Raggiunge ragguardevoli dimensioni per cui, insieme al fatto che deve essere allevato in gruppi di non meno di 5 esemplari, necessita di acquari molto grandi, anche se non è aggressivo come altri congeneri.
Esemplare adulto di Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) - Foto © Bogdan J. Janiczak
Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) con livrea giovanile (le barre verticali scompariranno con la crescita) - Foto © Bogdan J. Janiczak
15.0 cm SL
La specie Yasuhikotakia lecontei è un botia che raggiunge ragguardevoli dimensioni per cui, insieme al fatto che deve essere allevato in gruppi di non meno di 5-6 esemplari, necessita di acquari molto grandi e con un'eccellente sistema di filtrazione. I giovani possono presentare una livrea a strisce, che scompaiono del tutto in età adulta.
Questa specie è talvolta confusa con Yasuhikotakia modesta, anche se in realtà le due specie sono facilmente distinguibili l'una dall'altra per la forma del corpo: Yasuhikotakia lecontei è un pesce più sottile e più allungato. Inoltre, in Yasuhikotakia lecontei la colorazione generale del corpo è di solito marroncina con riflessi metallici oro/verde e le macchie scure presenti su entrambi i lati del peduncolo caudale tendono ad essere tondeggianti e a non incontrarsi sulla superficie ventrale del pesce, mentre in Yasuhikotakia modesta il colore corpo di base è più spesso bluastro con riflessi blu/verde e quando presenti le macchie scure sul peduncolo caudale tendono a formare una barra continua intorno all'intero peduncolo.
Sebbene la maggior parte delle popolazioni abbiano le pinne giallo scuro, c'è almeno una forma di colore che mostra pinne arancioni rossastre, il che ha portato ulteriore confusione con Yasuhikotakia modesta. Un'altra variante geografica ha la pinna caudale di colore giallo dorsale, ma pinna dorsale dello stesso colore e corpo relativamente più profondo. Mentre la prima forma sembra essere il pesce descritto come Botia pulchripinnis Paysan 1970, nome che attualmente è considerato un sinonimo di Yasuhikotakia lecontei, la seconda sembra essere non descritta. E' stata indicata sia come forma di Yasuhikotakia lecontei, sia come forma di Yasuhikotakia modesta o Yasuhikotakia sp. "blue fin", il sito di SeriouslyFish la include nel profilo di Yasuhikotakia modesta in quanto assomiglia a quella specie più strettamente in termini di forma del corpo.
L'insolita forma a pinne rosse di Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) ha il corpo più allungato della simile d'aspetto Yasuhikotakia modesta - Foto © Nonn Panitvong (Seriouslyfish.com)
Yasuhikotakia lecontei con le pinne gialle - Foto © Ken Chlds (Loaches.com)
Morfologia: Raggi dorsali molli (totale): 12-13; Raggi anali molli: 8-10; Vertebre: 33-36. Ha 8 raggi dorsali ramificati; in vita ha il corpo di colore da marrone a giallastro; una grande macchia nerastra sul peduncolo caudale; pinne giallo scuro; manca la striscia medio-dorsale a tutte le età, da giovane può avere molte strette barre nere; spina eretta etmoide (a forma di crivello) perpendicolare al muso se osservato da sopra; grande lobo mentale.
Il genere Yasuhikotakia è stato eretto da Nalbant (2002) per includere alcuni ex membri del genere Botia che in precedenza erano stati chiamati il "gruppo" di Botia modesta in seguito a Taki (1972). I membri sono definiti dalla seguente combinazione di caratteri, come indicato da Kottelat (2004): lobo mentale non sviluppato in un barbiglio, con una coppia di papille carnose sul bordo anteriore; fontanella fronto-parietale grande e larga; camera anteriore della vescica natatoria parzialmente coperta da capsula ossea; camera posteriore grande; parte superiore della stretta sopra-etmoide; forame ottico piccolo; processo anteriore della premascella intero, non circostante una cavità; processo rostrale lungo, con una cresta più o meno distinta lungo il bordo interno; spina suborbitale fortemente ricurva all'indietro e bifida; testa nuda.
Giovane Yasuhikotakia lecontei con la livrea a barre verticali tipica dei giovani - Foto © Ken Chlds (Loaches.com)
Due Yasuhikotakia lecontei della forma con le pinne rosse - Foto © Kamphol Udomritthiruj (Loaches.com)
- Specie che deve vivere in gruppo
- Specie aggressiva e territoriale
- Specie che diventa grande: può superare i 15 cm
- Specie non riprodotta in cattività, gli esemplari in commercio provengono dalla cattura in natura. Chiedete sempre al negoziante se i pesci che state per prendere sono di cattura o d'allevamento.
Asia: Bacino del fiume Mekong e bacino del fiume Chao Phraya
E' difficile ottenere dati dettagliati, ma Yasuhikotakia lecontei è stata descritta come proveniente dalla città di Khemmarat, provincia di Ubon Ratchathani, Thailandia orientale, situata al confine con il Laos sulla riva destra del fiume Mekong. Da allora è stato raccolto in gran parte dei bacini centrali e inferiori del Mekong in Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam, oltre ai drenaggi di Chao Phraya e Mae Klong nella Thailandia occidentale e centrale.
STATO NELLA LISTA ROSSA IUCN:
LEAST CONCERN (minima preoccupazione)
- Red-finned Loach: la distribuzione e lo stato della specie in natura, sul sito della IUCN Red List, il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il mondo.
Ambiente: demerso, acqua dolce. Vive in prossimità del fondo; Clima tropicale
Apparentemente Yasuhikotakia lecontei frequenta acque veloci e substrato da pietroso a roccioso. Ritrovato in fiumi medio-grandi. Si presenta sul fondo dei fiumi con buona corrente. Si rifugia in fessure e sotto il fondo ricoperto da rocce, rami d'albero o altri oggetti durante il giorno ed esce per cercare cibo al crepuscolo e durante la notte. Quando i giovani nati nell'anno ritornano al fiume in novembre e dicembre, questa specie, insieme a Syncrossus helodes, Yasuhikotakia morleti e Yasuhikotakia modesta, viene usata spesso come alimento per i pesci allevati in zona.
Secondo Rainboth (1996) questa specie vive nelle profondità inferiori di fiumi con una certa corrente e si alimenta al crepuscolo e all'oscurità, passando le ore diurne nascosta tra rocce, radici o altri oggetti sommersi. Coabita con Yasuhikotakia modesta, Yasuhikotakia morleti, e Syncrossus helodes attraverso gran parte della sua distribuzione; in una ricerca sul fiume Mun condotta nella provincia di Surin, Thailandia nord-orientale, è stato raccolto insieme a una miriade di altre specie di pesci, tra cui oltre ai tre menzionati prima ricordiamo Acantopsis choirorhynchos, Lepidocephalichthys hasselti, Barbonymus altus, Epalzeorhynchos frenatum, Esomus metallicus, Hampala dispar, Mystacoleucus marginatus, Barilius koratensis, Rasbora borapetensis, Rasbora dusonensis, Rasbora rubrodorsalis, Rasbora trilineata, Puntius orphoides, Puntius partipentazona, Gyrinocheilus aymonieri, Trichopodus pectoralis, Trichopodus trichopterus, Trichopsis pumila, Trichopsis vittata, Pseudomystus siamensis, Mystus singaringan, Kryptopterus kryptopterus, Mastacembelus favus.
Dimensioni minime dell'acquario: 150x40x40h cm per un gruppo di almeno 5-6 esemplari.
Tutti i botia hanno bisogno di un allestimento ben strutturato, anche se la scelta effettiva degli arredi può variare in base al gusto personale. Una disposizione dal look naturale potrebbe includere un substrato di sabbia fine, non tagliente, per non danneggiarne i delicati barbigli; con un sacco di rocce lisce, sassi e ciottoli, più radici, legni e rami a formare più nascondigli e ripari che si può.
L'illuminazione può essere relativamente bassa, per cui si possono aggiungere solo piante che stanno bene in tali condizioni come Microsorum pteropus (felce di Giava), Taxiphyllum barbieri (muschio di Giava) o Anubias. Queste piante hanno l'ulteriore vantaggio di poter essere attaccate agli arredi in modo da fornire utile ombra.
Bisogna assicurarsi di fornire un sacco di rifugi e ripari, in quanto gli Yasuhikotakia come tutti i botia sono curiosi e sembrano godere nell'esplorare ogni anfratto dell'ambiente circostante. Rocce, legno, vasi di fiori rovesciati, pezzi di tubo in pvc o terracotta, gusci di noci di cocco, e altri arredi possono essere utilizzati in qualsiasi combinazione per ottenere l'effetto desiderato.
Ricordate che a loro piace stiparsi in piccoli spazi e fessure, per cui è meglio evitare oggetti con bordi ruvidi o taglienti; eventuali buchi o fori troppo piccoli che rischierebbero di intrappolarli vanno riempiti con silicone per acquari.
E' necessario anche un coperchio ben aderente, in quanto a volte amano saltare.
Sebbene non richiedano particolari condizioni di turbolenza di un vero e proprio fiume-acquario, stanno meglio quando l'acqua è ben ossigenata, con una certa corrente.
Sono intolleranti all'accumulo di rifiuti organici e richiedono acqua pulitissima per vivere in salute. Per questi motivi non devono mai essere introdotti in acquari biologicamente immaturi e si adattano più facilmente ad acquari stabili e maturi. In termini di manutenzione, dovrebbero essere considerati di routine cambi d'acqua settimanali del 30-50% del volume della vasca.
Comportamento e compatibilità: Esperienze d'allevamento di Yasuhikotakia lecontei riportano che è di temperamento più mite rispetto ad alcuni congeneri, come Yasuhikotakia eos e Yasuhikotakia morleti. Deve essere evitata la convivenza con pesci dai movimenti lenti e/o con pinne lunghe, mentre sono una scelta più adatta attivi ciprinidi pelagici come Devario, Rasbora, Puntius e alcuni Danio spp.
In termini di altri abitanti del fondo, dovrebbero convivere relativamente pacificamente con la maggior parte delle specie di Botia e di Syncrossus, o in vasche molto grandi, con Chromobotia macracanthus.
Stanno bene anche con alcuni cobitidi e nemacheidi, e con le specie di Epalzeorhynchos, Crossocheilus, Garra e molti altri pesci gatto. Come sempre, una ricerca approfondita prima di selezionare una comunità di pesci è il modo migliore per evitare problemi.
Dalle esperienze dei membri di Loaches.com, sono stati allevati con successo insieme a Synodontis multipunctatus, Synodontis europterus, Yasuhikotakia lecontei, Botia striata e Botia dario, e con gruppi di Barbus asiatici. Ha funzionato anche la convivenza con altri botia aggressivi come Syncrossus beauforti, Syncrossus helodes, Syncrossus hymenophysa.
Gli Yasuhikotakia sono gregari, formano gerarchie sociali complesse e dovrebbero essere allevati in gruppi di almeno 5 o 6 esemplari, preferibilmente 10 o più. Se allevati singolarmente possono diventare eccessivamente timidi o al contrario aggressivi verso pesci di forma simile; se ne vengono acquistati solo un paio o un trio, l'individuo dominante può sottomettere l'altro/gli altri, fino anche a farli smettere di mangiare.
Detto questo, tendono a formare aggregazioni meno affiatate rispetto ad alcuni congeneri, ma dovrebbero comunque essere allevati in gruppi numerosi, poiché richiedono un contatto regolare con i conspecifici, un fatto esemplificato da una serie di rituali comportamentali che sono stati costantemente registrati negli acquari.
Esemplare adulto di Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) in posizione di riposo - Foto © Bogdan J. Janiczak
Esemplare adulto di Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) - Foto © Bogdan J. Janiczak
Alcuni comportamenti ricorrenti mostrati dai botia sono stati osservati tanto spesso da aver meritato un nome non scientifico per facilità di riferimento.
- Per esempio, durante i combattimenti per la dominanza (che si verificano più frequentemente quando i pesci vengono inseriti in un nuovo acquario, o vengono aggiunti nuovi individui ad un gruppo esistente) i protagonisti di norma perdono molto del loro disegno e colorazione, tale fenomeno è conosciuto come "greying out", ingrigimento, e di solito non è nulla di cui preoccuparsi.
- È interessante notare che da alcune osservazioni sembra che il carattere del più alto nella gerarchia sociale, o individuo alpha, influenzi quella di tutto il gruppo, anche se va detto che studi scientifici sul comportamento dei botia sono praticamente inesistenti. Sembra certo che mostrano un certo grado di "personalità", cioè alcuni esemplari possono essere naturalmente più audaci o più aggressivi di altri, per esempio. L'individuo alfa è normalmente il più grande esemplare all'interno del gruppo e spesso è di sesso femminile.
- Anche lo "shadowing" è un comportamento interessante, in cui gli individui più giovani nuotano letteralmente fianco a fianco degli individui più anziani, imitando ogni loro movimento. Alcuni allevatori segnalano che più pesci piccoli possono seguirne contemporaneamente uno grande, che si ritrova con anche tre o quattro pesci per ogni fianco! La ragione non è conosciuta; può riguardare il rimanere in contatto tra di loro quando i fiumi si gonfiano durante i periodi di inondazioni, la riduzione della resistenza nuotando in formazione, o avere qualche altra funzione comunicativa. E' stato osservato sia in acquari con forte corrente che con poca corrente d'acqua, e sembra essere abituale, tanto che alcuni individui diventano l'"ombra" di pesci di altre specie se non sono presenti conspecifici.
- Il suono sembra essere un fattore importante nella comunicazione, in quanto sono in grado di produrre un "click" acustico, che aumenta di volume quando sono eccitati. Gli aspetti comportamentali di questo fenomeno rimangono in gran parte non studiati.
- Un altro comportamento curioso è la cosiddetta "loachy dance", la danza dei botia, che coinvolge un intero gruppo in un costante nuoto agitato intorno ai lati della vasca, di solito utilizzandone l'intera lunghezza e altezza. Le ragioni di questo comportamento sono sconosciute, ma gli inneschi più comuni sembrano essere l'aggiunta di cibo, il cambio d'acqua o l'inserimento di nuovi conspecifici, e può durare da pochi minuti a un giorno o più.
- I botia spesso amano infrattarsi in angoli particolari, incunearsi verticalmente o lateralmente tra gli elementi di arredo, o addirittura sdraiarsi sul substrato a pancia in sù. Questo non è motivo di allarme e sembra essere un comportamento di riposo naturale. I botia possiedono anche spine sub-oculari taglienti e mobili, che normalmente vengono nascoste all'interno di una piega della pelle, ma vengono erette quando stressati, ad esempio se vengono tolti dall'acqua. E' quindi necessaria molta cura perchè non si impiglino on le spine nel retino, in caso disincastrarli con molta delicatezza, facendo attenzione perché le spine degli individui più grandi possono ferire la pelle umana.
I botia sono soggetti ad una malattia chiamata comunemente "malattia del dimagrimento" (skinny disease) e caratterizzata da perdita di peso e aspetto "scheletrico". Ciò è particolarmente comune negli esemplari appena importati e si pensa sia causata da una specie di flagellati del genere Spironucleus. E' curabile, anche se il farmaco consigliato varia a seconda del paese: gli acquariofili nel Regno Unito tendono ad usare l'antibiotico Levamisolo mentre quelli negli Stati Uniti il Fenbendazolo (aka Panacur).
Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) - Foto © Richard Wildeman (Loaches OnLine)
Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) - Foto © Richard Wildeman (Loaches OnLine)
Anche se gli Yasuhikotakia sembrano essere prevalentemente carnivori, se disponibili si nutrono volentieri anche di vegetali, spesso anche delle foglie più tenere delle piante acquatiche. La loro dieta in natura consiste in molluschi acquatici, vermi, insetti e altri invertebrati.
In acquario non hanno pretese, ma deve essere offerta una dieta varia, con mangimi secchi di buona qualità e chironomus, tubifex, artemia, ecc. vivi o congelati, oltre a frutta fresca e verdure come cetriolo, melone, spinaci scottati, zucchine. I lombrichi tagliuzzati costituiscono una utile fonte di proteine, ma devono essere usati con parsimonia. Sono invece raccomandati i pastoni casalinghi a base di gelatina preparati con un mix di ingredienti naturali.
Come la maggior parte dei botia predano le lumache acquatiche, anche se non dovrebbero mai essere considerati la risposta ad una infestazione, dato che non sono molluschivori obbligati. Una volta acclimatati in acquario si alimentano con audacia e irruenza, e spesso salgono a mezz'acqua al momento dei pasti.
Stai pensando di comprarli?
Vai alla pagina con i pro e contro dell'allevamento dei Botia
Le femmine sessualmente mature sono normalmente più piene di corpo e diventano un po' più grandi dei maschi.
Nel bacino del Mekong la deposizione delle uova degli Yasuhikotakia lecontei avviene al momento della comparsa della stagione delle piogge, quando gli adulti migrano nei drenaggi tributari dove i giovani rimangono nelle prime fasi della loro vita, disperdendosi nei canali perenni in novembre e dicembre, quando la corrente negli affluenti comincia ad attenuarsi. I giovani hanno anche una serie di barre verticali scure sui fianchi che scompaiono quando raggiungono la maturità.
Non esistono segnalazioni di riproduzioni in acquari privati, e anche se alcune specie di Yasuhikotakia vengono riprodotte commercialmente per l'hobby acquariofilo attraverso l'uso di ormoni, Yasuhikotakia lecontei non è una di queste.
Taxa principali
Abbastanza difficili da trovare, in genere arriva nei negozi mescolato a grandi gruppi di Yasuhikotakia morleti. Nonostante le dimensioni contenute ha un'indole spiccatamente aggressiva e territoriale...
E' un botia aggressivo, che andrebbe tenuto in gruppo numeroso perché si formi una naturale gerarchia, in un grande acquario monospecifico o in compagnia di botia dal carattere parimenti aggressivo...
Raggiunge ragguardevoli dimensioni per cui, insieme al fatto che deve essere allevato in gruppi di non meno di 5 esemplari, necessita di acquari molto grandi, anche se non è aggressivo come altri congeneri.
Una specie rara da trovare in commercio e poco conosciuta
Ha un carattere aggressivo e turbolento, che unito alle ragguardevoli dimensioni e al fatto che deve vivere in gruppo, lo rende adatto solo a vasche molto grandi
Nonostante le ridotte dimensioni ha un carattere irascibile e rissoso, per cui non è adatto ai comuni acquari di comunità.
Splendido botia molto aggressivo e territoriale, che si trova raramente in commercio
Riferimenti & Link
la scheda su Fishbase
l'esauriente scheda su SeriouslyFish.com
la scheda su Loaches Online
Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.
Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.
Edizione Inglese di Braz Walker
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Realizzazione passo passo di una vasca a forte corrente adatta agli "Hillstream Loaches", i Balitoridi, ma anche a tutti i pesci che provengono da fiumi e torrenti a forte corrente - tratto e tradotto da un articolo Martin Thoene
Un'analisi delle differenze e delle somigliante tra livree, comportamento, habitat delle specie del genere Yasuhikotakia raggruppate nel 'complesso modesta' - tratto e tradotto da un articolo di Mike Ophir
Alcuni scatti degli Yasuhikotakia lecontei © Bogdan J. Janiczak
Yasuhikotakia lecontei (ex Botia lecontei) - Foto © Richard Wildeman (Loaches OnLine)
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