Abbastanza difficili da trovare, in genere arriva nei negozi mescolato a grandi gruppi di Yasuhikotakia morleti. Nonostante le dimensioni contenute ha un'indole spiccatamente aggressiva e territoriale...
Yasuhikotakia caudipunctata (ex Botia caudipunctata) - Foto © Bogdan Janiczak
9.0 cm SL
Quella di Yasuhikotakia caudipunctata, in passato conosciuta come Botia caudipunctata, è un altra specie di botia abbastanza difficile da trovare in commercio, e di conseguenza molto ricercata dagli appassionati. In genere arriva mescolato a grandi gruppi di Yasuhikotakia morleti, al quale rassomiglia non per disegno della livrea ma piuttosto come corporatura, probabilmente provengono inoltre dalle stesse zone della Thailandia e dell'Indonesia.
Yasuhikotakia caudipunctata ha un corpo grigiastro, ma con riflessi verdi quando sta bene, raggiunge per quanto si sa una lunghezza di 10 cm. Dovrebbe essere allevato con un pH tra 6,5 e 7 ed una temperatura di 25-26° C. Ha un'indole spiccatamente aggressiva e territoriale, e può diventare molto aggressivo durante il momento del pasto o per difendere il suo territorio, quindi andrebbe allevato solo con pesci abbastanza grossi da non temere i suoi attacchi, e in branchi di non meno di 5-6 esemplari, per limitare gli attacchi verso gli altri pesci mentre litigano tra oro per costituire una scala gerarchica. Nel gruppo dei caudipunctata vige infatti una stretta scala gerarchica, con un individuo "alfa" dominante e gli altri via via sottomessi; nella vasca devono esserci moltissimi nascondigli e ripari, in cui i sottomessi possano rifugiarsi per sottrarsi alle aggressioni dei dominanti.
Yasuhikotakia caudipunctata è identificato da:
Yasuhikotakia caudipunctata sembra relativamente simile a Yasuhikotakia splendida ma può esserne distinta, come dagli altri congeneri, dalla seguente combinazione di caratteri: possesso di 8 raggi ramificati nella pinna dorsale; 32-33 vertebre; una o due piccole macchie marroni orientate verticalmente sulla parte dorsale del corpo, in posizione posteriore alla pinna dorsale; una macchia scura poco distinta sul peduncolo caudale; numerose piccole macchie nerastre sulle pinne dorsale e caudale.
Il genere Yasuhikotakia è stato eretto da Nalbant (2002) per includere alcuni ex membri del genere Botia che in precedenza erano stati chiamati il "gruppo" di Botia modesta in seguito a Taki (1972). I membri sono definiti dalla seguente combinazione di caratteri, come indicato da Kottelat (2004): lobo mentale non sviluppato in un barbiglio, con una coppia di papille carnose sul bordo anteriore; fontanella fronto-parietale grande e larga; camera anteriore della vescica natatoria parzialmente coperta da capsula ossea; camera posteriore grande; parte superiore della stretta sopra-etmoide; forame ottico piccolo; processo anteriore della premascella intero, non circostante una cavità; processo rostrale lungo, con una cresta più o meno distinta lungo il bordo interno; spina suborbitale fortemente ricurva all'indietro e bifida; testa nuda.
Yasuhikotakia caudipunctata (ex Botia caudipunctata) - Foto © Nonn Panitvong (Seriouslyfish.com)
Yasuhikotakia caudipunctata (ex Botia caudipunctata) - Foto © Bogdan Janiczak
Asia: Bacino del fiume Mekong nel Laos e in Thailandia
La specie di Yasuhikotakia caudipunctata è stata descritta come proveniente dal drenaggio del fiume Mekong in Laos con la serie tipo raccolta vicino alla città di Pakse, provincia di Champasak e più a nord vicino alla capitale di Vientiane, provincia di Vientiane. Entrambe le località sono situate vicino al confine con la Thailandia orientale, quindi presumibilmente le specie si trovano in alcuni affluenti del Mekong, ma finora non ci sono dettagli specifici.
Ambiente: demerso; acqua dolce; Clima: tropicale
Non è confermato ma sembra che Yasuhikotakia caudipunctata sia un botia fluviale, che preferisce cioè acqua chiara, ben ossigenata e con corrente moderata, con substrato costituito da rocce e/o ghiaia.Similmente agli altri membri del genere, sono presenti in affluenti ricchi di rocce e massi, così come nei grandi canali fluviali con acque torbide a seconda del periodo dell'anno, in quanto svolgono migrazioni annuali come parte del loro ciclo di vita.
Dimensioni minime dell'acquario: 120x40x40h cm per un gruppo di almeno 5-6 esemplari.
Tutti i botia hanno bisogno di un allestimento ben strutturato, anche se la scelta effettiva degli arredi può variare in base al gusto personale. Una disposizione dal look naturale potrebbe includere un substrato di sabbia fine, non tagliente, per non danneggiarne i delicati barbigli; con un sacco di rocce lisce, sassi e ciottoli, più radici, legni e rami a formare più nascondigli e ripari che si può.
L'illuminazione può essere relativamente bassa, per cui si possono aggiungere solo piante che stanno bene in tali condizioni come Microsorum pteropus (felce di Giava), Taxiphyllum barbieri (muschio di Giava) o Anubias. Queste piante hanno l'ulteriore vantaggio di poter essere attaccate agli arredi in modo da fornire utile ombra.
Bisogna assicurarsi di fornire un sacco di rifugi e ripari, in quanto gli Yasuhikotakia come tutti i botia sono curiosi e sembrano godere nell'esplorare ogni anfratto dell'ambiente circostante. Rocce, legno, vasi di fiori rovesciati, pezzi di tubo in pvc o terracotta, gusci di noci di cocco, e altri arredi possono essere utilizzati in qualsiasi combinazione per ottenere l'effetto desiderato.
Ricordate che a loro piace stiparsi in piccoli spazi e fessure, per cui è meglio evitare oggetti con bordi ruvidi o taglienti; eventuali buchi o fori troppo piccoli che rischierebbero di intrappolarli vanno riempiti con silicone per acquari.
E' necessario anche un coperchio ben aderente, in quanto a volte amano saltare.
Sebbene non richiedano particolari condizioni di turbolenza di un vero e proprio fiume-acquario, stanno meglio quando l'acqua è ben ossigenata, con una certa corrente.
Sono intolleranti all'accumulo di rifiuti organici e richiedono acqua pulitissima per vivere in salute. Per questi motivi non devono mai essere introdotti in acquari biologicamente immaturi e si adattano più facilmente ad acquari stabili e maturi. In termini di manutenzione, dovrebbero essere considerati di routine cambi d'acqua settimanali del 30-50% del volume della vasca.
Comportamento e compatibilità: I Yasuhikotakia caudipunctata possono essere particolarmente aggressivi e belligeranti, anche se molti membri di Seriouslyfish.com li allevano ed hanno notato che hanno un temperamento in genere più mite dei loro congeneri. Deve comunque essere evitata la convivenza con pesci dai movimenti lenti e/o con pinne lunghe, come ad esempio Betta, Guppy o molti ciclidi, in quanto spesso ne morsicano le lunghe pinne. Possono essere compagni di vasca più adatti dei ciprinidi pelagici e attivi, come molti Devario, Rasbora, Puntius e alcuni Danio spp.
In termini di altri abitanti del fondo, dovrebbero convivere relativamente pacificamente con la maggior parte delle specie di Botia e di Syncrossus, o in vasche molto grandi, con Chromobotia macracanthus.
Stanno bene anche con alcuni cobitidi e nemacheidi, e con le specie di Epalzeorhynchos, Crossocheilus, Garra e molti altri pesci gatto. Come sempre, una ricerca approfondita prima di selezionare una comunità di pesci è il modo migliore per evitare problemi.
Dalle esperienze dei membri di Loaches.com, sono stati allevati con successo insieme a Synodontis multipunctatus, Synodontis europterus, Yasuhikotakia lecontei, Botia striata e Botia dario, e con gruppi di Barbus asiatici. Ha funzionato anche la convivenza con altri botia aggressivi come Syncrossus beauforti, Syncrossus helodes, Syncrossus hymenophysa.
Gli Yasuhikotakia sono gregari, formano gerarchie sociali complesse e dovrebbero essere allevati in gruppi di almeno 5 o 6 esemplari, preferibilmente 10 o più. Se allevati singolarmente possono diventare eccessivamente timidi o al contrario aggressivi verso pesci di forma simile; se ne vengono acquistati solo un paio o un trio, l'individuo dominante può sottomettere l'altro/gli altri, fino anche a farli smettere di mangiare.
Detto questo, tendono a formare aggregazioni meno affiatate rispetto ad alcuni congeneri, ma dovrebbero comunque essere allevati in gruppi numerosi, poiché richiedono un contatto regolare con i conspecifici, un fatto esemplificato da una serie di rituali comportamentali che sono stati costantemente registrati negli acquari.
Alcuni comportamenti ricorrenti mostrati dai botia sono stati osservati tanto spesso da aver meritato un nome non scientifico per facilità di riferimento.
I botia sono soggetti ad una malattia chiamata comunemente "malattia del dimagrimento" (skinny disease) e caratterizzata da perdita di peso e aspetto "scheletrico". Ciò è particolarmente comune negli esemplari appena importati e si pensa sia causata da una specie di flagellati del genere Spironucleus. E' curabile, anche se il farmaco consigliato varia a seconda del paese: gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisolo mentre quelli negli Stati Uniti il Fenbendazolo (aka Panacur).
Anche se gli Yasuhikotakia sembrano essere prevalentemente carnivori, se disponibili si nutrono volentieri anche di vegetali, spesso anche delle foglie più tenere delle piante acquatiche. La loro dieta in natura consiste in molluschi acquatici, vermi, insetti e altri invertebrati.
In acquario non hanno pretese, ma deve essere offerta una dieta varia, con mangimi secchi di buona qualità e chironomus, tubifex, artemia, ecc. vivi o congelati, oltre a frutta fresca e verdure come cetriolo, melone, spinaci scottati, zucchine. I lombrichi tagliuzzati costituiscono una utile fonte di proteine, ma devono essere usati con parsimonia. Sono invece raccomandati i pastoni casalinghi a base di gelatina preparati con un mix di ingredienti naturali.
Come la maggior parte dei botia predano le lumache acquatiche, anche se non dovrebbero mai essere considerati la risposta ad una infestazione, dato che non sono molluschivori obbligati. Una volta acclimatati in acquario si alimentano con audacia e irruenza, e spesso salgono a mezz'acqua al momento dei pasti.
Stai pensando di comprarli?
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Le femmine sessualmente mature sono normalmente più piene di corpo e diventano un po' più grandi dei maschi.
Femmina di Yasuhikotakia caudipunctata (ex Botia caudipunctata) - Foto © Bogdan Janiczak
Maschio di Yasuhikotakia caudipunctata (ex Botia caudipunctata) - Foto © Bogdan Janiczak
Non esistono segnalazioni di riproduzioni di Yasuhikotakia caudipunctata in acquari privati, e anche se alcune specie di Yasuhikotakia vengono riprodotte commercialmente per l'hobby acquariofilo attraverso l'uso di ormoni, Yasuhikotakia caudipunctata non è una di queste.
Abbastanza difficili da trovare, in genere arriva nei negozi mescolato a grandi gruppi di Yasuhikotakia morleti. Nonostante le dimensioni contenute ha un'indole spiccatamente aggressiva e territoriale...
E' un botia aggressivo, che andrebbe tenuto in gruppo numeroso perché si formi una naturale gerarchia, in un grande acquario monospecifico o in compagnia di botia dal carattere parimenti aggressivo...
Raggiunge ragguardevoli dimensioni per cui, insieme al fatto che deve essere allevato in gruppi di non meno di 5 esemplari, necessita di acquari molto grandi, anche se non è aggressivo come altri congeneri.
Una specie rara da trovare in commercio e poco conosciuta
Ha un carattere aggressivo e turbolento, che unito alle ragguardevoli dimensioni e al fatto che deve vivere in gruppo, lo rende adatto solo a vasche molto grandi
Nonostante le ridotte dimensioni ha un carattere irascibile e rissoso, per cui non è adatto ai comuni acquari di comunità.
Splendido botia molto aggressivo e territoriale, che si trova raramente in commercio
la scheda su Fishbase
Yasuhikotakia caudipunctata (TAKI & DOI, 1995) Speckle-tailed Loach
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
la scheda su Loaches Online
Un'analisi delle differenze e delle somigliante tra livree, comportamento, habitat delle specie del genere Yasuhikotakia raggruppate nel 'complesso modesta' - tratto e tradotto da un articolo di Mike Ophir
Articolo molto utile per l'identificazione dei Yasuhikotakia caudipunctata e per quella delle sue varianti regionali - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Foto ed esperienze d'allevamento di Yasuhikotakia caudipunctata 'Mun River' - tratto e tradotto da un articolo di Bogdan Janiczak
Racconto di un'esperienza personale di allevamento dei cadipunctata con consigli e descrizione generali - tratto e tradotto da un articolo di Michael Ophir
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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