E' una specie di Bucephalandra che in realtà non viene commercializzata
Bucephalandra sp. "Brown Red", una pianta in precedenza assegnata al genere Bucephalandra motleyana - Foto © Marcel Dykierek (Flowgrow.de)
La specie Bucephalandra motleyana comprende piante da fiore della famiglia Araceae. La specie Bucephalandra motleyana in senso stretto, secondo il concetto di Wong & Boyce (2014), non è coltivata come pianta da acquario. Il nome della specie è noto in acquariofilia da quando W. A. Tomey (2004) ha introdotto Bucephalandra come nuova pianta da acquario nella rivista Aqua Planta5. Le piante che aveva portato da Serimbu nel Kalimantan occidentale si sono diffuse tra gli acquariofili come Bucephalandra motleyana. Più tardi, quando molte nuove forme di Bucephalandra furono gradualmente introdotte in commercio con innumerevoli nomi commerciali, gli acquariofili distinguevano le piante dalla collezione di Tomey come "la specie" Bucephalandra motleyana dalla "nuova specie".
Tuttavia, cosa si intende per Bucephalandra motleyana dipende dalle diverse concezioni tassonomiche degli autori. Bogner & Hay (2000)4 accettarono solo due specie di Bucephalandra, Bucephalandra gigantea e Bucephalandra motleyana, come specie altamente variabili diffuse nel Borneo e comprendenti tutte le restanti specie descritte in seguito.
Tomey (2004) e Kasselmann (2010)6 seguono questo concetto e chiamano così le piante di Serimbu Bucephalandra motleyana. Ma praticamente tutte le "nuove specie" nel commercio acquariofilo possono essere considerate Bucephalandra motleyana se si segue il concetto di Bogner & Hay (2000).
Wong & Boyce (2014), invece, distinguono provvisoriamente 29 specie di Bucephalandra e stimano il numero effettivo di specie superiore a 50. Wong e Boyce attribuiscono il nome Bucephalandra motleyanaa solo alle piante secondo le quali Heinrich Wilhelm Schott descrisse la specie e con essa il genere Bucephalandra nel 1858.
Come accennato, la Bucephalandra motleyana in senso stretto non viene coltivata. Fu raccolta da James Motley nel Borneo a metà del XIX secolo ed è conservata nel Kew Herbarium (Inghilterra) come esemplare tipo da erbario del genere Bucephalandra. Bucephalandra motleyana non è più stata trovata in natura dopo la raccolta originale. Probabilmente è endemica localmente (ristretta ad una piccola area). La loro posizione esatta non è nota, ma è probabilmente a sud dei monti Meratus nelle vicinanze di Banjarmasin (Kalimantan meridionale). Le piante probabilmente si trovano (o si sono trovate) lì come reofite su rocce ultramafiche.
La "Bucephalandra motleyana" coltivata in acquario (recentemente con i nomi commerciali "Brown-red" e "Brown-red narrow") proviene dalla zona intorno a Serimbu e non appartiene alla specie Bucephalandra motleyana in senso stretto, ma ad un'altra specie non ancora descritta scientificamente. Le sue caratteristiche di infiorescenza non riconducono a Bucephalandra motleyana nella chiave di identificazione di Boyce & Wong (2012) ed è anche originaria di un'altra regione del Borneo (Kalimantan occidentale).
Ci sono però anche piante coltivate in acquario che sono più vicine alla vera Bucephalandra motleyana, anche se non appartengano a questa specie in senso stretto. Wong & Boyce (2014) assegnano al complesso Bucephalandra motleyana i seguenti nomi commerciali: 'Amanda', 'Brownie', 'Diana', 'Helena', 'Neoamanda', 'Themis' e 'Ulysses'.
Secondo la chiave di identificazione di Wong & Boyce (2014), Bucephalandra motleyana ha le seguenti caratteristiche di infiorescenza: l'appendice dello spadium (spadix) ha una forma ellissoidale. Gli staminodi che ricoprono l'appendice hanno una sommità papillosa ma non spinosa (echinato). La specie Bucephalandra oblanceolata (Sarawak e Brunei) è simile a Bucephalandra motleyana e se ne differenzia per poche caratteristiche.
Bucephalandra sp. 'Serimbu', anche detta Bucephalandra sp. 'Braun-rot', una pianta in precedenza assegnata al genere Bucephalandra motleyana - Foto © Heiko Muth (Flowgrow.de)
Tutte le specie appartenenti al genere Bucephalandra e tutte le varietà commerciali, spesso dovute ad incroci e non esistenti in natura, hanno simili esigenze di coltivazione. Sono molto simili alle piante del genere Anubias, che appartengono come loro alla famiglia delle Araceae, infatti nonostante siano africane le Anubias e asiatiche le Bucephalandra, hanno tutte e due un rizoma striciante e sono tutte due piante epifite, cioè grazie proprio al rizoma crescono attaccandosi saldamente a rocce, pietre, legni, ecc. Inoltre tutte e due hanno la caratteristica di fiorire anche sott'acqua.
Le specie del genere Bucephalandra sono piante dalla crescita lenta e poco esigenti, si possono collocare in primo piano nell'acquario, attaccate o ancorate a legni, rocce o altri arredi. Si possono anche interrare nel substrato di fondo, avendo l'accortezza di lasciare fuori il rizoma, anche altrimenti marcisce con tutta la pianta.
Le Bucephalandra sono piante molto robuste, ma possono perdere delle foglie a causa di sbalzi improvvisi dei valori. Apprezzano una temperatura tra i 15 e i 30 gradi, e acque tenere, con pH da 6 a 8, GH da 0 a10 e KH da 0 a 7.
In genere si consiglia un’illuminazione di media intensità (circa 0,5W al litro) ma le piante di Bucephalandra sono molto adattabili e si possono ottenere buoni risultati anche con meno potenza. Non è necessario aggiungere CO2 o fertilizzare costantemente, anche se questo può aiutare un migliore sviluppo della pianta. Per riprodurre l piante è sufficiente dividere il rizoma, legando la parte che è stata staccata a un legno oppure a una roccia. Essendo piante a crescita lenta, non è necessaria una potatura regolare.
Asia: L'areale nativo di questa specie è il Borneo (Kalimantan Selatan). È una pianta perenne o arbustiva e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.
In natura le specie del genere Bucephalandra si trovano ancorate a sassi, rocce o legni, in fiumi o torrenti dalla corrente veloce, a volte anche nelle rapide.
Abbastanza comune nel mercato acquariofilo, è una forma di Bucephalandra pygmaea di medie dimensioni, conosciuta anche come Bucephalandra pygmaea 'Sintang' e Bucephalandra 'Wavy Green'.
Una bella variante dalla foglie molto scure di Bucephalandra, conosciuta nel mercato acquariofilo anche come Bucephalandra 'Kapit' e Bucephalandra motleyana 'Kapit'
Meglio conosciuta come Bucephalandra sp. "Melawi", è una bella pianta dalla crescita lenta
Una bella pianta da primo piano, insolita e dalla crescita lenta, conosciuta anche come Bucephalandra sp. 'Braun-rot', Bucephalandra sp. ́Serimbu Brown ́ o Bucephalandra motleyana 'Braun-rot'
articolo di Dommenico888 su Acquariofiliafacile.it molto esaustivo sulle specie di Bucephalandra più diffuse in acquariofilia e sulla loro coltivazione
scheda su Flowgrow.de
scheda con informazioni su tassonomia e distribusione su KEW
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
Powered by Drupal
Developed & Designed by Alaa Haddad
Aggiungi un commento