Articolo eccezionale, che documenta la prima riproduzione al mondo di Ambastaia sidthimunki (ex Botia sidthimunki) in acquario coronata da successo. Allestimento dell'acquario ad hoc, grande gruppo, aggiunta di foglie di Terminalia catappa, cambi con acqua più fredda: sembrano questi gli ingredienti che nell'acquario di Mark Duffil hanno avuto successo.
Tratto e tradotto dall'articolo:
"Yasuhikotakia sidthimunki - Spawning Success!"
di Mark Duffill
sul sito di Loaches Online
Riproduzione di Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
Gli Ambastaia sidthimunki (ex Botia sidthimunki o botia nani) sono forse stati da sempre i botia preferiti di Mark Duffill, con Chromobotia macracanthus (Botia pagliaccio) e Botia udomritthiruji (Botia imperatore) che vengono immediatamente secondi. C'era un qualcosa nel carattere socievole dei Ambastaia sidthimunki che ai suoi occhi li distinguevano da tutti gli altri botia.
In questa foto ci sono forse tre generazioni di Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
Mark Duffill aveva allevato Ambastaia sidthimunki un po' si e un po' no continuamente in tutti i suoi 30 anni di acquariofilia, ma li aveva sempre allevati singolarmente o in piccoli gruppi di circa 6 pesci. Alcuni anni prima, dopo l'acquisto di 4 Yasuhikotakia eos (Sun loaches), era incappato nel sito e nel forum di "Loaches Online", e, per farla breve, è diventato un vero e proprio "loachaholic", fanatico dei cobiti, sin da allora.
Gruppo di Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
Duffill aveva iniziato a creare la sua “collezione” di botia nel 2005, ma sentiva che c'era sempre qualcosa che mancava. Ad aprile del 2006 visitando alcuni negozi locali di pesci tropicali, ha notato che un negozio in particolare aveva appena ricevuto una spedizione di "Chipmunk loach". E' venuto fuori che erano Ambastaia sidthimunki e sono stati messi in vendita a soli £ 3,50 ciascuno. Era un affare fantastico, così ha preso una decisione immediata e ne ha comprato 10.
Qualche tempo dopo il suo primo acquisto di 10 esemplari, è stato in un altro negozio ed ha avuto la possibilità di acquistarne un altro gruppo di 10 allo stesso prezzo del primo. Naturalmente, ha preso al volo anche questa opportunità. Qualche settimana più tardi, il negozio dove aveva acquistato il secondo gruppo annunciò che erano in chiusura, per cui è riuscito ad acquistare le loro scorte restanti di 16 Ambastaia sidthimunki al prezzo di 10. Questo ha portato il suo gruppo a 36 esemplari in totale.
Tutti i 36 Ambastaia sidthimunki erano circa 2,5 cm di lunghezza totale e sono stati inizialmente ospitati in un acquario di quarantena da 114 litri. Dopo 3 settimane, è stato iniziato un trattamento con il Levamisolo perché qualcuno dei botia sembrava diventare troppo "magro". Dopo aver completato il ciclo di 5 trattamenti, vi è stato un drammatico miglioramento; tutti i pesci avevano aumentato il loro peso in modo ragionevole.
Acquario dove si sono riprodotti gli Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
Nella primavera del 2007, tutti i 36 Ambastaia sidthimunki sono stati spostati nella loro dimora permanente - un acquario da 284 litri - insieme con banchi di Trigonostigma heteromorpha, Trigonostigma espei, Danio choprae, Puntius gelius e Puntius pentazona. Una settimana più tardi, è stato anche aggiunto un piccolo gruppo di Pangio sp. e 2 settimane dopo 8 Mesonoemacheilus guentheri.
La vasca era ben piantumata con felce di Giava (Microsorum sp.), muschio di Giava (Vesicularia sp.), felce indiana (Ceratopteris thalictroides), Vallisneria e Anubias barteri var. nana, con della Lemna gibba galleggiante sulla superficie. Era arredato con un mix di grotte di ardesia, mucchietti di ciottoli, vasi da piante rovesciati di varie dimensioni e 4 pezzi di legno. Il substrato era costituito per il 70% da ghiaia fine e per il 30% da ghiaia media.
Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
Il pH normalmente era intorno a 7,2 con nitriti e ammoniaca a livello 0, e nitrati tra 5 e 10 ppm. L'acqua di rubinetto nella zona in cui viveva Mark Duffill era molto dura, e inizialmente pensava che questo potesse essere di ostacolo alla possibilità di riproduzione di qualsiasi specie di botia.
L'unica cosa che cambiata molto considerevolmente negli ultimi anni è il cibo con cui alimenta i suoi pesci. Ricevono un mix di alimenti secchi e congelati con qualcosa di diverso offerto quasi ogni giorno. La selezione di cibo utilizzato per gli Ambastaia sidthimunki è questa:
Secchi:
- Fiocchi (Spirulina, tropicale, aglio, lombrichi, artemia salina, cuore di bue)
- Artemia salina secca
- Granuli Sera discus
- JMC catfish pellets e Promin Pellet
- Algae wafers
- Chironomus e pellet a base di mitili
- Sera vipagram
- Tetra wafers
- Red astax crumb
- Pellet galleggianti Nishi-aquaria
Congelati:
- Chironomus
- larve di moscerino bianche e nere
- uova di aragosta
- artemia salina
- daphnia
- cyclops
- tubifex
- garlic mix
- tropical quintet
Ambastaia sidthimunki - Foto © Mark Duffill
L'acquario degli Ambastaia sidthimunki aveva 2 filtri interni, entrambi con pompe da 1400 litri/ora e di solito veniva effettuato un cambio d'acqua a settimana del 30-40%. Una settimana circa prima che avvenisse la riproduzione Duffill aveva aggiunto 7 foglie secche di Terminalia catappa triturate e aveva fatto qualche cambio con acqua più fredda. Questi ultimi sono stati fatti solo perché, a causa delle temperature di tarda estate, la temperatura dell'acquario era salita dagli abituali 26°C fino ad oltre i 32°C.
La deposizione deve avere avuto luogo all'inizio di ottobre; poco tempo dopo l'aggiunta delle foglie di Terminalia. Il pH della vasca è sceso da 7,6 a circa 6,8 e magari anche un po' più basso. Una settimana circa dopo l'aggiunta delle foglie di Terminalia, la stragrande maggioranza degli Ambastaia sidthimunki (forse tutti e 36) nuotava in un grande, compatto banco. Nuotavano di scatto ripetutamente dentro e fuori a legni e piante. Purtroppo, Mark non ha foto di nessuno di questi comportamenti.
Non ha più pensato a questa insolita attività, fino alla fine di dicembre, quando ha notato un minuscolo Ambastaia sidthimunki nuotare molto vicino alle rocce nella parte anteriore dell'acquario. Dopo un'ispezione più attenta ha visto che ce n'erano almeno altri 2 delle stesse dimensioni!
Questi piccoli Ambastaia sidthimunki erano circa 1,8 cm la prima volta che li ha visti, cioè molto più piccoli di qualsiasi dei 36 adulti che erano stati messi inizialmente.
Un giovane Ambastaia sidthimunki nato in acquario - Foto © Mark Duffill
Mark Duffill ha cercato allora di fare una conta precisa, fino a rendersi conto che adesso c'erano 42 Ambastaia sidthimunki nella vasca - un aumento di 6 esemplari dal totale iniziale. Dato il numero di Ambastaia sidthimunki adulti nella vasca e dati gli altri abitanti, è incredibile pensare come questi piccoli siano sopravvissuti.
In base alle dimensioni e all'età di questi giovani, si poteva stimare che gli adulti avessero tra i 18 mesi e i 2 anni di età. Su una cosa Duffill ha qualche perplessità: in nessun momento negli ultimi due mesi gli altri pesci nella vasca sembravano aver banchettato con grandi quantità di uova o di avannotti, quindi era in dubbio se fosse stato deposto un basso quantitativo di uova, o se le uova fossero state molto piccole.
Un giovane Ambastaia sidthimunki nato in acquario - Foto © Mark Duffill
Il programma attuale di Mark Duffill è ovviamente quello di aggiungere presto in acquario ulteriori foglie di Terminalia, e di procedere ad alcuni cambi con acqua più fredda. Con un po' di fortuna, queste azioni saranno la chiave per dar luogo a una ripetersi dell'attività di deposizione.
La speranza è quella che, essendo adesso preparato ad un tale evento, potrebbe riuscire a catturarlo in video, a vedere la riproduzione o qualche uovo, o almeno di ottenere informazioni più approfondite su come si riproducono questi meravigliosi botia. Sarebbe stupendo vedere davvero le uova mentre vengono deposte, e forse anche salvarne qualcuna. Anche riuscire a fare foto alle uova e allo sviluppo degli avannotti sarebbe incredibile!
Il layout di base della vasca non cambierà del tutto, perché evidentemente la quantità di legni, piante e ciottoli ammucchiati è sufficienti per garantire che alcuni avannotti sopravvivano - almeno fino a quando non si sentano abbastanza coraggiosi da avventurarsi fuori all'aperto e affrontare le sfide degli adulti e degli altri compagni di vasca!
Un giovane Ambastaia sidthimunki nato in acquario vicino ad un adulto - Foto © Mark Duffil
Da qualcuno gli è stato anche chiesto se è tentato dal togliere gli altri pesci dalla vasca, ma per essere onesti, è molto riluttante a spostare le rasbore, perché secondo lui le Trigonostigma sono i migliori "pesci rassicuranti" per vivere insieme agli Ambastaia sidthimunki.
Prima di inserire le Trigonostigma, i botia erano molto timidi e si nascondevano per il 90% del tempo. Invece, da quando sono state aggiunte le Rasbora, gli Ambastaia sidthimunki stanno fuori per circa il 90% del tempo.
Infatti, potrebbe essere che i botia si sentissero così rilassati e sicuri nella loro dimora, che sono stati abbastanza felici da riprodursi.
Testo originale in inglese e foto © Mark Duffill (Mad Duff) - Loaches Online
Per approfondire:
Resoconto di una riproduzione riuscita - tratto e tradotto da una serie di post di Mark Duffil sul forum di Loaches Online
Informazioni e problematiche legate alla riproduzione in acquario dei botia pagliaccio, i Chromobotia macracanthus
Raccolta di articoli riguardanti la riproduzione dei Chromobotia macracanthus, che sembra ancora non avvenuta spontaneamente in acquario - tratto e tradotto da un articolo di Martin Thoene
Articolo veramente interessante, con descrizioni e foto dell'ambiente naturale dei Chromobotia macracanthus, e che sfata vari miti diffusi su questi pesci, in particolare sulla riproduzione - tratto e tradotto da un articolo di Ola Ahlander
Dimorfismo sessuale dei Botia almorhae/lohachata, problematiche e modalità della riproduzione
Riferimenti & Link
sito con forum collegato, dedicato ad una maggiore conoscenza delle caratteristiche e delle esigenze di tutti i 'Loach', termine inglese che comprende sia Botia e Cobitidi, che Nemachelidi, Balitoridi e Gatromizontidi
Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.

Edizione Inglese di Mark MacDonald - Un libro purtroppo solo in inglese, co-scritto dal team di Loaches Online, il che vale già come una garanzia di informazioni veritiere, derivate dall'effettiva conoscenza ed esperienza con i cobitidi.

Edizione Inglese di Paul V. Loiselle - Guida in inglese sull'allevamento di molte specie di botia, cobitidi e pesci gatto, con molti articoli che affrontano i temi comuni da tener presenti con queste specie.

Edizione Inglese di Braz Walker
Taxa principali
Relativamente rara nel commercio acquariofilo, dopo essere stata separata dal genere Botia e assegnata al nuovo genere Yasuhikotakia, è stata separata anche da questo genere per il nuovo genere, Ambastaia.
Questa specie era scomparsa per diversi anni dal commercio acquariofilo in quanto in pericolo di estinzione; quando è riapparsa, riprodotta commercialmente tramite stimolazione ormonale, aveva un costo molto elevato
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