Una bella pianta da primo piano, insolita e dalla crescita lenta, conosciuta anche come Bucephalandra sp. 'Braun-rot', Bucephalandra sp. ́Serimbu Brown ́ o Bucephalandra motleyana 'Braun-rot'
Bucephalandra sp. 'Serimbu' in acquario
La Bucephalandra sp. 'Serimbu', chiamata anche Bucephalandra sp. 'Braun-rot', Bucephalandra sp. ́Serimbu Brown ́ o Bucephalandra motleyana 'Braun-rot', è una delle prime forme di Bucephalandra apparse in acquariofilia. Si è diffuso tra gli acquariofili dal 2004 con il nome di Bucephalandra motleyana, molto prima che molte altre piante di Bucephalandra venissero introdotte con innumerevoli nomi commerciali.
Questa pianta è una delle numerose forme di Bucephalandra introdotte prima del 2004 da Wim Tomey (Paesi Bassi) dalla zona di Serimbu nel Kalimantan occidentale. A quel tempo, le piante di questa collezione erano annoverate tra le specie di Bucephalandra motleyana, secondo il concetto allora attuale di Bogner & Hay (2000). Ecco perché la pianta qui presentata è ancora ampiamente conosciuta in commercio e in acquariofilia come "la specie" Bucephalandra motleyana. Tuttavia, le loro caratteristiche di infiorescenza non si adattano alla specie Bucephalandra motleyana come descritta da Wong & Boyce (2014).
Le specie di Bucephalandra sono endemiche dell'isola del Borneo. Queste piante sono le cosiddette reofite, crescono in popolamenti simili a tappeti sulle rocce in corsi d'acqua forestali con corrente rapida e cascate, dove sono esposte alla frequente alternanza di inondazioni, combinate con correnti torrentizie, e periodi di secca. Il tappeto radicale fortemente sviluppato della pianta spesso si attacca così saldamente alle rocce levigate che può essere rimosso solo con un coltello.
Ci sono anche altre piante d'acquario che hanno un tale stile di vita in natura, ad esempio Anubias barteri nell'Africa occidentale.
I germogli di Bucephalandra sp. 'Braun-rot' sono simili a rizomi, ramificati e striscianti con la punta ascendente. Questa Bucephalandra cresce relativamente piatta sott'acqua. Le foglie moderatamente grossolane, a picciolo corto, sono da obovate a oblanceolate, alquanto asimmetriche, con un margine uniforme o leggermente ondulato. La punta della foglia è smussata e ha (come altre forme di Bucephalandra) una piccola punta appuntita. La base della lamina fogliare è stretta a forma di cuneo. Sulle foglie sott'acqua possono essere visibili molti punti argentati (gli stomi).
Questa forma di Bucephalandra è abbastanza fiorifera. Le infiorescenze si sviluppano su piante emerse e sommerse. Hanno un gambo relativamente lungo, rosso-marrone e una spata (brattea) di colore rosa pallido. Lo spadice ha un'appendice piccola, arrotondata, piuttosto liscia (appendice sullo spadice).
Bucephalandra sp. 'Serimbu' in acquario - Foto © Nevertebrate.ro
Tutte le specie appartenenti al genere Bucephalandra e tutte le varietà commerciali, spesso dovute ad incroci e non esistenti in natura, hanno simili esigenze di coltivazione. Sono molto simili alle piante del genere Anubias, che appartengono come loro alla famiglia delle Araceae, infatti nonostante siano africane le Anubias e asiatiche le Bucephalandra, hanno tutte e due un rizoma striciante e sono tutte due piante epifite, cioè grazie proprio al rizoma crescono attaccandosi saldamente a rocce, pietre, legni, ecc. Inoltre tutte e due hanno la caratteristica di fiorire anche sott'acqua.
Le specie del genere Bucephalandra sono piante dalla crescita lenta e poco esigenti, si possono collocare in primo piano nell'acquario, attaccate o ancorate a legni, rocce o altri arredi. Si possono anche interrare nel substrato di fondo, avendo l'accortezza di lasciare fuori il rizoma, anche altrimenti marcisce con tutta la pianta.
Le Bucephalandra sono piante molto robuste, ma possono perdere delle foglie a causa di sbalzi improvvisi dei valori. Apprezzano una temperatura tra i 15 e i 30 gradi, e acque tenere, con pH da 6 a 8, GH da 0 a10 e KH da 0 a 7.
In genere si consiglia un’illuminazione di media intensità (circa 0,5W al litro) ma le piante di Bucephalandra sono molto adattabili e si possono ottenere buoni risultati anche con meno potenza. Non è necessario aggiungere CO2 o fertilizzare costantemente, anche se questo può aiutare un migliore sviluppo della pianta. Per riprodurre l piante è sufficiente dividere il rizoma, legando la parte che è stata staccata a un legno oppure a una roccia. Essendo piante a crescita lenta, non è necessaria una potatura regolare.
Bucephalandra sp. 'Serimbu', anche detta Bucephalandra sp. 'Braun-rot', una pianta in precedenza assegnata al genere Bucephalandra motleyana - Foto © Heiko Muth (Flowgrow.de)
Asia: La distribuzione nativa di questa specie è il Borneo. È una litofita o elofita e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.
Abbastanza comune nel mercato acquariofilo, è una forma di Bucephalandra pygmaea di medie dimensioni, conosciuta anche come Bucephalandra pygmaea 'Sintang' e Bucephalandra 'Wavy Green'.
Una bella variante dalla foglie molto scure di Bucephalandra, conosciuta nel mercato acquariofilo anche come Bucephalandra 'Kapit' e Bucephalandra motleyana 'Kapit'
Meglio conosciuta come Bucephalandra sp. "Melawi", è una bella pianta dalla crescita lenta
Una bella pianta da primo piano, insolita e dalla crescita lenta, conosciuta anche come Bucephalandra sp. 'Braun-rot', Bucephalandra sp. ́Serimbu Brown ́ o Bucephalandra motleyana 'Braun-rot'
articolo di Dommenico888 su Acquariofiliafacile.it molto esaustivo sulle specie di Bucephalandra più diffuse in acquariofilia e sulla loro coltivazione
scheda su Flowgrow.de
scheda con informazioni su tassonomia e distribusione su KEW
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
Consideriamo per un secondo il vostro animale preferito non acquatico. Che si tratti di cane, gatto, canarino, criceto o furetto, tollerereste che fosse allevato in un contenitore stretto e sporco, che fosse denutrito o nutrito con una dieta inappropriata, che venisse messo in condizioni da non mostrare un comportamento naturale, che soffrisse di problemi di crescita e di conseguenza fosse destinato a stress, sofferenza e morte precoce?
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