Peacock gudgeon, Ghiozzo pavone, in realtà non è un ghiozzo, ma una delle specie più piccole e più attraenti della famiglia Eleotridae

Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov

Autore
Nichols, 1955
Nome comune
Peacock gudgeon, Ghiozzo pavone
Aspettativa di vita
4 - 8 anni
Dimensioni massime in natura

7.5 cm TL

Descrizione

Quella di Tateurndina ocellicauda è l'unica specie appartenente al genere Tateurndina, ed è originaria di Papua Nuova Guinea
Questo bellissimo piccolo pesce non è in realtà un ghiozzo, un gobide, ma è un membro della famiglia Eleotridae. I membri di questa famiglia non hanno le pinne pettorali fuse insieme dei veri ghiozzi.
Tateurndina ocellicauda è una delle specie più piccole e delle più attraenti della famiglia, ed è un ospite ideale degli acquari di comunità piantumati. E' difficile da trovare in commercio ma sembra che attualmente la richiesta sia aumentata, grazie ai suoi colori sgargianti e alla relativa facilità di allevamento; sono un po' complicati da gestire all'inizio, in quanto essendo gli esemplari in commercio tutti catturati in natura, in genere non accettano subito il cibo secco, e se non si è attrezzati con cibo vivo rischiano di morire d'inedia. Superato però questo momento, possono dare grandi soddisfazioni, come la loro riproduzione.

Morfologia: Spine dorsali (totale): 8-9; Raggi dorsali molli (totale): 13-14; Spine anali: 1; Raggi anali molli: 13-14

  • Specie che difficilmente accetta il mangime secco appena introdotta in vasca
  • Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.

Maschio di Tateurndina ocellicauda - Foto © Dirk Godlinski (Wikimedia)

Distribuzione

Oceania: Papua Nuova Guinea orientale

IUCN Red List - VULNERABLE

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
VULNERABLE (vulnerabile)

  • Peacock Gudgeon: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Habitat

Ambiente: demerso, acqua dolce; clima tropicale; specie non migratoria.

Tateurndina ocellicauda abita fiumi e stagni. Forma banchi che nuotano vicino al fondo. Si trovano comunemente nei torrenti della foresta pluviale.

Temperatura in natura
22 - 26°C
Valore pH in natura
6.5-7.5
Valori acqua in natura
dH range: 5 - 7
Allevamento

Dimensioni minime dell'acquario: 50x35x40h cm di lunghezza per un paio di coppie adulte.
Tateurndina ocellicauda predilige acqua tenera e leggermente acida, molti ripari e ombra. L'utilizzo di un substrato scuro e della vegetazione galleggiante lo aiuteranno a sentirsi più sicuri e a mostrare la loro migliore colorazione. Hanno anche bisogno di tantissimi nascondigli, quindi bisogna fornire legni, radici, e folti cespugli di piante. Paradossalmente staranno in giro molto più spesso in questo tipo di allestimento che in vasche spoglie, dove di solito si stringono intorno a qualsiasi piccolo riparo disponibile e si muovono per la vasca molto meno.

Tenere questi pesci in un acquario spoglio, senza ripari, solo per poterli vedere tutto il tempo, è semplicemente CRUDELE.
I pesci vanno allevati rispettando le loro esigenze, non le nostre, e i pesci che girano spaventati da una parte all'altra dell'acquario in cerca di un rifugio sono sì visibili, ma sono pesci enormemente stressati, destinati ad ammalarsi e a morire molto prima del tempo a causa del malessere e dello stress. Con tanti ripari e nascondigli a disposizione invece i pesci si sentiranno tranquilli e al sicuro, e usciranno allo scoperto molto più spesso, perché avranno la sicurezza che in caso di necessità potranno ripararsi dove vogliono.

Sebbene gradiscano acqua molto pulita, non apprezzano molto troppa corrente nell'acqua. Sono anche buoni saltatori, per cui bisogna assicurarsi che non vi siano fessure attorno al coperchio dell'acquario.

Comportamento e compatibilità: Tateurndina ocellicauda ha un comportamento abbastanza territoriale ma in genere solo con gli appartenenti alla sua stessa specie, ma è adatto per molti acquari di comunità di piccoli pesci tranquilli. Compagni di vasca ideali sono altre specie provenienti da Papua Nuova Guinea, come i pesci arcobaleno del genere Pseudomugil; ma vanno altrettanto bene anche tetra, rasbora, corydoras e tutte le altre piccole specie pacifiche.

Assicuratevi di fornire abbastanza spazio in vasca se avete intenzione di allevarli insieme ad altre specie territoriali, come i ciclidi nani. Il ghiozzo pavone può essere allevato in piccoli gruppi senza problemi. Litigheranno tra di loro, ma questo è quasi sempre limitato a parate e minacce, e di fatto danno uno spettacolo più divertente che averne solo una coppia.

Alimentazione

Sono predatori carnivori, che in natura si nutrono di piccoli crostacei, molluschi insetti.

Essendo quelli in commercio catturati in natura, inizialmente tendono a rifiutare il mangime secco, che ovviamente non considerano cibo, per cui è obbligatorio attrezzarsi con cibo vivo, anche per far loro superare lo stress e la debilitazione dovute a cattura e trasporto.

Con pazienza possono essere abituati al congelato, come chironomus, dafnie, artemia salina, ecc. e in genere con il tempo anche al secco, anche se ci possono esere esemplari più 'riottosi'. Il mangime secco comunque da solo non può costituire l'unica dieta, deve essere integrato da regolari offerte di cibo vivo e/o congelato; con una dieta di questo tipo i pesci mostreranno anche una colorazione molto migliore ed entranno in condizione di riproduzione molto più velocemente.

Comportamento riproduttivo
Specie ovipara, cure parentali maschili
Dimorfismo sessuale

I pesci maschi maturi sono generalmente più colorati, in particolare quando sono in condizioni riproduttive, sviluppano una pronunciata gobba nucale e sono un po' più grandi delle femmine. Le femmine sfoggiano un colore giallo sul ventre che manca ai maschi. Quando sono più giovani i sessi possono essere distinti guardando le pinne anali. La maggior parte delle femmine ha una barra scura che corre lungo la lunghezza del bordo esterno di questa pinna, mentre la maggior parte dei maschi non ha barre.

Maschio di Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov

Femmina di Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov

Riproduzione

Prima della deposizione delle uova, la coppia di Tateurndina ocellicauda seleziona e pulisce un sito adatto come "nido", di solito una crepa o una fessura tra le rocce. La femmina depone circa 30 uova. E' il maschio a prendersi cura delle uova, che si schiudono dopo circa 6 giorni.

La riproduzione è facile, se vengono allevati nelle giuste condizioni. I pesci tendono a deporre le uova in grotte, per cui è essenziale fornirne molte. Sono molto adatti dei piccoli pezzi di tubi di plastica, che sono facili da rimuovere con tutta la covata per essere messi in un acquario separato all'occorrenza. Sono utili anche ciuffi di piante vive, che forniscono copertura extra per i pesci.

Al fine di ottenere una coppia per la riproduzione è meglio comprare un gruppo di 6-8 pesci giovani e permettere loro di forare le coppie naturalmente. Alimentare il gruppo con una buona dieta di cibo vivo e congelato, cambiare il 20% dell'acqua settimanalmente, e dopo poco tempo si dovrebbe osservare il comportamento riproduttivo. Quando sono nelle condizioni riproduttive, le pance delle femmine diventano visibilmente gonfie, e maschi si mostreranno davanti agli ingressi delle caverne scelte. Ogni volta che una femmina piena di uova si avvicina alla grotta di un maschio, questo farà parate e svolazzi davanti a lei, per tentare di convincerla a entrare nella sua grotta. A volte impiega anche la forza fisica, spingendo la femmina in direzione della grotta. Se il maschio ha successo, la femmina entra nella caverna e depone le uova, di solito sul soffitto. Le uova sono attaccate grazie a piccoli fili adesivi, in modo simile alle uova dei pesci pagliaccio marini.

Una volta che la femmina ha finito di deporre, viene scacciata dal maschio, che da quel momento si assume tutte le responsabilità della cura della covata. Se ne prende cura quasi costantemente, sventagliandole con le pinne per mantenere l'acqua intorno a loro ben ossigenata. Se avete intenzione di far crescere gli avannotti nella stessa vasca, è il momento di rimuovere gli altri pesci, in quanto se possono arrivarci si mangeranno le uova.

Le uova si schiudono in circa 24-48 ore, e a questo punto le cure del maschio cessano completamente. Gli avannotti ora hanno bisogno di un proprio acquario, o verranno mangiati. Raggiungono il nuoto libero dopo altri 2-4 giorni e sono molto facili da far crescere, essendo abbastanza grandi da accettare immediatamente naupli di artemia salina, microworm ecc.

Qui sotto, Tateurndina ocellicauda che sorveglia le uova - Foto © Hristo Hristov

Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon, che sorveglia le uova - Foto © Hristo Hristov

Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon, che sorveglia le uova - Foto © Hristo Hristov

Riferimenti & Link
Atlante di Aquarium

Atlante di Aquarium

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.

Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4

Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Dr. Axelrod's Mini-Atlas

Dr. Axelrod's Mini-Atlas of Freshwater Aquarium Fishes

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

Aquarium Atlas Photo Index

Aquarium Atlas: Photo Index v. 1-5

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.

Commenti

anonimo

Giuseppe

Ciao, anzi tutto complimenti per il bellissimo forum. Ho un acquario da 120litri lordi sviluppato molto in lunghezza 100cm e vorrei riallestirlo, da parecchio tempo mi sono appassionato ai tateurndina ocellicauda (non saprei quanti metterne, avevo pensato ad 1m e 2-3f), e vorrei abbinarli con dei betta splendes (1m e 2-3f) e possibilmente con pesci da branco, è fattibile come cosa? Come pesci da branco non vorrei le rasbore arlecchino perché poco colorate ed abbastanza apatiche. Inoltre in caso non sia possibile, che ne dici di un monospecifico dedicato ai barbus per un massimo di 3 specie (anche qui ho preferenze ahahah i titteya ed i green mi piacciono molto, sarebbe possibile abbinargli anche dei pesci accetta o è troppo?). Al momento l'acquario è ben piantumato con pH a 7.5 ma posso cambiare i valori. Se vuoi potresti proporre anche tu abbinamenti, non ricerco biotopi ma acquari da comunità ahimè... Possibilmente con un betta a predominare oppure con dei barbus, anche dei trichogaster lallius mi piacerebbero. Grazie e saluti.

Acquariofilia Consapevole

biggia

Premetto che non ho esperienza personale, parlo solo per sentito dire, penso che in un acquario così di tateurndina potresti tenerne anche un gruppetto con 2 o più maschi, i betta direi che vanno bene, al loro posto anche i trichogaster, o lalius o leeri... come pesci da branco non saprei, rasbore non ci sono solo le arlecchino, non te ne piace nessuna? :) Con i tetra le tateurndina le vedo più male, ci vorrebbero pesci più tranquilli, tendono a soffrire la competizione alimentare con pesci troppo vivaci...
Se scegli invece i barbus, 3 specie dovrebbero starci bene, io lascerei l'acquario a loro, non ci metterei insieme i pesci accetta, non c'entrano nulla!

anonimo

Giuseppe

Ciao :). Finalmente sto prendendo una decisione, penso di puntare ad 1m+2-3f di betta 2m+4-5f di tateurndina occellicauda (ancora sto valutando se mettere dei lallius al posto dei betta). Tuttavia ancora non so che pesci da branco mettere le rasbore come già detto non mi fanno impazzire (specialmente le arlecchino) ma le hengeli e le espei sono più carine. Detto ciò potresti con si gli armi qualche altro pesce da branco? Non so proprio cosa mettere la maggior parte dei tetra li escludo vista la loro vivacità che non si adatta con gli altri inquilini della vasca. Sarei propenso a mettere dei pesci con colori vivaci o con determinate caratteristiche da poter osservare (mi piacerebbero molto le microrasbore galaxy ma pur essendo molto pacifiche magari potrebbero soffrire stando con altri pesci anche se sono pronto ad usare vivo e surgelato sempre)

anonimo

Giuseppe

In caso di fattibilità con gli occellicauda delle galaxy sarei pronto a rinunciare ai betta (in caso di mancata compatibilità) oppure di mettere dei lallius più timidi o un'altra coppia dominante.

Acquariofilia Consapevole

biggia

Dovresti fare queste domande in qualche forum, magari trovi qualcuno che le ha allevate e ti può chiarire meglio i loro comportamenti... io so che le Tateurndina sono tranquille, ma non ho idea di come si possano comportare in compagnia delle galaxy, se possano competere troppo per il cibo e lasciarle alla fame, se possano mangiarsele direttamente vista la differenza nelle dimensioni...

anonimo

Giuseppe

Penso di puntare alle espei o alle hengeli. Già faccio parte di un formu ma il tuo sito mi è piaciuto molto e quindi ho voluto farti qualche domanda. Grazie:)

anonimo

Francesco

Scrivo con ritardo, ma posso confermare che le Tateurndina convivono tranquillamente con le galaxy. Gli unici atteggiamenti aggressivi (ma assolutamente incruenti) li ho visti solo tra individui della stessa specie.
anonimo

Giovanni

Salve , è da un paio di anni che mi informo da questo sito(e non solo) e vorrei chiedere se fosse possibile allevare una coppia di tateurdina in un acquario di 40 litri e nel caso sapere se compatibile con delle caridine (che già ci vivono circa una decina). Grazie mille
Acquariofilia Consapevole

biggia

Ciao, mi sembrano un po' pochini 40 litri, ma oltretutto i Tateurdina "Sono predatori carnivori, che in natura si nutrono di piccoli crostacei, molluschi, insetti" quindi direi che abbinarli alle caridina non è proprio il caso...

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Resoconto della riproduzione di Tateundina ocellicauda, ​​un coloratissimo ghiozzo dell'Australasia - Tratto e tradotto da un articolo di Don Zilliox

Racconto di un'esperienza di allevamento e di riproduzione dello splendido ghiozzo pavone Tateurndina ocellicauda con molti consigli utili - tratto e tradotto da un articolo di Don Maloney

Nella straordinaria biodiversità della Nuova Guinea, spicca Tateurndina ocellicauda, un piccolo pesce colorato noto come ghiozzo pavone. In questo articolo troverete storia, notizie e utili consigli per allevarlo e riprodurlo in acquario - tratto e tradotto da un articoolo di Ed Katuska

Splendidi esemplari di Tateurndina ocellicauda, Peacock Gudgeon - Foto © Hristo Hristov