Piccola felce acquatica galleggiante facile e dalle ridotte esigenze, si moltiplica velocemente contribuendo ad ossigenare e depurare l'acqua, in condizioni ideali può essere molto invasiva.
Azolla caroliniana - Foto © Joydeep (Wikimedia)
Piccola felce acquatica galleggiante facile e dalle ridotte esigenze, si moltiplica velocemente contribuendo ad ossigenare e depurare l'acqua, in condizioni ideali può essere molto invasiva. Pianta consigliata anche ai neofiti dell'acquario per la sua facile coltivazione, anche se quando non trova l'ambiente ideale deperisce rapidamente; la cosa principale è che l'acqua deve essere poco mossa e ricca di sostanze nutritive.
Si tratta di una pianta molto utile e versatile: la Kasselmann nel suo libro "Piante d'acquario" riferisce che viene utilizzata come fertilizzante nelle risaie, in quanto vive in simbiosi con un'alga in grado di fissare l'azoto atmosferico; viene utilizzata come foraggio per il bestiame e come mangime per i pesci, in quanto ha un alto valore nutritivo; viene utilizzata per prevenire infestazioni di zanzare nelle zone stagnanti; viene mangiata fritta in India e utilizzata come ingrediente del sapone in Africa; viene utilizzata come medicinale contro il mal di gola in Nuova Zelanda. Insomma, una pianta, mille virtù :)
Se conoscete qualche appassionato acquariofilo che ce l'ha, ve ne potete far mettere qualche pezzo in un sacchetto da freezer e metterlo quindi nel vostro acquario, senza particolari accorgimenti, anche se subito potrà sembrare un po' spiaccicata, si riprenderà subito, si metterà a galla da qualche parte e inizierà a moltiplicarsi; anche se la comprate in negozio vi arriverà in pezzi più o meno grandi impacchettati dentro qualche sacchetto di plastica, li prendete e li buttate in acqua, si sistemeranno e moltiplicheranno da soli.
Come per tutte le piante galleggianti, occhio che sviluppandosi troppo non tolgano troppa luce alle piante sottostanti.
Etimologia:
Azolla: dal greco azo=siccità e ollyo=uccidere, in riferimento al rapido deperimento della pianta in caso di siccità
caroliniana: proveniente dalla Carolina (Stati Uniti)
Azolla caroliniana - Foto © Tropica.com
L'Azolla caroliniana sotto il sole tende ad assumenre una colorazione rossastra - Foto © Krzysztof Ziarnek, Kenraiz (Wikimedia)
Le specie di felci galleggianti molto simili e facilmente confondibili Azolla caroliniana e Azolla filiculoides differiscono principalmente per le caratteristiche microscopiche delle spore femminili (megaspore). Ma ci sono anche altre caratteristiche distintive:
Azolla caroliniana:
Azolla caroliniana - Foto © Ingrid Taylar (Wikimedia)
Pesce Solubile (Mr. Pandawa) 05 giugno 2006
Graziano, la tua azolla...
Come promesso l'ho divisa in più vasche per osservare le reazioni:
1) In vaso da 2 litri adibito a caridinodromo. Presente anubias, muschio di giava, acqua tenera, niente luce artificiale, luce naturale da interno.
2) In vasca da 30 lt sempre caridinodromo. neon 14 W, rotala, tenellus, anubias, da qualche giorno anche un riflettore, stessa acqua, CO2 a lievito
3) vaso da 1 litro coltura di muschio di giava, all'aperto, nessuna lampada, acqua tenera.
Dei tre solo il vaso 1 è stato un fallimento e l'azolla è deperita fino a scomparire quasi del tutto.
In vaso 3 l'azolla prospera crescendo molto lentamente ma inesorabilmente. le cure a questo vaso sono praticamente zero.la luce solare fa abbastanza. devo solo capire cosa succederà quando le temperature saliranno a 30 e passa gradi
In vasca 2 la situazione è la più interessante, dato che l'azolla, dopo l'eliminazione quasi totale di riccia e lemna, si riproduce molto velocemente, e dopo l'aggiunta del riflettore è virata tantissimo sul rosso, come del resto anche la rotala all'interno dell'acquario. ovviamente tutto questo era prevedibile, dato che le condizioni migliori si trovano di sicuro in questo vaso. La pigmentazione rossa è motlo bella e si è presentata dopo davvero pochissimo tempo, tipo un paio di giorni.
grazie ancora per il campione iniziale! comunicherò presto ulteriori sviluppi :-)
Svetlana
Da me e` stata pratticamente sopraffara da lemna...:-(((
Ho ricuperato un po di foglioline e li ho messi un po appartate al riparo quasi dietro il muro di muschio, ma la vedo dura...:-((( Anche perche non riesco ad elliminare del tutto la lemna...:-(((
I valori sono : pH 7 circa, KH=4, GH=8, due neon, niente co2, ma credo che questa la prenderebbe dall`aria e quindi non importa...
Pesce Solubile (Mr. Pandawa)
Sicuramente te ne potrò dare un bel po' per fine estate :-)
Intanto, altro fatto evidente è che l'azolla perde nella competizine con la lemna, come già notato da Alessio Comai. Io devo arginare la lemna come posso, perché eliminarla è praticamente impossibile. in assenza di lemna, l'azolla funziona. Se c'è una minima quantità di lemna l'azolla cresce ugualmente finché la lemna non riesce a prendere numericamente il sopravvento, il che dipende dall'efficacia dell'eliminazione di lemna precedente, ovviamente.
America: L'areale nativo di questa specie va dal Canada occidentale agli Stati uniti centro-orientali, dai Caraibi al Sud America settentrionale, dal sud-est del Messico (Chiapas) sino al nord dell'Argentina e dell'Uruguay. Ha usi ambientali.
Azolla caroliniana è stata introdotta in molti stati europei e nel Sudest asiatico.
Piccola felce acquatica galleggiante facile e dalle ridotte esigenze, si moltiplica velocemente contribuendo ad ossigenare e depurare l'acqua, in condizioni ideali può essere molto invasiva.
E' una pianta galleggiante da acquario poco impegnativa che necessita di luce moderata per prosperare
la scheda sulla wikipedia in italiano
Azolla Caroliniana: una pianta galleggiante dai tanti vantaggi
scheda su Acquariocomefare.com
scheda su Flowgrow.de
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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