Una serie di esperienze personali nell'allevamento degli Yasuhikotakia morleti, tratte e tradotte da Loaches Online
Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) - Foto © Kelly Unscharf (Seriouslyfish.com)
In questa pagina sono state tradotte una serie di esperienze personali nell'allevamento degli Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti), tratte da Loaches Online. Vanno prese per quello che sono, esperienze, che possono anche far capire, nei loro errori, come poter allevare in modo migliore i propri Yasuhikotakia morleti (ad esempio tenendoli in gruppo, e con pesci robusti, in grado da non essere sopraffatti dalla loro esuberanza.
Esperienze personali
Di Toni A. Hazlip
Data: 06 Dicembre 2001
Toni A. Hazlip racconta di aver visto il suo primo Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) e di essersene subito innamorato, tanto da riuscire ad averlo.
Era veramente una cosina piccola piccola, più piccola dei corydoras. Ciò nonostante, aveva mai avuto un pesce così piccolo e così cattivo!
Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) - Foto © Bob Darnell
Toni ha creato innumerevoli nascondigli, almeno uno per pesce, e lo Yasuhikotakia morleti sembrava dilettarsi a provare a sfrattarli tutti e subito! Riusciva a ridurre a mal partito tutti, tranne un grande plecostomus; ha provato anche a spostare un Botia striata, lungo 18 cm (c'è voluto poco perché non ci riuscisse).
Riferisce di allevare degli Yasuhikotakia modesta (ex Botia modesta) da due anni, li ha persino messi con piccoli tetra che il suo venditore di pesci aveva avvertito che avrebbero potuto essere uccisi o mangiati, senza avere nessun problema. E invece, entro 4 giorni dall'introduzione di un solo Botia morleti, aveva trovato il suo Misgurnus anguillicaudatus morto con piccole e numerose ferite in tutto il corpo.
Conclude di non aver mai visto un pesce così piccolo e così aggressivo!
Di (jkavol (@) usit.net)
Data: 30 Gennaio 1998
Jkavol racconta di averli avuti in una vasca di comunità, dove avevano distrutto le pinne dei suoi betta, per non accennare ai quotidiani attacchi ripetuti e pinne strappate ai danio, ai tetra, guppy e l'uccisione delle sue caridina.
L'unico pesce nella vasca che gli Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) non hanno importunato e sembrava addirittura avessero fatto amicizia era il plecostomus. Alleva così questi pesci realmente aggressivi ma mai così interessanti in un 40 litri con la temperatura fra 24-27° C. con un pH di 7.6 - 7.2, ghiaia sul fondo e con piante e caverne. Stanno crescendo veramente bene da quando li ha presi quasi un anno fa. Uno era persino saltato fuori dalla vasca ed era completamente asciutto quando è stato scoperto. È sopravvissuto.
Inoltre fanno dei rumori simili a schiocchi quando si inseguono. A volte li fanno veramente forti e li fanno anche quando mangiano dalla superficie.
Di: Mike Ophir
Data: 01 Gennaio 1999
Mike Ophir racconta che a suo parere gli Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) sono botia graziosi e aggressivi. Questi piccoli pesci sono vissuti nella sua vasca a temperature di 23-29°C. Un altro nome con cui sono conosciuti è Botia horae.
Gli esemplari giovanili di questa specie trascorrono la maggior parte del loro tempo cercando cibo intorno alle rocce ed alle piante. Gli adulti gradiscono riposarsi in caverne o in altri posti dell'acquario. Può essere aggressivo verso i pesci che invadono il suo territorio.
Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) ha un colore grigio crema con una striscia dorsale nera. In acquario questo botia può svilupparsi fino a 9 cm. Ha bisogno una qualità dell'acqua molto specifica. Preferisce un pH di 7.0-7.5. Mangiano vermi vivi, mangimi secchi e pastiglie affondanti.
Yasuhikotakia morleti (ex Botia morleti) - Foto © Bob Darnell
In natura questi pesci possono essere ritrovati in torrenti molto veloci.
Gli adulti gradiscono essere lasciati soli, mentre i giovani gradiscono essere in banchi di 4-5. Questi pesci hanno bisogno di molti nascondigli.
Nel comprare questi pesci, chiedere al venditore di raddoppiare il sacchetto perché le loro spine possono colpire il sacchetto e bucarlo.
gli Yasuhikotakia morleti può saltare fuori dall'acquario se non c'è coperchio, fate attenzione!
Come altri botia, può ingannare la gente fingendo di essere morto, trovandolo riverso su di un lato. Non ingannatevi per questa posizione!
Mano a mano che crescono, cominceranno ad assumere un colore rosso sulle pinne inferiori. La loro livrea si trasformerà in un giallo chiaro con puntini neri. (Queste informazioni sono basate su quello che Mike Ophir ha visto e sperimentato) Yasuhikotakia morleti può sopravvivere in un 1/4 di una tazza di acqua per 15 ore. Questo è successo inavvertitamente una volta quando Mike stava pulendo la vasca.
Solitamente notturni, possono essere tentati ad uscire fuori di giorno dall'odore del cibo fresco ed inoltre fanno dei rumori tipo schiocchi mentre mangiano.
Per approfondire:
Foto ed esperienze d'allevamento di Yasuhikotakia caudipunctata 'Mun River' - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Una serie di esperienze personali nell'allevamento degli Yasuhikotakia eos, tratte e tradotte da Loaches Online
Articolo molto utile per l'identificazione dei Yasuhikotakia caudipunctata e per quella delle sue varianti regionali - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Articolo completo su questo splendido botia, con esperienza ed indicazioni per l'allevamento, descrizione del suo comportamento e dei luoghi d'origine - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Piccolo compendio di quello che c'è da sapere prima di comprare i botia, per poterli allevare al meglio, o per non comprarli affatto :-)
Spiegazione particolareggiata del perché questi due tipi molto differenti di pesci non sono adatti ad essere alloggiati insieme - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Descrizione dettagliata dell'ambiente da ricreare in una vasca dedicata ai Botia e ai Cobitidi, il più possibile simile al loro habitat naturale - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Articolo che affronta in maniera analitica, completa ed esaustiva il modo migliore di alimentare i Botia e i Cobitidi in acquario - traduzione in italiano di un articolo tratto da Loaches Online
Un'Introduzione all'allevamento dei Botia: guida di base per allevare con successo i Botiidae, una delle gioie più grandi nell'acquariofilia dolce tropicale - tratto e tradotto da un articolo di Emma Turner
Riferimenti & Link
scheda su Loaches.com

Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.

Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.

Edizione Inglese di Braz Walker
Taxa principali
Abbastanza difficili da trovare, in genere arriva nei negozi mescolato a grandi gruppi di Yasuhikotakia morleti. Nonostante le dimensioni contenute ha un'indole spiccatamente aggressiva e territoriale...
E' un botia aggressivo, che andrebbe tenuto in gruppo numeroso perché si formi una naturale gerarchia, in un grande acquario monospecifico o in compagnia di botia dal carattere parimenti aggressivo...
Raggiunge ragguardevoli dimensioni per cui, insieme al fatto che deve essere allevato in gruppi di non meno di 5 esemplari, necessita di acquari molto grandi, anche se non è aggressivo come altri congeneri.
Una specie rara da trovare in commercio e poco conosciuta
Ha un carattere aggressivo e turbolento, che unito alle ragguardevoli dimensioni e al fatto che deve vivere in gruppo, lo rende adatto solo a vasche molto grandi
Nonostante le ridotte dimensioni ha un carattere irascibile e rissoso, per cui non è adatto ai comuni acquari di comunità.
Splendido botia molto aggressivo e territoriale, che si trova raramente in commercio
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