Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nella famiglia
Fiori di Cabomba furcata - Foto © Bernard DUPONT (Wikimedia)
Le Cabombaceae sono una famiglia di piante da fiore acquatiche ed erbacee. Sono tutte piante acquatiche, vivono in acque calme o lente del Nord e Sud America temperato e tropicale, Europa, Asia, Africa e Australia. Sebbene si trovino in tutti i continenti tranne l'Antartide, le piante tendono a crescere in aree relativamente ristrette. La famiglia ha una vasta documentazione fossile del Cretaceo con piante che mostrano affinità con le Cabombaceae o le Nymphaeaceae che si trovano nel Cretaceo inferiore. Uno di questi probabili membri del Cretaceo è il genere Pluricarpellatia, trovato in rocce vecchie di 115 milioni di anni in quello che oggi è il Brasile.
Tassonomia
Il sistema APG del 1998 includeva questa famiglia nella famiglia delle ninfee Nymphaeaceae, così come il sistema APG II, del 2003 (facoltativamente). I sistemi di classificazione APG III e APG IV (2016) invece separavano la famiglia Cabombaceae dalla famiglia Nymphaeaceae. La famiglia fa parte dell'ordine Nymphaeales, che è uno dei lignaggi di piante da fiore più basali.
Secondo Plants Of the Worl Online la famiglia è composta di due generi:
- Ordine Nymphaeales
- Famiglia Cabombaceae
Taxa principali
Cosmopolita: Nord e Sud America temperato e tropicale, Europa, Asia, Africa e Australia
Taxa principali
Splendida pianta acquatica, ma molto esigente per crescere bene
La più semplice specie di Cabomba da curare in acquario, in natura è praticamente infestante
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la pagina sulla wikipedia inglese
in questo articolo di Rox su Acquariofiliafacile.it si parla sia delle Cabomba in generale, con utili indicazioni per la loro coltivazione in acquario, ma anche con approfondimenti specifici sulle varietà più diffuse in acquariofilia.
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
Per saperne di più...
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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