Molto simile al cugino Ceratophyllum demersum, è molto meno conosciuto e più raro da trovare in commercio

La pianta acquatica Ceratophyllum submersum fotografata in Germania - Foto © Christian Fischer (Wikimedia)

Descrizione

Il Ceratophyllum submersum è una specie del genere Ceratophyllum. È una pianta acquatica sommersa e fluttuante, segnalata in Europa, Asia centrale, Africa settentrionale, luoghi sparsi nell'Africa tropicale, Turchia, Oman, Florida e Repubblica Dominicana. È simile alla macrofita sommersa Ceratophyllum demersum, una pianta congenere che si trova nella maggior parte delle regioni del mondo, ma è molto meno conosciuta e più rara in coltivazione.

Ceratophyllum submersum è una pianta acquatica galleggiante che si biforca dallo stelo tre o quattro volte e le estremità hanno da 6 a 8 punte filiformi. Rispetto alle foglie di Ceratophyllum demersum che si biforcano solo una o due volte, quelle di Ceratophyllum submersum  terminano con 3 o 4 punte, il che dà alla pianta un aspetto più delicato. Tollera una temperatura compresa tra 4°C e 30°C, ma la temperatura ottimale è compresa tra 15°C e 30°C. L'altezza della pianta va dai 15 ai-45 cm.
Le foglie di Ceratophyllum submersum sono generalmente più fini, più morbide e più flessibili rispetto alle foglie più spesse e fragili di Ceratophyllum demersum. Mentre il gambo di Ceratophyllum demersum può essere di colore più o meno rosso-marrone, è sempre verde chiaro in Ceratophyllum submersum, ma le foglie altrimenti verde chiaro di questa specie possono assumere una tonalità arancione-marrone in condizioni di luce intensa.

Ceratophyllum submersum - Illustrazione © Jan Kops (Wikimedia)

Coltivazione in acquario

Così come il Ceratophyllum demersum, anche Ceratophyllum submersum viene usato come pianta d'acqua dolce galleggiante sia negli acquari d'acqua fredda che in quelli tropicali. I due Ceratophyllum sono del tutto simili, per la coltivazione poco impegnativa e la rapida crescita, ma Ceratophyllum submersum è molto più difficile da trovare in commercio.

Va d'accordo con una illuminazione media, ma spesso diventa rossastro in piena luce. Essendo privo di radici, l'ideale è lasciarlo galleggiare in superficie, ma può anche essere attaccato al substrato o agli oggetti dell'acquario. Le sue foglie soffici, filamentose e di colore verde brillante forniscono un'eccellente copertura per i pesci appena nati. Si propaga per talea.
E' adattissima agli acquari appena allestiti, in quanto assorbendo nutrienti dà una grossa mano al filtro ancora da stabilizzare, ma anche ad acquari maturi, sempre per questa sua caratteristica di ripulire l'acqua ed equilibrare l'acquario.

E' adattissimo in vasche con avannotti, dove è un sostituto molto più bello a vedersi e molto più utile delle orribili e stressantissime sale parto... gli avannotti trovano non solo riparo ma anche cibo, nutrendosi delle microparticelle di cibo e dei microrganismi che rimangono raccolti tra le foglie. E' molto utile anche se si allevano anabantidi, che lo apprezzano molto per costruire il loro nido di bolle.

La fertilizzazione con CO2 non è necessaria, ma accelera la crescita, così come un'alta concentrazione di macronutrienti nell'acqua. A causa della sua rapida crescita, spesso deve essere accorciato ed è particolarmente efficace nelle vasche più alte. Gli steli si ramificano molto.
Ceratophyllum submersum può essere un'alternativa interessante a Ceratophyllum demersum poiché ha piume più fini e non è grossolana come quest'ultima.

Ceratophyllum submersum, con fiore femminile (sotto) e fiore maschile (sopra) - Foto © Stefan.lefnaer (Wikimedia)

Ceratophyllum submersum, con fiore femminile (destra) e fiore maschile (sinistra) - Foto © Stefan.lefnaer (Wikimedia)

Distribuzione

Cosmopolita: La distribuzione nativa di questa specie va dall'Europa all'Asia centrale, dall'Africa tropicale alla penisola arabica. È una idroannuale e cresce principalmente nel bioma temperato.

Ceratophyllum submersum si trova sommerso in acqua dolce nelle regioni tropicali di tutto il mondo, ed è stato introdottt in nuove zone in tutto il mondo, come l'Irlanda. È stato trovato nel ramo Rosetta del fiume Nilo in Egitto, dove prospera in varie località in diversi periodi dell'anno.

Habitat

Ceratophyllum submersum preferisce colonizzare le acque eutrofiche attorno ai sistemi agricoli. Come il Ceratophyllum demersum ha una crescita veloce che si autoregola in base ai nutrienti a disposizione. Con poca luce cresce meno, e in un ambienti molto illuminati assume un colore ramato. Non necessita di CO2 aggiuntiva, anche se la sua presenza ne incentiva molto la crescita. Siccome ha una crescita rapida, deve essere potata spesso, o essere posta in una grande vasca o corpo d'acqua dove può crescere liberamente. 

La sua presenza è stata associata a una diminuzione delle forme di azoto come NH4 e NO3 nell'acqua, ed anche ad un aumento del pH, della conducibilità e dell'ossigeno disciolto. Mentre Ceratophyllum demersum è stato associato negativamente a tutte le classi di fitoplancton, Ceratophyllum submersum è stato associato positivamente a esse, clorofilla a e Cyanophyceae

Ceratophyllum submersum e Ceratophyllum demersum non condividono lo stesso habitat: il cosmopolita Ceratophyllum demersum è più diffuso, indicando nicchie simili. In alcuni casi, Ceratophyllum submersum può superare Ceratophyllum demersum in una stagione vegetativa in uno specchio d'acqua.

Ceratophyllum submersum in uno stagno poco profondo in Austria - Foto © Stefan.lefnaer (Wikimedia)

Stagno poco profondo in Austria, habitat di Ceratophyllum submersum - Foto © Stefan.lefnaer (Wikimedia)

Valori dell'acqua consigliati
Tipo: stelo
Origine: cosmopolita
Tasso di crescita: alto
Altezza: 5 - 30+
Richiesta di luce: bassa
CO2: bassa

Taxa principali

Pianta rapida e galleggiante per eccellenza, non dovrebbe mai mancare nella vasca di un acquariofilo, specie nel momento dell'avvio

Molto simile al cugino Ceratophyllum demersum, è molto meno conosciuto e più raro da trovare in commercio

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Piante d'acquario

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Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

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di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

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Ceratophyllum submersum raccolto uno stagno poco profondo in Austria - Foto © Stefan.lefnaer


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.