Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere su allevamento e riproduzione dei pesci palla della famiglia dei Tetraodontidae, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus) - Foto © Andrea Bottero
Ho raccolto qui come al solito le domande e le risposte più interessanti e più frequenti in cui mi sono imbattuta frequentando il Newsgroup it.hobby.acquari e che riguardano i pesci palla della famiglia dei Tetraodontidae. C'è da notare che anche qui regna molta confusione, a causa della difficoltà di identificare correttamente i palla e alle dicerie e inesattezze tramandate anche dai libri, ma ormai le fonti attendibili stanno diventando parecchie, quindi prima o poi si farà chiarezza dappertutto :-)
Ringrazio pertanto tutti i partecipanti ai gruppi di discussione, vecchi e nuovi, sia chi dà le risposte, sia chi fa le domande, ringrazio coloro che citerò riportando i loro messaggi... non vorrei comunque che qualcuno pensasse ad uno "sfruttamento" dei newsgroup a fini personali, il mio intento è solo quello di dare una mano a chi cerca informazioni su internet; se qualcuno si sentisse disturbato da quanto scritto, o per essere stato citato, non esiti a scrivermi.
State pensando di comprare dei pesci palla?
Pro e contro del loro allevamento
Stefano C.A. Rossi (18 dic 2000)
mi è stato regalato un Tetraodontide lungo circa 3,5 cm esclusa la coda. La livrea è color verde abbastanza scuro con una linea gialla a curve che delinea una pezzatura a margini arrotondati; nella metà posteriore ci sono due ocelli neri, più grande l'anteriore, più piccolo il posteriore sul peduncolo caudale, ambedue con bordo chiaro. Per il momento, dato che il mio acquario principale è una vasca di comunità con Anabantidi, e Paracheirodon (acqua leggera e pH<7) l'ho parcheggiato in una vasca di 40 l con ospiti temporanei un Hypostomo grosso e turbolento ed un vecchio e grosso orifiamma che al momento non sapevo più dove mettere. L'acqua ha pH intorno a 7,2, durezza totale intorno ai 13, temperatura 24. Ha rifiutato mangime in fiocchi, mentre ha gradito il gamberetto decongelato, e nuota vispo per la vasca mordicchiando le chiocciole troppo grosse per lui e stazionando al fondo solo in fase di sonno, al buio.
Qualcuno è in grado di capire dalla descrizione di che specie esattamente si tratti e quali sono le sue effettive esigenze (vorrei tenerlo bene, non farlo sopravvivere)? Ho letto infatti sui pochi siti trovati di specie di acque salmastre, di specie assolutamente dulcacquicole e di specie eurialine sempre all'interno del genere Tetraodon (e a occhio e croce il genere è quello).Airaghi Matteo
dalle dimensioni e dalla descrizione potrebbe secondo me essere un "classico" Tetraodon biocellatus detto in inglese Figure Eight Puffer appunto per la forma dei disegni, è il più tipico fra i tetraodontidi venduti e da adulto può misurare max 5-6 cm.
La condizione migliore di vita è il salmastro in genere, ma se allevato già in acqua dolce va bene anche per questo ambiente, sempre con un acqua dura e un pH >7, quindi dove lo tieni ora va abbastanza bene. Magari informati sulle condizioni precedenti di vita.
Se vuoi un bel sito ti consiglio (in inglese): www.pufferfish.co.uk/aquaria/index.htm
Antonello Demontis (8 mar 2002)
Tempo fa (dicembre) scrissi presso il NG per cercare compagni d'avventura nell'allevamento di pesci palla in acquario "salmastro", trovando pochi interessati. Comunque sono andato avanti con l'esperienza, e dopo tre mesi ho qualcosa da raccontare.
I pesci palla sono praticamente tutti di cattura, e arrivano stressati, non abituati al secco e spesso malati: su sette acquistati ne sono morti subito tre!!!
Uno mi è stato regalato da un amico negoziante, che non riusciva ad alimentarlo e pensava morisse. In effetti era molto debilitato, col ventre incavato e di colore scurito (come per i Discus è un segno di malessere), comunque ho voluto tentare; era il più grosso tra quelli acquistati, e questo lo rendeva di adattamento più complesso: con i selvatici è più semplice riuscire ad ambientare gli esemplari giovani.
Lo porto a casa e, sfrattati gli altri tre in un altro acquario, lo introduco in una piccola vasca arredata apposta, con rocce, qualche pianta, fondo chiaro ed acqua salmastra (1,5 litri di acqua marina ogni 10). Tempo due giorni e si infarina letteralmente di Ictio, una cosa impressionante: ecco il suo malessere! Leggendo che poteva reagire male ai farmaci, alzo la salinità dell'acqua ed i puntini spariscono, e ricompare l'appetito che trova conforto nei gamberetti secchi (quelli da due soldi per tartarughine), in cibo vivo di mia cattura comprendente Caridine nostrane, lumache, insetti acquatici e lombrichi, bivalvi e granchietti da mercato.
La salute appare comunque compromessa, con comportamento schivo, respirazione affrettata, opacamento della pelle: penso ad Oodinium, Costiasi e chissà quali altre parassitosi protozooarie, compreso l'Ictio in forma branchiale.Perso per perso mi decido alla terapia farmacologica, utilizzando dosaggi bassi direttamente in vasca, dove fanno compagnia al pesce palla alcuni avannotti di Guppy, di Black Molly e di Pelvicachromis (ebbene sì, il salmastro gli fa un baffo!).
Sembra andare tutto bene, il medicamento è ben tollerato, ma dopo un paio di settimane muoiono in rapida successione quattro avannotti di Pecilidi ed i sintomi riprendono: decido per il rischiare con alti dosaggi di medicina, ormai stufo di questo stillicidio, con il massimo dosaggio indicato (tempo di esposizione quattro ore, sotto osservazione).
Il pesce tollera perfettamente il trattamento ed ormai da un mese è vispo come un grillo, con un appetito esagerato, e sta cambiando il colore delle pinne che da trasparenti iniziano a picchiettarsi di scuro, segno che sta diventando adulto.
C'è lo fatta !? Speriamo bene....
Sspeed (26 feb 2003)
Vorrei allestire il mio piccolo acquario di 40 litri 30 effettivi con due o tre pesci palla è possibile o le dimensioni non lo permettono
BruStox
non lo permettono.. anche solo uno e' come chiudere un leone in gabbia..
Ale?
Mah il pesce palle che ho visto io viveva in un negozio in un acquario di si e no 60 lt salmastro... sono piccoli e credo rimangano tali…
***VINZ***
Non è così purtroppo... crescono... alcune specie anche molto. La più piccola è Carinotetraodon lorteti che arriva a 6,5 cm. Ma ci sono specie come Tetraodon fluviatilis che arriva a 17 cm, Tetraodon palembangensis che arriva a 20 cm, Colomesus psittacus che arriva a 30 cm. Tetraodon mbu arriva a misurare 80 cm senza contare la pinna caudale!!!!! Quindi attenzione.
Non sono pesci "pacifici" in ogni caso: Tetraodon = 4 denti... che dici ci fa un sorrisone per la fotografia o li usa in altro modo?Teddy
anche se un po' in ritardo dico la mia: in effetti esiste una specie molto piccola: il Carinotetraodon travancorius (in inglese chiamato infatti Dwarf Puffer) raggiunge al massimo i 2,5 cm.
Direi che in una vasca di 60 litri non sta assolutamente male, beninteso che è di acqua dolce e non salmastro e che data la vivacità e aggressività bisogna comunque fare attenzione alla coabitazione con altri palla e anche con altre specie.
In acqua salmastra il più piccolo rimane il "classico" Tetraodon biocellatus, che al più arriva, da adulto, circa ai 6 cm.
Se invece, come penso si trattava del Tetraodon nigroviridis, il più comune (giallo a pallini neri) raggiunge i 14 cm ed è molto vivace, quindi in 60 litri sta un po' strettino (da solo).jeriko
> Mah il pesce palle che ho visto io viveva in un negozio in un acquario di si e no 60 lt salmastro... sono piccoli e credo rimangano tali...
Io ho visto tenere dei Guppy in una boccetta di si e no 12 cm di diametro, questo non vuol dire che sia lecito farlo. Avere un acquario significa rispetto e responsabilità nei confronti di tutto ciò che ci vive dentro. Non è un mobile, non lo è mai stato, anche se qualcheduno lo crede tale...
Giancarlo Iocca (14 mag 2000)
Vedo che continua ad esserci una grande confusione sui pesci palla d'acqua dolce.
La specie che più comunemente si trova in commercio è, nove volte su dieci, quella gialla a punti neri con epidermide non spinosa. Anche se viene chiamata da decenni Tetraodon fluviatilis, il nome corretto è Chelonodon nigroviridis.
Il "vero" Tetraodon fluviatilis, che ora però si chiama Chelonodon fluviatilis, è molto simile, ma sul dorso non ha i piccoli punti neri come sul resto del corpo ma tre grosse macchie nere a forma di sella.
La prima è eurialina, potendosi adattare dall'acqua completamente dolce a quella completamente marina. Tenuto in acqua dolce però, spesso sviluppa infezioni batteriche sull'epidermide e sulle pinne.
La seconda vive essenzialmente in acque dolci o poco salmastre.
Ci sono specie che richiedono addirittura acqua tenera ed acida, ma non sono identificabili con le specie sopra descritte. In particolare, Tetraodon schoutedeni potrebbe essere confuso con Chelonodon nigroviridis, ma la superficie corporea di T. schoudotedeni appare decisamente "spinosa".
Inoltre, non mi risulta che questa specie venga importata in Italia se non occasionalmente.
Sulla letteratura è stata fatta una grande confusione fra le diverse specie e sulle loro esigenze in acquario.
Se la specie in questione è la prima, va bene l'acqua salmastra, anche se personalmente l'ho allevata diverse volte in acqua marina senza problemi.
Paolo Oliveri (13 mar 2000)
Da 3 giorni ho inserito nella vasca di casa (200 litri +/-) 2 esemplari di Pesce Palla di circa 1.5 cm, dai libri ho appreso che crescono sino a 18 cm, che sono alquanto feroci.....? con tutti i pesci o solo con quelli più piccoli? qualcuno mi sa dare informazioni su questi simpatici e insaziabili pesciolini?
Paolo Lombardi
> Scusate, ma questo pesce non dovrebbe vivere in acqua salmastra?
No, vive in acque dolci, neutre e con durezza da bassa a media. (5-10°dGH).
E' un vero ca##ca##i e andrebbe allevato singolarmente :-).Michele Ralli
> No, vive in acque dolci, neutre e con durezza da bassa a media. (5-10°dGH). E' un vero ca##ca##i e andrebbe allevato singolarmente :-).
Sono sicuro della validità delle sue affermazioni, e del fatto che si sia documentato sui testi prima di rispondere.
Quello di cui sono Meno sicuro è che si possa essere proprio CERTI Senza ombra di dubbio di una classificazione del "Pesce palla di acqua dolce" così precisa e netta (a distanza, poi...) tale da escludere si possa trattare della stessa specie importata almeno fino a qualche anno fa, che i nostri "Gentili rivenditori" di settore spacciavano appunto per "Da acqua dolce" e che regolarmente schiattavano per problemi osmotici e di pelle una volta messi nelle nostre vasche.
Di Tetraodon fluviatilis (Nota: è vero, o sono io che sono scemo, che dovremmo scrivere il primo nome Maiuscolo ed il secondo minuscolo?) per quello che ne so (e per quello che dice l'atlante Axelrod's) ne esistono diverse specie, non TUTTE adatte alle condizioni citate.
Quella che sembra avvicinarsi di + dovrebbe essere la T. nigroviridis che lo scarno testo dice vivere a pH 7, crescere fino a 12 cm (Un enormità) avere bisogno di vasche minime da 100 L, NON essere adatto ai principianti, riprodursi tramite deposizione di uova, necessitare di arredamenti e nascondigli, aggressivo, nutrimento principalmente costituito da cibo vivo.
Insomma, come suggerimento direi di dire, con la faccia più a culo che vi riesce, al vostro negoziante:
"Caro, facciamo così, io ti porto i valori della mia acqua, tu fai davanti a me un test della vasca nella quale tieni la creatura (P.Palla) e io te lo pago come se lo avessi comprato.
Poi, tra due settimane torno, e, se è ancora vivo, se intanto le condizioni della Tua vasca sono ancora le stesse, e se ancora assomigliano alle condizioni della mia, lo prendo!"
Questo per evitare di prendere pesci (esseri viventi) che mal si adattino a vivere nelle nostre vasche. Credo sarebbe meglio conoscere le condizioni ideali di ogni pesce e cercare di creargli intorno l'ambiente + adatto.
A noi, fare una vasca apposta per un pesce che ci piace in modo particolare, può costare come massimo dei soldi e del tempo. A loro, (i pesci) adattarsi a condizioni particolarmente diverse, può costare la vita.Paolo Lombardi
> Quello di cui sono Meno sicuro è che si possa essere proprio CERTI Senza ombra di dubbio di una classificazione del "Pesce palla di acqua dolce" così precisa e netta (a distanza, poi...)
Verissimo, anche se io rispondevo alla domanda su Tetraodon biocellatus, sinonimo T. fluviatilis var. ocellata (Da Mergus).
E quelli riportati sono i valori indicati, per la precisione GH 5-12°dGH e pH 7.
Tra le particolarità cito: "può essere facilmente identificato per il fine reticolato di linee nere che ne ricopre il capo e la testa".> Di Tetraodon fluviatilis (Nota: è vero, o sono io che sono scemo, che dovremmo scrivere il primo nome Maiuscolo ed il secondo minuscolo?)
Certo che è vero, è un errore GRAVE indicare la specie in maiuscolo, a differenza del genere.
Lanciai un thread neppure tanto tempo fa.
Per il resto, per quanto possa concordare, mi pare utopia (vedi prova richiesta al negoziante).Giancarlo Iocca
Se i pesci palla in questione sono effettivamente i Tetraodon nigroviridis, ho una piccola curiosità da raccontare.
Nei primi anni '80, nel negozio di acquari dove lavoravo, un cliente riportò indietro un Tetraodon nigroviridis di circa 15 cm. A dispetto di quanto scritto su alcuni libri di acquariofilia, questo pesce palla viveva da 6 anni in un acquario marino, e godeva di ottima salute. Se ne disfava a malincuore, ma era talmente aggressivo da non permettergli di tenere nessun altro pesce.
Memore di questa esperienza e constatato che quasi nessuno si dedica a vasche di acqua salmastra, da allora ho cominciato a proporre la vendita di questo pesce come "marino", e so per certo che i clienti (e mi auguro anche i Tetraodon ^__^) sono sempre rimasti soddisfatti.
Inoltre, spesso i Tetraodon nigroviridis arrivano dalle zone di origine carichi di parassiti cutanei (si riconoscono per la colorazione scura ed opaca e perché assumono una forma "gobba")ambientati in acqua marina c'è il vantaggio che guariscono in brevissimo tempo.Michele Ralli
> Verissimo, anche se io rispondevo alla domanda su Tetraodon biocellatus, sinonimo T. fluviatilis var. ocellata (Da Mergus).
Io il Mergus non ce l'ho (ma l'ho messo nella lista dei regali per il mio compleanno [21/3]) .
;-))
Però, sul "Dr. Axelrod's atlas of freshwater aquarium fishes" 9th edition, (l'ultima disponibile) Edizioni T.f.h. u.s.a. (www.amazon.com) ci sono diverse specie di Tetraodon, ma Nessuna che si chiami fluviatilis.
Decisamente la varietà biocellatus non può, in nessun caso, essere confusa con quella che normalmente si incontra a negozio, che invece sarebbe la nigroviridis. (almeno, io ho sempre veduto Solo quella)
Il T. biocellatus, come dice il nome stesso, presenta due grandi macchie ad imitazione di occhi, (Mimetismo difensivo) Una in corrispondenza dell'attacco della coda ed un'altra poco più avanti, sotto la pinna dorsale.
Il T. nigroviridis, invece, presenta un gran numero di macchie marrone scuro-nere più piccole su tutta la parte superiore del corpo, di colore giallo chiaro pallido, con ventre biancastro> Tra le particolarità cito: "può essere facilmente identificato per il fine reticolato di linee nere che ne ricopre il capo e la testa".
Questa particolare descrizione mi porta a due possibili conclusioni:
O qualcuno dice qualcosa di sbagliato da qualche parte O qualche fotografia deve essere stata scambiata, al momento della stampa di uno o dell'altro libro.
Il T. biocellatus, infatti, presenta piuttosto linee Gialle su fondo scuro nerastro Oppure una serie di macchie scure, orlate di un bordo giallo vivo, simili ai due "Ocelli", disposte più o meno lungo la linea dorsale. Nel primo caso il ventre risulta scuro, nel secondo chiaro.
Quello che più si avvicina (a vedere dall'Axelrod's) alla descrizione del Mergus, sembrerebbe essere il Carinotetraodon lorteti.
Dico queste cose perché, anche dopo aver letto il post di Iocca, sembra che di pesci di ambiente salmastro si sappia se possibile anche meno che di altri, e che gli innocenti negozianti siano a loro volta (Una volta di più) vittime della mancanza di informazioni Certe su alcune delle specie che loro stessi trattano.
Il che, (come ormai qualcuno che mi conosce indovinerà che sto per dire) NON li giustifica dal non prendere informazioni più accurate, non giustifica NOI dal renderci complici di tante inutili morti, e dovrebbe invece far riflettere sulle Reali necessità di informazione che il settore in generale meriterebbe.
Concludendo: Nel dubbio, lasciateli al negozio!
NON c'è NIENTE di più convincente della merce invenduta, per far cambiare idea al mercato! ;-))Giancarlo Iocca
>> Tra le particolarità cito: "può essere facilmente identificato per il fine reticolato di linee nere che ne ricopre il capo e la testa".
> Questa particolare descrizione mi porta a due possibili conclusioni: O qualcuno dice qualcosa di sbagliato da qualche parte O qualche fotografia deve essere stata scambiata, al momento della stampa di uno o dell'altro libro.
Ho dato un'occhiata al Mergus: la foto ritrae un Tetraodon biocellatus.
Si potrebbe forse attribuire il "fine reticolato di linee nere" ad una cattiva traduzione?
Comunque sul Mergus è presente anche il Tetraodon nigroviridis, ma tra i suoi sinonimi non si fa menzione della specie "fluviatilis". Non so se è una dimenticanza o meno. Ricordo di aver letto recentemente da qualche parte che c'è molta confusione nell'attribuzione dei nomi corrretti per queste specie, e che sia T.nigroviridis che T.fluviatilis sarebbero specie valide.
Se ritrovo l'articolo in questione, mi rifarò sentire.Giancarlo Iocca
E' un gran casino!!!
Provo a spiegare:
Il pesce palla che conosciamo con il nome di Tetraodon fluviatilis, secondo il Mergus e l'Axelrod, si dovrebbe chiamare Tetraodon nigroviridis.
Ma, secondo l'ultima revisione scientifica svolta da specialisti di questa famiglia, è ricambiato tutto.
Il Tetraodon nigroviridis ora si chiama Chelonodon nigroviridis ed è specie diversa da Tetraodon fluviatilis che ora si chiama Chelonodon fluviatilis.
E' stata un'errata identificazione di una delle due specie apparsa su una pubblicazione su pesci dell'India del 1992, che ha fatto erroneamente supporre che le due specie fossero uguali.
Riporto i principali sinonimi delle due specie:
Chelonodon nigroviridis: Tetraodon nigroviridis, Tetraodon simulans, Tetraodon potamophilus;
Chelonodon fluviatilis: Tetraodon fluviatilis, Tetraodon dorsovittatus.
Tanto per aumentare la confusione, il Tetraodon biocellatus che secondo Mergus ha come sinonimi fra gli altri le specie T.palembagensis e T.stheindachnerii, ha nel frattempo anche lui cambiato genere per cui ora si chiama Chelonodon biocellatus.
I sinonimi ufficiali di questa specie sono per l'appunto Tetraodon bocellatus e Tetraodon steindachneri.
La specie Tetraodon palembagensis, invece, non è più considerata sinonimo di Chelonodon biocellatus, ma fa specie a se stante, tra l'altro mantenedo il genere Tetraodon.
Per finire: il pesce palla conosciuto sotto il nome di Tetraodon fluviatilis sabhaensis, ritenuto una sottospecie di Chelonodon fluviatilis, è invece ora considerato specie valida con il nome di Tetraodon sabhaensis.
E' mezzanotte e mezza.
Certo di non avervi fatto capire niente e rincoglionito dal sonno, vi auguro la buonanotte. ;-)Giancarlo Iocca
Riciao.
Vorrei provare a riportare un poco di ordine e a dare qualche altro suggerimento utile.
Ciò che illustrero' di seguito proviene da esperienze e considerazioni personali oltre che dall'esame della letteratura. Mi piacerebbe raccogliere altre informazioni da chi ha avuto esperienze diverse.La specie conosciuta con il nome più diffuso di Tetraodon fluviatilis, ora dovrebbe chiamarsi Chelonodon fluviatilis. Nella letteratura e sui listini si può trovare sotto i nomi di Tetraodon nigrifilis e Tetraodon nigroviridis (che, come già detto nel mio post precedente, è un'altra specie che è stata erroneamente ritenuta identica a T.fluviatilis).
Anche se la colorazione più frequente è quella con fondo giallo-verde con macchie nere tondeggianti abbastanza uniformi e ventre bianco, esistono molte varietà con forma e disposizione delle macchie nere anche molto diverse dalla norma.
Il Chelonodon fluviatilis ha una distribuzione ampia che comprende l'India, Sri Lanka, Bangladesh, Penisola Malese, Filippine ed Indonesia fino al Borneo e Celebes, dove frequenta estuari, zona di mangrovie e zone di fiumi a corrente lenta, soprattutto (ma non solo) in acqua salmastra. E' questa la specie di pesce palla più diffusa in commercio, che viene esportata principalmente da Sri Lanka, Bangkok e Singapore. La specie viene catturata in natura e non allevata. :-(
E' possibile che, a seconda della zona di cattura, alcuni esemplari si trovino meglio in certe acque piuttosto che in altre.
Personalmente, ho notato che la specie si può adattare bene anche all'acqua totalmente dolce, purchè sia dura.
A differenza di quanto affermato da alcuni autori che sostengono che non può vivere a lungo in acqua marina, almeno per gli esemplari importati da Sri Lanka, come ho già detto, il C.fluviatilis sembra invece trovarvicisi decisa mente a suo agio.
E' un gran rompiscatole, che ama in particolar modo "spinnare" gli altri pesci e mangiucchiare le piante.
In vasche piccole è aggressivo anche verso i membrei della stessa specie: questa aggressività cala proporzionalmente all'aumentare del numero di conspecifici.
E' ghiotto di lumache. (Gli abbiamo trovato anche un lato positivo ^__^ ).Un'altra specie importata di frequente è Chelonodon biocellatus. Sui libri e sui listini appare sotto i seguenti nomi: Tetraodon biocellatus, T.steidachneri e T.palembagensis (anche in questo caso si tratta però di un'altra specie confusa con C.biocellatus).
E' diffuso in Indocina, Malesia ed Indonesia, dove frequenta SOLO acque dolci, mediamente tenere ed acide.
Indicazioni della letteratura dove si legge che ama acque salmastre o addirittura marine, penso siano derivate dalla confusione fatta con il Tetraodon palembangensis o con una delle varietà di colorazione di C.fluviatilis.
Per il resto, è un rompi come la specie precedente.A volte in commercio si trovano anche altre specie, ma in maniera molto sporadica.
Purtroppo le specie con colorazione simile a C.fluviatilis provenieni dall'africa come Tetraodon schoutedeni, un pò rompi ma immensamente meno delle specie sopracitate, non mi risulta siano mai state importate in Italia.
Invece, una splendida piccola specie, il Tetraodon travancoricus proveniente dalle acque dolci o leggermente salmastre dell'India, ogni tanto compare sui listini olandesi.
E' uno scocciatore come gli altri, ma raggiungendo la lunghezza massima di 2,5 cm., è più facile da tenere a bada.
Un mio amico ne stava allevando qualche esemplare: proverò a chiedergli se ha raccolto qualche esperienza interessante.
E' tutto chiaro?
Che palla stì pesci palla!!!! :-))))))
Per approfondire:
Esperienza d'allevamento di una coppia di Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), da parte di un acquariofilo davvero appassionato, che li ha battezzati 'Titti e Maori' e che ha un'ottima capacità d'osservazione - articolo di Andrea Bottero
Consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta
Consigli e suggerimenti generali per allevarli nella maniera più adatta, rispettando le loro particolari esigenze
Elenco di quanto imparato da un allevatore di Carinotetraodon su come allestire la loro vasca, come allevarli, e quali eventuali compagni affiancare loro - tratto e tradotto da un articolo di Kaiwa
"Pallino" è un piccolo Tetraodon, forse un nigrovirdis o forse un fluviatilis, piccolo ma destinato a diventare molto grande - articolo di Andrea Bottero
Esperienza d'allevamento dei pesci palla nani, i Carinotetraodon travancoricus, da parte di un acquariofilo davvero appassionato, che li chiama i suoi 'Pea puffer' - articolo di Andrea Bottero
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Tetraodon suvattii (ora Pao suvattii) in acquario nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Dichotomyctere nigroviridis, ex Tetraodon nigroviridis, per il suo aspetto peculiare ed attraente cattura spesso l'attenzione dei neofiti, anche se in realtà si tratta di un pesce difficile, riservato agli acquariofili più esperti e motivati - tratto da un articolo di Andrea Degl'Innocenti
Esperienza con i Tetraodon mbu, pesci palla che diventano troppo grandi per essere allevati nei comuni acquari domestici - tratto e tradotto da un articolo di Stuart Morse
Esperienze personali di allevamento dei Dichotomyctere nigroviridis, con informazioni molto utili per il loro mantenimento - tratto e tradotto da un articolo di Jeni C. Tyrell
Spesso i pesci palla vengono 'umanizzati' e si pensa che da soli soffrano di solitudine. Nulla di più errato: i pesci palla solitari vivono meglio e molto più a lungo di quelli tenuti in compagnia - tratto e tradotto da un articolo di Damien Wagaman
Le basi di tutto quello che è meglio sapere prima di accingersi ad allevare i pesci palla, sia d'acqua dolce che d'acqua salmastra - tratto e tradotto da un articolo di Robert T. Ricketts
Piccolo manuale che aiuta gli allevatori di pesci palla (e di altri pesci lumachivori) a realizzare un'efficente coltura di lumache da fornire come alimentazione ai pesci, cosa indispensabile per mantenerli in buona salute - traduzione in italiano di un articolo di Robert T. Ricketts
L'Allevamento dei Dichotomyctere ocellatus (ex Tetraodon biocellatus): consigli e suggerimenti per allevarli nella maniera più adatta, in acqua salmastra
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare dei pesci palla, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
I pesci palla sono uno dei gruppi di pesci più affascinanti ma più incompresi in acquariofilia, in questo articolo si vuole smentire alcune comuni idee sbagliate su di loro - tratto e tradotto da un articolo di Pufferfish Enthusiasts Worldwide
Le dieci cose più importanti da sapere per cimentarsi nell'allevamento dei pesci palla nani, i Carinotetraodon travancoricus - tratto e tradotto da un articolo di Peter McKane
Divagazione sugli incidenti di gestione che possono capitare agli acquariofili, nella quale si inserisce l'acquisto di un pesce palla, un Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - tratto e tradotto da un articolo di Peter McKane
Le informazioni più importanti e i consigli derivati dalla decennale esperienza dell'autore nell'allevamento dei Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus) - tratto e tradotto da un articolo di Robert T. Ricketts
Esperienza personale e consigli generali per l'allevamento dei pesci palla 'con la figura di un otto', i Tetraodon biocellatus (ora Dichotomyctere ocellatus), in acquario d'acqua salmastra - tratto e tradotto da un articolo di Jeni C. Tyrell
Consigli ed informazioni per allevare con successo un pesce palla d'acqua dolce, il sudamericano Colomesus asellus - tratto e tradotto da un articolo di Robert T. Ricketts
Consigli e suggerimenti per l'alimentazione dei pesci palla in acquario
Le carni, le viscere e in alcune specie la pelle dei pesci palla contengono un potente veleno, mortale per l'uomo, ma solo se viene ingerito.
La caratteristica principale dei pesci palla, quella a cui devono il loro nome comune, è quella di "gonfiarsi" come dei palloncini in svariate occasioni
Tutti i pesci palla sono provvisti di un'ottima dentatura, che in natura usano per nutrirsi delle loro prede, ma in acquario può essere usata contro i loro compagni di vasca...
Consigli e suggerimenti generali per allevare i pesci palla della famiglia dei Tetraodontidae nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Consigli e suggerimenti per allevare i pesci palla d'acqua dolce del genere Colomesus nella maniera più adatta
Risposte alle domande più frequenti che vengono poste sui pesci palla, che possono riguardare tutte le specie - tratto e tradotto da un articolo di Ian West
Elenco delle specie di pesce palla della famiglia dei Tetraodontidae d'acqua dolce, e indicazioni per il loro corretto allevamento.
Elenco ed informazioni per l'allevamento dei pesci palla d'acqua salmastra, quasi tutti attivi nuotatori che raramente mostrano comportamenti territoriali.
Riferimenti & Link
Edizione Inglese - di Klaus Ebert, l'Aqualog The Puffers of fresh and brackish waters con tutte le informazioni per l'allevamento dei pesci palla sia d'acqua dolce che d'acqua salmastra, con naturalmente tantissime schede e foto per l'identificazione certa degli esemplari.
Freshwater Puffer Fish: The Complete Care And Breeding Guide
Edizione Inglese - di Victoria Vet - Lo scopo di questi libri è aiutare i proprietari di acquari a tutti i livelli a mantenere più sani i pesci e gli abitanti dell'acquario. Che stiate facendo ricerche per allestire il primo acquario o cercando suggerimenti per la cura e la riproduzione di specie avanzate, l'obiettivo dell'autrice è produrre contenuti utili per tutti.
AQUALOG Special, Brackish-Water Fishes: All About Species, Care and Breeding
Edizione inglese di Frank Schäfer, l'Aqualog Special - Brackish-Water Fishes è tutto dedicato alle specie d'acqua salmastra, con foto, allevamento e riproduzione
Edizione Inglese di Neale Monks - Da New York City all'entroterra australiano, l'acqua dolce incontra il mare e crea uno degli ambienti più dinamici della terra: l'acqua salmastra. Anche se la popolarità dei pesci che vivono in queste acque è cresciuta, si sa molto poco di loro. Finora. Questo libro è una guida preziosa in un mondo spesso esotico e in gran parte poco esplorato di pesci unici.
Edizione Inglese di Brian Takeshi - In questa guida completa, si svelano i segreti dei pesci d'acqua salmastra, facendo luce sui loro straordinari adattamenti, sul significato ecologico e sugli ostacoli che incontrano nei loro regni sottomarini. Inoltre, si approfondisce l'incantevole fascino di mantenere i pesci d'acqua salmastra negli acquari domestici.
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Taxa principali
Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nel genere dei pesci palla nani d'acqua dolce
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Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie appartenenti al genere Leiodon, pesci palla d'acqua dolce
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