Consigli e suggerimenti per l'allevamento e la riproduzione degli ex Colisa lalia
Maschio di Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) - Foto © Hristo Hristov
Meglio conosciuti con il loro vecchio nome di Colisa lalia, i Trichogaster lalius sono abbastanza diffusi in commercio, grazie alla vivacità dei colori del maschio, ma non è facile allevarli in buona salute in acquario.
I Trichogaster lalius sono di solito di natura pacifica, sono gli ospiti perfetti per una vasca di comunità di un centinaio di litri, popolata da altri tranquilli pesci asiatici. Non danno fastidio in genere degli altri pesci dell'acquario, tranne quando vanno in riproduzione, quando diventano territoriali, e scacciano qualunque altro pesce dalla zona dove hanno costruito il loro nido di bolle. Si possono trovare a volte maschi particolarmente aggressivi anche al di fuori dei periodi di riproduzione, in tal caso è essenziale creare molti ripari e nascondigli nell'acquario, in modo che la femmina possa nascondersi, altrimenti non è raro che il maschio la perseguiti fino ad ucciderla.
In natura i Trichogaster lalius vivono in stagni e fiumi caldi e poco profondi e in canali di irrigazione delle risaie dove l'acqua è spesso torbida e dove la visibilità è poco importante. Le pinne pelviche sono trasformate in lunghi filamenti tattili, che permettono loro di orientarsi in un ambiente buio, palpare gli oggetti che si presentano, aiutandoli a trovare il cibo. Queste pinne sono utilizzate anche per raggiungere la femmina prima della riproduzione o quando due pesci si incontrano.
i Trichogaster lalius, così come molti gourami, provengono da corsi d'acqua caldi e poco profondi del sud-est asiatico. Le foglie secche e il materiale vegetale che si decompongono danno all'acqua un colore marrone, simile al thé scuro, apprezzato da molti pesci. L'acqua è molto acida, carica di sostanze organiche, fango e molto poco ossigenata, a causa del calore e della mancanza di movimento. In queste acque calme e stagnanti, respirare attraverso le branchie spesso non è sufficiente e molte specie hanno sviluppato quello che viene chiamato organo del labirinto. E' un organo ausiliario di respirazione, riccamente vascolarizzato, che consente agli anabantoidei di catturare ossigeno atmosferico attraverso un complesso sistema di vasi sanguigni, che si trova sulla parte superiore della testa, vicino agli opercoli branchiali. Questa funzione è particolarmente utile in un habitat dove l'acqua è carente di ossigeno.
Per tutti gli anabantoidei, si consiglia di mantenere in acquario uno strato di aria di pochi centimetri tra la superficie dell'acqua e il coperchio dell'acquario, per consentire ai pesci di respirare.
Descrizione
I Trichogaster lalius misurano da 5 a 6 cm sia per il maschio che per la femmina. Il corpo è ovoidale, compresso lateralmente, abbastanza alto e appiattito. Il maschio è molto colorato, ha una livrea dai colori vivaci, mentre la livrea della femmina è molto meno attraente ed è di un normale e uniforme grigio-argento.
La livrea del maschio è molto luminosa, il colore di sfondo è blu-verde metallico, barrato in verticale da strisce rosse, più o meno visibili a seconda dell'individuo. La testa e gli opercoli branchiali sono blu con un riflesso metallico che varia a seconda della luce, passando dal blu al verde. La parte anteriore del corpo tende più al blu mentre la parte posteriore e la coda tendono al rosso. Le pinne pelviche e l'occhio sono di solito arancioni. Le pinne dorsale e anali sono alte e ben sviluppate. La bocca è piccola, rivolta verso l'alto e presenta delle labbra spesse.
Ci sono diverse varietà di allevamento come Trichogaster lalius blu in cui le linee rosse sono quasi del tutto scomparse e che presenta una tinta cobalto con riflessi metallici, con pinne e coda bordate di rosso.
I Trichogaster lalius rossi sono senza strisce blu e mostrano una livrea rosso arancione, presentando del blu solo sul dorso e sul ventre.
Il dimorfismo sessuale è ben evidente: la femmina ha colori molto più sbiaditi, rispetto al maschio, ma ha anche una pancia più rotonda. Il bordo posteriore della pinna dorsale è meno appuntito che nel maschio.
Da alcuni anni sono in commercio Trichogaster lalius dalle più diverse colorazioni, spesso artificiali e che vivono per poco tempo nei nostri acquari. L'allevamento intensivo e i coloranti impiegati rendono questi pesci spesso incapaci di riprodursi e sterili, oltre che soggetti ad ammalarsi di continuo. Le femmine colorate troppo bene di blu devono essere evitate per lo stesso motivo, sono ceppi degenerati.
L'allevamento intensivo dentro acquari sovraffollati e pieni di antibiotici e UV, le selezioni spinte, l'impiego di ormoni, hanno reso questi pesci, una volta molto robusti, terribilmente fragili, con la tendenza ad ammalarsi facilmente e velocemente, e a morire in breve tempo nei nostri acquari.
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) var. 'Red' - Foto © Hristo Hristov
Trichogaster lalius (ex Colisa lalia) var. 'Cobalt'. Si nota una chiazza senza squame sotto l'opercolo, potrebbe essere un morso di qualche compagno di vasca, ma anche l'inizio di una malattia che può portarlo lentamente alla morte.
L'acquario
I Trichogaster lalius non hanno bisogno di acquari dal volume molto grande. Sono tranquilli e hanno una buona relazione inter-specifica, non sono irrequieti e vivono bene in un acquario di 80 litri con altri pesci asiatici che hanno le stesse esigenze.
Di contro, nonostante le ridotte dimensioni, i Trichogaster lalius hanno relazioni intra-specifiche a volte difficili, soprattutto quando sono in riproduzione.
I maschi si sopportano difficilmente e si battono frequentemente tra di loro se l'acquario non è abbastanza grande. Nonostante siano proprio i maschi quelli più colorati e belli, mentre le femmine sono 'scolorite' e argentee, non bisogna farsi tentare dal comprare solo due o tre maschi, perché questo si tradurrà in lotte continue per la dominanza e il territorio, che finiranno con la morte degli esemplari più deboli.
Ci vogliono almeno 60-70 litri per coppia, e se la grandezza della vasca consente di allevare più coppie (per due maschi dovrebbe essere almeno 200 litri), deve comunque essere abbondantemente ben piantumata ed essere fornita di tantissimi rifugi e ripari, e linee visuali spezzate, per evitare che gli individui sottomessi o le femmine muoiano per il troppo stress.
E' una buona idea invece quella di inserire diverse femmine per ogni maschio, anche se non sono pesci gregari che deve vivere in branco: il fatto di introdurre due o tre femmine per un solo maschio permette di ridurre l'aggressività e gli attacchi del maschio.
Ma in generale tutto va bene con gli altri abitanti dell'acquario, è un pesce calmo che tende a nascondersi nella vegetazione della parte superiore dell'acquario.
L'acqua dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: DH di 10-12, pH leggermente acido o vicino alla neutralità (tra 6,8 e 7). Temperatura 24- 26°C.
Se l'acqua è troppo acida (pH inferiore a 6.5) o troppo basica (pH superiore a 7.3) i Trichogaster lalius spesso presentano disturbi cutanei e soffrono di infezioni difficili da trattare.
Se i parametri dell'acqua della vasca in cui vivono non li soddisfano, i pesci diventano fragili e prendono numerose malattie; in caso di ferite le lesioni guariscono male e si trasformano in ulcere. Questo tipo di lesioni sono impossibili da guarire completamente, pesce si ammala spesso e alla fine muore.
E' questo probabilmente il problema principale nell'allevamento di questi pesci, che in acquario muoiono spessissimo molto prima della loro normale aspettativa di vita: non si curano abbastanza i valori dell'acqua, sottovalutando la loro importanza nel mantenere i pesci, che in quell'acqua ci vivono, in salute.
L'acquario deve essere dotato di una buona filtrazione, capace di far circolare due o tre volte il volume della vasca all'ora, ma senza creare turbolenze e lasciando alcune zone con acque più tranquille. La pulizia dei materiali filtranti va fatta una o due volte al mese sciacquando la prima spugna che trattiene lo sporco, ma senza toccare i supporti per i batteri sottostanti che di solito hanno bisogno di essere sciacquati brevemente solo 2 o 3 volte l'anno.
I Trichogaster lalius hanno il bisogno di nascondersi tra le piante galleggianti in superficie, che creano zone ombreggiate e sono utilizzate nella costruzione del nido di bolle. Tra le piante galleggianti adatte ci sono Riccia fluitans, Salvinia, Pistia. La Riccia fluitans ha il vantaggio supplementare di servire da nascondiglio ai futuri avannotti e promuovere la crescita di infusori e rotiferi che serviranno come loro primo cibo.
È meglio evitare di introdurre la Lemna minor, perchè nelle condizioni di acqua tranquilla che serve ai Trichogaster tende ad invadere tutta la vasca ed è molto difficile da tenere sotto controllo.
Piante come Cryptocoryne beckettii o Cryptocoryne wendtii, così come Microsorum, Vallisneria, Hygrophila, Hottonia, Limnophila, Rotala, Sagittaria, Microsorum pteropus o ancora Aponogeton decoreranno il fondo ed i lati dell'acquario. Per completare la decorazione dell'acquario, fornendo al contempo alle femmine inseguite nascondigli e rifugi possono essere utilizzati legni e alcune radici precedentemente bolliti per eliminare microrganismi e alcuni tannini, così come pietre non calcaree.
Non dimenticare di installare un termoriscaldatore impostato a 25-26°C.
È importante fare frequenti cambi d'acqua perché la maggior parte dei pesci sono sensibili all'accumulo di nitrati. Cambiare ogni settimana dal 10 al 20% di acqua fresca, declorata e portata alla stessa temperatura dell'acquario. Quando cambiate d'acqua potete approfittarne per sifonare, per togliere i rifiuti depositati sul terreno, pulire le alghe sui vetri e potare le piante che ne hanno bisogno.
Come compagni di vasca, sono ideali piccoli pesci da branco, come le specie del genere Trigonostigma, le piccole Boraras, o le specie più tranquille di barbus, come i Puntius titteya. Si possono anche scegliere, come specie da fondo i Pangio, o le specie più tranquille di Botia, come Botia striata, Ambastaia nigrolineata, Ambastaia sidthimunki, mentre vanno evitati pesci troppo vivaci, grandi o aggressivi, come Chromobotia macracanthus o i mordi-pinne Puntigrus tetrazona, che possono stressarli con la loro turbolenza.
L'alimentazione
I Trichogaster lalius non sono pesci difficili da alimentare, ma hanno una bocca piuttosto piccola, e di questo va tenuto conto quando si sceglie il cibo da distribuire. Sono onnivori e accetteranno tutti i tipi di cibo, compreso quello secco in scaglie, pellets e fiocchi, ma mostrano una netta preferenza per gli alimenti vivi o congelati. Artemie, larve di zanzara e chironomus sono accettati con entusiasmo. Prima di essere forniti per l'alimentazione dei pesci, i cibi congelati devono essere perfettamente scongelati e sciacquati sotto l'acqua corrente per eliminare gli additivi e i fosfati che contengono. Non va dimenticato di distribuire regolarmente degli alimenti vegetali, come spinaci, lattuga, cetrioli e zucchine.
La riproduzione
I Trichogaster lalius fanno parte dei labirintidi costruttori di nidi di bolle, cioè quei pesci in cui, nel periodo riproduttivo, il maschio costruisce un nido di bolle con la sua saliva sulla superficie dell'acqua, ancorato alla vegetazione a stelo alto che arriva in superficie, e rafforzato da pezzi di pianta galleggiante.
La riuscita della riproduzione non è difficile, posta l'attenzione alla cura dei parametri dell'acqua. E' molto facile che i Trichogaster lalius costruiscano il nido e depongano le uova in un acquario di comunità, ma a meno di isolare il nido e le uova con una parete di vetro o una sala nido di tela, i piccolissimi avannotti vengono rapidamente mangiati da altri abitanti dell'acquario.
Può essere difficile a volte trovare una coppia che se si intenda bene, e a questo si rimedia allevando più femmine e un solo maschio, come detto sopra. EUna volta che si vede quale sia la femmina più affiatata con il maschio, si pone la coppia in un piccolo acquario nudo da 20-30 litri con un coperchio che tenga bene e una colonna d'acqua di altezza non superiore a 15 cm. Non è necessario mettere sabbia sul fondo o altri arredi, ma bisogna mettere delle piante galleggianti, che verranno utilizzate per la costruzione del nido. La temperatura dell'acqua dovrebbe essere alta, compresa tra 28 e 29°C. Non è indispensabile mettere il filtro, è sufficiente cambiare uno o due litri d'acqua al giorno sifonando il fondo per garantire l'igiene dell'acquario. È anche possibile lasciarli riprodurre nell'acquario di comunità per poi il giorno successivo raccogliere il nido e dell'acqua con una grande ciotola o piatto e trasferirlo in una piccola vasca da 20 litri.
Il maschio costruisce il suo nido espellendo dalla bocca bolle d'aria circondata da saliva, a volte assistito dalla femmina. Il nido è abbastanza voluminoso e viene rinforzato con piccoli pezzi di piante o alghe, e talvolta in acquario può succedere che Trichogaster lalius massacri una parte delle piante, tirando con forza i gambi e le foglie per servirsene per la costruzione del nido. È molto importante mantenere costante la temperatura in superficie e lasciare una corrente molto leggera per non distruggere il nido stesso.
Quando il nido è completato, raggiunge delle dimensioni sorprendenti: almeno una decina di centimetri di larghezza e 3-4 cm di altezza, superando la superficie dell'acqua di circa 2 cm. Il maschio attira la femmina verso il nido con una parata tipica, simile a una danza, ma può costringerla a mettersi sotto il nido anche con inseguimenti e spinte.
Se la femmina non è pronta per deporre le uova, viene attaccata violentemente e spesso ferita o addirittura uccisa, se non ha abbastanza ripari per nascondersi fino a quando il maschio non si è calmato. E' bene sorvegliare la coppia e rimuovere la femmina o isolarla in caso di attacchi troppo violenti.
Se la sua compagna è ben disposta, il maschio si piega, l'abbraccia con il corpo premendole i fianchi per provocare l'emissione delle uova. I primi tentativi sono spesso senza successo, ma dopo pochi minuti vengono espulse le prime uova. Le uova sono trasparenti e misurano circa 1 mm. Dopo ogni espulsione la femmina rimane immobile e il maschio prende le uova in bocca e le sputa nel nido. La deposizione non dura più di 2 ore e consiste da 100 a 200 uova; bisogna quindi rimuovere la femmina quando si esaurisce la deposizione perché il maschio può inseguirla molto aggressivamente.
La deposizione delle uova avviene spesso di sera o di notte e, a volte non ci se ne rendiamo conto se non il giorno dopo, vedendo l'atteggiamento del padre che fa la guardia al nido o osservando la pancia svuotata della femmina.
La coppia di Trichogaster lalius si abbraccia ancora sotto al nido di bolle, finché non sono deposte tutte le uova - Foto © Wiljo Jonsson
Il padre sorveglia molto attentamente le uova fino alla schiusa, che avviene da 24 a 36 ore più tardi, a seconda della temperatura. Se l'acqua è abbastanza calda (27-29 gradi) la schiusa avviene dopo 24 - 30 ore. Se la temperatura è tra i 24 e i 26 gradi, bisogna attendere da 36 a 48 ore. Le larve alla nascita misurano circa 2 mm e rimangono incollate alle bolle del nido, dove il maschio le rimette in caso di caduta. E' bene che l'altezza dell'acqua non superi i 10 a 15 cm in acquario, per facilitare il compito del padre. Dopo 5-6 giorni quando le larve iniziano il nuoto libero, è meglio rimuovere il padre, che può iniziare a disinteressarsene o addirittura a mangiarli, e cominciare a nutrirli con infusori, plancton, parameci e rotiferi; poi, dopo una buona settimana, quando sono cresciuti un po', con mangime in polvere per avannotti, naupli d'artemia e microworms.
Gli avannotti sono spesso difficili da alimentare correttamente: E' importante dare loro da mangiare più volte al giorno in piccole quantità, con una pipetta o una siringa per mettere gli alimenti vicino a loro, evitando di inquinare l'acquario distribuendone troppo in una volta. Bisogna inoltre sifonare via gli avanzi ogni sera e sostituire l'acqua tolta con acqua dai parametri identici (durezza, pH e temperatura in particolare).
La cosa più semplice sarebbe quella di metterli in una piccola vasca con una grande quantità di muschio di Giava e di piante galleggianti, come Riccia, Pistia, Salvinia o Hygrozyza che galleggiano e hanno lunghe radici tra le quali vivono moltissimi microrganismi, che sostituiscono vantaggiosamente la distribuzione di infusori o mangime liquido, che così può essere fatta con più tranquillità, in attesa che gli avannotti siano abbastanza grandi da accettare i naupli di artemia salina.
A partire dalla terza settimana di vita inizia ad essere funzionale il labirinto, l'organo ausiliario per la respirazione, e questo è un grande passo per i giovani pesci, che cominciano a respirare l'ossigeno atmosferico: bisogna provvedere che il coperchio dell'acquario sia ben chiuso, per mantenere l'umidità nello strato d'acqua sopra l'acqua della vasca, e che non lasci passare nessuna corrente d'aria fredda, che potrebbe uccidere i piccoli.
In questo periodo delicato, che dura circa 3 settimane, alcuni allevatori sono soliti passare anche una striscia di nastro adesivo per fissare la copertura della vasca ai vetri dell'acquario, lasciando solo una piccola apertura per per effettuare facilmente le distribuzioni di cibo.
All'età di un mese gli avannotti misurano tra 1 e 2 cm, la crescita è rapida ma irregolare, le differenze di dimensioni possono essere importanti, e si può far salire dolcemente il livello dell'acqua dell'acquario. Arrivati a 6 mesi hanno quasi raggiunto le dimensioni finali e mostrano la livrea e i colori degli adulti. Sono maturi a partire dagli 8 mesi.
Per approfondire:
Racconto di un'esperienza personale nell'allevamento e riproduzione dei piccoli Colisa chuna, ora Trichogaster chuna - tratto e tradotto da un articolo di Twyla Lindstrom-Peters
Resoconto accurato e completo di una rara esperienza di riproduzione degli ancor più rari Sphaerichthys selatanensis, i gourami cioccolato fasciati - tratto e tradotto da un articolo di Ste Chester
Esperienza di allevamento e riproduzione di questi gourami, che nonostante siano molto più adatti dei loro cugini Trichogaster lalius all'allevamento in acquario, sono molto rari da trovare in commercio - tratto e tradotto da un articolo di Twyla Lindstrom-Peters
Consigli e suggerimenti generali per allevare i Betta splendens, i pesci combattenti, nella maniera più adatta, rispettando le loro esigenze
Introduzione all'allevamento dei Betta splendens. Come farli riprodurre e come far crescere gli avannotti - tratto e tradotto da un articolo di Bob Berdoulay
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sull'allevamento e la riproduzione di Colisa chuna, ora Trichogaster chuna, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla riproduzione dei Colisa lalia, oggi Trichogaster lalius, grazie ai messaggi più interessanti di it.hobby.acquari
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
articolo di Véronique Ivanov con descrizione dei pesci e tantissime foto
articolo di Sergio Ardis su Acquaportal.it con esperienza particolareggiata di riproduzione dei Colisa lalia, ora Trichogaster lalius, con splendide foto dell'accoppiamento, delle uova e degli avannotti
articolo di Antonio Roncan su Playfish con la sua esperienza d'allevamento di questo bel pesce, dallo spiccato "caratterino"
Purtroppo non esiste in italiano, ma Labyrinth Fish - The Bubble-Nest-Builders è uno dei libri migliori che riguardano l'identificazione, la cura e la riproduzione dei labirintidi, sia asiatici che africani. Forse le foto sono un po' poche per aiutare nell'identificazione precisa degli esemplari, ma in quanto ai testi a mio parere è quanto di meglio si possa trovare.
Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. - Tutto su trichogaster, colisa e sphaerichthys
di Marco Affronte, Le Guide di Aquarium - Trichogaster & C. è na guida facile e completa sull'allevamento e la riproduzione in acquario di Trichogaster, Colisa e Sphaerichthys, con notizie sulla sistematica, le caratteristiche, i biotopi, l'allestimento dell'acquario
Aqualog All Labyrinths, Bettas, Gouramis, Snakeheads and Nandids
Edizione Inglese - di Frank Schafer
Commenti
Taxa principali
Non si vede spesso in vendita nei negozi acquariofili, anche se è un pesce bello e tranquillo. Il nome comune di "Giant Gourami" non è particolarmente adatto alle sue dimensioni, supera raramente i 10 cm di lunghezza.
Conosciuto come Colisa chuna fino a poco tempo fa, è uno splendido piccolo pesce d'acqua dolce, molto diffuso nel commercio acquariofilo per la sua natura pacifica e la relativa adattabilità
Splendido pesce d'acqua dolce, facile da allevare e di indole pacifica, è molto meno diffuso del congenere Trichogaster lalius (ex Colisa lalia), anche se sarebbe molto più adatto di quest'ultimo all'allevamento in acquario.
E' una delle specie di acqua dolce più diffuse, ed è indiscutibilmente un bel pesce. Purtroppo, come è accaduto per altre specie, la grande diffusione li ha resi di 'bassa qualità': gli esemplari in vendita tendono ad essere deboli e ammalarsi molto facilmente
Commenti