Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nell'ordine, tra le più conosciute in acquariofilia: Anubias, Crypto, Echinodorus, Vallisneria...

Anubias barteri var. nana in fiore, abbarbicata ad un legno - Foto © Tanya Husak

Quello delle Alismatales è un ordine di piante da fiore comprendente circa 4.500 specie. Le piante assegnate a questo ordine sono per lo più tropicali o acquatiche. Alcune crescono in acqua dolce, altre in habitat marini. Forse la coltura alimentare più importante nell'ordine è il cormo della pianta del taro, Colocasia esculenta.

L'ordine Alismatales comprende piante da fiore erbacee di habitat spesso acquatici e paludosi, e le uniche monocotiledoni note per avere embrioni verdi diversi dalle Amaryllidaceae. Includono anche le uniche angiosperme marine che crescono completamente sommerse, le fanerogame marine. I fiori sono solitamente disposti in infiorescenze e i semi maturi mancano di endosperma. Sia le forme marine che quelle d'acqua dolce includono specie con fiori staminati che si staccano dalla pianta madre e galleggiano in superficie. Lì possono impollinare fiori carpellati che galleggiano sulla superficie tramite lunghi pedicelli. In altre specie, l'impollinazione avviene sott'acqua, dove il polline può formare filamenti allungati, aumentando le possibilità di successo. La maggior parte delle specie acquatiche ha una fase giovanile totalmente sommersa ei fiori galleggiano o emergono sopra la superficie dell'acqua. La vegetazione può essere completamente sommersa, avere foglie galleggianti o sporgere dall'acqua.

Taxa principali

Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nella famiglia

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Classificazione

L'ordine Alismatales comprende circa 165 generi in 13 famiglie, con una distribuzione cosmopolita. Filogeneticamente, sono monocotiledoni basali, divergenti all'inizio dell'evoluzione rispetto ai lignaggi monocotiledoni lilioidi e commelinidi. Insieme alle Acorales, le Alismatales sono indicate informalmente come monocotiledoni alismatidi.

Il sistema Angiosperm Phylogeny Group (APG) del 1998 ha assegnato le Alismatales alle monocotiledoni, che possono essere considerate un clade non classificato contenente le famiglie elencate di seguito. La più grande deviazione dai sistemi precedenti è l'inclusione della famiglia delle Araceae. Con la sua inclusione, l'ordine è cresciuto enormemente nel numero delle specie. La sola famiglia delle Araceae conta un centinaio di generi, per un totale di oltre duemila specie. Il resto delle famiglie insieme contengono solo circa cinquecento specie, molte delle quali appartengono a famiglie molto piccole.

Nel sistema APG IV la struttura delle famiglie comprese nell'ordine è:

  1. Famiglia Alismataceae (inclusa Limnocharitaceae)
  2. Famiglia Aponogetonaceae
  3. Famiglia Araceae
  4. Famiglia Butomaceae
  5. Famiglia Cymodoceaceae
  6. Famiglia Hydrocharitaceae
  7. Famiglia Juncaginaceae
  8. Famiglia Maundiaceae
  9. Famiglia Posidoniaceae
  10. Famiglia Potamogetonaceae
  11. Famiglia Ruppiaceae
  12. Famiglia Scheuchzeriaceae
  13. Famiglia Tofieldiaceae
  14. Famiglia Zosteraceae

Taxa principali

E' una delle piante d'acquario più resistenti, si accontenta di poca luce e fiorisce sott'acqua :)

Una forma di Anubias dalle insolite foglie lanceolate, poco diffusa nonostante sia molto bella

La più grande varietà tra quelle della specie Anubias barteri, dalle grandi e belle foglie cuoriformi

Una bella varietà di Anubias barteri, dalle foglie particolari e con colorazione insolita

Varietà di Anubias poco conosciuta ma con tutte le belle carattertistiche delle Anubias

Dalle piccole dimensioni e quasi indistruttibile, ad oggi è una delle piante da acquario più diffuse al mondo

Nonostante il nome, è una delle specie più grandi e maestose del genere Anubias

Grande Anubias adatta a paludari e acquari

Una delle Anubias più imponenti e maestose, non facile da trovare in commercio

Una pianta insolita, molto bella, forse la più facile da coltivare in acquario tra gli Aponogeton

Una tra le piante d'acquario più insolite e belle, ma dalla coltivazione abbastanza difficile

Meglio conosciuto con il vecchio nome di Echinodorus cordifolius, è una pianta acquatica e palustre molto grande, non adatta agli acquari piccoli, e che tende a fare uscire le foglie dall'acqua

Conosciuto ancora come Echinodorus grisebachii 'Amazonicus' o Echinodorus amazonicus, è una delle piante più diffuse e di più facile coltivazione in acquario.

Conosciuto come Echinodorus grisebachii 'Bleherae' o Echinodorus bleheri, diventa molto grande, supera i 60 cm di altezza, per cui non è adatto ad acquari piccoli

Conosciuto come Echinodorus grisebachii 'Parviflorus' o Echinodorus parviflorus, è un echinodorus che rimane leggermente più piccolo degli altri, e non richiede un grande acquario per essere coltivato

Meglio conosciuta con il vecchio nome di Echinodorus uruguayensis o Echinodorus osiris, è una grande e scenografica pianta solitaria, adatta agli acquari più grandi

Una bella pianta per formare un pratino nel primo piano dell'acquario

E' una specie di Bucephalandra che in realtà non viene commercializzata

Abbastanza comune nel mercato acquariofilo, è una forma di Bucephalandra pygmaea di medie dimensioni, conosciuta anche come Bucephalandra pygmaea 'Sintang' e Bucephalandra 'Wavy Green'.

Una bella variante dalla foglie molto scure di Bucephalandra, conosciuta nel mercato acquariofilo anche come Bucephalandra 'Kapit' e Bucephalandra motleyana 'Kapit'

Meglio conosciuta come Bucephalandra sp. "Melawi", è una bella pianta dalla crescita lenta

Una bella pianta da primo piano, insolita e dalla crescita lenta, conosciuta anche come Bucephalandra sp. 'Braun-rot', Bucephalandra sp. ́Serimbu Brown ́ o Bucephalandra motleyana 'Braun-rot'

Probabilmente la più antica Cryptocoryne coltivata in acquario, è anche una delle più facili da coltivare

Robusta e vigorosa crypto palustre, che vive in natura in abienti soggetto alle ondate di marea, il che la rende adatta anche agli acquari salmastri

Ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale, che come tutte le crypto soffre molto i cambiamenti dei valori chimico-fisici dell'acqua dell'acquario

Una bella pianta dall'insolita forma delle foglie, molto lunghe, che possono costituire un bel punto focale in acquario

La più piccola tra le specie di Cryptocoryne, alta solo pochi cm, è ideale per praticelli a bassa manutenzione, data la sua lentissima crescita

Pianta robusta, meno suscettibile alla marcescenza delle crypto

E' una delle tante specie di crypto diffuse in acquariofilia, ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale. Come tutte le crypto soffre però molto i cambiamenti dei valori chimico-fisici dell'acqua.

Di questa specie di Cryptocoryne ne esistono molte varietà dai colori e dalle forme diverse, ha una crescita lenta ed un imponente apparato radicale, che contribuisce ad ossigenare e ripulire il substrato di fondo

Riferimenti & Link

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Per saperne di più...

Sagittaria subulata in acquario - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)

Sagittaria subulata in acquario - Foto © Tropica.com

Helanthium tenellum (ex Echinodorus tenellus) - Foto © Tropica.com

Helanthium bolivianum (ex Echinodorus quadricostatus) - Foto © Tropica.com

Elodea densa (ex Egeria densa) - Foto © Bjarne Sætrang (aquadigital.net)

Elodea densa (ex Egeria densa) in acquario - Foto © Tropica.com

Aponogeton madagascariensis in acquario - Foto © Tropica.com

Aquarius 'Rosé' (ex Echinodorus 'Rosé') - Foto © Tropica.com

Descrizione, foto e consigli per la coltivazione dello splendido Aquarius 'Rosé' (ex Echinodorus 'Rosé') in acquario, pianta esemplare facile ma sbalorditiva, adatta sia ai principianti che agli esperti - tratto e tradotto da un articolo di Tropica.com

Aquarius cordifolius 'Fluitans' (ex Echinodorus cordifolius) - Foto © Tropica.com

Aquarius grisebachii 'Bleherae' (ex Echinodorus grisebachii) - Foto © Tropica.com

Cryptocoryne wendtii e Cryptocoryne wendtii 'Mi Oya' - Foto © Bjarne Sætrang

Cryptocoryne wendtii 'Mi Oya' in acquario - Foto © Tropica.com

Cryptocoryne wendtii 'Green' in acquario - Foto © Tropica.com

Cryptocoryne undulata 'Broad Leaf' in acquario - Foto © Tropica.com

Cryptocoryne parva in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. nana e Anubias barteri var. barteri - Foto © Bjarne Saetrang

Cryptocoryne crispatula var. balansae in acquario - Foto © Tropica.com

Cryptocoryne beckettii 'Petchii' in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias gracilis in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. nana in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. glabra in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. caladiifolia in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. angustifolia in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. barteri in acquario - Foto © Tropica.com

Anubias barteri var. coffeifolia in acquario - Foto © Tropica.com

Bucephalandra pygmaea 'Bukit Kelam', in passato nota come Bucephalandra 'Wavy Green' - Foto © Tropica.com

Bucephalandra 'Kedagang' in acquario - Foto © Tropica.com

Bucephalandra sp. 'Red' in acquario - Foto © Tropica.com

Bucephalandra sp. 'Needle Leaf' in acquario - Foto © Tropica.com

Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.

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