Varietà di Anubias poco conosciuta ma con tutte le belle carattertistiche delle Anubias
Anubias barteri var. glabra - Foto © Heiko Muth (Flowgrow.de)
La varietà di Anubias barteri denominata Anubias barteri var. glabra è stata descritta per la prima volta da N. E. Brown in 1901 ed ha un'ampia distribuzione nell'Africa tropicale occidentale dalla Guinea al Gabon. La pianta forma fitti popolamenti su sponde e pietre e in ruscelli forestali, in cui spesso si trovano Bolbitis heudelotii e Crinum natans. La varietà Anubias barteri var. glabra è in realtà un nome collettivo per varie forme di Anubias barteri di diverse dimensioni, con foglie da ellittiche a lanceolate. Non sempre possono essere chiaramente distinti dalle altre varietà della specie, ad esempio Anubias barteri var. angustifolia con lame fogliari più lunghe è molto simile.
Dal Camerun sono state esportate delle piante relativamente piccole di Anubias barteri var. glabra con il sinonimo di Anubias minima, che sono ancora oggi etichettate come tali in commercio. Anche Anubias lanceolata è considerata sinonimo della varietà Anubias barteri var. glabra; sono disponibili in commercio piante abbastanza grandi con foglie piuttosto strette e lanceolate con questo nome. Bisognerebbe verificare se queste "Anubias lanceolata" in commercio non appartengano invece alla varietà angustifolia.
Ad Anubias barteri var. glabra appartengono anche piante con il nome commerciale "Anubias kruising".
Probabilmente Anubias barteri var. glabra non è così conosciuta e diffusa tra gli acquariofili come Anubias barteri var. nana, ma come quest'ultima è una pianta molto poco impegnativa e può essere attaccata a pietre o legno, bloccata tra le pietre, attaccata a lastre con ventose o piantata nel substrato. Come per tutte le epifite, il rizoma dovrebbe rimanere sopra il terreno, altrimenti potrebbe marcire.
Anubias barteri var. glabra in acquario - Foto © Tropica.com
Coltivazione
Le piante del genere Anubias sono pianta da acquario molto comuni e popolari, soprattutto perché sono facili da coltivare. Negli habitat naturali, in Africa occidentale, le piante crescono in fiumi e torrenti più o meno ombrosi e dalla forte corrente, spesso saldamente attaccate a grosse rocce o tronchi d'albero, fuori dall'acqua o semi-emerse, più raramente completamente sommerse.
Tutte le Anubias hanno una crescita molto lenta, e possono durare molti anni. Sono bellissime, e danno il meglio di loro, quando vengono coltivate legate ad un tronco o ad un grosso sasso. Dopo averle comprate, si liberano completamente le radici dal materiale presente nel vasetto di coltivazione, si accorciano un po' con delle forbici molto affilate, e si lega la pianta con della lenza da pesca o del filo di cotone al supporto scelto. Una volta collocata in acquario, la pianta inizia a crescere, e a buttare nuove radici che si abbarbicano saldamente al supporto (la lenza da pesca va usata con cautela, poca e va poi levata quando la pianta si è attaccata da sola al supporto, se si hanno dei pesci come loricaridi o balitoridi, che possono rimanervi impigliati).
Se si piantano nel fondo, è meglio non coprirne il rizoma (il "fusto" da cui partono le foglie e le radici) con il materiale di fondo, perchè tende a marcire; inoltre la Kasselmann riferisce che in questo modo crescono molto più lentamente. Consiglia inoltre di decorare gli acquari per ciclidi solo con anubias, che sono molto decorative.
La particolarità più attrattiva delle Anubias è che fioriscono facilmente sott'acqua; il fiore è una piccola spata verde-bianca con una piccola "infiorescenza" dentro, non è un granché forse, ma agli occhi di ogni acquariofilo appare sempre come un piccolo miracolo :-) A seconda della temperatura dell'acqua, il fiore può durare da qualche settimana a qualche mese (più la temperatura è alta, più il fiore marcisce presto).
In acquario, le Anubias sono molto tolleranti alle cattive condizioni di crescita. Crescono anche in condizioni di scarsa illuminazione (0,25 W/L) e senza apporto di CO2. Sotto molta luce e con apporto di CO2 comunque crescono più velocemente, formano foglie più grandi e le piante rimangono più compatte. Non hanno particolari esigenze per quanto riguarda la durezza dell'acqua e il pH, ma avere un acquario con una forte corrente è un vantaggio e aiuta a contrastare le macchie di alghe, soprattutto in condizioni di luce intensa, sono quindi particolarmente adatte ai fiume-acquari.
Per ridurre le alghe puntiformi si consigliano valori elevati di fosfato (2 mg/l) che favoriscono anche la formazione dei fiori.
Le Anubias sono caratterizzare da foglie dure e coriacee, che in genere non vengono gradite dai pesci erbivori, e si possono coltivare anche emerse, su terreno mantenuto ben umido, in paludari e sui bordi di vasi d'acqua.
Le specie del genere Anubias formano estesi popolamenti lungo i margini e le acque poco profonde di torrenti e fiumi a corrente rapida e nelle cascate delle foreste pluviali tropicali, radicate nel terreno o attaccate alle rocce, in posizioni soleggiate o ombreggiate.
Origine: Africa
Tasso di crescita: lento
Altezza: 10 - 15+
Richiesta di luce: Bassa
CO2: Bassa
Taxa principali
E' una delle piante d'acquario più resistenti, si accontenta di poca luce e fiorisce sott'acqua :)
Una forma di Anubias dalle insolite foglie lanceolate, poco diffusa nonostante sia molto bella
La più grande varietà tra quelle della specie Anubias barteri, dalle grandi e belle foglie cuoriformi
Una bella varietà di Anubias barteri, dalle foglie particolari e con colorazione insolita
Varietà di Anubias poco conosciuta ma con tutte le belle carattertistiche delle Anubias
Dalle piccole dimensioni e quasi indistruttibile, ad oggi è una delle piante da acquario più diffuse al mondo
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW
sceda su Flowgrow.de
Scheda completa di Rox su Acquariofiliafacile.it con molte informazioni per la coltivazione in acquario
Articolo su Acquariofiliafacile.it su come curare questa malattia
pagina sulla wikipedia italiana
la scheda sul sito di Tropica.com, con anche molti esempi di acquari allestiti con Anubias e altre piante, da cui prendere ispirazione
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Commenti
Per saperne di più...
Ci sono molte piante d'acqua dolce, coltivate comunemente in acquario, che si adattano molto bene alla coltivazione in acqua salmastra, grazie alla loro robustezza ed adattabilità.
Questa guida spiega alcuni degli errori che i principianti fanno spesso e offre alcuni suggerimenti sulla scelta delle specie giuste e su come prendersene cura - tratto e tradotto da un articolo di Injaf
Descrizione delle caratteristiche e della coltivazione in acquario di moltissime specie di Anubias, con splendide foto - tratto e tradotto da un articolo di Eugene Zagnitko
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Anubias, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Commenti