Una delle Anubias più imponenti e maestose, non facile da trovare in commercio

Descrizione

La pianta Anubias pynaertii è una specie appartenente al genere Anubias descritta scientificamente per la prima volta da Émile Auguste Joseph De Wildeman nel 1910, sulla base di materiale raccolto nello Zaire, tra gli altri, da Léon Auguste Edouard Joseph Pynaert, da cui la specie prese il nome.

Anubias pynaertii ha lame fogliari a forma di lancia che possono essere lunghe fino a 29 cm e larghe 14 cm. I gambi delle foglie sono generalmente più lunghi della lama. Le foglie sono poste su un rizoma strisciante e radicante spesso 0,5-1,5 cm. La spata è lunga 2–3,5 cm e ha un peduncolo lungo 7–27 cm. Lo spadice è lungo 2,5-3,5 cm e lungo circa quanto la spata. 

Non è molto diffusa in ambito acquariofilo, ma le sue cure sono simili a tutte le altre Anubias. Può essere coltivata come pianta palustre nei paludari e nei terrari, ma può essere coltivata anche in acquario, costantemente sommersa, dove rimarrà un po' più piccola nelle dimensioni rispetto alla forma emersa. E'una pianta imponente e maestosa, per cui la sua coltivazione è consigliata in acquari e paludari spaziosi, dove si può propagare per divisione del rizoma. La pianta cresce meglio quando è solo parzialmente sommersa e non affollata da altre piante. Predilige un intervallo di temperatura compreso tra 24 e 27 °C. 

Anubias pynaertii coltivata in forma emersa

Coltivazione

Le piante del genere Anubias sono pianta da acquario molto comuni e popolari, soprattutto perché sono facili da coltivare. Negli habitat naturali, in Africa occidentale, le piante crescono in fiumi e torrenti più o meno ombrosi e dalla forte corrente, spesso saldamente attaccate a grosse rocce o tronchi d'albero, fuori dall'acqua o semi-emerse, più raramente completamente sommerse.

Tutte le Anubias hanno una crescita molto lenta, e possono durare molti anni. Sono bellissime, e danno il meglio di loro, quando vengono coltivate legate ad un tronco o ad un grosso sasso. Dopo averle comprate, si liberano completamente le radici dal materiale presente nel vasetto di coltivazione, si accorciano un po' con delle forbici molto affilate, e si lega la pianta con della lenza da pesca o del filo di cotone al supporto scelto. Una volta collocata in acquario, la pianta inizia a crescere, e a buttare nuove radici che si abbarbicano saldamente al supporto (la lenza da pesca va usata con cautela, poca e va poi levata quando la pianta si è attaccata da sola al supporto, se si hanno dei pesci come loricaridi o balitoridi, che possono rimanervi impigliati).

Se si piantano nel fondo, è meglio non coprirne il rizoma (il "fusto" da cui partono le foglie e le radici) con il materiale di fondo, perchè tende a marcire; inoltre la Kasselmann riferisce che in questo modo crescono molto più lentamente. Consiglia inoltre di decorare gli acquari per ciclidi solo con anubias, che sono molto decorative.

La particolarità più attrattiva delle Anubias è che fioriscono facilmente sott'acqua; il fiore è una piccola spata verde-bianca con una piccola "infiorescenza" dentro, non è un granché forse, ma agli occhi di ogni acquariofilo appare sempre come un piccolo miracolo :-) A seconda della temperatura dell'acqua, il fiore può durare da qualche settimana a qualche mese (più la temperatura è alta, più il fiore marcisce presto).

In acquario, le Anubias sono molto tolleranti alle cattive condizioni di crescita. Crescono anche in condizioni di scarsa illuminazione (0,25 W/L) e senza apporto di CO2. Sotto molta luce e con apporto di CO2 comunque crescono più velocemente, formano foglie più grandi e le piante rimangono più compatte. Non hanno particolari esigenze per quanto riguarda la durezza dell'acqua e il pH, ma avere un acquario con una forte corrente è un vantaggio e aiuta a contrastare le macchie di alghe, soprattutto in condizioni di luce intensa, sono quindi particolarmente adatte ai fiume-acquari.
Per ridurre le alghe puntiformi si consigliano valori elevati di fosfato (2 mg/l) che favoriscono anche la formazione dei fiori.

Le Anubias sono caratterizzare da foglie dure e coriacee, che in genere non vengono gradite dai pesci erbivori, e si possono coltivare anche emerse, su terreno mantenuto ben umido, in paludari e sui bordi di vasi d'acqua.

Distribuzione

Africa: La gamma nativa di questa specie è nell'Africa centrao-occidentale tropicale (Gabon, Repubblica del Congo e Zaire). È una pianta perenne e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.

Valori dell'acqua consigliati
Richiesta di luce: bassa
Richiesta di CO2: bassa
Tasso di crescita: lento

Taxa principali

E' una delle piante d'acquario più resistenti, si accontenta di poca luce e fiorisce sott'acqua :)

Una forma di Anubias dalle insolite foglie lanceolate, poco diffusa nonostante sia molto bella

La più grande varietà tra quelle della specie Anubias barteri, dalle grandi e belle foglie cuoriformi

Una bella varietà di Anubias barteri, dalle foglie particolari e con colorazione insolita

Varietà di Anubias poco conosciuta ma con tutte le belle carattertistiche delle Anubias

Dalle piccole dimensioni e quasi indistruttibile, ad oggi è una delle piante da acquario più diffuse al mondo

Nonostante il nome, è una delle specie più grandi e maestose del genere Anubias

Grande Anubias adatta a paludari e acquari

Una delle Anubias più imponenti e maestose, non facile da trovare in commercio

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere... 
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Questa guida spiega alcuni degli errori che i principianti fanno spesso e offre alcuni suggerimenti sulla scelta delle specie giuste e su come prendersene cura - tratto e tradotto da un articolo di Injaf

Descrizione delle caratteristiche e della coltivazione in acquario di moltissime specie di Anubias, con splendide foto - tratto e tradotto da un articolo di Eugene Zagnitko

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere sulla coltivazione delle piante acquatiche del genere Anubias, grazie ai messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.