Splendida e molto particolare pianta bulbosa, non facile da trovare in commercio e adatta solo ad acquari grandi per la lunghezza delle foglie, è adatta anche ad acquari salmastri.
Crinum calamistratum in acquario - Foto © Orinoco (Flowgrow.de)
Il Crinum calamistratum proviene dall'Africa occidentale ed è una splendida pianta acquatica angiosperma bulbosa con foglie di un verde molto scuro. La specie fu scoperta per la prima volta dal botanico H. Gregory da una popolazione vicino a Kumba, in Camerun nel 1948, e fu descritta da Josef Bogner e Hermann Heino Heine nel 1987. L'habitat naturale della specie non è ben noto, si sa che dovrebbe essere localmente distribuito in un fiume effimero, che cioè si prosciuga nella stagione secca.
Crinum calamistratum è una pianta acquatica con foglie distinte e arricciate e un bulbo spesso simile a una cipolla. I fiori sono appariscenti e bianchi. Le foglie possono crescere fino a superare i 2 metri di lunghezza. La specie è comunemente usata come pianta ornamentale nell'aquascaping d'acqua dolce. È molto tollerante a molte condizioni dell'acqua, inclusa l'acqua salmastra. Richiede una luce di intensità medio-alta. Non si riproduce spesso sessualmente in cattività, ma può essere propagata asessualmente. Se viene coltivato correttamente, forma una serie di piccoli bulbi o piante figlie, che si possono separare dalla pianta madre una volta cresciuti per propagare la pianta. In genere non viene mangiato dai pesci erbivori.
Necessita di acquari grandi, viste le dimensioni che raggiunge, anche se lentamente. Il bulbo è più piccolo rispetto a quello delle altre specie di Crinum, e va interrato per metà nel substrato di fondo.
E' una pianta rustica e di facile coltivazione, che richiedo meno luce rispetto agli altri Crinum, può anche essere utilizzato negli acquari salmastri con bassa concentrazione di sale.
Crinum calamistratum in acquario - Foto © Orinoco (Flowgrow.de)
Fiore di Crinum calamistratum - Foto © Martin Biotoecus (Flowgrow.de)
Africa: La distribuzione nativa di Crinum calamistratum è il Camerun. È una geofita bulbosa e cresce principalmente nel bioma tropicale umido.
Origine: Africa
Tasso di crescita: lento
Altezza: 20 - 30+
Richiesta di luce: bassa
CO2: bassa
Taxa principali
Splendida e molto particolare pianta bulbosa, non facile da trovare in commercio e adatta solo ad acquari grandi per la lunghezza delle foglie, è adatta anche ad acquari salmastri.
Riferimenti & Link
Tutto Quello Che Avreste Sempre Voluto Sapere Ma Non Avete Mai Osato Chiedere...
i messaggi più interessanti tratti da it.hobby.acquari
scheda su Tropica.com con informazioni ed esempi di layout da cui trarre ispirazione
pagina sulla wikipedia inglese
discussione sul forum di Acquariofiliafacile.it
informazioni su tassonomia e distribuzione su KEW - Plants Of the World Online
Di Christel Kasselmann, Edizioni Primaris, un libro che non dovrebbe mai mancare ad un acquariofilo che coltiva le piante: tantissime le specie descritte sia nel loro habitat naturale, sia nella coltivazione in acquario, con indicazioni pratiche utilissime per farle rendere al meglio.
Ecology of the Planted Aquarium: A Practical Manual and Scientific Treatisex
Di Diana Walstad, Edizioni AquaEdì, è la versione in inglese, in quanto quella in italiano sembra ormai introvabile, di un libro dedicato alla coltivazione delle piante in un acquario dalla conduzione molto particolare, low-cost.
di Hansmartin De Jong, Come coltivare le piante d' acquario, Quattro regole fondamentali per coltivare le piante in acquario, La scelta delle piante giuste, Come evitare la crescita delle alghe, Piante in perfetta armonia con i pesci.
di Gerhard Brunner e Peter Beck, le specie più coltivate e raccomandate per l'acquariofilo
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Smaltiamo responsabilmente le potature
Spesso sentiamo parlare di pesci e piante che sono sfuggiti in natura e che stanno soffocando le specie autoctone, cambiando le dinamiche e in alcuni casi distruggendo gli ecosistemi naturali. Sono molte purtroppo le piante acquatiche che si sono rivelate infestanti per sistemi che non contemplavano la loro presenza, e fanno danni tali da essere finite nelle liste nere di vari stati, che ne hanno vietato vendita e importazione.
Siamo sicuri come acquariofili di non essere responsabili dell'introduzione di piante in un ambiente che non è il loro? Che fine fanno le potature delle piante nei nostri acquari?
Smaltiamo responsabilmente le potature, cercando di evitare il più possibile che possano contaminare l'ambiente circostante, mettendole ad esempio in un contenitore e aspettare che siano completamente secche prima di buttarle nell'umido, dove dovrebbero poi essere correttamente smaltite. Si possono utilizzare vari altri metodi, l'importante è pensarci, tenere sempre presente che stiamo allevando pesci e coltivando piante che potrebbero provocare gravi danni se riuscissero a propagarsi nel nostro ambiente.
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