Descrizione della pianta e della sua coltivazione e propagazione in acquario.

Tratto e tradotto dall'articolo
"Ceratopteris thalictroides - Watersprite"
di Twyla Lindstrom-Peters
su Aquarticles (non più online).

Ceratopteris thalictroides in acquario - Foto © Riccardo

Twyla Lindstrom-Peters in questo articolo ci parla di una delle sue prime e favorite piante, la Ceratopteris, introdotta in acquariofilia nel lontano 1930. È solitamente disponibile nei negozi, e ad un prezzo ragionevole ed è una pianta a crescita veloce, che si propaga molto facilmente e che può essere gradevolmente utilizzata in tantissimi modi.

La Ceratopteris (chiamata in inglese, oltre che Watersprite (folletto d'acqua), anche water fern o Indian fern (felce acquatica o felce indiana), in natura vive in acque calme o dalla lieve corrente, in quasi tutte le zone tropicali del mondo. Le tenui foglie o fronde somigliano alle foglie del crisantemo. Sono di un bel verde smeraldo e variano a seconda della quantità di luce che ricevono. In acqua, le foglie sommerse sono grandi e flessibili. Quando la pianta si sviluppa fuori dall'acqua, le foglie diventano molto più fragili, più carnose - quasi come verdi ramoscelli (ma tuttavia continuano a propagarsi).

Questa pianta è abbastanza unica, in quanto può svilupparsi radicata nel ghiaino o in un vaso (spesso crescendo supera l'altezza di 60 cm), o ancorata a legni, a rocce, ecc., o galleggiante sulla superficie dell'acqua (è eccellente per coprire la superficie e fornire riparo ai giovani pesci), o ancora crescere fuori dall'acqua (le radici diventano molto spesse e fibrose). È inoltre una pianta che ossigena molto l'acqua e contribuisce alla filtrazione biologica della vasca.

La Ceratopteris cresce bene nella maggior parte delle condizioni dell'acqua, preferisce però acqua tenera e leggermente acida, e sta meglio a temperature superiori ai 20°C. Gradisce un'illuminazione da moderata ad intensa, diretta o indiretta, incandescente, fluorescente e/o naturale. Non sembra essere ostacolata dallo sviluppo delle alghe, dalle scorrerie degli ancistrus o simili, da qualche pesce che la mordicchia (la maggior parte dei ciclidi la divora!) o dalle infestazioni di lumache. Avvertenza: si rovina piuttosto rapidamente se si usa il permanganato di potassio per disinfettarla.

La Ceratopteris si propaga molto facilmente sviluppando delle piccole piantine "figlie" sui margini esterni delle sue foglie. Anche le foglie che si staccano dovrebbero essere lasciate galleggiare sulla superficie dell'acqua, perché allo stesso modo presto svilupperanno piantine figlie sui bordi. Una volta che si sono sviluppate le radici, le giovani piante possono essere tirate delicatamente via dalla foglia "madre" anche se spesso vengono via da sole, una volta "pronte".

La pianta originale ha una vita relativamente di breve durata, circa un anno, ma, durante quell'anno, Twyla Lindstrom-Peters è sicura che godrete da loro molte nuove generazioni, che abbelliranno davvero i vostri acquari.

Testo originale in inglese © Twyla Lindstrom-Peters

Per approfondire:

Kimberley è una delle regioni più remote dell'Australia ed è la patria di un insieme unico di pesci d'acqua dolce - tratto e tradotto da un articolo di Adrian R. Tappin

Foto e descrizione degli acquari di Riccardo, da it.hobby.acquari

Piante adatte agli acquari d'acqua salmastra e indicazioni per la loro coltivazione - tratto e tradotto da un post su TropicalFish Forum 

Indicazioni per cercare di ricostruire idealmente in acquario un biotopo simile a quello che si ritrova in un fiume indo/birmano, con belle foto degli habitat acquatici naturali dell'India e del Myanmar - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler

Articolo che descrive l'allestimento di un acquario riproducente un fiume del sud-est asiatico - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler

Ruscello nella foresta pluviale dell'Australia settentrionale - Descrizione con foto e con elenco delle specie ittiche e vegetali presenti nei biotopi della foresta pluviale - tratto e tradotto da un articolo di Rhett A. Butler

Ceratopteris thalictroides in acquario - Foto © Tropica.com

Riferimenti & Link

Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari

Piante d'acquario

Piante d'acquario

Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.

Ecology of the Planted Aquarium

Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex

Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.

Piante facili

Piante facili

di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.

Il nuovo libro delle piante d'acquario

di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo

Commenti

Acquariofilia Consapevole

biggia

Sorry, the english version don't exist anymore, and I do not translate well from Italian to English...

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Taxa principali

Bella pianta che può essere coltivata sia galleggiante che immersa, piantata nel substrato di fondo, e che se coltivata in superficie agisce come una vera e propria spugna per i nitrati

Una specie di felce del genere Ceratopteris che è un'autentica pianta galleggiante, non può crescere sommersa in acquario

Molto simile alla stretta parente Ceratopteris cornuta, dalla quale può essere distinta solo con molta difficoltà, ha esigenze simili e come lei può essere coltivata sia galleggiante che immersa, ed è una vera e propria spugna per i nitrati


Smaltiamo responsabilmente le potature

Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.

Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?

Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.