Pianta rapida e galleggiante per eccellenza, non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo, specie nel momento dell'avvio

Ceratophyllum demersum - Foto © Bernd Haynold (Wikimedia)

Descrizione

La pianta acquatica Ceratophyllum demersum è una specie di Ceratophyllum. È una pianta acquatica sommersa, fluttuante, a distribuzione cosmopolita, distribuita in tutti i continenti tranne l'Antartide. È un'erba infestante introdotta in Nuova Zelanda. È anche una popolare pianta da acquario, utilizzata fin dagli albori dell'acquariofilia. Quello che viene venduto come Ceratophyllum demersum è in realtà un gruppo di specie, che possono essere distinte in modo affidabile solo dalle spine sui frutti, che in acquario si sviluppano raramente.

Il Ceratophyllum è estremamente adattato alla vita sott'acqua. Questo è dimostrato tra l'altro dal fatto che i fiori poco appariscenti si aprono sott'acqua e il polline viene trasferito dai fiori maschili a quelli femminili attraverso l'acqua (idrofilia).

Ceratophyllum demersum ha steli che raggiungono lunghezze di 1–3 m, con numerosi germogli laterali che fanno apparire un singolo esemplare come una grande massa cespugliosa. Le foglie sono prodotte in vortici da sei a dodici, ciascuna foglia lunga 8–40 mm, semplice o che si biforca da due a otto segmenti filiformi bordati di denti spinosi rigidi e fragili. È monoica, con fiori maschili e femminili separati prodotti sulla stessa pianta. I fiori sono piccoli, lunghi 2 mm, con otto o più petali bruno-verdastri; sono prodotti nelle ascelle delle foglie. Il frutto è una piccola noce lunga 4-5 mm, solitamente con tre spine, due basali e una apicale, lunghe 1-12 mm. Le piante con le due spine basali del frutto molto corte sono talvolta distinte come Ceratophyllum demersum var. apiculatum (Cham.) Asch., e quelle senza spine basali a volte distinte come Ceratophyllum demersum var. inerme Gay ex Radcl.-Sm.
Ceratophyllum demersum può formare dei turioni, ossia gemme che affondano sul fondo dell'acqua, e che vi rimangono durante l'inverno per formare nuove piante in primavera.

Ceratophyllum demersum - Illustrazione botanica © Otto Wilhelm Thomé (Wikimedia)

Coltivazione in acquario

Il Ceratophyllum demersum è la pianta galleggiante, e la pianta "facile", per eccellenza: basta lasciarne galleggiare qualche stelo per ritrovarsi con delle matasse che rischiano di oscurare quanto sta sotto. E' usato come pianta d'acqua dolce galleggiante sia negli acquari d'acqua fredda che in quelli tropicali. Essendo privo di radici, l'ideale è lasciarlo galleggiare in superficie, ma può anche essere attaccato al substrato o agli oggetti dell'acquario. Le sue foglie soffici, filamentose e di colore verde brillante forniscono un'eccellente copertura per i pesci appena nati.
E' adattissima agli acquari appena allestiti, in quanto assorbendo nutrienti dà una grossa mano al filtro ancora da stabilizzare, ma anche ad acquari maturi, sempre per questa sua caratteristica di ripulire l'acqua ed equilibrare l'acquario. E' nota per la sua capacità di assorbire i nutrienti molto rapidamente, il che la rende una buona pianta per combattere le alghe. Sembra inoltre che la pianta produca un agente antialghe naturale.

E' adattissimo in vasche con avannotti, dove è un sostituto molto più bello a vedersi e molto più utile delle orribili e stressantissime sale parto... gli avannotti trovano non solo riparo ma anche cibo, nutrendosi delle microparticelle di cibo e dei microrganismi che rimangono raccolti tra le foglie. E' molto utile anche se si allevano anabantidi, che lo apprezzano molto per costruire il loro nido di bolle.

Sembra che il Ceratophyllum demersum perda tutte le foglie se esposto a prodotti progettati per uccidere le lumache. Gli steli possono riprendersi in tempi relativamente brevi, facendo crescere nuove foglie in poche settimane.

Cresce rapidamente in acque da tenere a molto dure ed è anche molto adattabile in termini di temperatura. E' adatto anche per i laghetti da giardino. in autunno le piante formano germogli corti e compatti che affondano nel terreno, svernano e germogliano di nuovo in primavera quando le temperature aumentano. L'aggiunta di CO2 non è necessaria per la coltivazione in acquario, ma ne supporta la crescita già rapida. A causa della sua rapida crescita, richiede una potatura regolare per mantenerlo in forma. 

Ceratophyllum demersum dovrebbe essere utilizzato sullo sfondo dell'acquario, dove forma in gruppo delle belle aree fitte. Deve essere regolarmente appesantito, fissato o pressato nel substrato in modo che non galleggi sulla superficie dell'acqua. In fondo questa pianta è conosciuta più come "spugna nutriente" che per la sua bellezza in acquario, ma può essere facile da mantenere e offrire un buon riparo, soprattutto nelle vasche dei gamberetti.

Ceratophyllum demersum in acquario - Foto © Tropica.com

Tratto dal sito di Walter Peris, dedicato alla coltivazione delle piante d'acquario:

La pianta rapida e galleggiante per eccellenza.
Non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo. Forte consumatore di nitrati e fosfati ha, come tutte le piante galleggianti, l'indubbio vantaggio di usufruire della CO2 atmosferica per crescere, aggirando il più grosso ostacolo che tutte le piante incontrano all'inizio: la carenza di anidride carbonica in acqua. Grazie al fatto di avere accesso alla fonte inesauribile di questo gas, l'aria, la crescita rapida è garantita. Non necessita neppure di tantissima luce anche se, come per molte piante, una bella illuminazione, certo, aiuta. Utile se si allevano Anabantidi, che lo useranno per la costruzione dei loro nidi di bolle.

Ceratophyllum demersum con due fiori maschili - Foto © Christian Fischer (Wikimedia)

Distribuzione

Cosmopolita: La distribuzione nativa di questa specie è in tutto il mondo. È una idroannuale che cresce principalmente nel bioma temperato. Ha usi ambientali, come medicina e per il cibo.

In Nord America, Ceratophyllum demersum si trova in tutti gli Stati Uniti e in Canada, ad eccezione di Terranova. In Europa, è stato segnalato a nord fino a una latitudine di 66 gradi in Norvegia. Altri eventi segnalati includono Cina, Siberia (a 66 gradi nord), Burkina Faso e nel fiume Volta in Ghana (Africa), Vietnam e Nuova Zelanda (introdotto)

Habitat

Ceratophyllum demersum cresce in laghi, stagni e ruscelli tranquilli con temperature dell'acqua di 15-30°C e un ricco stato di nutrienti. Cresce in acqua ferma o molto lenta.

E' un'erba dichiarata infestante ai sensi del Tasmanian Weed Management Act 1999 in Tasmania, Australia, ed è classificata come un organismo indesiderato in Nuova Zelanda.

Ceratophyllum demersum ha qualità allelopatiche, poiché espelle sostanze che inibiscono la crescita del fitoplancton e dei cianobatteri (alghe blu-verdi). La sua fitta crescita può competere con altra vegetazione sottomarina, portando alla perdita di biodiversità. In Nuova Zelanda ha causato problemi alle centrali idroelettriche.

Ceratophyllum demersum in natura - Foto © Dutza K. (Wikimedia)

Valori dell'acqua consigliati
Tipo: stelo
Origine: cosmopolita
Tasso di crescita: alto
Altezza: 5 - 30+
Richiesta di luce: bassa
CO2: bassa

Taxa principali

Pianta rapida e galleggiante per eccellenza, non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo, specie nel momento dell'avvio

Molto simile al cugino Ceratophyllum demersum, è molto meno conosciuto e più raro da trovare in commercio

Riferimenti & Link

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Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

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Ceratophyllum demersum in acquario - Foto © Tropica.com

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Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.