Informazioni e notizie sulla tassonomia e sulle specie comprese nella famiglia
Ceratophyllum demersum con due fiori maschili - Foto © Christian Fischer (Wikimedia)
Le Ceratophyllaceae sono una famiglia cosmopolita di piante da fiore che include un unico genere, Ceratophyllum, che si trova comunemente in stagni, paludi e ruscelli tranquilli nelle regioni tropicali e temperate. È l'unica famiglia esistente nell'ordine Ceratophyllales.
Il Ceratophyllum cresce completamente sommerso, di solito, anche se non sempre, galleggia in superficie, e non tollera la siccità.
Taxa principali
Tassonomia
La famiglia Ceratophyllaceae era considerata imparentata con quella delle Nymphaeaceae per cui nel sistema Cronquist era stata inclusa nell'ordine Nymphaeales, ma ricerche successive hanno dimostrato che Ceratophyllaceae non è strettamente imparentata né con Nymphaeaceae né con qualsiasi altra famiglia di piante esistente.
Alcune prime filogenesi molecolari suggerivano che fosse un gruppo gemello di tutte le altre angiosperme, ma ricerche più recenti suggeriscono che fosse il gruppo gemello delle Eudicotidae. Il sistema APG III collocava la famiglia nel proprio ordine, Ceratophyllales.
La famiglia contiene un genere vivente e diversi generi estinti descritti dai reperti fossili, tra cui una delle prime piante fruttifere (sotto forma di achenio), la pianta d'acqua dolce della formazione Dakota Donlesia del Cretaceo inferiore.
- Ceratophyllales
- Ceratophyllaceae
- Ceratophyllum
- Ceratostratiotes †
- Donlesia †
- Ceratophyllaceae
Vortice: Ceratophyllum submersum - Foto © Stefan.lefnaer (Wikimedia)
Taxa principali
Pianta rapida e galleggiante per eccellenza, non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo, specie nel momento dell'avvio
Molto simile al cugino Ceratophyllum demersum, è molto meno conosciuto e più raro da trovare in commercio
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
la pagina sulla wikipedia francese
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
Collegamenti & Legenda
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Per saperne di più...
Ceratophyllum submersum raccolto uno stagno poco profondo in Austria - Foto © Stefan.lefnaer
Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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