Tra i pesci commercializzati come pesci accetta d'argento, abitano la parte superiore dell'acquario, anche se sono meno specializzati nella vita in superficie rispetto ai membri del genere Carnegiella.
Thoracocharax securis - Foto © Guérin Nicolas (Wikimedia)
Thoracocharax securis - Foto © Guérin Nicolas (Wikimedia)
5 - 7 anni
6.8 SL
9 cm
La specie Thoracocharax securis comprende pesci d'acqua dolce della famiglia Gasteropelecidae, comunemente chiamati 'pesci accetta d'acqua dolce' a causa della forma del loro corpo, dalla chiglia impressionante, che si è evoluto in modo tale grazie al possesso di una cintura pettorale allargata e fortemente muscolosa, che ricorda la forma di un'ascia da guerra. Thoracocharax securis è noto anche come pesce accetta gigante, in quanto rispetto alle altre specie di pesci accetta che si vedono in acquariofilia, che arrivano ai 3-4 cm, questa specie raggiunge i 6,7 cm in natura e i 9 cm in acquario, un vero gigante se confrontato con i parenti. Grazie alle sue dimensioni, può fare salti sopra l'acqua
Thoracocharax securis è superficialmente simile all'unico congenere Thoracocharax stellatus, ma può essere immediatamente identificato dall'assenza di una evidente macchia scura sulla pinna dorsale.
Il genere Thoracocharax fu originariamente eretto da Fowler nel 1906 come sottogenere di Gasteropelecus, ma è stato elevato allo status di genere da Weitzman nel 1960. E' il genere più diffuso dei pesci accetta in acquariofilia e comprende solo due specie, Thoracocharax securis e Thoracocharax stellatus, che hanno caratteristiche cromosomiche e morfologiche distinte nelle diverse regioni geografiche. Thoracocharax stellatus presenta un notevole polimorfismo morfologico tra le popolazioni, dovuto principalmente all'isolamento geografico (Silva et al, 2012). Questo tipo di diversità può talvolta portare a sottospecie o specie distinte all'interno del complesso. Le analisi filogenetica di Kelly T. Abe et al. (2013) hanno determinato che questa specie appartiene a un lignaggio monofiletico, ma sono stati trovati quattro clade ben supportati tra gli esemplari, "separati da distanze genetiche relativamente grandi e seguendo un orientamento geografico ben definito", il che sembra indicare che "Thoracocharax stellatus può rappresentare un complesso di specie invece di una singola specie”.
Uno dei pesci accetta, Thoracocharax securis
Uno dei pesci accetta, Thoracocharax securis
I Gasteropelecidae sono comunemente indicati come "pesci accetta d'acqua dolce" a causa della forma del loro corpo, dalla chiglia impressionante, che si è evoluto in tal modo grazie al possesso di una cintura pettorale allargata e fortemente muscolosa, che ricorda la forma di un'ascia da guerra.
In passato si diceva che fossero in grado di volare sulla superficie dell'acqua, planando sopra la superficie sbattendo le pinne pettorali, in realtà questo non è vero, ed è stato smentito da Wiest (1995) che ha utilizzato la video fotografia ad alta velocità per dimostrare che le pinne pettorali sono si utilizzate per lasciare l'acqua, ma non mentre il pesce è in aria. L'azione è più accuratamente descritta come un potente salto, ed è in realtà una risposta ad un qualcosa che viene percepito come minaccia e che appare utilizzato solo in casi estremi, così come in molti altri pesci.
Il ricercatore ha anche visto che i pesci sembrano in grado di saltare solo una o due volte prima di richiedere un periodo di riposo, a causa della grande quantità di energia necessaria per il lavoro dei massicci muscoli pettorali; quando sono affaticati la loro risposta alle minacce è paragonabile a quella di altre piccole specie che si immergono verso il fondo.
Inoltre da testimonianze raccolte da acquariofili allevatori di questi pesci e dagli ittiologi che lavorano nel campo, sembra che i gasteropelecidi saltino raramente, e che tendano a non farlo in acquario, neanche quando vengono inseguiti con un retino. Però se si lascia l'acquario scoperto durante la notte, è facile trovare al mattino uno più pesci accetta sul pavimento, per cui chiaramente possono saltare quando vogliono.
La famiglia Gasteropelecidae è distinta dagli altri Caraciformi dalla seguente combinazione di caratteri: osso frontale longitudinale ondulato con una forte cresta longitudinale; post-temporale e sovracleitro fusi in un unico osso; pinne pelviche e ossa associate minute; presenza di una regione del cingolo pettorale allargata, fortemente convessa e muscolare, composta da coracoidi notevolmente ampliati fusi in un singolo osso mediano ondulato; linea laterale che si estende nel ventre posteriore avvicinandosi all'inserzione della pinna anale; 0-2 o 3 squame dietro la testa e una o pochissime squame alla base della pinna caudale; 10-17 raggi nella pinna dorsale; 22-44 raggi nella pinna anale; pinna adiposa presente nelle specie più grandi (Gasteropelecus e Thoracocharax), assenti nelle specie più piccole (Carnegiella).
Attualmente contiene tre generi:
- Thoracocharax, il genere più primitivo e distinguibile per la sua impressionante chiglia, contiene due specie, Thoracocharax securis e Thoracocharax stellatus.
- Gasteropelecus contiene tre specie, Gasteropelecus sternicla, Gasteropelecus levis e Gasteropelecus maculatus. Questi due generi contengono i pesci accetta dalle dimensioni più grandi, e presentano una colorazione argentata; Gasteropelecus sternicla è la specie che si può trovare più spesso in commercio di queste cinque specie, anche se etichettato come 'pesce accetta argentato' può essere venduta una qualsiasi delle specie.
- Il terzo genere, Carnegiella, contiene quattro specie descritte che sono le specie più derivate o specializzate tra i pesci accetta, sono tutte più piccole nelle dimensioni e mancano della pinna adiposa.
Quello dei Characiformes è tra gli ordini di pesci d'acqua dolce più diversificati, attualmente comprende quasi 2000 specie valide distribuite in 19 famiglie. Questa enorme diversità tassonomica e morfologica ha storicamente compromesso la capacità dei ricercatori di risolvere le loro relazioni genetiche, e molti generi sono rimasti incertae sedis. Un ulteriore fattore limitante è stato che in molti casi l'unico modo per risolvere tali problemi è quello di uno studio esaustivo su base individuale.
Tuttavia, le moderne tecniche filogenetiche molecolari hanno consentito alcuni progressi e due documenti di ricerca di Javonillo et al. nel 2010 e Oliveira et al.nel 2011, hanno rivelato alcune ipotesi interessanti. I risultati del primo suggeriscono che Gasteropelecus forma un clade monofiletico nidificato all'interno della famiglia Characidae, mentre il secondo si è ampliato su questo e ha concluso che all'interno della famiglia Gasteropelecidae il genere Carnegiella è il gruppo gemello di Gasteropelecus, con il genere Thoracocharax strettamente correlato a quel clade, e che Gasteropelecidae appare più strettamente correlato ai Bryconidae espansi dagli autori ,che contengono i generi Brycon, Henochilus e Salminus.
Altri studiosi, come Oliveira et al. (2011), hanno concluso che anche la famiglia Erythrinidae è strettamente correlata a questo raggruppamento, metre Hepsetidae e Alestidae ne sono più distanti.
- Specie che deve vivere in gruppo
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono tutti dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o di allevamento.
Sud America: bacino del Rio delle Amazzoni.
Thoracocharax securis è diffuso nel corso principale del Rio delle Amazzoni e del Madera, in Brasile, Bolivia, Perù e Colombia (Weitzman e Palmer 2003, GBIF 2019).

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Silver hatchfish: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Nonostante le poche informazioni disponibili su questa specie, ha un'ampia distribuzione e non rappresenta minacce apparenti per la popolazione in generale. Pertanto, è valutata come Least Concern.
- La specie non è esposta a minacce apparenti, ma i pesci della famiglia Gasteropelecidae sembrano essere ampiamente suscettibili alla soppressione della vegetazione ripariale (Weitzman e Weitzman 1982) e alla costruzione di dighe sui fiumi (Netto-Ferreira et al. 2007). Tuttavia, non sono state riscontrate minacce significative per la specie.
Ambiente: pelagico, acqua dolce; clima tropicale
Thoracocharax securis abita grandi fiumi e laghi (Galvis et al. 2006)
Dimensioni minime dell'acquario: 120x50x50h cm è il minimo da considerare per un gruppo di minimo 8-10 esemplari
Buona parte della superficie dell'acqua va coperta da piante galleggianti, che contribuiranno a rendere i Thoracocharax securis meno paurosi. Sembra che apprezzi ogni tanto nuotare controcorrente, ma devono anche essere fornite delle zone con acqua tranquilla. Sembrano apprezzare sia gli acquari molto piantumati che gli allestimenti in stile biotopo amazzonico, con rami, legni, substrato di sabbia e lettiera di foglie secche.
Bisogna assicurare un coperchio a buona tenuta, perché sono in grado di spiccare salti di diversi metri. A differenza di altri pesci accetta imparentati come i Carnegiella, le specie di Thoracocharax tendono a non stare sempre vicino alla superficie ma a trascorrere del tempo nel terzo superiore della colonna d'acqua, immobili o interagendo attivamente all'interno del gruppo.
Comportamento e compatibilità: Thoracocharax securis è una specie molto tranquilla, ma può essere timida e nervosa, e non compete bene per il cibo con specie vivaci. Buoni compagni di vasca possono essere altri pesci che popolino zone diverse dell'acquario, come tetra, ciclidi che si alimentano sul fondo come Geophagus o Satanoperca, Corydoras e loricaridi.
Ne vanno sempre acquistati un bel gruppo, l'ideale è 10 o anche più, in quanto non saranno tranquilli senza la sicurezza data dalla presenza di un gruppo di conspecifici.
In natura, rimanendo vicino alla riva, Thoracocharax securis si nutre principalmente di insetti; uno studio (Netto-Ferreira et al, 2007) ha determinato che il 99,6% della dieta di questo pesce è costituito da insetti e la maggioranza (87,6%) di questi erano terrestri.
In acquario a volte può essere un po' riluttante inizialmente ad accettare il mangime secco (ricordo che gli esemplari in commercio arrivano tutti dalla cattura in natura), ma di solito con un po' di pazienza imparano ad accettarlo nel tempo. Una gran parte della dieta dovrebbe comunque consistere in cibi congelati e vivi, come chironomus e daphnia. I moscerini della frutta Drosophila arricchiti sono un alimento eccellente se disponibili. Thoracocharax securis si nutre dalla superficie, ma scende anche prontamente per raccogliere cibi che affondano.
Le femmine hanno un corpo notevolmente più rotondo dei maschi quando sono piene di uova.
La riproduzione di Thoracocharax securis non è mai stata registrata in acquario
Taxa principali
Tra i pesci commercializzati come pesci accetta d'argento, abitano la parte superiore dell'acquario, anche se sono meno specializzati nella vita in superficie rispetto ai membri del genere Carnegiella.
Chiamati anche pesci accetta d'argento, sono pesci che abitano la parte superiore dell'acquario, anche se sono meno specializzati nella vita in superficie rispetto ai membri del genere Carnegiella.
Riferimenti & Link
la scheda su FishBase
pagina sulla wikipedia inglese

Edizione italiana - di Maurizio Vendramini - L'autore descrive le sue esperienze con questa famiglia di simpatici ospiti d'acquario. Tutte le foto sono personali (nessuna tratta da web o altri autori) e le informazioni derivano dall'allevamento di ogni singola specie sia a livello amatoriale che professionale. L’intento di questa guida è quello di condurre il lettore nell’intimo della vita di questi pesci che, con qualche trucchetto, non sono difficili da riprodurre

Edizione Inglese - di Mark Phillip Smith, Michele Earle-Bridges - Tutto su storia, allestimento di un acquario, problemi di salute e deposizione delle uova. L'autore identifica molte varietà diverse e consiglia le cure quotidiane, fornendo le informazioni di base su come mantenere gli animali sani, contenti e ben curati.

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