Splendida pianta acquatica, ma molto esigente per crescere bene
Cabomba aquatica - Foto © Piotr Kuczynski (Wikimedia)
30 - 80 cm
La Cabomba aquatica è una popolare pianta da acquario che appartiene alla famiglia Cabombaceae, originaria del Sud America settentrionale e centrale. È una pianta acquatica perenne che vive in acque dolci stagnanti o in laghi e fiumi con deboli correnti. E' molto apprezzata come pianta da acquario grazie al suo bellissimo fogliame: ogni stelo può raggiungere i 30-80 cm di lunghezza e può diventare largo 5-8 cm.
Il nome Cabomba aquatica si riferisce all'habitat acquatico della pianta ("sirena d'acqua") e potrebbe non avere molto senso poiché anche tutte le altre specie del genere sono vere piante acquatiche. Ma Cabomba aquatica fu la prima specie di Cabomba descritta scientificamente (Fusée Aublet, 1775), e le altre specie di questo genere non erano note alla scienza a quel tempo.
Cabomba aquatica ha steli lunghi 30-80 cm che in natura possono arrivare fino a 150 cm. Le foglie sommerse possono essere lunghe fino a 8,5 cm e larghe 9,5 cm e sono opposte sul fusto (due foglie per nodo del fusto). Le foglie sommerse sono divise in tante punte sottilissime. I primi segmenti fogliari più interni sono divisi tridimensionalmente (non su un piano). Quando i germogli raggiungono la superficie, all'estremità del germoglio possono svilupparsi foglie e fiori galleggianti. È tipico della Cabomba aquatica che le foglie galleggianti a forma di scudo siano da ellittiche a ovoidali e i petali siano di un giallo brillante.
Le altre specie di Cabomba hanno foglie fluttuanti più strette, da lineari a romboidali e fiori di diversi colori. Il numero di parti floreali nella Cabomba aquatica può variare notevolmente: i fiori possono avere ciascuno due o tre sepali e petali, nonché 3, 4 o 6 stami e da 1 a 3 carpelli.
Cabomba aquatica in acquario - Foto © Tropica.com
Coltivazione in acquario
La Cabomba aquatica è regolarmente disponibile nei negozi da molti anni, ma questa magnifica pianta a stelo dalle foglie finssimei è molto esigente nella coltivazione e quindi non è così popolare in acquario come la Cabomba caroliniana. Cabomba aquatica è una specie variabile, ne esistono forme di colore rossastro o bordeaux, ad esempio il tipo "Cabomba schwartzii", che in realtà è una varietà di Cabomba aquatica. La forma commerciale di Cabomba aquatica è verde o al massimo leggermente rossastra.
Cabomba aquatica ha bisogno soprattutto di tantissima luce, e può avere problemi negli acquari poco illuminati. Se non c'è abbastanza luce, è meglio deviare su Limnophila sessiliflora, che è molto meno esigente in termini di luce.
In genere le Cabomba vengono vendute in steli raccolti a mazzetti, senza radici. Una volta tolto ciò che tiene insieme gli steli, vanno sciacquati sotto acqua corrente, ripuliti da eventuali foglie malconce, e piantati a qualche cm di distanza nel substrato, dove radicheranno velocemente.
Cabomba aquatica fiorita in natura, in Brasile. Si può notare la differenza tra le finissime foglie sommerse che ben conosciamo, e le fogle che crescono emerse, sulla superficie dell'acqua, che hanno una forma piana, a scudo ellittico - Foto © Alex Popovkin, Bahia, Brazil (Wikimedia)
Sud America: L'areale nativo di questa specie è il Sud America tropicale. È una idrofita e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.
In natura, la crescita delle piante di Cabomba aquatica è particolarmente benefica per laghi, dighe e anche fiumi, perché aiuta a mantenere l'ecosistema acquatico, agendo come un efficiente accumulatore di metalli pesanti nei corpi idrici. Questa pianta ha infatti un grande potenziale per la fitodepurazione dell'acqua con metalli pesanti. Altre piante acquatiche che possono servire allo stesso scopo includono: Vallisneria spiralis ed Echinodorus cordifolius. Questa proprietà rende queste piante candidate perfette per la ricerca, la modellazione e la verifica di varie teorie ecologiche sulla successione e l'evoluzione delle piante, nonché sul ciclo dei metalli e dei nutrienti.
Cabomba aquatica è facile da coltivare in laboratorio ed è quindi utile per le indagini ecotossicologiche.
Cabomba aquatica e Salvinia auriculata in un fossato vicino a Bintangor, a Sarawak in Borneo, Malesia - Foto © Michael Lo (Diario di un Viaggio in Borneo)
22 - 28°C.
6 - 7.5
Temperatura: da 20 a 30°C
Acqua: tenera
Richiesta di CO2: bassa
Tasso di crescita: medio
Taxa principali
Splendida pianta acquatica, ma molto esigente per crescere bene
La più semplice specie di Cabomba da curare in acquario, in natura è praticamente infestante
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
in questo articolo di Rox su Acquariofiliafacile.it si parla sia delle Cabomba in generale, con utili indicazioni per la loro coltivazione in acquario, ma anche con approfondimenti specifici sulle varietà più diffuse in acquariofilia.
scheda su Acquariocomefare.com
scheda su Tropica.com
la pagina sulla wikipedia inglese
scheda su Flowgrow.de
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Continua la descrizione dei biotopi naturali del Borneo, qui in particolare delle Cryptocoryne, in una remota zona di Sarawak - tratto e tradotto da un articolo di Michael Lo
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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