo riprodurre in cattività ai fini commerciali.
Può essere una buona specie di ghiozzo per i principianti, a patto di avere una vasca sufficientemente grande ed allevarla con compagni di vasca adatti
Peacock gudgeon, Ghiozzo pavone, in realtà non è un ghiozzo, ma una delle specie più piccole e più attraenti della famiglia Eleotridae
Riferimenti & Link
L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.
Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce
L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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Per approfondire:
Kimberley è una delle regioni più remote dell'Australia ed è la patria di un insieme unico di pesci d'acqua dolce - tratto e tradotto da un articolo di Adrian R. Tappin
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