Specie rara ma molto ricercata in acquariofilia, per la sua insolita bellezza, i colori pastello e le ridotte dimensioni, che la rendono adatta anche a vasche non molto grandi.
Tucanoichthys tucano - Foto © Desmo
2 - 3 anni
1.7 cm SL
La specie Tucanoichthys tucano non è spesso disponibile ma è molto ricercata in acquariofilia, per la sua insolita bellezza, i colori pastello e le ridotte dimensioni, che la rendono adatta anche a vasche non molto grandi. In commercio si può trovare sia d'allevamento che di cattura (ovviamente consiglio sempre di accertarsi che i pesci che si comprano siano d'allevamento).
La piccola dimensione degli adulti si è evoluta attraverso un processo noto come miniaturizzazione, caratterizzato da adulti sessualmente maturi con dimensioni significativamente ridotte, lunghezza standard inferiore a 20 mm.
Tra i pesci ossei, i caraciformi sono uno dei pochi gruppi in cui questo fenomeno si verifica ripetutamente: molte altre specie rappresentano taxa miniaturizzati, tra cui Axelrodia reisei, Xenurobrycon polyancistrus, Xenurobrycon pteropus, Priocharax ariel, Priocharax pygmaeus, Odontocharacidium aphanes, Nannostomus anduzei.
Tutti mostrano una preferenza per le acque ferme o lente e spesso si trovano in habitat poveri di nutrienti come i corsi d'acqua forestali.
Attualmente Tucanoichthys tucano è l'unico membro del genere Tucanoichthys, e può essere distinto dagli altri generi della famiglia Characidae per la seguente combinazione di caratteri: dimensioni degli adulti inferiori a 17 mm SL; presenza di una cospicua striscia laterale scura; mascelle strette con una singola serie di denti conici piccoli, acuti, leggermente ricurvi; premascella con una doppia curva, che forma una "S"; linea laterale ridotta con solitamente solo la 3a e la 4a squama porose; canale della linea laterale fortemente ridotto con ramo parietale assente; nessuna squama predorsale; nessun raggio delle pinne pettorali ossificato; interneurali e interhaemali relativamente numerosi ma non sporgenti; nessuno pseudotimpano visibile per trasparenza; nessun gancio sessuale sulle pinne pelviche, anali o caudali; nessuna ghiandola caudale; nessun organo frontale; nessuna papilla sulla testa; senza denti esterni.
I Characiformes sono tra gli ordini di pesci d'acqua dolce più diversificati, attualmente infatti includono quasi 2000 specie valide distribuite tra 19 famiglie. Questa enorme diversità tassonomica e morfologica ha storicamente compromesso la capacità dei ricercatori di risolvere le loro relazioni genetiche con molti generi rimasti incertie sedis.
Un ulteriore fattore limitante è stato il fatto che in molti casi l'unico modo per risolvere tali problemi è uno studio approfondito su base individuale. Le moderne tecniche filogenetiche molecolari hanno permesso alcuni progressi, anche se il genere Tucanoichthys non è mai stato incluso in questi studi.
Etimologia:
Tucanoichthys: prende il nome dagli indiani Tucano, originari delle regioni superiori del rio Negro e del rio Uaupés (Vaupés in Colombia) nello stato di Amazonas, Brasile e dipartimento di Vaupés, Colombia. Il suffisso ichthys deriva da greco per "pesce".
tucano: come sopra.
Gruppo di Tucanoichthys tucano - Foto © Desmo
Sud America: Rio Uaupés nel bacino del Rio Negro superiore.
Tucanoichthys tucano è conosciuto solo nel sistema Rio Uaupés in Brasile con località tipo 'ruscello che sfocia nel fiume Igarape Yavuari, affluente del fiume Uaupés, bacino del fiume Negro superiore, 0°14’31″N, 68°03’48″W, Amazonas, Brasile' . L'estensione completa della sua distribuzione non è chiara ma potrebbero esistere popolazioni aggiuntive.

STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Piaba: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
- Tucanoichthys tucano è presente nel bacino del fiume Uaupés, nell'alto Rio Negro, in Amazonas, Brasile. La specie è rappresentata nelle collezioni solo dalla serie tipo. Nonostante sia commercializzata a scopo ornamentale, tale attività non rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di Tucanoichthys tucano in natura. La regione in cui vive la specie si trova nelle terre indigene ed è in buono stato di conservazione, senza particolari minacce evidenti. Per questo motivo, Tucanoichthys tucano è stato classificato come specie a rischio minimo (LC).
Ambiente: bentopelagico, acqua dolce; clima tropicale.
Nel 1994 la località tipo di Tucanoichthys tucano comprendeva un tratto di 200 metri di un piccolo torrente di acqua nera che scorre nell'igarapé Yavuari, a circa 20 km a monte della sua foce. Lo Yavuari entra nel canale principale degli Uaupé a circa 300 metri a valle di un villaggio Tucano chiamato Açaí. Il torrente al momento della raccolta, la fine della stagione secca, era largo 80-200 cm e profondo 50-120 cm, e scorreva rapidamente attraverso la fitta foresta composta principalmente da specie di Ficus e Leopoldina. Non c'erano piante acquatiche, ma l'acqua era piena di rami morti e di lettiera di foglie, in alcuni punti spessa fino a un metro, e una copertura supplementare era fornita dalla vegetazione che pendeva dalle rive.
Nella descrizione del 21 febbraio 1994 l'acqua era molto limpida, ma molto scura per la presenza dei tannini provenienti dalla decomposizione del materiale organico. La temperatura dell'aria era di 29°C, mentre quella dell'acqua era di 24-26°C a seconda della profondità (in superficie e a 50 cm di profondità), conduttività 24 μS / cm, pH 4,09 e ossigeno disciolto 6,3 mg / l.
Il corso d'acqua nella località tipo della specie è largo 80-200 cm, profondo 50-120 cm e ha una corrente veloce (0,5-1 m/s). Verso la fine della stagione secca il livello dell'acqua continuava a scendere a una velocità di circa 20 cm al giorno. Il ruscello è immerso in una fitta foresta, le cui piante dominanti sono gli alberi di ficus e le palme Leopoldinia. Nell'acqua si trova legno morto, per lo più tronchi spinosi di palme, spesso ricoperti da foglie di Ficus che ricoprono il fondo con uno strato spesso da 50 a 100 cm. Non ci sono piante sommerse, solo i rami e le radici delle piante emerse forniscono riparo agli organismi acquatici. L'acqua è limpida, influenzata dalle acque nere estremamente acide.
La fauna ittica risulta piuttosto scarsa: nel corso d'acqua sono state raccolte solo sei specie, tra cui Tucanoichthys tucano, Ivanacara adoketa, Crenicichla sp., Amblydora sp., Rivulus sp., Poecilocharax weitzmani (Géry e Romer 1997).
Nonostante venga commercializzata a scopo ornamentale, tale attività non rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di Tucanoichthys tucano in natura. In Brasile non esiste alcun programma di conservazione per questa specie. La regione in cui vive il Tucanoichthys tucano comprende terre indigene e unità di conservazione.
Dimensioni minime dell'acquario: 45x30x30h cm per un gruppo di esemplari.
E' meglio allevare i Tucanoichthys tucano in un allestimento ben strutturato, che comprenda idealmente un substrato sabbioso più alcune radici e rami.
L'aggiunta di un po' di lettiera di foglie secche (sono adatte foglie di faggio, quercia o mandorlo indiano Ketapang, Terminalia catappa; si può usare anche una miscela di tutte e tre) enfatizza ulteriormente la sensazione naturale e, oltre a offrire dei ripari aggiuntivi per i pesci, induce la crescita di benefiche colonie microbiche mano a mano che avviene la decomposizione. Questa microfauna può fornire una preziosa fonte di cibo secondario per gli avannotti, mentre si ritiene che i tannini e altre sostanze chimiche rilasciate dalle foglie in decomposizione siano utili per le specie di pesci d'acqua nera e non.
Le foglie possono essere lasciate nella vasca fino a che non si decompongono completamente o rimosse e sostituite ogni qualche settimana.
Per acidificare e scurire ulteriormente l'acqua si possono usare anche le pignette di ontano, che hanno ulteriori effetti battericidi e antimicotici, non è necessario utilizzare la torba naturale, la cui raccolta è sia insostenibile che dannosa per l'ambiente.
Molto simile alla fibra di torba è la fibra di cocco, che è essenzialmente un sottoprodotto industriale e soprattutto una risorsa rinnovabile; se ne può lasciar cadere qualche manciata nella vasca. Dopo pochi giorni diventerà completamente satura d'acqua e affonderà sul fondo, dove può sembrare davvero efficace. A condizione che venga praticata una buona routine di mantenimento dell'acqua, non dovrebbero verificarsi effetti negativi utilizzando torba o foglie in acquario.
Questa specie sembra stare meglio con poca luce. È possibile aggiungere piante acquatiche che possano sopravvivere in tali condizioni, come Microsorum, Taxiphyllum o Cryptocoryne, ed è molto utile anche la vegetazione galleggiante, in particolare la Ceratopteris spp.
Per la riproduzione i Tucanoichthys tucano richiedono condizioni decisamente acide, con durezza molto bassa, per cui può essere necessario impiegare acqua da osmosi inversa o altro.
Va da sé che questa specie è sensibile ai rifiuti organici fluttuanti e non dovrebbe mai essere introdotta negli acquari biologicamente immaturi.
Comportamento e compatibilità: Tucanoichthys tucano è una specie pacifica e tranquilla, ma non è adatta ai comuni acquari di comunità a causa delle sue piccole dimensioni e delle esigenze di valori dell'acqua abbastanza speciali. L'ideale sarebbe quello di allevarli da soli o al massimo con altri caracidi minuscoli e non aggressivi, o con piccoli corydoras o loricaridi. E' anche un pesce rassicurante ideale per le specie di Apistogramma e altri ciclidi nani, poiché tende ad abitare le regioni medio-alte della vasca.
Per quanto sia socievole per natura, è un pesce da branco piuttosto che una specie da banco, infatti i maschi sono territoriali e combattono regolarmente contro i rivali. Per il loro allevamento è necessario comprarne almeno 8-10 esemplari come minimo, così i pesci saranno meno timidi e mostreranno un comportamento più interessante.
Un bellissimo piccolo caracide, Tucanoichthys tucano - Foto © Chris Lukhaup
Gruppo di Tucanoichthys tucano - Foto © Chris Lukhaup
20 - 28 °C
Durezza: 18 – 143 ppm
In natura probabilmente è un micropredatore, che si nutre di piccoli invertebrati e altro zooplancton.
In acquario accetta volentieri mangime secco di dimensioni adeguate, ma dovrebbero anche essere offerti regolarmente pasti giornalieri con piccolo cibo vivo e/o surgelato, come naupli di Artemia, Daphnia, Moina, Grindal, ecc.
I maschi adulti sono più intensamente colorati rispetto alle femmine e presentano una pigmentazione rossastra nelle pinne dorsale, caudale e anale.
Le femmine sessualmente mature possono avere un aspetto più rotondo rispetto ai maschi, specialmente se gravide.
Femmina adulta di Tucanoichthys tucano - Foto © Peter & Martin Hoffmann
Maschio adulto di Tucanoichthys tucano - Foto © Peter & Martin Hoffmann
Femmina di Tucanoichthys tucano - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
Maschio di Tucanoichthys tucano - Foto © Frank Schäfer (Aquarium Glaser GmbH)
Tucanoichthys tucano è già stato riprodotto in cattività, e in un acquario maturo ben strutturato è possibile che inizi ad apparire qualche avannotto anche senza alcun intervento.
I maschi quanto entrano nel periodo riproduttivo formano territori temporanei basati su una superficie solida come una foglia di pianta o un pezzo di legno, e nel loro habitat naturale i pesci sono stati osservati mentre difendevano questo territorio non solo contro i rivali conspecifici ma contro qualsiasi altro pesce nelle vicinanze.
Dopo la deposizione, il maschio rimane con le uova fino a quando non si schiudono con un'incubazione di circa 24 ore, e una volta liberi di nuotare gli avannotti hanno una colorazione blu-verde iridata che perdura durante le prime fasi della vita.
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
la scheda completa su Seriouslyfish.com

L'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris, è uno dei libri fondamentali nella biblioteca di ogni acquariofilo. Ci sono molte indicazioni in generale sull'allestimento ed il mantenimento dell'acquario, ma la parte fondamentale è costituita dalle più di 600 schede illustrative delle specie di pesci più diffuse in commercio, schede che seppure nella loro brevità riescono a dare indicazioni utilissime per il loro allevamento, mantenimento e riproduzione.
Aquarium Atlas v.1 - Aquarium Atlas v.2 - Aquarium Atlas v.3 - Aquarium Atlas v.4
Edizione inglese dell'Atlante di Aquarium di Rudiger Riehl e Hans A. Baensch, Edizioni Primaris. I volumi successivi al primo non mi risulta siano mai stati tradotti in italiano.

Identificazione ed elenco delle esigenze di cura principali delle varietà più popolari di pesci d'acquario d'acqua dolce

L'Aquarium Atlas Photo Index 1-5 di Baensch & Fischer è un libro, come già dice il titolo, "fotografico", che presenta le foto di più di 4000 specie d'acqua dolce e salmastra, con alcune indicazioni molto schematiche dei valori dell'acqua per l'allevamento e la riproduzione. Certamente di non grande aiuto per conoscere meglio le specie che si hanno, ma semmai per avere una panoramica delle specie appartenenti ai vari generi e famiglie e per l'identificazione delle loro caratteristiche.
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Un bellissimo piccolo caracide, Tucanoichthys tucano - Foto © Chris Lukhaup
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