Le informazioni più importanti e i consigli derivati dalla decennale esperienza dell'autore nell'allevamento dei Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus).
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Figure Eight Puffers - A Great Small Brackish Fish"
di Robert T. Ricketts
pubblicato sul forum in lingua inglese dedicato ai pesci palla ThePufferForum
Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - Foto tratta da Pufferforum.fr
In questo articolo Robert T. Ricketts ci parla del pesce palla Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus), chiamato dagli inglesi "Figure-8 puffer", cioe' pesce palla a figura di 8, per il disegno della sua livrea. E' un piccolo pesce palla d'acqua salmastra proveniente dall'Asia sudorientale, le cui dimensioni in cattività rimangono inferiori ai 7,5 cm di lunghezza totale. E' uno dei più belli, se non il più bello, tra i pesci palla più comuni (nei negozi) e non perde la sua bellezza con l'età. E' molto adattabile alle condizioni dell'acqua, sopravvivendo anche in acqua dolce per lunghi periodi, ma in tal modo gli esemplari saranno più deboli e più soggetti alle malattie o alle infezioni. In base all'esperienza dell'autore dell'articolo è meglio allevarli in acqua salmastra ma non sono esigenti riguardo alla densità esatta.
Solitamente tollerano i conspecifici (altri pesci della stessa specie) come compagni di vasca, in quanto sono tra i pesci palla cacciatori-predatori meno aggressivi. Tuttavia, come precisato negli articoli precedenti (Un'introduzione ai Pesci Palla e Il pesce Palla Sudamericano, Colomesus asellus), è impossibile prevedere il comportamento di ogni particolare esemplare. C'è una vasta gamma di "personalità" all'interno di una singola specie, così come ce n'è fra le diverse specie; persino individui della specie più tranquilla (per dei pesci palla) possono rivelarsi mordaci o persino assassini incurabili. Come per i loro cugini, è meglio allevare i Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) in ambienti dalla complessità visiva e spaziale, senza metaboliti tossici (ammoniaca o nitriti), nitrati bassi ed alta qualità dell'acqua. Poiché sono pesci attivi, hanno bisogno di spazio per nuotare ed esplorare, ma apprezzeranno qualche rifugio (caverna o sporgenza o cespugli di piante) dove possano sentirsi al sicuro.
Il Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) è stato danneggiato dall'avere troppi nomi. Attualmente, il nome Dichotomyctere ocellatus è accettato come corretto, ma è stato chiamato con altri nomi scientifici e in commercio è confuso frequentemente con il pesce palla di "Ceylon", Dichotomyctere fluviatilis (ex Tetraodon fluviatilis), che da adulto è due volte più grande, e possono essere o no meno colorati all'acquisto. La colorazione di Dichotomyctere fluviatilis tende a sbiadirsi con l'età, mentre Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) non sbiadisce affatto.
Per distinguere i due pesci, ignorate il disegno dorsale che dà al "Figure-8" il suo nome comune, e il disegno dorsale a forma di sella di Dichotomyctere fluviatilis, che potrebbe anche sembrare a forma di 8. I loro colori nella maturità sono abbastanza differenti, ma questo può essere difficile da rilevare alle dimensioni di vendita, osservando i piccoli pesci vivi in un negozio, quando prima di allora avete visto soltanto immagini mal riprodotte sul web o in libri e riviste. Il nome di specie "biocellatus" significa "due spot, due macchie circolari" chiamate ocelli, e Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) ha due spot scuri, bordati dal giallo chiaro al dorato verdastro, su ogni fianco. Il primo di questi spot (solitamente un po' più grande dell'altro) si trova sotto la pinna dorsale su ogni fianco del pesce. Il secondo degli spot si trova sul peduncolo caudale, immediatamente davanti la pinna caudale (la coda) del pesce, ancora su ogni fianco. Questo è il disegno diagnostico per questo pesce, non la forma ad 8 dorsale. Il Dichotomyctere fluviatilis (ex Tetraodon fluviatilis) non ha tali spot. Il Dichotomyctere fluviatilis ha un certo numero di piccoli spot scuri sparsi lungo tutti i fianchi, sotto il disegno dorsale a forma di sella, e questi si vedono chiaramente, contro il colore di sfondo del corpo del pesce, ma niente al confronto dei due ocelli relativamente grandi e molto evidenti del biocellatus. Entrambe le specie possono avere alcuni, o molti, o nessuno schizzi di colore più chiaro sui fianchi, ma soltanto il Dichotomyctere fluviatilis (ex Tetraodon fluviatilis) dovrebbe avere un notevole gruppo di spot scuri, non bordati, lungo i fianchi.
Talvolta si vedono pesci nei negozi che hanno il disegno dorsale che non ha la forma di un 8, ma dove sono presenti i due ocelli. Possono poi presentare pochi o molti "schizzi" di linee giallastre contrastanti sui fianchi. Sono stati considerati specie differenti, o differenti varianti di colorazione (forse popolazioni geografiche?). Ma se gli ocelli sono presenti, per il momento è probabilmente meglio chiamarli tutti Dichotomyctere ocellatus.
Come è stato accennato all'inizio di questa serie di articoli di Robert T. Ricketts, la tassonomia della famiglia Tetraodontidae non è chiara o netta, e i nomi comuni dati dagli acquariofili sono ancora meno chiari. Poiché questo pesce abita una zona geografica considerevolmente grande, forse con popolazioni isolate, non ci sarebbe da sorprendersi dell'esistenza di gruppi geografici con disegno diverso.
“Se voglio un pesce, non mi faranno desistere pochi segni di morsi su corpo o pinne, e neppure l'Ichthyo. Se il pesce ha un profilo decente, lo vedo mangiare, e nuota attivamente, il resto è velocemente eliminato...„
Quando si guardano i pesci nel negozio locale, è comune che siano in uno stato precario di salute. Si possono quasi prevedere pinne con segni di morsi, Ichthyo (Ichthyophthirius o malattia dei puntini bianchi), o malattie fungine, più probabilmente combinazioni di alcune o di tutte queste cose. Quello che Robert T. Ricketts consiglia di osservare con la massima attenzione sono l’attività e la colorazione (non devono avere la pancia scura, non devono costantemente riposarsi sul fondo) con una pancia che non deve essere concava. Come nel caso del Colomesus asellus, il pesce palla sudamericano d'acqua dolce, del quale si è parlato in precedenza (Il pesce Palla Sudamericano, Colomesus asellus: Un Grande Primo Pesce Palla) un pesce con la pancia scavata è duro da portare di nuovo in salute. Tale aspetto può anche essere un sintomo di pesanti parassiti intestinali. Quelli vanno lasciati alle cure del negozio. Se si vuole un pesce, si può passare sopra a pochi segni di morsi su corpo o pinne, e anche all'Ichthyo. A condizione che il pesce abbia un profilo decente, che lo si veda mangiare, e a condizione che stia nuotando attivamente intorno alla vasca, il resto è velocemente eliminato.
I Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) hanno bisogno della quarantena quando vengono portati a casa. Se il negozio locale li teneva in acqua dolce, (cosa molto comune), iniziate ad abituarli immediatamente almeno ad una piccola quantità di sale. L'allestimento di quarantena non dovrebbe essere troppo piccolo, né troppo spoglio se lo prevedete per un gruppetto di questi pesci. Anche quando sono piccoli, possono essere mordaci verso i loro compagni di vasca. Se il negozio locale li avesse tenuti in normale acqua dolce, a casa vostra acclimatateli prima in quest'acqua. Se il negozio li avesse tenuti in acqua salmastra, allora a casa dovreste provare ad imitare quei pH e quella densità.
Se fossero stati in acqua di rubinetto al negozio, appena possibile regolate un travaso goccia a goccia di acqua con pre-disciolta la miscela di sali per acqua marina nella loro vasca. Una vaschetta o un secchio con la soluzione di sali marini ed un pezzo di tubicino da aeratore, facendo un nodo nel tubicino per poter regolare la velocità del gocciolamento nella vasca, permetterà un'aggiunta molto lenta (1-2+ ore). Assicuratevi che la vasca abbia spazio per la soluzione che state per aggiungere (riducete il volume dell'acqua nella vasca prima di cominciare ad aggiungere la soluzione salata). Se i pesci sono stati in acqua di rubinetto, all'inizio non metto più di 1 cucchiaino da tea di sale marino per 4 litri circa d'acqua (considerando tutto il volume della vasca). Questo è sufficiente per trattare ogni sintomo di Ichthyo presente, in parallelo al lento aumento della temperatura a 27 - 30°C. Se i pesci rimangono attivi e mangiano bene, ogni 3-4 giorni si può aggiungere ancora la miscela di sali marini per portare la densità fino a 1,002 con un paio di pause ed aumenti graduali ogni volta. Durante l'adattamento/quarantena bisogna ricordarsi di controllare regolarmente ammoniaca, nitriti, nitrati, pH e densità.
Robert T. Ricketts preferisce mantenere questi particolari pesci in acqua leggermente salmastra (densità 1,005 -1,008). La sua sensazione personale è che l'acqua salmastra sia intermedia fra acqua dolce e acqua marina per i nostri scopi. Se sottoscrivete le regole "1 cm di pesce ogni 2 litri d'acqua" per gli acquari d'acqua dolce (discutibile) e "1 cm di pesce ogni 10 litri" per il marino (altrettento discutibile), questo vorrebbe dire per l'acquario salmastro 3-4 cm di pesce per 10 litri. Una tale regola è da tenere come riferimento molto approssimativamente per l'acqua salmastra, anche perché i pesci palla mangiano come maiali, e considerando anche che la territorialità raggiunge livelli che tendono ad essere più simili ai livelli che raggiungono i pesci marini, in quanto cacciatori attivi.
Durante la quarantena i pesci possono anche essere adattati alla vostra alimentazione. Dovrebbero essere usati gli stessi alimenti citati negli articoli citati prima (Il pesce Palla Sudamericano, Colomesus asellus: Un Grande Primo Pesce Palla). Se i pesci sono più piccoli di 2,5 cm di lunghezza, probabilmente è una buona idea alimentarli quotidianamente. Se vi viene comodo fornire più di un pasto al giorno, assicuratevi di controllare coscienziosamente l'acqua e fate tutti i cambi d'acqua necessari - non hanno bisogno di stress supplementare durante questo periodo.
Se i pesci sono più lunghi di 2,5 cm, è sufficiente un buon pasto un giorno si e uno no. Dopo un "buon" pasto, il Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) mostrerà la pancia gonfia, almeno un po'. Non dovrebbero essere alimentati al punto da avere difficoltà nel nuotare e sembrare incinti o essere gonfi dopo una sbronza di birra. Questo significa sovra-alimentare e non va bene né per i pesci né per l'acqua. Se non state già allevando le lumache per alimentare i pesci palla, la quarantena è un buon periodo per iniziare il vostro allevamento (Allevare lumache (non e' uno scherzo!) per allevatori di pesci palla e di altri mangiatori di molluschi).
Siccome il Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) è appena leggermente più piccolo del Colomesus asellus, il pesce palla sudamericano di cui abbiamo parlato in un articolo precedente, e dall'attività e dal temperamento simili, possono applicarsi gli stessi consigli sulle dimensioni della vasca, così come la maggior parte delle osservazioni formulate sull'arredamento dell'acquario date nell'articolo Il pesce Palla Sudamericano, Colomesus asellus: Un Grande Primo Pesce Palla con pochi cambiamenti. Il cambiamento principale è che questi sono pesci d'acqua salmastra, per cui le piante vive non sono una scelta facile così come il legno può non essere desiderabile. Ciò significa usare in gran parte rocce o piante artificiali per rompere la visuale dei pesci e creare rifugi (in numero maggiore di quello dei pesci, per favore, per consentirgli di scegliere). Inoltre è consigliabile usare un substrato di aragonite per aiutare a mantenere alto il pH (7.8-8.2) anche quando la densità è più bassa. Secondo Ricketts un pH alto e stabile è più importante per i pesci palla d'acqua salmastra della salinità, ma non ha dati sperimentali controllati per dimostrarlo.
La sua acqua pre-preparata è fatta dapprima come totalmente marina, quindi viene diluita con acqua del rubinetto invecchiata fino a raggiungere la densità desiderata per una particolare vasca.
Come accennato nel primo articolo in questa serie, la miscela di sali per acqua marina non si scioglie immediatamente come l'ordinario sale da tavola. Questo richiede un recipiente supplementare (vasca, contenitore di plastica, secchio) con un riscaldatore e una pompa di circolazione (un filtro a spugna va benissimo) per pre-dissolvere la miscela di sali usata per i cambi d'acqua. Bisognerebbe tenerla così per almeno 48. In pratica, Robert T. Ricketts tiene una vasca più piccola con acqua preparata sempre disponibile. Molti allevatori di pesci d'acqua salmastra periodicamente fanno una lieve variazione della densità della vasca, in quanto i pesci salmastri sono soggetti in natura ai cambiamenti dovuti alla marea. Rickettson non è così coscienzioso, non varia intenzionalmente la densità, anche se potrebbe variare di un paio di punti dopo un cambio d'acqua. L'acqua che evapora attraverso il coperchio della vasca a causa dell'evaporazione è acqua pura, non salata, poiché il contenuto di sali minerali rimane dentro la vasca quando l'acqua evapora.
Se allevate insieme un gruppo di questi pesci ed un individuo diventa eccessivamente aggressivo, mordendo il corpo o le pinne degli altri, è quasi impossibile fargli cambiare comportamento. Può succedere di dover isolare l'individuo dai suoi pari perché non se ne ferisca o muoia qualcuno. Temporaneamente può essere usato un divisore della vasca, che può successivamente essere rimosso, per un attento esame quando siete in casa. Ma la cosa più probabile è che il pesce dovrà essere riportato al negozio (organizzatevi in anticipo - possono non volere un pesce palla adulto ed aggressivo) o essere alloggiato da solo in una vasca propria. Per tali pesci questo non è stressante come potrebbe sembrare.
La causa prima dei problemi nella comunità è inizialmente la loro territorialità da adulti; allevarli come esemplari solitari sembra soddisfarli proprio benissimo. Come gli Oscar ed i Carassius, se allevati da soli diventano rapidamente ancor più concentrati sul loro allevatore. Un interessare riscontro su questa pratica è che tutti i pesci palla di Robert T. Ricketts vissuti più a lungo fino ad ora, sono stati esemplari solitari, principalmente rimossi dai gruppi a causa della loro aggressività.
Questa specie può vivere fino ad età paragonabili ai ciclidi che vivono più a lungo, e si avvicinano a quelle dei Chromobotia macracanthus.
Il Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) più vecchio di Ricketts è morto dopo più di 18 anni della mie cure, ed è sicuro che questo limite può essere superato.
Entro 10-12 anni i pesci cominciano a mostrare alcuni segni dell'età. Le pinne pettorali normalmente trasparenti (ricordiamo che i pesci palla non hanno pinne pelviche accoppiate) diventano traslucide vicino alla base, e con il passare del tempo il traslucido occupa circa la metà della pinna. I colori del corpo si mantengono abbastanza bene durante la vita del pesce. I pesci mantengono la pancia da leggermente arrotondata a quasi piatta per il resto della loro vita.
Ci sono state segnalazioni di Tetraodon biocellatus riprodotti in cattività, ma non ci sono dettagli sulle condizioni usate.
Poche persone sono disposte a fare il "lavoro extra" ed a mantenere l’"equipaggiamento extra" richiesti per i pesci d'acqua salmastra. Ma se avete un interesse per questi pesci, particolarmente per quelli relativamente piccoli e facili da allevare, come i Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus), gli extra risultano essere minimi e molto personalizzabili, ed avrete veri animali domestici che ricompenseranno i vostri sforzi per molti anni a venire.
Test originale in inglese © Robert T. Ricketts - www.thepufferforum.com
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Per approfondire:
Esperienza d'allevamento di una coppia di Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), da parte di un acquariofilo davvero appassionato, che li ha battezzati 'Titti e Maori' e che ha un'ottima capacità d'osservazione - articolo di Andrea Bottero
"Pallino" è un piccolo Tetraodon, forse un nigrovirdis o forse un fluviatilis, piccolo ma destinato a diventare molto grande - articolo di Andrea Bottero
Dichotomyctere nigroviridis, ex Tetraodon nigroviridis, per il suo aspetto peculiare ed attraente cattura spesso l'attenzione dei neofiti, anche se in realtà si tratta di un pesce difficile, riservato agli acquariofili più esperti e motivati - tratto da un articolo di Andrea Degl'Innocenti
Esperienze personali di allevamento dei Dichotomyctere nigroviridis, con informazioni molto utili per il loro mantenimento - tratto e tradotto da un articolo di Jeni C. Tyrell
Spesso i pesci palla vengono 'umanizzati' e si pensa che da soli soffrano di solitudine. Nulla di più errato: i pesci palla solitari vivono meglio e molto più a lungo di quelli tenuti in compagnia - tratto e tradotto da un articolo di Damien Wagaman
Le basi di tutto quello che è meglio sapere prima di accingersi ad allevare i pesci palla, sia d'acqua dolce che d'acqua salmastra - tratto e tradotto da un articolo di Robert T. Ricketts
Piccolo manuale che aiuta gli allevatori di pesci palla (e di altri pesci lumachivori) a realizzare un'efficente coltura di lumache da fornire come alimentazione ai pesci, cosa indispensabile per mantenerli in buona salute - traduzione in italiano di un articolo di Robert T. Ricketts
L'Allevamento dei Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus): consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta, in acqua salmastra
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare dei pesci palla, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
I pesci palla sono uno dei gruppi di pesci più affascinanti ma più incompresi in acquariofilia, in questo articolo si vuole smentire alcune comuni idee sbagliate su di loro - tratto e tradotto da un articolo di Pufferfish Enthusiasts Worldwide
Divagazione sugli incidenti di gestione che possono capitare agli acquariofili, nella quale si inserisce l'acquisto di un pesce palla, un Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - tratto e tradotto da un articolo di Peter McKane
Esperienza personale e consigli generali per l'allevamento dei pesci palla 'con la figura di un otto', i Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), in acquario d'acqua salmastra - tratto e tradotto da un articolo di Jeni C. Tyrell
Consigli e suggerimenti per l'alimentazione dei pesci palla in acquario
Le carni, le viscere e in alcune specie la pelle dei pesci palla contengono un potente veleno, mortale per l'uomo, ma solo se viene ingerito.
La caratteristica principale dei pesci palla, quella a cui devono il loro nome comune, è quella di "gonfiarsi" come dei palloncini in svariate occasioni
Tutti i pesci palla sono provvisti di un'ottima dentatura, che in natura usano per nutrirsi delle loro prede, ma in acquario può essere usata contro i loro compagni di vasca...
Consigli e suggerimenti generali per allevare i pesci palla della famiglia dei Tetraodontidae nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere su allevamento e riproduzione dei pesci palla della famiglia dei Tetraodontidae, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
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Taxa principali
Specie d'acqua salmastra che viene importata molto raramente, ma da quanto si sa in genere gli esemplari sono molto aggressivi, intolleranti e mangiatori di squame e pinne di altri pesci.
Meglio conosciuti con il loro vecchio nome di Tetraodon fluviatilis, nonostante vengano spesso venduti come pesci palla d'acqua dolce, sono in realtà una vera specie salmastra, che diventa grande ed è molto aggressiva e mordace
Specie quasi del tutto sconosciuta in ambito acquariofilo, e introvabile in commercio
Meglio conosciuto con il vecchio nome di Tetraodon nigroviridis, è uno dei pesci palla d'acqua salmastra più diffusi in commercio, grazie alla bella colorazione e all'aspetto simpatico, ma non è certamente un pesce per i comuni acquari di comunità
Meglio conosciuto con il vecchio nome di Tetraodon biocellatus, è uno dei pesci palla che si trovano più comunemente in commercio, ma non è decisamente adatto a tutti, per le sue esigenze alimentari e la necessità di acqua salmastra e di altissima qualità
Specie d'acqua salmastra, difficile da trovare in commercio
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